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Autore: martygleek    29/06/2016    3 recensioni
L'agente Santana Lopez è uno dei detective più qualificati della polizia di Los Angeles. Una chiamata al distretto porterà la ragazza a rivalutare e cambiare tutta la sua vita.
Genere: Commedia, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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cap Salve gente,
Finalmente sapremo chi è stato ucciso. Lo so che siete impazienti di sapere quindi bando alle ciance e ci si legge alla fine.
Buona lettura :)

*******


Le due detective arrivarono una decina di minuti dopo davanti alla villa di Brittany.
Santana guardò le varie volanti della polizia e le ambulanze parcheggiate lungo la strada. Notò anche vari curiosi che si erano avvicinati a vedere cos’era successo e alcuni membri della stampa locale che erano già venuti a conoscenza del fatto.
-Santana se vuoi..- disse Quinn spegnendo il motore e guardando la sua partner
-No! – rispose senza emozioni la latina prima di emettere un respiro tremolante uscendo dalla macchina, incamminandosi da sola verso la villa.
–Detective Lopez ho qui il..- cominciò l’agente Sugar che stava attendendo l’arrivo delle due detective vicino alla zona transennata dalla polizia ma Santana non si fermò.
-Non ora!- disse prima di continuare il suo cammino verso l’ingresso della villa.
Quella villa in cui era stata due giorni prima. Quella villa che doveva essere il luogo sicuro di Brittany.
Arrivò davanti alla porta principale e si fermò. Li Brittany le aveva dato un bacio sulla guancia. Al pensiero che ora... no, scacciò via tutte le emozioni e fece un cenno di capo come saluto agli agenti della scientifica Tina e Mike che stavano ispezionando dettagliatamente ogni singolo centimetro dell’ingresso.
Superò il salotto dove un Sam in lacrime, ferito e con addosso una maglietta sporca di sangue stava parlando con l’ agente Kitty.
Santana superò anche il salotto. Non voleva pensare a niente.
-Detective Lopez!- disse Marley andando incontro alla ragazza
-Dov’è?- chiese solo Santana quasi in lacrime. Doveva vederla. Anche se per l’ultima volta.
-Di sopra!- disse solo Marley –Nella camera da letto!-
Santana annuì e salì le scale che conducevano alle camere. Dentro di se una tempesta di emozioni le offuscavano i pensieri. Le aveva promesso che nessuno le avrebbe fatto più del male. Perché non era riuscita a proteggerla?
Arrivata davanti alla porta della camera da letto Santana fece un respiro profondo. Era sul punto di perdere i sensi ma continuò la sua avanzata ed entrò.
Quello che vide la fece gelare. Le lenzuola di una parte del letto erano cosparse di sangue così come gran parte del pavimento.
Per terra inoltre giaceva un corpo. Ma era un corpo di un uomo. Non di certo il corpo che si aspettava.
-Detective Lopez..- disse sorpresa il medico legale
Santana si avvicinò con il cuore che le batteva fuori dal petto –Che significa questo Berry?- chiese allora la detective furiosa alla dottoressa
-Cosa intendi?- chiese allora la ragazza che ormai non faceva più caso al carattere di Santana dato che ci lavorava insieme da alcuni anni.
-Dov’è Brittany?- domandò la detective
-Chi?- domandò confusa l’altra mentre affianco alla latina arrivò Quinn
-Santana…- disse Quinn prendendola per le spalle -…Mi hanno detto che Brittany è stata ferita gravemente al petto da un colpo di pistola ed è stata portata all’ospedale più vicino. Non è ancora fuori pericolo ma ce la farà, ok?- per la prima volta quella sera la latina poté tirare un respiro di sollievo.
-Comunque se vi può interessare..- cominciò Rachel attirando l’attenzione su di se –Uomo, carnagione scura, sulla ventina, il decesso è avvenuto verso le undici ed è dovuto ad un colpo di pistola al cuore. Da quello che ho potuto sentire è stata legittima difesa da parte del signor Evans. Non ha documenti identificativi addosso ma ho appena inviato alcuni elementi per l’identificazione del DNA. Per il resto dovrete aspettare che faccia l’autopsia-
-Non ce n’è bisogno!- disse Quinn guardando Santana che annuì –Sappiamo esattamente chi è!-
-Azimo Adams!- disse Santana rivolta alla dottoressa.
Santana era ancora molto scossa da tutto quello che era successo quella sera. Voleva solo andare da Brittany ma il suo dovere le imponeva di rimanere li e continuare le indagini. Lo avrebbe fatto per quella ragazza che pian piano le aveva fatto breccia nel cuore.
Una volta abbandonata la camera da letto, le due detective scesero in salotto per parlare con Sam, il marito di Brittany.
Il ragazzo era sotto shock e stava piangendo ma non potevano aspettare. C’era stato un tentato omicidio (per la seconda volta) e un uomo era morto quella notte.
-Signor Evans ci dispiace per tutto questo..- disse Quinn –..Ma vorremmo sapere da lei per filo e per segno tutto quello che è successo questa notte-
Le due detective si sedettero davanti al ragazzo che dopo aver annuito iniziò a parlare.
-Stasera avevo preso una serata libera dal locale per stare un po’ con Brittany. Mi aveva detto che negli ultimi giorni non si sentiva sicura. Se solo l’avessi ascoltata di più…- disse in lacrime -Verso le dieci e mezza siamo andati a letto ma mentre mi stavo per addormentare ho sentito qualcuno che è entrato in camera e ha sparato contro Brittany. Io ho una pistola nel comodino, l’ho presa e gli ho sparato. E’ stata legittima difesa, voleva uccidermi e ho reagito e..- il ragazzo cominciò a singhiozzare- ..Ho visto Brittany che aveva perso molto sangue e ho chiamato subito l’ambulanza-
-Signor Evans, il nome Azimo Adams le dice qualcosa?- chiese allora Quinn
-No! Mi spiace!- ammise Sam asciugandosi le lacrime
-Brittany ce la farà è la ragazza più combattiva che conosca!- disse Santana sinceramente e non capiì se lo stava dicendo a suo marito o a se stessa.
Sam annuì mentre le due ragazze dopo averlo ringraziato si diressero a parlare con i detective Chang e Choen Chang.
-Credi ancora che siano tentativi di rapina?- chiese Santana a Quinn
La bionda la guardò confusa
-Guardati intorno Quinn! Se Azimo fosse stato un ladro non avrebbe avuto bisogno di salire in camera da letto. Avrebbe racimolato un bel bottino solo in salotto-
-Avevi ragione San… qualcuno vuole Brittany morta!- ammise Quinn entrando nella grossa sala da pranzo
-Detective! Abbiamo trovato un indizio interessante. Il sospettato ha utilizzato la finestra della sala per introdursi in casa- disse l’agente Chang indicando pezzi di vetro sul pavimento e la finestra sollevata
-Strano che non si siano accorti di niente. Di solito il rumore di vetri infranti è molto rumoroso!- disse Quinn pensierosa mentre Santana annuì confermando che c’era qualcosa che non quadrava.
-Avete trovato delle impronte?- chiese allora Santana curiosa
-No, niente di niente!- disse l’agente Choen Chang voltandosi  –L’assassino dev’aver indossato dei guanti!-
-Non c’era nessun guanto addosso alla vittima!- disse Santana
-Li avrà nascoste da qualche parte!- disse l’agente Chang
-Perché toglierseli?- chiese allora Santana
–Fate setacciare il giardino, saranno sicuramente in mezzo ai fiori!- comandò Quinn facendo annuire i due agenti indicando il bellissimo giardino tenuto con cura da Brittany.
Passò un’altra ora prima che le due detective si diressero alla loro macchina, ma invece di salirci Santana passò oltre e continuò a camminare.
-Santana che stai facendo?- chiese allora confusa la sua partner seguendola
-Chiamo un taxi!-
-Per fare cosa?- 
-Devo andare da Brittany!- disse decisa la latina –Devo vedere come sta!-
-San non è il momento!-
-Devo andare Quinn!-
-Non puoi ora.. dobbiamo risolvere il caso e..- cominciò a parlare la bionda quando la latina come un fulmine la prese per il colletto e l’attirò verso di se
-Non dirmi cosa posso o non posso fare!- urlò Santana quasi in lacrime
-Santana…-
-Avevi ragione Quinn, sono innamorata di lei e non voglio che muoia per colpa mia! Io le avevo promesso che non le sarebbe più successo niente..-
-Non morirà, ok?- disse Quinn tranquilla, senza reagire, facendola calmare–Non c’è niente che puoi fare ora li all’ospedale. Andiamo alla centrale a risolvere il caso invece..-
Santana annuì lasciando andare la presa su Quinn e dirigendosi verso la macchina.
Era pomeriggio inoltrato al distretto e la latina non chiudeva occhio da più di ventiquattr’ore ma non le importava in quel momento. Doveva trovare Karofsky. Era l’unica persona collegata a tutto. Non le importava se doveva setacciare tutta Los Angeles, casa per casa, lo avrebbe trovato ad ogni costo.
-San hai bisogno di riposare!- disse Puck sedendosi sulla sedia di Quinn che era andata a casa per dormire un po’ dopo l’intesa nottata
Santana non gli diede retta e continuò a lavorare sul suo computer
-Almeno mangia qualcosa!- disse ancora –Quinn si è raccomandata che tu mangiassi e se viene a sapere che non l’hai fatto siamo nei guai entrambi..-
-Non ho fame Puck!- disse scontrosa la latina prima che la porta dell’ufficio del capo della polizia si aprì
-Lopez! Nel mio ufficio! Ora!- urlò Sue Sylvester furiosa
Santana sbuffò e con passo veloce raggiunse l’ufficio del capo del distretto.

-Lopez, sei sospesa per le prossime due settimane e sei definitivamente fuori dal caso della signora Evans-

******

Trollata!!!
Pensavate veramente che facessi fuori Brittany? ;) Io sono sempre per gli happy ending ricordatevelo :)
Ma adesso che succederà?
Nel prossimo capitolo di transizione saprete tutto :)
Grazie per tutte le persone che hanno commentato lo scorso capitolo. Siete fantastiche e divertentissime.
Un grazie anche alle persone che preferiscono, ricordano e seguono la storia.
A presto :)
#BrittanaIsForever
Twitter , Facebook ,ask

  
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