Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Meramadia94    27/06/2016    1 recensioni
Sequel di '' Capace di uccidere?''
Sakura torna a Tokyo per svolgere un lavoro universitario e nel frattempo pensa di poter godere della compagnia del fratello e dei suoi nuovi amici... ma come arriva in città verrà coinvolta in un nuovo caso che vede protagonista un membro della prima squadra. Fantasmi del passato che vogliono vendetta ed una sfida alla polizia che in caso di sconfitta, potrebbe costare molto cara.
Genere: Angst, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ninzaburo Shiratori, Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti, Wataru Takagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~'' Aspetti signore, la aiuto...''- fece Sakura correndo sulla scalinata dell'ospedale centrale di Beika, dopo aver visto che da un taxi era uscito un uomo sui settant'anni che portava due buste da lavanderia, una per mano.
'' La ringrazio signorina, lei è un angelo...''- il signor Isokichi riconobbe subito la ragazza che si era offerta di aiutarlo e subito le rivolse un sorriso pieno di gratitudine. E non solo per le buste -'' Signorina Takagi... che piacere incontrarla.''
Sakura lo guardò stranita.
Quell'uomo la conosceva... peccato che lei non conoscesse lui. Cercò di fare mente locale, in fin dei conti non era la prima volta che le capitava di essere saluta da qualcuno che lei non ricordava di conoscere ( e per la maggior parte erano clienti del maneggio di famiglia a cui ogni tanto dava una mano a montare a cavallo o a cui dava spiegazioni su come governare l'animale per evitare di ritrovarsi a terra con qualche osso in una posizione irregolare) e lei salutava di rimando... ma francamente non ricordava di aver visto quell'uomo nè a Kyoto dove era nata e cresciuta nè nella città in cui si trovava in quel momento.
'' Mi scusi, ci conosciamo?''
'' Oh, già è vero... lei non sa chi sono io...''- fece l'uomo sfiorandosi il capo dopo aver realizzato che la signorina di fronte a lui non poteva in alcun modo ricordarsi di lui in quanto non si erano mai incontrati di persona -'' Mi presento: sono Isokichi Kamei. Il maggiordomo della famiglia Shiratori.''
'' Oh, quindi è lei...''- fece la ragazza. In effetti aveva sentito dire che l'ispettore Shiratori era di famiglia ricca oltre che essere un '' gran simpaticone''.
'' Già... non so davvero come ringraziarla per essere rimasta accanto al signorino e per averlo aiutato...''
'' Si figuri, non è stato niente...''- certo, rischiare di morire morta ammazzata da un un folle che non vedeva i suoi errori nemmeno a spiattellarglieli davanti e che aveva deciso di far fuori il suo ex amichetto del cuore non era quello che aveva in programma... ma suo padre e sua madre avevano dato un insegnamento fondamentale ai loro due figli.
'' Fate sempre del vostro meglio, aiutate tutti come e quando potete e non lasciate mai indietro nessuno. Non tiratevi indietro se sentite di essere coinvolti.''
Lei l'aveva fatto. Sentiva di poter aiutare Shiratori ad uscire da quella situazione disperata e di potergli mostrare una nuova alba e l'aveva fatto.
Come suo fratello faceva ogni santo giorno per lavoro.
'' Mi creda... anche il signore e la signora le sono molto riconoscenti per questo.''
'' A proposito, ora che me lo ha fatto venire in mente...''- fece la giovane camminando con l'uomo in direzione della stanza dell'ispettore -'' i suoi genitori... come mai non si sono ancora fatti vedere?''
Miwako le aveva detto che appena appurato che Shiratori era assente dalla propria casa e dal lavoro non per propria volontà aveva tentennato nell'avvertire la fidanzata dell'ispettore perchè non riusciva in alcun modo a trovare un modo delicato per informarla della scomparsa misteriosa del suo amato e soprattutto perchè non poteva darle nessuna certezza e si rifiutava di darle false speranze, ma di aver avvertito i suoi genitori immediatamente... ed era passato qualche giorno ormai... e i genitori di Shiratori ancora non si erano fatti vedere.
'' Beh, ecco... quando sono stati informati della questione... erano a Parigi per discutere di un importante affare. Immagino che non siano ancora riusciti a far ritorno in Giappone...''
La ragazza si paralizzò sul posto.
Trattative per un affare importante? Impossibilitati a tornare?
Il loro unico figlio era stato preso di mira da uno psicopatico che avrebbe preferito farsi squarciare la bocca piuttosto che chinare il capo e dire '' Ho sbagliato. Domando il vostro perdono.'' Dire che c'era mancato poco era un eufemismo, al momento era ricoverato in ospedale... cosa c'era di più importante che stargli accanto?
'' Sanno che hanno quasi perso un figlio, vero?''- fece la ragazza con un tono di voce acido e scettico.
'' Sì... ed hanno detto che avrebbero fatto ritorno quanto prima...''
'' Ridicolo. Ha bisogno anche dei suoi genitori. Soprattutto.''
'' Lo so, lei ha ragione...''- sospirò l'uomo -'' ma la cosa positiva è che il signorino c'è abituato.''
'' Come...?''
'' Beh... diciamo solo che a volte ci sono persone che non sono capaci di mantenere la propria professione e allo stesso tempo fare i genitori...''
'' Mi faccia capire... lei mi sta dicendo che...''
L'uomo annuì tristemente.
'' Iniziative genitori alunni, feste di compleanno, recite scolastiche... ho sempre presenziato io a tali occasioni.''
Sakura abbassò gli occhi.
Solo adesso capiva come mai una persona intelligente come Shiratori fosse caduta nella trappola di Shouto.
Aveva avuto tutto, e forse più di quanto avesse realmente bisogno e più di tanti altri... ma aveva dovuto pagare la solitudine come scotto.
Aveva bisogno di un amico... e Shouto pareva essere il toccasana di cui aveva bisogno.
Peccato che poi si fosse rivelato come la mela avvelenata della fiaba di Biancaneve... invitante e dall'aspetto rassicurante da fuori, ma velenoso e terribilmente pericoloso dentro.
Questi pensieri li accompagnarono sino alla camera dell'ispettore.
'' Oh, Sakura sei tu...''- la accolse la signorina Kobayashi con due lacrimoni di felicità e sollievo agli occhi.
'' Come sta?''- s'informò il maggiornomo guardando in direzione della porta della camera dell'ispettore.
'' Ha ripreso conoscenza ed era molto agitato...''- fece la maestra -'' comunque adesso il dottore lo sta visitando...''
La ragazza le mise una mano sulla spalla per calmarla.
'' Stia tranquilla... sono certa che presto ci sarà un'ottima notizia...''- nemmeno a farlo apposta in quel momento, uscì un medico dalla stanza del poliziotto.
'' Chi di voi è qui per Ninzaburo Shiratori?''- s'informò il dottore.
'' Lo siamo tutti.''- fu la risposta della maestra elementare -'' come sta...?''
Il dottore li tranquillizzò.
'' Ha superato la crisi di stanotte e i suoi valori sono tornati nella norma. La febbre scenderà, deve solo dormire e stare a riposo. Mi raccomando, anche dopo che sarà dimesso... cercate di tenerlo il più lontano possibile da situazioni stressanti.''
'' Certo, lo faremo senz'altro.''- fece la signorina Kobayashi ringraziando il medico, per poi iniziare a barcollare all'indietro quando il dottore se ne fu andato. Ci pensarono Sakura ed il maggiordomo della famiglia Shiratori a farla sedere su una delle poltroncine.
'' Signorina...''
'' Che cos'ha, si sente male?''- fece Sakura preoccupandosi. La maestra non aveva una bella cera.
'' Nonono, sto bene... credo di essere solo un po' stanca, tutto qui.''- li rassicurò la donna.
'' Si faccia controllare dato che siamo in ospedale... la prudenza non è mai troppa.''- le suggerì la ragazza -'' resterò io con l'ispettore, non si preoccupi.''
'' Questa signorina ha ragione...''- fece il signor Kamei aiutando la donna ad alzarsi -'' si faccia controllare e poi l'accompagnerò a casa in modo che possa riposarsi un po'.''
'' Siete sicuri che sia una buona idea...?''- tentennò la signorina, titubante. L'ultima volta che aveva salutato il fidanzato con la promessa che sarebbe stato lui a rivederlo per primo dopo una piccola assenza, l'aveva quasi perso e rischiato di non rivederlo più.
'' Non credo ci sia da preoccuparsi...''- la tranquillizzò Sakura -'' Akinari Shouto in questo momento se ne sta in una sala interrogatori della questura centrale, con tre poliziotti a fargli il terzo grado, dubito fortemente che si farà vedere nei dintorni.''
'' Hai ragione...''- fece Sumiko convincendosi.
'' Comunque se si fa vedere qualcuno con delle idee strane non si preoccupi... lo proteggo io sino al suo ritorno.''
La maestra si allontanò con un sorriso che diceva -'' So che lo farai.''

'' Sakura... che piacere...''- fece l'ispettore ancora disteso sul suo letto, con una voce flebile.
Era ancora molto pallido ed aveva ancora l'ago della flebo nell'incavo del gomito.
Non c'era che dire se l'era vista brutta. Molto brutta.
'' Anche per me è un piacere rivederti... ''- fece la ragazza prendendo posto sulla sedia vicino al letto -'' come ti senti?''
'' Posso essere sincero?''
'' Devi.''
'' Ok, vediamo se riesco a rendere l'idea... mi sento come se qualcuno mi avesse tenuto la testa ferma su una macchina per fotocopie accesa per svariate ore di fila e come se mi avessero investito ripetutamente, tutto insieme.''
'' In poche parole, uno straccio.''
'' Appunto... tu invece? Come stai?''
'' Sto bene. Sono solo svenuta dopo che ci hanno liberato, ma Taru mi ha riportato a casa immediatamente.''
'' Ho capito... beh, sono contento.''- fece Shiratori sospirando di sollievo per poi trattenere un gemito di dolore alla base del collo. L'analgesico che il dottore gli aveva somministrato o non era poi così efficace come credeva o non aveva ancora iniziato a fare effetto -'' Lo so. Hai qualcosa da dire.''
Sakura lo guardò sbalordita.
Il fatto che leggesse anche nel pensiero il fratello non gliel'aveva accennato... o meglio sì, ma credeva che quel '' super potere'' entrasse in funzione solo quando pensava che qualcuno stesse cercando di soffiargli la ragazza.
'' Quando tu e tuo fratello siete nervosi, volete dire qualcosa ma non sapete come dirlo e nemmeno se è il caso... strofinate consulsamente i palmi delle mani sui pantaloni.''- spiegò l'ispettore.
Niente da dire, aveva centrato il punto: un modo come un altro per gestire lo stress. A scuola lo usava per scaricare l'agitazione quando i professori dovevano decidere chi interrogare e lei pensava di non essere in grado di sostenere un'interrogazione quel giorno... o quando doveva parlare di argomenti delicati con un qualcuno che non sapeva mai come reagiva.
'' A dire il vero io... volevo chiederti scusa. Io ho sempre pensato che fossi un riccastro viziato, arrogante e presuntuoso a cui ripetono fin da quando era alto un metro e un tappo che può avere tutto quello che vuole, basta che manifesti il proprio volere... ma ho scoperto delle cose che rendono questo ritratto... un po' meno vero di quel che credevo.''
Shiratori sorrise tiratamente.
'' Tu non hai niente di cui doverti scusare...''- la rassicurò Shiratori -'' hai ragione, non nego di essere a conoscenza che qualcuno mi trovi arrogante e presuntuoso... e se chiedi a tuo fratello, lui confermerà... ma so anche che non ho mai fatto nulla per farmi degli amici.''
Francamente trovava strano... che quella ragazza che lui stesso in passato aveva arrestato e con la quale si era comportato tutt'altro che cavallerescamente e che aveva più di un valido motivo per vederlo come il fumo negli occhi... avesse accettato, anzi no, si fosse offerta volontaria di restare con lui in quelli che avrebbero benissimo potuto essere gli ultimi giorni sulla terra, rischiando di venire uccisa.
E trovava alquanto strano, che suo fratello maggiore, anche lui con un valido motivo per non sopportarlo fosse quello che era andato in loro soccorso.
Non era svenuto. Aveva solo chiuso gli occhi per cercare di riposarsi un po' ora che sapeva a colpo sicuro che sarebbero usciti vivi da lì... e si era stupito non poco nel sentire che il collega contro cui aveva aizzato quasi trenta poliziotti e che in passato ostacolava come meglio poteva, sarebbe andato comunque in suo soccorso, che sua sorella fosse coinvolta o meno.
'' Sai, perchè al di là di tutto... Miwako ha sempre preferito tuo fratello a me? O a qualunque altra persona incontrata nei tre anni successivi al caso del bombarolo?''- Sakura sapeva la risposta, ma capì che non doveva dargliela perchè voleva essere lui a parlare -'' Ha sempre il sorriso sulle labbra. Sempre e comunque. E riesce sempre a vedere qualcosa di buono, anche se facciamo un lavoro che ci mette ogni giorno davanti alla peggior feccia del reato.
E' questo ciò che le serviva... sorridere e avere al suo fianco una persona che l'aiutasse a rivedere il sole dietro le nuvole.
Io non sono mai stato un tipo allegro, sorridente tipo l'orso abbracciatutti quindi...''
'' E' stato a causa di Shouto vero?''- fece Sakura. Ne era certa. Così facevano le persone... si buttavano in qualcosa, qualcosa che credevano vero, grande ed irripetibile... poi si scottavano. Tanto. E c'era il modo per non bruciarsi di nuovo: tenersi a distanza di sicurezza dalla fiamma o evitare proprio di andarci.
Anche Sato aveva provato quel sistema... la paura di perdere di nuovo l'uomo che amava l'aveva spinta a decidere di non dare nemmeno una possibilità a quell'amore... in quel modo però avevano sofferto tutti e due. Suo fratello per la convinzione di non essere abbastanza per la donna che per lui era tutto e lei per l'impossibilità di star vicina all'uomo che dopo tanto tempo le aveva fatto di nuovo sentire il cuore pulsare nel petto, nel tentativo di proteggerlo dalla '' maledizione'' che colpiva tutti gli uomini che per lei erano importanti.
Fortuna che poi ci aveva ripensato. Ed ora non sarebbe riuscita a trovare due persone più felici ed innamorate di loro.
'' Non importa cosa dice... è stato lui a tradire la vostra amicizia.''
'' Esatto.''- confermò l'ispettore -'' Non volevo correre il rischio un'altra volta magari per farmi di nuovo male... così ho pensato che se avessi fatto l'acido scorbutico, arrogante e presuntuoso... le persone mi sarebbero state alla larga.''
'' Per la prima parte del piano devo dartene atto... operazione riuscita.''- scherzò la ragazza. Ok,capiva perfettamente il motivo che l'aveva spinto a diventare l'arrogante presuntuoso che era allo stato attuale... ma non poteva certo permettere che quello psicopatico la spuntasse.
E se era riuscita a convincere suo fratello a non lasciare la polizia, dopo un momento di grande crisi... riteneva di avere ottime speranze anche con lui.
'' La seconda ti è riuscita un po' meno. Sato, Sumiko, mio fratello,Chiba, Megure, il detective Goro, il piccolo Conan, Ran... io... come vedi c'è n'è di gente che ti vuole bene e che si preoccupa per te.''
'' C'eri tu con me.''- ribattè l'ispettore -'' Tu e tuo fratello avete il dono di riuscire a farvi voler bene da tutti, automaticamente... e quando una persona speciale è in pericolo ci si aggrappa a tutto pur di salvarla.''
'' Per favore smettila...''- fece la ragazza, soffiando esasperata dentro di sè. Non sapeva davvero come avesse fatto suo fratello a sopportarlo, certe volte.
Per non parlare della donna che si era assunta onore ed onere di stargli accanto per tutta la vita...
'' Così fai il suo gioco.''- lo riprese la ragazza -'' Non puoi dargliela vinta in questo modo. Ne hai di amici.... forse non inteligenti come Akinari, ma almeno non sono degli psicopatici assassini.''
Shiratori trattenne una risata.
Quella ragazzina non si arrendeva facilmente.
In quel momento, sentirono la porta bussare.
Ran, il detective Goro ed il piccolo Conan.
La ragazza portava un mazzo di fiori.
'' Scusate, potete stare un attimo a fargli compagnia, devo vedere una persona con una certa urgenza...''- nel dir così schizzò via sotto gli occhi attoniti degli occupanti della stanza.
'' Cavoli... chissà chi aveva di così urgente da vedere...''- fece Ran.
Shiratori aveva una mezza idea del chi fosse quel tale... se era sorella di Takagi e si era sul serio presa a cuore il caso, il suo ex amico e compagno di studi stava per ricevere una bella lavata di capo.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Meramadia94