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Autore: Sally_otaku    27/06/2016    0 recensioni
Credeva che l'amore fosse una favola, però non aveva ancora capito che la protagonista ne era lei...
Islanda X Tokyo
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Islanda, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lascio cadere la penna sul tavolo con un sonoro sbuffo e mi allungo per prendere la tazza contenente il mio té preferito, alle erbe, lanciando un'ultima occhiata ai fogli bianchi sparpagliati su tutto il grande mobile di legno. Sono vuoti esattamente come le mie idee. Sorseggio lentamente ripensando alle parole del mio saggio oni-chan "L'ispirazione viene da ciò che ci circonda, devi osservare il mondo e catturarne gli elementi, Naomi*. Solo così potrai scrivere il manga perfetto". Un grande uomo Kiku, leale con gli amici e molto umile con se stesso; non esiste al mondo nazione che non apprezzi il suo carattere dolce. Più penso a lui e alle sue frasi poetiche, più mi convinco che abbia torto. Il mondo l'ho osservato oni-chan, ma non ci ho trovato nulla di interessante. Anzi forse l'ho osservato troppo e mi sono convinta di aver già raccontato tutto. "Sono belli questi manga Naomi però manca un elemento essenziale." "E quale sarebbe?" "L'amore Naomi, l'amore." Mio fratello è sempre stato convinto di ciò ma io penso che l'amore sia solo una stupidata, certo mi è già capitato di intrattenere una relazione con altri Stati ma solo sessuale, mai sentimentale, io non ci credo, è solo una favola per bambini (che poi a parer mio non ci credono neanche loro). Appena finito di bere il tè, ormai freddo, riprendo in mano la biro cercando di ordinare le idee. Dovrei scrivere una shojo, o forse uno shonen, o forse è meglio un hentai ricco di passione violenta proprio come piace a Francis-san... Nella mia indecisione lascio ricadere la biro frustrata. Ora aspetto solo un segno divino per impedirmi di finire questo manga, ma con la mia solita sfortuna so che non arriverà, e mi toccherà restare incollata alla mia postazione per giorni. Forse posso chiedere aiuto... Digito velocemente il numero di Irene**e lascio che il telefono squilli, spero non a vuoto. "Pronto veh?" "Konnichiwa Irene-chan, disturbo?" "Naomi! Ovvio che no sono contenta mi abbia chiamato veh." "Beh ecco avrei bisogno di aiuto con il mio nuovo manga e non saprei chi chiamare perciò..." "Capisco, vuoi che ti aiuti quindi?" "Si... Se per te non è un problema!" "Nessun problema ti aiuto volentieri veh!" "Grazie" Restiamo al telefono per un po' commentando le idee di ciascuna e puntualmente scartarle perché troppo confuse. Alla fine nessuna delle due sapeva più che dire, io completamente esaurita, Irene scossa per la mia forte irritazione. Come si può non essere irritati quando non si riesce a concludere nulla di buono? "N-Naomi.." "Gommenasai Irene-chan non volevo risponderti in quel modo sono stata maleducata" La sento sospirare dall'altro capo del telefono "Non importa, ma sai? Credo di non essere la persona più adatta ad aiutarti, veh..." "Ma come sei la mia miglior consulente in fatto di manga e anime?!?" "Credo di conoscere qualcuno che può aiutarti meglio di me, vedrai con lui ci riuscirai di sicuro veh!" LUI? "O-Ok, arigato..." "Aspetta, lo chiamo e gli dico di raggiungerti a casa!" "Ah sì certo" ... "Fatto!" "Allora?" "Verrà, veh!" "D'accordo ma c-" "Ciao!" Tutututututu "Ha riattaccato, ma dai!" Guardo l'orologio come se il tempo potesse scorrere più velocemente "Sono davvero curiosa di sapere che tipo è andata a pescare questa volta..." Irene è fatta così, prende le decisioni per gli altri e soprattutto invita gente per gli altri, ma è proprio per questo che le voglio così bene. Da quando si è fidanzata con Arthur-san poi siamo ancora più unite: ci incontriamo spesso insieme a Katrine*** e ci racconta di tutte le loro avventure, TUTTE... Ma a me piace così finché siamo unite. Il campanello suona interrompendo il flusso scrosciante dei miei pensieri e facendomi assalire dalla curiosità "Cosa si è inventata questa volta?" Apro e mi ritrovo di fronte l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere "Emil-san..." Girava voce che Emil si fosse preso una cotta per me e subito Irene l'aveva usata come arma contro di me, stuzzicandomi perchè ci mettessimo assieme. Ma non ha funzionato primo, perché non ero interessata, secondo neanche lui lo era. Erano solo voci, infatti. Però non mi aspettavo che Irene le credesse ancora fondate. Fra tutti gli Stati doveva essere lui ad aiutarmi? "Ciao scusa per l'interruzione ma Irene mi ha chiamato dicendomi di venire immediatamente da te che ti serviva aiuto con una... faccenda" "A-Ah s-si per quello ahahah certo... Ecco mi servirebbe aiuto con un manga in effetti..." "Capisco, allora vuoi che ti aiuti?" "Si sarebbe fantastico arigato!" "Ottimo" Lo lascio entrare e ci sistemiamo nel mio studio, affacciato sul campo di Sakure in fiore. Quando l'ho visto il mio cuore ha perso un battito, possibile fosse diventato così bello? Iniziamo a lavorare ma ogni volta che parla mi incanto ad ascoltarlo perdendo la testa e le idee che vengono, se ne vanno poco dopo a farsi fottere. Ho il cervello in pappa e sto perdendo poco a poco la ragione. Emil è qui, accanto a me che parla ed espone le sue idee, mi mostra i suoi schizzi, si comporta normalmente ma c'è qualcosa in lui che mi attira, per la prima volta riesco a vederlo con occhi diversi... "E... Vedo che non mi stai ascoltando" Mi riprendo dal mio stato di shock e lo guardo mentre mi osserva sconsolato. Forse non capisce che mi fa un effetto strano, ma del resto lui non ne ha colpa, sono io che mi sento così. "Se continui a fissarmi così potrei arrivare a pensare che vuoi fare sesso" ridacchia divertito, ma non gli do peso, lui sta scherzando io no, "Si" "Come?" "Ho detto sì, voglio fare sesso con te" Come a dar peso alle mie parole il respiro si fa pesante, il mio corpo inizia a vibrare pensando al piacere che sta per ricevere. Lo vedo stranito forse non si aspettava una risposta del genere. Sorrido soddisfatta del risultato e ammicco verso di lui nel modo più suadente possibile "Anche se sono una donna ho anch'io degli -istinti-, non posso certo rifiutare una proposta del genere no?" Senza nessun preavviso mi prende per i fianchi e mi porta in camera da letto. Le nostre lingue si intrecciano dando inizio ad una lotta focosa e i nostri corpi entrano a contatto strofinandosi l'uno sull'altro. Mi appoggia sul letto senza smettere di baciarmi. In poco tempo i nostri vestiti sono sparsi sul pavimento e i nostri corpi si toccano, per la prima volta, nudi. È una sensazione appagante che non sentivo da tempo, l'essere completata in questo modo da un ragazzo. Riesco a sentirne il calore, che si insinua nelle vene e le fa vibrare di puro piacere. Ora ho capito cosa intendeva mio fratello col dirmi che l'amore lo si sente fin da subito. Io non ci credevo, per me Emil è sempre stato solo un amico, o forse era quello che volevo credere io: gli sguardi fugaci, i sorrisi mi sono sempre piaciuti fin dall'inizio, ti danno una bella sensazione, come se d'un tratto ti sentissi più leggera e rilassata perché sono i sorrisi di una persona innocente e pura che merita di essere preservata, perché queste persone sono rare, sono quelle che tra tutti si distinguono dalla massa. Poi per me Emil è la più speciale di tutte. "Ti amo" non riesco a fare a meno di dirlo "L'ho sempre saputo" "Come...?" "Dal modo in cui mi guardi ogni volta." "Perché non mi hai mai detto niente?" "Sei una ragazza difficile non volevo metterti in difficoltà. E poi non è sempre facile dire ti amo, anche se è lei a fare il primo passo" "Quindi tu..." "Irene è più intelligente di noi a quanto pare l'ha capito fin da subito" "Irene eh? Credo di avere in mente il nostro manga Emil..." "Mh?" "Vedrai sarà bello" "Ci conto mia prinsessa****" Non c'è bisogno di altre parole in questo momento. Restiamo in silenzio ad ascoltare i nostri respiri in simbiosi, a darci carezze piene d'affetto e baci pieni d'amore, un sentimento che per tanto tempo è venuto a mancare nella mia vita.... Nessuno seppe mai cosa successe quel giorno a casa di Kiku, ma di sicuro tutti gli Stati restarono perplessi qualche giorno dopo, in seguito alla pubblicazione di un hentai su Irene e Arthur. {*Naomi Honda è il nome di Tokyo **Irene Vargas è il nome di Emila-Romagna ***Katrine Beilschmidt è il nome di Monaco ****prinsessa è principessa in islandese}
   
 
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