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UN NUOVO AMICO
PER VERA
(O FORSE DUE)
POV DREW
Qualche
minuto dopo stavamo riposando ai piedi di un albero del percorso 117, a
ovest
di Ciclamipoli, io avevo il fiatone a causa della corsa che avevo fatto
in
bici.
-Uhm, Drew?
Non dovresti lasciarla alla Pista?- sentii la voce di Vera e alzai la
testa,
tuttavia deviai i suoi occhi. “Come posso guardarla dopo
quello che è
successo?!” quasi automaticamente i miei occhi caddero sulle
sue labbra. “No,
no e no! Che diavolo sto facendo?!” affondai lo sguardo tra i
ciuffi d’erba,
dello stesso colore dei miei capelli e mi sentii più caldo,
stupido imbarazzo!
-Diamine!-
sussurrai.
-C-cosa?
Drew… Stai bene?- deglutii in risposta.
-Ho deciso
di portarla a casa- “Devo fare qualcosa, muovermi, distrarmi
in qualunque modo!
Non sopporto questa tensione! Potrei tagliare l’aria in
questo momento!” mi
alzai frustrato dando le spalle a Vera.
-Ehi, devo
parlarti…- mi irrigidii ma non mi mossi.
-Drew,
cavolo, guardami!- Vera mi prese il braccio e mi tirò, a
quel punto fu
inevitabile incrociare il suo sguardo: i suoi occhi zaffiro ardevano di
determinazione mentre io sprofondavo sempre più.
Un’ondata di emozioni mi
strinse il cuore, tutto ciò che avevo tentato
così disperatamente di sopprimere
mi travolse con una violenza degna del solarraggio della mia Roselia.
“Non
posso, non lo reggo come faccio, cosa faccio? Panico…
Aiuto!” iniziai ad andare
in tilt facendo un passo indietro, era da troppo tempo che non mi
sentivo così,
avrei voluto scomparire come un Abra quando usa
teletrasporto… O forse avrei
voluto dare un calcio al mio orgoglio, sotterrarlo e lasciarmi andare
una volta
per tutte? Strinsi i pugni.
-Cosa
c’è?
Qualche problema?- la mia voce era fredda e tagliente. Lei lo percepii
e vidi
il suo sguardo incupirsi.
-Per te non
conta niente, vero?-
-Uhm…?!-
trovai il coraggio di sfidare i suoi occhi e la fissai stupito.
-Cosa…-
-Ci stavamo
riavvicinando Drew, dopo tutto questo tempo… Pensavo che
piano piano stessimo
aggiustando le cose, invece sono bastati pochi secondi a rovinare
tutto…- non
mi diede il tempo di elaborare quello che stava dicendo che me la
ritrovai a un
passo di distanza. “I suoi capelli profumavano di miele e la
sua pelle di
fiori, rose e viole credo… Uhm! Non deve avvicinarsi di
più, non riesco a
concentrarmi! E comincio a sentire il suo
profumo…” Ero in trance, non sapevo
che fare. Aspettai che continuasse.
-Cosa
avresti fatto se non fossero arrivati gli altri?- bastò
quella frase,
sussurrata nella brezza tiepida, per pugnalarmi dritto al cuore.
-I-io…
Vera…-
“Respira! Non puoi smascherarti così
all’improvviso!” riuscii a stento a
recuperare il mio solito autocontrollo.
-Vorrei
semplicemente che lo mettessimo da parte- guardai il suo viso studiando
bene le
parole, scegliendo con cautela.
-Quindi vuoi
dimenticare tutto, ti faccio davvero così
schifo…- un sorriso amaro le si aprì
in volto.
-Vera!
È proprio
perché significa qualcosa per me che non voglio parlarne!
Vera…- inghiottii la
vergogna e la presi per le spalle: aveva un viso così
innocente e dannatamente
delicato, così femminile “È cresciuta
troppo…”.
-Se mi
facessi così schifo non sarei arrivato a tanto…
Ma credimi questo non è né il
momento né il luogo quindi ti prego, sii semplicemente la
mia migliore amica,
quella di sempre- smisi di respirare mentre i nostri sguardi si
intrecciavano
come saette bollenti. “Ti prego, mi conosci meglio di
chiunque altro,
capiscimi!”
-Ok…-
abbassò la testa. Mi sentii sollevato e rilassai le spalle,
finchè non sentii
una goccia cadere sulla mia mano.
“Cosa…?” misi la mano sotto il mento di
Vera
e le alzai il viso velocemente, preoccupandomi a morte.
-P-perché
stai
piangendo ora?! Vera che ti succede, che hai?!- “E se col mio
atteggiamento le
avessi ricordato il periodo in cui ho spezzato la nostra amicizia? E se
stessi
ritornando freddo proprio come allora visto che mi ritrovo a
fronteggiare la
stessa situazione?! No, no, NO! Non me lo perdonerò mai di
averla fatta
piangere!”. Poi lei sorrise.
-Eh…?-
tirò
sul col naso e ampliò ancora di più il sorriso.
-Sto
piangendo perché… Sono così felice
Drew!- mi cadde la mascella, “COSA?!”. Lei
ridacchiò procurandomi un’intensa ondata di
piacere.
-Hai detto
che sono la tua migliore amica… E che ti importa di
me… E poi ti sei
preoccupato, non solo oggi veramente… Grazie!- mi
guardò così dolcemente e
piena di sincerità che mi si sciolse il cuore.
-Uhm
smettila di fare quello scioccato!- sorridendo poggiò un
dito sul mio labbro
inferiore spingendomelo piano in alto per farlo combaciare con quello
superiore. “È ufficiale: lo stomaco mi si
è scambiato di posto col cuore!”
-Ahahah! Sei
arrossito! Molto pesantemente! Peggio delle guance di un Pikachu!-
mentre
rideva coprii le mie gote con le sue mani.
-O-ok!
Basta! È abbastanza!- la scossi via e girai la testa di lato
rimpiangendo di
essere nato.
-Eheh…
Andiamo campione!- mi sorpassò e iniziò a
camminare.
-E-ehi, aspetta
Vera!- lei si girò.
-Ferma un
momento…- con estrema cautela le levai l’ultima
lacrima che le rimaneva sul
viso.
-Fatto,
possiamo andare- presi la bici per il manubrio e mi incamminai affianco
a lei. “Tutta
questa giornata era stata programmata apposta così, certo
che mi sono proprio
lasciato andare! Mi è bastato il suo tocco sulla bici per
farmi desiderare di sentirla
più vicina… Non era vero che mi intralciava coi
pedali, volevo solo che mi
stringesse… Da quando sono così intenso? Oh santo
Arceus, dammi la forza…” ero
intento a pensare cupamente mentre stavamo per arrivare
all’inizio di Mentania
quando qualcosa mi riscosse.
-Buuud?-
“Uhm?”
guardai davanti a noi e vidi un Budew… Non feci in tempo a
fare un passo che
Vera si inginocchiò di fronte a lui.
-Oh mio
Arceus, quanti ricordi! Si è mai visto qualcosa di
più tenero?! A parte il mio
Torchic ovvio…- lei allungò una mano verso il
piccolo pokemon e quello si
lasciò accarezzare docilmente.
-Ehi Drew,
tu che hai cresciuto un Budew… Cosa si deve fare appena se
ne incontra uno?- mi
inginocchiai affianco a lei cercando di nascondere un sorriso.
-I Budew
sono dei pokemon molto dolci e docili… Riescono a percepire
i sentimenti delle
persone e questo spesso li porta a scegliere il proprio
allenatore…- riflettei
un attimo.
-Sembra che
tu gli piaccia… Perché non lo catturi?- guardai
il suo viso illuminarsi.
-Posso,
davvero?!-
-Certo che
puoi! Che domanda è?! Ah, a volte sei proprio una bambina,
non mi stupisco che tu
sia così scarsa…- non potei fare a meno di
stuzzicarla e come previsto lei mise
su il suo solito broncio. Io risi, la trovavo veramente carina con
quell’espressione,
motivo per cui adoravo prenderla in giro!
-Dai dai,
stavo solo scherzando! Allora?- lei mi fece la linguaccia poi si
girò verso il
pokemon.
-Allora
Budew… Vorresti venire con me?- tirò fuori una
pokeball.
-Bud,
BUUUUD! (Si, SIIIII!)- il piccolino saltellò.
-Bene!
Allora benvenuto in famiglia!- lei spinse delicatamente il bottone
della
pokeball sulla fronte di Budew. Ci fu un fascio di luce rossa mentre la
mia
amica teneva la sfera in mano… Uno, Due, Tre, CLICK!
-SIIIIIIII!
Evvai!- Vera si alzò in piedi e tirò la pokeball,
poi chiamò anche Torchic.
-Torchic,
saluta il tuo nuovo amico!- lo sguardo di pura gioia negli occhi di
Vera mentre
guardava i due pokemon fare amicizia mi riempii di sensazioni positive.
-Forza
allora, siamo già a Mentania! Verso il tunnel!-
ricominciammo a camminare. “Vorrei
che questo giorno non finisse mai” guardai Vera e il mio
sguardo si addolcii.
POV VERA
-Questo
è il
primo pokemon che catturo!- ero troppo entusiasta, e non solo della
cattura!
Ripensandoci quel giorno era stato così intenso…
Forse anche romantico in certi
punti. Non potei fare a meno di sospirare.
-Però,
siamo
quasi a Ferrugipoli! Ne abbiamo fatta di strada!-
-Da Ferrugipoli
in poi andiamo in bici, ok? È già tardi, il sole
è quasi del tutto tramontato e
dobbiamo anche passare il Bosco Petalo…- scese il silenzio
mentre camminavamo
coi miei pokemon affianco. Passammo vicino alla Devon SpA. Ero
così intenta a
guardare l’edificio che andai a sbattere contro qualcuno.
-Oh Arceus,
scusa non volevo!- guardai in alto e, con venti centimetri in
più di me, mi
ritrovai davanti il Campione della Lega Pokemon: Rocco Petri. Sbiancai.
-Oh, ti
prego, perdonami tu! Avevo proprio la testa per aria!- lui mi sorrise
così
dolcemente che mi si sciolse il cuore. “Quando ci vuole ci
vuole: Oh santa
merda, è così bello!!!” (NDA Vera ma
non dovevi amare Drew?) (NDA VERA taci che
mi rovini il momento! *^*) (NDA DREW ehi, ehi ,ehi! Cosa sono questi
occhi
luccicanti?! Guarda che la storia d’amore è tra me
e te! OH-OO! Terra chiama
Vera!!! >;(
) (NDA non ti preoccupare
Drew… Te la riporterò indietro…
>.>) (NDA DREW lo spero!)
-T-t-tu…!
Sei…!-
-Si, Rocco
Petri, ehm… Basta Rocco! Non mi piace essere chiamato per
cognome o col mio
titolo!- mi guardò curioso.
-E tu sei?-
-V-vera,
davvero molto piacere! E lui è Drew… Il mio
migliore amico- strinsi la mano che
mi porgeva: “ha la pelle così bianca, e soffice.
Sto toccando davvero il
Campione?! Oh mio Arceus sto per infartare!”
-Oh conosco
il tuo amico! L’ho visto in tv, davvero strepitose le tue
combinazioni,
complimenti! E complimenti anche per esserti trovato una ragazza
così bella
come amica!- lui ridacchiò soffice. “BELLA?! Wow,
wow, WOW! Sto andando in
iperventilazione!”
-I-io,
grazie mille ma non è vero!- arrossii e lo guardai ammirata.
-Anche
modesta… Oh è tuo quel Torchic?- il suo sguardo
si posò sul mio bel pulcino.
-Si!- dissi
orgogliosa.
-È
davvero
un bellissimo pokemon! Ho qui qualcosa perfetto per lui, anche per
farmi
perdonare…- -Oh no, davvero non c’è
bisogno!- cercai di fermarlo ma lui, dalla
tasca della giacca, estrasse una pietra: era perfettamente sferica,
grossa come
una pallina da ping pong, panna nera e rossa.
-Wow,
è
stupenda! Cos’è?!- lui tirò fuori anche
un specie di collare di stoffa rossa
con una cavità in acciaio. Incastrò la pietra nel
metallo e mi porse il
collare.
-Questa
è
una megapietra, precisamente una Blazikenite. Metti il collare al tuo
pokemon
una volta che si sarà evoluto in Blaziken… Questa
pietra gli permetterà di
evolversi ulteriormente in battaglia, ma solo per una durata di tempo
limitata-
Sgranai gli occhi.
-Che cosa?!-
ero affascinata e lui rise.
-La prossima
volta che ci vedremo ti darò un altro strumento necessario
per megaevolvere il
tuo pokemon… Alla prossima!- in un lampo scappò
dentro alla Devon. “La prossima
volta che ci vedremo!!! Cavolo!”
-…-
-…-
-È
così
beeeeeellooooo!- feci un acuto assurdo e Drew mi guardò male.
-Ah bene, ti
sei presa una cotta adesso?!- lo guardai e lo vidi irritato.
-Ma…-
-Mi stavo
giusto chiedendo quando l’avresti finita di flirtare!-
incrociò le braccia e
girò la testa dall’altra parte. “Che
sia… Geloso?! Nah, impossibile!” scossi la
testa.
-Mmmh
è un
po’ grande per me…- “insomma lui
avrà sei o sette anni più di me!”
-Allora
perché
non corri da Brandon?- “Ma che diavolo…
Uhm…”
-Da quando
sei arrivato tu non mi importa più di Bre…- lui
girò la testa di scatto “Bingo!”.
Mi sforzai di non sorridere.
-Eh…?!-
-Allora, mi
porti in bici?- feci rientrare i pokemon e montai senza aspettarlo,
seguita da
lui.
-Si
sarà
meglio… Prima che il “Campione” torni
indietro…- iniziò a pedalare.
-Ehi…-
-Uhm?-
avvicinai la mia bocca al suo orecchio, i suoi capelli smeraldini mi
solleticarono delicatamente.
-Per me sei
tu il mio Campione- gli sussurrai come se gli stessi dicendo un segreto.
-C-cosa?!-
lo vidi avvampare.
-Ahahahah
muoviti a pedalare… Idiota- poggiai la mia guancia contro la
sua schiena e mi
lasciai cullare dal vento tra i capelli e il suo profumo stringendolo
forte a
me. Un quarto d’ora dopo ci fermammo all’inizio del
vialetto che portava a casa
mia: fuori in veranda i miei genitori mangiavano allegramente con
Misty, Lucy,
Bri e Bre… Scendemmo dalla bici e stemmo un attimo in
silenzio.
-Ehm…-
cominciai io.
-Già…-
-Come glielo
spieghiamo? Non crederanno facilmente alla storia del “Non
c’è stato niente”…-
-Pronta a
farti prendere in giro?-
-Veramente
sono più preoccupata che Brianna mi ammazzi, sai che cotta
ha per te!-
-Ah che
seccatura, non mi interessa avere ragazze intorno, me ne basta
una…-
-Uhm, ti sei
innamorato?!-
-COSA?! Ah,
smettila di parlare e cammina!- lasciò la bici contro
l’albero e mi mise la mano
dietro la schiena spingendomi avanti. Io risi. A pensarci bene, per
quanto
Rocco fosse affascinante, i miei occhi vedevano solo Drew…
“Già, lui sì che è
davvero bellissimo!”