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Autore: Caterina_98    27/06/2016    2 recensioni
Peeta, Prim, Gale, Clove…come sono stati per loro gli Hunger Games?
La stessa storia, raccontata però dagli altri personaggi: i sogni, le emozioni, le paure.
Da qui il titolo “The eyes of another”.
Ogni capitolo riprende un evento importante della storia originale, affiancato però dai pensieri del narratore-protagonista.
Spero possa appassionarvi, buona lettura!
Genere: Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi scuso per il mastodontico ritardo e mi auguro possiate apprezzare questo capitoletto che non è citato nella storia originale. 
Fatemi sapere cosa ne pensate, accetto critiche e consigli! buona lettura. 


PRIM

Era come se il mondo tutto ad un tratto si fosse fermato.
Me ne stavo immobile, silenziosa, nascosta. Capendo tutto ad un tratto quello che mia mamma doveva aver provato quando mio padre se n’era andato.
Fissavo il piccolo televisore della cucina mentre calde lacrime iniziavano a rigarmi le guance, un brivido mi percorse la schiena quando il cannone sparò il colpo d’inizio.
Sentì delle mani calde sulla schiena, seguite da un abbraccio, mi rintanai contro il petto di mia madre e mi lascia cullare come quando ero bambina.
 
Vidi Katniss partire di corsa verso a cornucopia, si fermò di scatto e schivò un coltello che era stato lanciato contro di lei, un singhiozzo mi uscì dalle labbra senza che potessi fermarlo.
Non volevo vedere nulla di tutto ciò, ma per quanto ci provassi, non riuscivo a staccare gli occhi dal televisore.
Non incontrai nessuno, sapevo che Katniss sarebbe tornata, me lo aveva promesso.
Eppure la sua mancanza e il vuoto che aveva lasciato erano troppo grandi da sopportare.
 
Successe circa 48 ore dopo l’inizio degli Hunger Games, quando Katniss era alla disperata ricerca di acqua.
Seduta davanti al piccolo schermo, mi aspettavo di vederla crollare da un momento all’altro sotto il sole cocente.
Gale entrò in cucina, con gli occhi rossi e le lacrime che gli rigavano il volto, mi corse in contro e senza pensare mi tuffai nelle braccia forti e accoglienti che per anni avevano sorretto, aiutato e protetto mia sorella.
 
“Non ci riesco…non posso vederla cosi” sussurrò con voce tremante.
 
Volgemmo lo sguardo allo schermo, e in quel momento inquadrarono Katniss che crollava in una poltiglia marrone, ormai stremata. Qualcosa dentro di ruppe, mi alzai di scatto senza rendermene davvero conto, Gale mi afferrò un polso, ma mi divincolai.
 
“ ME LO AVEVA PROMESSO! HA DETTO CHE SAREBBE TORNATA”. Urlai
 
“Tornerà, può ancora farcela” disse in un sussurro, mentre gli occhi gli si inumidirono.
E in quel momento, nonostante la situazione, non potei fare a meno di notare quanto tenesse a mia sorella, forse –mi dissi- potrebbe anche essere nato qualcosa tra loro, prima che Capitol City distruggesse anche la speranza di queste piccole cose.
 
“NON LA VEDI? GUARDA COME L’HANNO RIDOTTA! Lei si meritava di più” dissi, mentre i primi singhiozzi iniziavano a scuotermi il corpo.
 
Mi prese tra le braccia e attese che mi calmassi, mentre Katniss nel frattempo riuscì a colmare i pochi metri che ancora la separavano dal laghetto.
  
Mai, come in quel momento, odiai Capitol City.
Si erano presi mio padre che prima dell’ incidente era costretto a lavorare per ore nelle miniere per portare un po’ di cibo in tavola.
Si erano presi mia madre che solo ora dopo molti anni aveva superato la depressione, si erano presi la sua gioia, la sua bellezza, il suo sorriso radioso.   
E ora si erano presi anche Katniss, l’unica persona che, ero certa, avevo amato più di me stessa.
 
Mi sollevai e osservai Gale, stanco e sofferente.


“ Non avrebbe voluto vederci cosi, non possiamo lasciarci andare proprio adesso.
Lei sta lottando e noi? Siamo qui a compiangerla. Odia quando gli altri provano pietà per lei, vuole un mondo che combatte”
 
Lui mi fissò negli occhi per un momento poi le sue labbra si incresparono in un sorriso.
“Un mondo che combatte eh? Vieni, accompagnami nei boschi, ti insegno quello che terrà in vita la ragazza di fuoco. Le nostre tattiche.” 
   
 
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