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Autore: Jade Tisdale    25/06/2016    2 recensioni
[Cophine | 1x09]
Cosima è arrabbiata. Ce l’ha con Delphine per averle tenuto nascosta la sua vera identità. Dopo aver scoperto che lei era la sua osservatrice, niente ha avuto più senso.
Lei ti ha tradita. Si era guadagnata la tua fiducia, ma non ha saputo mantenerla. Ti ha fatto credere di provare qualcosa per te, e invece era tutta una bugia.
Fa così male.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Cosima Niehaus, Delphine Cormier
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It isn't your fault


Sólo en tu boca
yo quiero acabar
Todos esos besos
que te quiero dar
Duele El Corazón ‒ Enrique Iglesias
 

 

 

Delphine ti guarda a lungo negli occhi ‒ due meravigliose sfere eterocrome, proprio come le sue. Riesci a leggere la sensazione di colpevolezza nel suo sguardo, ma non puoi fare finta di nulla.
Lei ti ha tradita. Si era guadagnata la tua fiducia, ma non ha saputo mantenerla. Ti ha fatto credere di provare qualcosa per te, e invece era tutta una bugia.
Fa così male.
Ha distrutto tutto, e ora crede che basteranno un paio di lacrime e alcune parole dolci per riuscire a riconquistarti.
In verità, è così. Vederla sull’orlo della disperazione ti fa sentire a tua volta colpevole, ma sai bene che, se la perdonassi, non faresti la cosa giusta. Se Delphine tiene davvero a te, allora deve capire di aver sbagliato. E se vuole che tu stia meglio, deve sparire dalla tua vita.
«Vattene via!» urli disperata, ma Delphine non demorde.
«No, ti prego!» replica a sua volta, la voce spezzata dal pianto imminente. «Lascia solo… che ti dica una cosa.» Tenta di prenderti la mano, ma tu ti allontani, perché sai che se Delphine ti sfiorasse il muro che ti sei costruita negli ultimi minuti crollerebbe. «Ti prego, ascoltami» ti supplica, riprendendo a guardarti negli occhi. E tu non puoi fare altro se non concederle di parlare, perché il suono della sua voce è l’unica cosa che ancora riesce a darti speranza nonostante tutto quello che è successo. «Non volevo innamorarmi di te» dice, e bastano quelle parole a farti stare ancora più male.
In un istante, ti tornano alla mente le ultime settimane trascorse con Delphine. Il vostro primo incontro, quando credevi che stesse litigando con il suo fidanzato francese e ha dimenticato la sua scheda di valutazione sul bancone del laboratorio, costringendoti a cercarla per restituirgliela. Il suo invito ad andare con lei alla conferenza sul Neoluzionismo, dove avete rubato due bottiglie di vino insieme. Le vostre mani unite mentre scappavate per non farvi scoprire. La promessa fatta a Delphine di farla sballare completamente, un giorno. Il modo dolce in cui ti ha baciato la guance per salutarti, come fanno gli europei. La vostra prima cena, che sembrava perfetta fino a quando non è arrivato il Dottor Leekie. Il vostro primo bacio, e il modo in cui Delphine si è opposta ad esso.
«Non era previsto…»
La vostra prima volta. Ricordi ancora la sensazione delle sue labbra sulle tue e delle vostre gambe intrecciate sotto alle coperte. Il calore del suo corpo contro il tuo mentre entravi lentamente dentro di lei. Il rumore dei vostri respiri, l’unico suono udibile all’interno della stanza buia. Il solletico provocato dalle punte dei suoi ricci biondi mentre ti accarezzava la schiena. Il desiderio reciproco di passare il resto della vita l’una stretta nelle braccia dell’altra. I vostri cuori uniti e fusi in uno unico durante quella meravigliosa notte d’amore.
«…Ma è successo.»
Sembrava tutto così tranquillo, così normale, così reale. E invece, Delphine è la tua osservatrice, e questo cambia tutto quanto.
«Come pretendi che io possa crederti, Delphine?»
Mentre lo dici, ti sembra così sciocco. È così chiara la realtà, e lo sapete entrambe.
«Perché lo senti» sussurra lei, affranta.
Ed è vero, Cosima. Tu lo sai, così come lo sa lei. Il vostro amore era inevitabile, e se tu non fossi un clone probabilmente voi non vi sareste mai incontrate. Ma il destino ha deciso così.
Delphine sospira, dedicandoti un’ultima occhiata prima di andarsene. Si è arresa. Ed è proprio mentre esce dalla tua stanza che capisci che, in realtà, il tuo muro si è frantumato parecchio tempo fa.
Tu l’hai già perdonata.











Mi sono letteralmente innamorata non solo di Orphan Black, ma anche di queste due. Mi sono divorata le prime due stagioni in pochi giorni, ho iniziato oggi la terza e sto ancora piangendo per la loro rottura ;_;
Comunque, mi sono super spoilerata il resto della stagione e qualcosina sulla quarta, quindi più o meno so già cosa accadrà e non vedo l’ora di finire tutte le stagioni e prepararmi per l’arrivo della quinta ‒ che sarà anche l’ultima, sigh.
Canzone sentita e risentita, ma quella strofa mi piace troppo e secondo me in quel momento magari Delphine avrebbe potuto pensare una cosa simile.
Spero davvero di riuscire a trovare qualcuno qui che, come me, shippa le Cophine alla follia :3 un beso!

   
 
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