Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: GeaRose Malfoy    27/06/2016    3 recensioni
Quel che è stato, è stato. Per Rose e Scorpius sono stati mesi splendidi, passionali, caldi e avventati.
Hanno provato nuove esperienze insieme, nuove sensazioni, a volte sono state travolgenti, altre talmente dolci e tiepide da risultare stucchevoli.
Ma l'amore tra adolescenti è così: ballerino e incontrollato, e per questo bellissimo.
Non ci sono rimpianti e ripensamenti, solo nostalgia. Nostalgia di essere giovani e incoscienti, di fare le cose senza pensarci, senza conseguenze.
Ma, dopotutto, quel che è stato, è stato.
Storia partecipante al contest "Fatemi innamorare... della vostra OTP!" Indetto da Mitsuki91!
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nickname forum/ Efp: GeaRose Malfoy.

Eventuale beta: //

Titolo: Quel che è stato, è stato.

Coppia: Rose/Scorpius.

Genere: Drammatico, romantico.

Avvertimenti/ Note: //

Introduzione: Quel che è stato, è stato. Per Rose e Scorpius sono stati mesi splendidi, passionali, caldi e avventati.

Hanno provato nuove esperienze insieme, nuove sensazioni, a volte sono state travolgenti, altre talmente dolci e tiepide da risultare stucchevoli.

Ma l'amore tra adolescenti è così: ballerino e incontrollato, e per questo bellissimo.

Non ci sono rimpianti e ripensamenti, solo nostalgia. Nostalgia di essere giovani e incoscienti, di fare le cose senza pensarci, senza conseguenze.

Ma, dopotutto, quel che è stato, è stato.

Note d'autore: Vorrei dire che sono pienamente soddisfatta, ma non è così. Ho scritto tre storie per questo contest, una con una trama impossibile, terribilmente lunga e, a tratti, davvero banale. Un'altra davvero clichè, una citazione per ogni anno passato ad Hogwarts, quasi un prompt.

E infine questa, scritta più di getto che per altro, ma di cui mi sono innamorata. Magari non è la storia adatta per far provare emozioni forti e travolgenti, ma è riuscita a farmi tremare rileggendola... ed ho capito che era quella giusta.

Buona lettura! ;)

P.s. secondo me la storia è carina letta con 'History' degli One direction in sottofondo.

 

 

 

 

 

 

Quel che è stato, è stato.

 

 

 

 

 

Sei stato il mio angelo custode,

oggi sei il mio demone.”

 

 

 

 

La prima volta che Scorpius l'aveva lasciata, le sue gambe avevano tremato così tanto che era caduta.

Ricordava ancora perfettamente le sensazioni che aveva provato: un brivido per tutto il corpo, il respiro mozzato, gli occhi spalancati e la salivazione azzerata. La pressione era scesa talmente tanto che, per un attimo, il mondo era sparito lasciando spazio solo ad un buio gelido e crudele.

Il dolore le era entrato nelle ossa così prepotentemente da farla piangere, aveva lo sguardo puntato sul ragazzo che le aveva rubato qualcosa, magari non era il cuore, o l'anima, ma qualcosa era.

Ovviamente lui non si era aspettato una reazione simile da lei, che aveva cominciato a tremare violentemente.

Il suo viso aveva perso quel, già scarso, colore e non l'aveva più sentita respirare.

Rose ricordava quel dolore come se l'avesse appena vissuto. Era come perdere una parte di sé, un male atroce le aveva stretto lo stomaco e, anche se per poco, le era sembrato di morire.

Scorpius si era accertato che stesse bene, l'aveva portata in infermeria e, lasciandole un delicato e ruvido bacio a fior di labbra, se n'era andato.

Rose si era portata due dita a sfiorarsi la bocca, poi aveva bevuto in un solo sorso la camomilla calda e zuccherata che Madama Chips le porgeva.

Perfino quel bacio era stato amaro, come le lacrime roventi che le solcavano le guance.

 

 

 

 

Leggero, delicato e profumato come la primavera.

Il nostro amore.”

 

 

 

 

Di solito una ragazza ricorda perfettamente il suo primo bacio. Rose non lo ricordava per niente, il suo primo bacio con Scorpius. Di baci se ne davano in continuazione: per salutarsi, mentre facevano l'amore, seduti in riva al lago nero, nelle ore buche, nella stanza delle necessità, in sala grande per la colazione e perfino sul treno per tornare a casa.

In compenso, però, ricordava perfettamente la prima volta che Scorpius l'aveva abbracciata.

Era stato impacciato e goffo, prima le aveva posato le mani sui fianchi e l'aveva avvicinata e, solo quando anche lei gli aveva avvolto il collo con le braccia, l'aveva attirata a sé completamente.

Aveva appena litigato con i suoi genitori, con la sua migliore amica e a pozioni aveva ricavato solamente un misero Accettabile.

Scorpius non le aveva chiesto nulla, semplicemente si era avvicinato e le aveva donato un po' di calore.

Se si impegnava, Rose, sentiva ancora l'odore di primule e menta, il tepore delle braccia del ragazzo, il petto di esso respirare regolarmente schiacciato contro il suo viso.

Era stata la sensazione migliore che avesse mai provato e, finalmente, aveva lasciato che un pianto liberatorio le scuotesse prepotentemente il corpo.

Si era fidata, senza alcuna esitazione, e aveva fatto bene.

 

 

 

 

Se prometti di non metterci troppo,

ti aspetterò per sempre.”

 

 

“Ti amo, Rose.”

Rose aveva abbassato lo sguardo sulle sue scarpe, i capelli bruniti le erano ricaduti sul viso.

“Non importa che dici di amarmi, non l'ho detto per obbligarti a ricambiare. Ti amo, per questo aspetterò che anche tu sia innamorata di me.”

 

 

 

 

E ti prometto che ti prenderò la mano,

la bacerò,

la guarderò,

e poi... poi non la lascerò mai più.”

 

 

 

 

Scorpius le aveva preso la mano, quando Hugo era caduto dalla scopa ed era incosciente.

Scorpius le aveva preso la mano, quando stavano per consegnare i diplomi.

Scorpius le aveva preso la mano, prima di salire sull'Hogwarts Express che li avrebbe portati a casa per sempre.

Scorpius le aveva preso le mani, per riscaldarle dopo aver giocato a palle di neve.

Scorpius le aveva preso la mano, mentre fiocchi leggeri cadevano sulle loro teste, e aveva passeggiato accanto a lei per le strade di Diagon Alley.

Scorpius le aveva preso la mano, quando quell'estate, cadendo da cavallo, era finito al San Mungo.

Scorpius le aveva preso la mano da sotto il tavolo nella sala grande, dandole coraggio.

Scorpius le aveva preso la mano subito dopo aver fatto l'amore. L'aveva intrecciata alla sua e poi, come un bambino, si era addormentato.

Rose ogni tanto si prendeva la mano sinistra, la guardava attentamente, cercava qualsiasi cosa dettaglio, un qualcosa che lui le avesse lasciato. Ma non c'era nulla.

Solo una mano bianca, tremendamente infreddolita e vuota.

Scorpius non le prendeva la mano da almeno due mesi.

 

 

 

 

Adoro le persone che profumano di vita,

che sanno di dolore,

che sorridono con gli occhi

e che ridono fino a soffocare.”

 

 

 

 

Rose era sempre stata una persona allegra, ottimista e determinata.

Scorpius aveva tirato fuori il suo lato debole, Scorpius era il suo tallone d'Achille.

Rose rideva sempre a voce alta, una risata grassa e carnosa, una risata vera.

Gli occhi si inumidivano, lo stomaco si stringeva e lei rideva, rideva, rideva fino a non riuscire più a respirare.

Eppure Rose portava con sé anche dolore, un dolore un po' superficiale.

Il classico dolore di una ragazza, le frecciatine, le prese in giro, le insicurezze, i fallimenti, le delusioni, i sogni spezzati, le speranze svanite.

Scorpius, però, aveva portato dentro di lei un dolore diverso.

Nero, freddo, incontenibile. Perché quando Rose donava qualcosa, lo donava con il cuore.

Anche se in questo caso, ciò che stava donando non era altro che esso.

Scorpius era una benedizione, certo, ma portava con sé anche un grande male.

Stai attenta con il ghiaccio, Rosie, per quando sia di sollievo per i mali, ricorda sempre che il ghiaccio... il ghiaccio brucia.”

 

 

Imperfetti e incoerenti.

Umani.”

 

 

 

 

Tra Rose e Scorpius era finita.

Nessuno dei due sapeva come fosse successo.

Con il tempo la bolla era scoppiata, perché sì, l'amore è tutto rosa e fiori, zucchero e cuori.

Ma con il tempo, con le incomprensioni, con i difetti, con le imperfezioni... tutto va in fumo.

Bisogna imparare a conoscersi e a supportarsi, non ci si può innamorare dell'amore.

Rose aveva amato Scorpius e Scorpius aveva amato Rose, indubbiamente.

Ma era un amore immaturo, leggero e tiepido. Bellissimo.

La gioia di un bacio, di una passeggiata, di un abbraccio, di una notte insieme, di un sorriso.

Quell'amore aveva stravolto la loro vita, li aveva cresciuti lentamente, li aveva protetti dalla verità, li aveva fatti innamorare.

La cosa bella era proprio questa, non c'era stato bisogno di una vita insieme, di un matrimonio, di tanti figli e tanti anni insieme per amarsi. Il loro amore era stato vissuto alla giornata, con un fuoco ardente, con sorrisi splendenti e con maratone di cuori.

Era stato solo quello: l'amore di due ragazzi, immaturi, stupidi, presuntuosi, avventati e tremendamente desiderosi di esperienza. Un amore pazzo, passionale, caldo.

Ed era stato splendido.

Se proprio dovevano godersi l'amore, era bello farlo da pazzamente innamorati, giovani, assetati di vita e tremendamente incoscienti.

Non c'erano rimpianti, né ripensamenti, solo nostalgia.

Avevano vissuto il loro amore al meglio, fino all'ultimo secondo, amandosi disperatamente come nei libri.

Una classica storia d'amore, estremamente clichè, ma meravigliosa.

La felicità è un attimo sfuggente, giusto?

Meglio non farselo scappare, allora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GeaRose Malfoy