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Autore: Giul_s    24/06/2016    0 recensioni
«Ti ho cercato in ogni sguardo, Draco» sussurrò lei, completamente presa.
Malfoy emanò un sospiro, compiacente, un sospiro di piacere.
I due si avvicinarono, toccando i loro corpi, sentendo i loro profumi.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Aberforth Silente, Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley, Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Bondage, Triangolo | Contesto: Nessun contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
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24 Dicembre, ventidue anni dopo. 24th December, twenty - two years later.

Hermione Granger era stretta tra il tessuto del suo spesso maglione, accaldata dal camino che sputava fuoco ardente di fronte.
Erano alla Tana, e lei era quasi oramai una padrona di casa, o donna di casa, che dir si voglia.
Le pungevano le labbra rosee, forse per il troppo calore, o per i sentimenti che bruciavano dentro di lei, dentro il suo corpo.
Sentimenti di pentimento, di amore, di odio, sentimenti di contrasto.
La casa era zuppa di persone: i suoi amici, suo marito, i suoi figli, i suoi parenti. Urla, risate, schiocchi di boccali colmi di burrobirra e altri di buon succo di zucca. Era un clima di festa, dove l'amore riscaldava il freddo secco di fuori, e il dolce profumo di pietanze appena uscite dai forni magici inebriava le loro menti.
Eppure lei si sentiva soffocare.
«6,5,4..» urlavano in coro. Erano tutti così uniti. E non meritava di stare con loro.
Si strinse ancora più forte al suo maglione. I pantaloni neri stretti le fasciavano le gambe proprio come i suoi sensi di colpa le fasciavano il cuore, e non ne poté più.
«Hermione.. stai bene?» si avvicinò Ron, con sguardo preoccupato. Lui non si era mai accorto di niente, di come stesse o di cosa provasse. Però l'amava, l'amava di un amore sincero che pochi sapevano provare.. perché proprio a lui?
«Tranquillo, sto bene Ron grazie» disse lei e gli sorrise dolcemente, bruciando dentro di sé.
«3,2,1..» le urla si fecero più forti, e anche l’amore nascosto che ardeva dentro di lei.
“Draco Malfoy”, pensò lei, e sentì una lacrima scorrere nelle sue guance, tra le urla dei suoi amici.
Era Natale. E lei si sentiva soffocare.
Si alzò di scatto dal divanetto, sotto gli occhi preoccupati di Hugo e Rose.
Non se ne curò, forse nemmeno se ne accorse, tanta era la sua foga di scappare via. Non si sentiva più sé stessa lì dentro.
Subito fuori il freddo pungente le colpì e le scosse il corpo; eppure si sentì subito meglio. Flebili fiocchi di neve le colpivano delicatamente il vecchio cappello di lana rosa antico, e tirò un sospiro di sollievo. Draco Malfoy.
Come può essersi dimenticata della guerra magica, del suo passaggio al lato Oscuro, di Voldemort, dei feriti ad Hogwarts?
Come poteva essere cambiato tutto così velocemente in un incontro in biblioteca?

Vagava per Diagon Alley, in cerca di qualcosa di interessante da leggere. “potrò darlo in seguito anche ad Hugo e Rose”, pensò, sorridendo.
Entrò in una libreria e fu subito pervasa da un dolce odore di permagena e piume intinte nell'inchiostro.
Diagon Alley era così cambiata dopo la seconda guerra Magica. Erano tutti di nuovo attivi, felici, e la nuova generazione era approdata con la convinzione che il Signore Oscuro fosse solo un lontano brutto ricordo.
Ed era così. S'insinuò dentro Il Ghirigoro, colma di pensieri, e si buttò dentro i libri: la sua scappatoia da sempre.
Scorse tra diversi libri, sfogliò diverse pagine, vagò tra gli scaffali, e, mentre teneva saldo tra le mani un vecchio libro impolverato, con su inciso “Storia di Hogwarts” fu pervasa da una miriade di ricordi. Da King's Cross, ai vagoni del treno, all'entrata di Hogwarts, al Cappello Parlante e lo Smistamento.. si immerse nei suoi più profondi ricordi fino a  quando non fu sfiorata da delle dita dolci, delicate, e fu nuovamente pervasa da un altro profumo. Dolce, inebriante, che penetra nella pelle.
Non appena si girò scorse una chioma bionda, platino, quasi argentea, e uno splendido sorriso a trentadue denti. Era lui, non poté non riconoscerlo nonostante tutti gli anni, Draco Malfoy.
«Hermione.. Granger, non sei ancora cambiata.. Sei ancora la solita So-Tutto-Io» ammiccò lui, ridacchiando.
«Draco» disse lei, sorridendo poco. Quasi come se ne fosse timorata, o se ne fosse troppo sorpresa.
«Ti ho sentita sai, quel giorno a Hogwarts quando dicesti che il tetto era solo un incantesimo» ridacchiò Draco. Ed Hermione si ricordò del piccolo lui, irritante, un po' codardo. E lo confrontò a chi aveva davanti a sé adesso, all'uomo che la guardava insistentemente.
«Tutta sola, qui, a Diagon Alley?» disse lui, guardando i suoi abiti.
Lo guardò meglio, e pensò a quanto fosse bello. Gli occhi penetranti, quei capelli che le sarebbe piaciuto stringere tra le dita. Come poteva pensare questo di Malfoy?
Tutto d'un tratto scorse un'altra chioma come la sua, provenire da dietro i suoi neri pantaloni. Era sicuramente Scorpius.
Hermione sorrise un pochino, era come intimidita da lui.
«Ah, già, Scorpius. Vieni, amore di papà» e lo prese in braccio, come se fosse un bambino ancora troppo piccolo. Le faceva così strano vederlo così, dopo tutti quegli anni al lato Oscuro, dopo tutti quegli anni a disprezzarla e a disprezzare il mondo.
«Lui è Scorpius, ovviamente, un piccolo Serpeverde» ammiccò Draco, sorridendo. «E Hugo e Rose?» continuò.
«Ciao piccolo» sorrise lei, e Scorpius le pose uno sguardo fiero «Sono con Ron, comunque, ai tre manici di scopa credo» disse malamente. Non riusciva a pensar bene, era come ipnotizzata. Nel contempo aveva preso sicurezza, seppur sbadata, e cominciò a parlare con più velocità.
«Comunque mi ha fatto piacere incontrarti, Draco..» e lui le sorrise. Perse un battito. Era così.. lucente. «Ma adesso devo andare, credo mi stiano aspettando lì» e perse nuovamente quella poca sicurezza che aveva acquistato, cominciando a balbettare. Avrebbe voluto restare lì per sempre, ma cosa avrebbero detto se l'avessero vista lì, con Malfoy?
Draco le sorrise, «allora a presto, ci becchiamo in giro» e le lasciò un tenero bacio sulla guancia, un gesto così inaspettato che la fece avvampare. «Ehm, ciao Draco, ciao Scorpius» si congedò Hermione, e uscì da quella libreria, accompagnata dal gesto di saluto di Scorpius e dal caldo sorriso di Draco.
Uscì da quella libreria, e si sentì avvampare, ancora una volta. Eppure non c'era caldo. Anzi.

E fu lì che cominciò tutto. Inutile dire che ci tornò più e volte, e stavolta non più per i libri, ma per tentare di re incrociarlo, per tentare di parlarci, per tentare di avere un contatto per lui. Perché quella giornata lì l'aveva così scombussolata..
Si sdraiò sulla neve fredda ma non si ghiacciò. Tutt'altro. Chiuse gli occhi e si rilassò su quella distesa bianca, lasciando scivolare via tutti i pensieri che  le offuscavano la mente.
E proprio lì, in quel momento, sentì un rumore assordante e una figura materializzarsi davanti a lei.
Non poté credere ai suoi occhi.
«Hermione, ti ho trovata» sussurrò lui, con un sospiro di sollievo.
«Draco..» si alzò lei balbettando.
Era nella sua solita uniforme nera come la pece, con i suoi capelli così chiari che spiccavano nell'oscurità. Il fisico slanciato, magro ma alto.
«Pensavo fossi qui.» sussurrò Draco, avvicinandosi a lei.
«Perché mi stavi cercando, Draco?» oramai aveva perso i sensi, e si sentiva così impotente di fronte a lui.
«Perché non sono riuscito a dimenticare quel giorno al Ghirigoro, Hermione» disse lui. La voce calda, sensuale. Si avvicinava sempre di più, e il suo profumo fungeva da ipnotizzante per Hermione.
«Ti ho cercato in ogni sguardo, Draco» sussurrò lei, completamente presa.
Malfoy emanò un sospiro, compiacente, un sospiro di piacere.
I due si avvicinarono, toccando i loro corpi, sentendo i loro profumi.
«Odori di vischio, Hermione» sussurrò Draco, sorridendo dolcemente. Hermione fece un risolino, guardando sopra di loro.
Un vischio stava crescendo, e Draco lo guardò stupito, a bocca aperta. Non gli era mai successo.
«Scusami per tutto, Hermione» disse Draco, fissando le sue labbra. Un gesto così inaspettato per un Serpeverde, ma Hermione non volle controbattere. Si sentiva così appagata dal momento per farlo..
Erano l'uno così vicino all'altra che i respiri erano quasi mozzati, fino a quando Draco non toccò le sue labbra.
«Mi fai impazzire, Mezzosangue» sussurrò Draco, in un momento di stacco da quel bacio al sapore di vischio e tradimento.
   
 
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