Serie TV > The Flash
Ricorda la storia  |      
Autore: Iwuvyoubearymuch    24/06/2016    3 recensioni
Se c'è una persona che può capire realmente cosa passa nella testa di Barry quella è proprio Caitlin.
[SPOILER 2X23 SEASON FINALE]
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barry Allen, Caitlin Snow
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
B A R R Y / C A I T L I N
all of me sees inside your heart all the cracks and broken parts
Caitlin aveva fantasticato su quel giorno ogni sera prima di addormentarsi e l’aveva aspettato con ansia perché portava con sé la prospettiva di un futuro migliore, meno complicato, meno doloroso. Quella sera – quella in cui finalmente Zoom era stato sconfitto – doveva essere una delle più felici delle loro vite e loro dovevano essere a festeggiare in qualche bar, a rallegrarsi di avercela fatta dopotutto, di essere riusciti in quella che si era rivelata la sfida più difficile di tutte. Invece, erano tutti radunati nel salotto dei West, le menti annebbiate dalla sofferenza e le coscienze macchiate dal dubbio di non aver fatto abbastanza. E nel caso di Caitlin, il cuore alimentato da rinnovati tormenti.
Il Team Flash non conosceva bene Henry Allen; era stato con loro solo qualche settimana – per Caitlin anche meno, visto che era stata prigioniera di Zoom. Eppure si erano abituati tutti in fretta alla sua presenza, modesta e prepotente allo stesso tempo quando l’occasione lo richiedeva. Era come aggiungere l’ennesima figura paterna dopo Joe e Harry. Il motivo della sua morte era stato crudele; la veglia straziante, e a Caitlin era venuta in mente la prima che aveva organizzato per Ronnie. Ricordava come il peso della situazione minacciasse di romperla in tanti piccoli pezzi e che, era sicura, non sarebbe stata in grado di rimettere insieme; in quel momento niente sembrava aver più una soluzione.
Il cuore di Caitlin si era fatto piccolissimo quando Barry, davanti alla bara del padre, non aveva trovato le parole giuste per lasciarlo andare, troppo addolorato. Si era stretta al braccio di Cisco e aveva sperato che finisse presto perché se per lei era pesante, non osava immaginare quello che stava succedendo nella testa e nel petto di Barry. Solo che lei ci era passata, e sapeva perfettamente i pensieri che lo affliggevano.
In fondo aveva perso Ronnie per ben due volte. C’erano notti in cui, quando sembrava inevitabile ripensare a lui, si chiedeva se non fosse stato meglio dovergli dire addio soltanto una volta. La prima non erano riusciti nemmeno a spedire gli inviti per le nozze, come Hartley le aveva misericordiosamente ricordato. Come se lei non ci avesse pensato e pianto tante di quelle volte prima. Insomma, ci aveva messo tempo e fatica e volontà – anche se quella non sempre si era mostrata disposta a collaborare – ma alla fine ce l’aveva fatta, era riuscita a racchiudere Ronnie in un angolino del suo cuore, amareggiata per quello che avrebbero potuto essere e ugualmente contenta di ciò che erano stati. Con l’aiuto di Cisco e dopo di Barry aveva superato quello che era stato il dolore più grande della sua vita.
Poi era spuntato fuori – cambiato e da meta-umano, ma pur sempre il suo Ronnie – solo per perderlo ancora, beffa delle beffe, dopo essersi sposati. Aveva dovuto affrontare tutto daccapo, con la consapevolezza che il destino in qualche modo doveva odiarla perché non era possibile che stesse succedendo di nuovo.
La seconda volta non era stata più difficile della prima ma difficile comunque perché il dolore era ritornato, prepotente e come restio a voler andarsene. Vederlo morire davanti ai propri occhi dopo che finalmente aveva coronato il suo sogno – perché di sogno si trattava, anche senza nessun abito sfarzoso o ricevimento nuziale, ma solo la compagnia dei loro amici sul retro di un laboratorio e l’amore intenso che provavano l’uno per l’altra. Le veniva ancora da piangere al pensiero, nonostante fosse andata avanti, nonostante con Jay… be’, quella persona non meritava altro che disprezzo. 
Era solo colpa di Jay se Barry si trovava in quelle condizioni, sugli scalini davanti casa alla ricerca di un modo per accettare ciò che gli era capitato. Era solo colpa di Jay se non ci fosse riuscito, perché vedere il proprio padre morire per mano di un mostro che godeva nel far provare a un altro lo stesso dolore che aveva provato lui da bambino era semplicemente qualcosa di impossibile con cui scendere a patti. Soprattutto, se Caitlin considerava lo sforzo di Barry per adattarsi alla vita senza la madre, non una ma ben due volte - uno stesso destino sembrava accomunarli - quando aveva dovuto rassegnarsi all'idea di non poter risparmiare la madre, se non a patto di gravi conseguenze. E...
L'idea si insinuò nel cervello di Caitlin come un tarlo e si ritrovò in piedi prima ancora di analizzare per bene la faccenda. Cisco le chiese se stava bene e lei lo liquidò con un si veloce e disattento. Si portò davanti alla finestra: c'era soltanto Barry, ancora seduto con lo sguardo come perso nel vuoto davanti a sé, con chissà quanti e quali pensieri che vorticavano, piani azzardati e disperati. 
La porta d'ingresso si aprì, rivelando una Iris triste ma tranquilla. Questa fece per dire a Caitlin che Barry aveva bisogno di un po' di tempo da solo per pensare, ma Caitlin non le diede ascolto; aveva questa preoccupazione e sapeva che l'unico modo per non restare ore a rimuginarci era parlare con il diretto interessato. E poi, dubitava che Barry volesse rimanere da solo in quella situazione: era solo qualcosa che uno pensava di cui aver bisogno, quando invece era vero l'esatto contrario. 
Oltrepassò Iris, si chiuse la porta alle spalle e guardò Barry. 
"Potrei parlarti un attimo?" gli chiese, stando ben attenta a non suonare frettolosa o ansiosa. 
Caitlin riusciva quasi a vedere gli ingranaggi del cervello di Barry muoversi a un ritmo forsennato; riusciva a percepire il dubbio che lo aveva stretto con quelle parole: andare subito o restare e ascoltarla? Era evidente dal modo in cui, spostando lo sguardo da Caitlin, adocchiava la strada come se fosse una sorta di oasi. Certo, Caitlin non poteva sapere in che modo Barry stesse realmente guardando la strada, visto che era alle sue spalle, ma non doveva faticare affatto per calarsi nella parte della persona afflitta che è a un solo passo dal modo per mettere fine alle proprie sofferenze. 
Alla fine, però, Barry annuì e tornò a sedersi nella stessa posizione di prima.
Caitlin fece esattamente la stessa cosa, posizionandosi di fronte a lui in modo da osservarlo bene. Si passò le mani sui pantaloni, anche se non erano per niente sudate; si dondolò un po' sul posto e strinse il labbro inferiore tra i denti. Non sapeva cosa dire. Cioè, sapeva esattamente cosa dire, ma all'improvviso l'idea che Barry potesse tornare indietro nel tempo per salvare la madre - e di conseguenza, cambiare radicalmente non solo il proprio destino ma quello di tanti altri - non aveva più così tanto senso. Cioè, soltanto perché lei avrebbe afferrato al volo l'occasione per riavere Ronnie al suo fianco, non era detto che anche lui fosse talmente debole da ricorrere a una tale scorciatoia. Magari, Barry non ci aveva nemmeno davvero pensato e lei avrebbe finito col dargli l'idea. 
"Nessuna parola di conforto?" domandò lui, in attesa. 
Era abbastanza evidente che non era lo stesso Barry di qualche giorno prima. Stava attraversando l'ennesima ora buia della sua vita e, super-poteri o meno, era pur sempre umano e stava soffrendo, aveva tutto il diritto di poter fare scelte sbagliate. 
Caitlin prese un respiro lungo prima di parlare. "Non farlo. Qualsiasi cosa tu abbia in mente, lascia perdere" disse, e le parve che somigliasse molto più a una preghiera. 
Ebbe modo di constatare la reazione di Barry, che per essere uno che solitamente reagiva di pancia, in preda a nient'altro che l'istinto puro - i continui battibecchi che avevano sull'essere prudenti in azione ne erano la prova - sembrava parecchio controllato. Sorpreso, forse, che qualcuno avesse potuto intuire così in fretta le sue intenzioni, ma assolutamente non confuso, non del tutto almeno. 
Non distolse lo sguardo quando disse: "Non sai di cosa parli, Caitlin." Ma il tono era freddo e non sembrava nemmeno lui. 
"Si, che lo so, Barry." 
Caitlin deglutì una, due volte e prese un secondo respiro prima di continuare. "Quando credevamo che Ronnie fosse morto, la prima volta, è stato..." si fermò perché come ogni volta che pensava a Ronnie, le lacrime minacciavano di iniziare a sgorgare come un fiume in piena. E non le sembrava la cosa più saggia da fare mentre cercava di convincere una persona che tutto quel dolore alla fine non avrebbe più pesato, non così tanto, non con quell'intensità, non continuamente. "Non credevo che ce l'avrei fatta. La seconda volta è stata anche peggio, ci eravamo appena sposati."
Scosse la testa, il sapore dell’amaro in bocca, perché non poteva fare a meno di definire la sua vita sentimentale come la quintessenza del patetico; quel genere di cose non erano fatte per accadere nella vita reale, ma solo in quei romanzi strappalacrime che in gioventù l'avevano appassionata oltremisura prima di accorgersi che non facevano per lei. 
Barry ascoltava attento, lo sguardo dapprima basso, poi come immerso quasi avesse intuito che se c'era qualcuno che poteva capire cosa stava passando quella era senza ombra di dubbio Caitlin. E gli occhi non avevano più quell'espressione ritrosa del bambino che viene beccato con le mani nel barattolo dei biscotti; si erano addolciti e incontestabilmente riempiti di pietà. 
Era ridicolo che la scelta su chi avesse avuto la peggio tra loro due era così difficile.
“Non sai quante volte ho sperato che niente fosse accaduto, che in qualche modo si potesse cambiare il passato. Ma Barry,” continuò, fissandolo in una maniera più intensa, perché il punto del discorso era arrivato. Si spostò anche più avanti, in modo da stargli più vicino, “non vale e non è così che si affronta la morte di una persona. Così non la affronti e basta. Se Ronnie non si fosse sacrificato, tutti noi saremmo morti o, forse ti sembrerà impossibile crederci adesso, ma le cose sarebbero potute andare anche peggio. Quello che voglio dirti è che ora il dolore ti sembrerà insostenibile ma prima o poi ne uscirai. L’hai già fatto una volta, puoi riuscirci ancora. Ma se vai indietro nel tempo e salvi tua madre… ci sono così tante cose che potrebbero andare male. Non avresti vissuto con Joe o Iris, forse non saresti diventato The Flash e noi non ci saremmo mai incontrati. Pensa a quanto bene hai fatto in questi due anni. Potresti vivere con i tuoi genitori o forse potresti perderli ugualmente, in qualche altro modo.”
Barry aveva cominciato a piangere, senza preoccuparsi delle lacrime che continuavano a scendere. Caitlin era stata un po’ dura probabilmente, considerato lo stato fragile in cui si trovava il suo amico, ma era importante che capisse cosa stava cercando di dirgli. “Non puoi sapere cosa succederà se cambi il passato” aggiunse, più pacata e perché Barry sembrava davvero bisognoso di un abbraccio gliene offrì uno, il più caloroso e rassicurante di cui era capace.
“L’avevo appena ritrovato” singhiozzò lui tra i capelli di lei, la voce rotta.
Caitlin annuì, stringendolo ancora più forte. Gli sussurrò paroline dolci all’orecchio, cose del tipo che non sarebbe stato solo, che lei e Cisco, Iris, Joe gli sarebbero rimasti affianco per tutto il tempo e che gli avrebbero fornito tutto l’aiuto possibile. Probabilmente lui non stava nemmeno ascoltando e quelle parole potevano sembrare così generiche, solo qualcosa che uno pensava di dover dire. Ma non erano solo parole: loro ci sarebbero stati realmente per Barry. E sentirselo dire, anche se lui non aveva voglia, poteva solo farlo stare meglio.
Rimasero in quella posizione per parecchio tempo, fino a quando Barry non ebbe più lacrime da versare. Si staccarono alla fine. Caitlin gli accarezzò una guancia, lanciò un ultimo sguardo rincuorante e poi si alzò. Doveva dargli la possibilità di scegliere da solo perché lei poteva  stare a parlare per ore, ampliando e discutendo della questione all’infinito, e tenergli la mano o abbracciarlo, però era una cosa che Barry in primis doveva volere altrimenti sarebbe stato tutto inutile.
“Ci vediamo dentro” gli disse, prima di scomparire al di là della porta.
Si fidava ciecamente di lui, avrebbe fatto la cosa giusta. A volte – la maggior parte delle volte, a essere sinceri – la cosa giusta da fare costringeva a intraprendere la strada più difficile e tortuosa, quella che richiedeva più coraggio. Barry aveva dimostrato in molteplici occasioni di che stoffa era fatto, con o senza i suoi poteri. Non l'avrebbe delusa in quel caso. 
Ecco perché quando Cisco le chiese dove fosse finito Barry, con gli occhi di tutti puntati addosso, rispose: “Fuori. Sta per rientrare.”
Non passarono che uno, due minuti prima che Barry facesse effettivamente ritorno in casa. Gli occhi erano ancora gonfi e arrossati e le guance non erano del tutto asciutte, ma era dentro con loro e forse non stava sorridendo ma almeno non sembrava più tormentato.
Caitlin gli porse una tazza di cioccolata che comunque non sembrava indicata visto che fuori non faceva così freddo, ma per riparare le ferite del cuore sembrava funzionare. Dopo una vagonata se non altro.
“Grazie” disse lui.
Caitlin sollevò le spalle, minimizzando. “Ormai non è più calda, ma dovrebbe andare bene.”
“Intendevo per…” lasciò la frase in sospeso, ma indicò la porta. “Grazie.”
Il successivo sorriso di Caitlin fu spontaneo, forse il primo da quando avevano scoperto che Jay era Zoom. Prese la mano libera di Barry, la strinse nella sua e lo portò con sé al divano per stare con tutti gli altri.
“Appena starai meglio, andremo di nuovo in quel bar e ti dedicherò una canzone, ma non dirlo a Cisco” gli sussurrò all’orecchio.

Era stupido, lo sapeva perfettamente, e forse anche prematuro, ma sapeva di speranza e di futuro e di familiarità, tutte cose di cui Barry aveva bisogno in quel momento e nei giorni seguenti. 
E poi, un angolino della bocca gli si era sollevato. 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Flash / Vai alla pagina dell'autore: Iwuvyoubearymuch