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Autore: 22Mavi    29/06/2016    4 recensioni
{AU ° fantasy} Per quanto tempo era stato segregato nell'oscurità? Si ritrovò a pensare che probabilmente lo era da sempre.Lui ci era nato nel buio.Sul suo paese invece, Konoha, regnava la luce. Eppure dietro quell'accecante luminosità, si nascondevano animi oscuri. Sasuke sapeva di essere uno di loro, ma era consapevole anche di non essere l'unico.
Lui però non era una semplice ombra, no, lui era il buio che era sceso sull'intero reame.Lui era l'oscurità della follia di chi ha smarrito ogni strada, il cui passato è una disperata menzogna.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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L'OMBRA DI KONOHA
                                                                                           


           


 
«Portatelo dentro»
 
La voce greve rimbombò nella gremita sala del palazzo.Il popolo di Konoha era in subbuglio, da giorni non aspettavano altro; si erano tutti radunati per vederlo.
Per vedere il Traditore. Immobili erano stati disposti in due ampie file umane, lasciando giusto lo spazio necessario per farlo passare.Ogni centimetro era occupato da un nobile della corte con il suo seguito di dame, alfieri, cavalieri. I loro occhi erano sgranati, avidi e impauriti.Si percepiva dell'elettrizzante attesa nell'aria.
Giravano voci contrasti a Konoha.C'era chi diceva di averlo visto morire sul campo di battaglia, assassinato dal suo stesso fratello.C'era chi sosteneva invece che, invocando Susanoo, aveva annientato tutti cavalieri del re, per essere poi pateticamente catturato con un inganno, l'ennesimo.Ultima, ma non meno importante, era la voce riguardo alla sua disfatta per mano della sorella e del fratello.Qualunque fosse stata la verità, non importava, infondo al popolo di Konoha non era mai interessata la verità.
Le pesanti porte si aprirono lentamente e davanti a loro finalmente comparve il traditore : imbavagliato, incatenato, umiliato.




 

Tocco la mia bocca e tengo a freno la lingua
Non sarò mai il tuo prescelto
Sarò a casa, nascosto al sicuro
Beh, puoi tentarmi se non vedo la luce del giorno

 



 

La luce lo colpì a tradimento, e barcollò, disorientato, mentre veniva condotto con violenza all'interno dell'enorme sala.
Gli occhi gli bruciavano terribilmente a causa di quelle strane gocce che gli avevano iniettato qualche ora prima, privandolo del tutto dei suoi poteri oculari.
Mise un piede davanti all’altro con indolenza, pronto a fulminare chiunque osasse guardarlo.Sebbene non avesse più l'uso dello Sharingan e del Rinnegan tra le migliaia di persone che assistevano all’atroce umiliazione, calò il silenzio non appena il Principe Rinnegato fece il suo ingesso.
Tutto tacque.Era bastato un solo sguardo per far cessare quel fastidioso brusio.



Mano a mano che percorrevano il grande salone dove l’avrebbero giudicato - lo stesso in cui Naruto sarebbe stato incoronato, un giorno - la concentrazione di spettatori aumentava sempre di più.I passi delle guardie e i suoi, alteri e sprezzanti, avevano sostituito il mormorio della folla.
Il condannato manteneva uno sguardo di ghiaccio, gli occhi neri erano puntati in alto, verso l'imponente trono dorato dove sedeva il Re, accerchiato da consiglieri, figli e guardie.
Più si avvicinava a loro più il suo sguardo si assottigliava, divenendo quasi ferino.Scrutava con immobilità ogni volto, in particolare quelli prostrati di suo fratello e sua sorella.
Quando giunsero finalmente al loro cospetto, le guardie che lo scortavano cercarono di farlo inginocchiare, con forza.
Riluttante dovette assecondare il loro volere, poggiando un ginocchio sul marmo lucido, in segno di rispetto verso Minato.
Una smorfia di disgusto accompagnò la sua sottomissione mentre le catene di ferro tiravano intorno ai suoi polsi arrossati.


«Liberategli la bocca» 

La voce del Re riecheggiò tonante tra le mura del palazzo.Gli occhi azzurri, fermi su suo figlio, erano annebbiati da malinconia.
«Sasuke Uchiha, sei accusato di alto tradimento.Conosci la sentenza per i crimini da te commessi. Se non fosse stato per i tuoi fratelli, il Consiglio ti avrebbe condannato alla pena capitale.La loro intercessione è l’unico motivo per cui tu sei ancora in vita.»La folla era in un silenzio austero, attenti a non farsi sfuggire il minimo particolare seguivano i movimenti labiali del re, le espressioni del principe e della principessa, gli occhi affilati del traditore.Più per depravata curiosità che per reale coinvolgimento.Quanti di loro 
desideravano vederlo morto? Probabilmente tutti, gli stessi che tempo addietro lo veneravano ossequiosi chiamandolo "Principe".



 

Il richiamo sulla mia carne era troppo forte 
Trattengo la scelta e l'aria nei miei polmoni
Meglio non respirare che respirare una bugia
Perchè quando mi sono aperto ho vissuto in una menzogna

 
 
 

 
Lo sguardo di suo padre era indecifrabile, ma quello di Naruto era trasparente.Era ferito, dispiaciuto, in altre parole irritante.Alla sinistra del Re c’era anche lei,Sakura.
Lo fissava con il viso leggermente tirato e sebbene apparisse altera e composta, come si addiceva alla sua posizione, Sasuke notò che qualcosa nei suoi occhi era cambiato : si erano in qualche modo appannati, perdendo quella luce che invece lui ricordava.Avvertì il suo sguardo insopportabile quanto quello di Naruto, ma in un modo diverso.
Distolse rapidamente gli occhi da sua sorella, avvertendo un dolore acuto al centro del torace, gli sembrava di avere una pietra nel petto, fuoco nei polmoni.
«Trascorrerai il resto dei tuoi giorni chiuso in carcere, nessuno potrà farti visita. La tua pena è l'isolamento eterno...almeno fin quando non dimostrerai qualcosa al tuo regno, alla tua famiglia» l’ultima parola fece accendere gli occhi del traditore.L'iride destra si allargò assumendo le forme inquietanti dello Sharingan ipnotico.
Tra i cortigiani, quelli abbastanza vicini da poter scorgere il suo sguardo infernale, si levò un grido di terrore, ma nessuna delle sue abilità colpì il re e il consiglio. 
«Riceverai ogni dieci giorni delle gocce ad entrambi gli occhi, tale farmaco è stato creato appositamente per te Sasuke Uchiha»
L'anziano del consiglio scandì bene il suo cognome.Sprezzante fu il tono in cui pronunciò Uchiha«Non hai più alcun potere» aggiunse mostrando un borioso sorriso.
Sasuke continuò a fissarlo tagliente, riuscendo a incutergli un timore tale da sciogliergli immediatamente quell'espressione gratificante sulle labbra raggrinzite. 

«Non hai niente da dire in tua difesa, Sasuke ?» 
La voce ora era quella di suo padre, lo guardava diritto negli occhi e al traditore sembrò di scorgere un'ombra di speranza e fiducia in quell'azzurro così contrastante rispetto al suo nero. Rimase in silenzio, non perché avesse dolore alla mascella imbavagliata per ore e ore, ma perché così aveva deciso.
Si limitò a sorridere, un sorriso bellissimo e terribile, folle e allo stesso tempo spietato. Sasuke ascoltò compiaciuto il sommesso fragore che percorse la folla. 
Trovò gratificante, se non inebriante, la confusione che era scaturita da un suo semplice movimento di labbra.Erano tutti così atterriti e disorientati.
Che creature stolte e insignificanti, pensò guardandosi intorno.



 
 

Non parlerò dei tuoi peccati
C'era per lui una via d'uscita
Ma lo specchio non la mostrava 
I tuoi valori erano tutti delle pallottole

 





«Portatelo via» aggiunse il Re Minato rassegnato e stanco. 
Le mani di Sakura iniziarono a tremare impercettibilmente e gli occhi verdi fuggirono dallo sguardo rammaricato di suo padre.Il Principe Naruto, l'eroe di Konoha, gli si avvicinò sussurrandogli piano qualcosa all’orecchio.
«Aspettate!» disse perentorio alle guardie che già stavano strattonando l'Uchiha «Il Principe e la Principessa desiderano accompagnarlo personalmente»
Un bisbigliante boato si sollevo dalla folla quando Sakura e Naruto scesero l’enorme scalinata di marmo lucido.Sembravano essere le uniche persone al mondo a non temerlo, eppure più volte aveva tentato di ucciderli.La calca sussultò nel momento in cui il salvatore di Konoha e la coraggiosa sorella affiancarono il folle.
Si inoltrarono in silenzio assoluto nelle viscere del palazzo, fino alla cella a lui destinata.



 
 

Ma, oh il mio cuore, era imperfetto
E riconoscevo la mia debolezza
Quindi stringi la mia mano
Non consegnarmi all 'oscurità

 





La sensazione di avere gli occhi puntati su di lui risultò più fastidiosa di quanto avesse creduto, ma l'umiliazione maggiore la provò quando fu proprio suo fratello ad aprire la porta di ferro «Mi dispiace Sas’ke» disse Naruto con degli occhi talmente buoni e sinceri da fargli venire il voltastomaco.
Sasuke lo fulminò.Non aveva bisogno del suo “dispiacere”, sapeva che il Consiglio non sarebbe stato tanto misericordioso con lui.
«Ti dispiace per cosa fratello? Per avermi destinato a una vita in cella?...immagino che dovrei ringraziarvi, entrambi, per aver commosso i cuori puri degli anziani del Consiglio, evitandomi la pena capitale…»
Li guardò tagliante, indignato per la sua insopportabile impotenza «Avrei preferito morire! » aggiunse sprezzante.
Vide una solitaria lacrima rigare il viso pallido e tirato di sua sorella.Ma prima che potesse indugiare troppo sulla sua figura Naruto le afferrò la mano allontanandola definitivamente da lui.
Finalmente solo si sedette a terra, poggiò la testa sul muro gelido alle sue spalle e chiuse gli occhi, emettendo un lungo e profondo sospiro carico di significati.
Era stato talmente vicino dall’avere tutto che avvertiva il sapore della vittoria ancora sulla sua lingua,girando lo sguardo però si accorse di non avere più niente.La sua sfilata tra la gente di Konoha era stata così degradante e patetica che nemmeno la paura che aveva letto nei loro animi era riuscita a consolarlo.Era arrabbiato, talmente tanto da pensare di non poterla contenere tutta.Aveva fallito come figlio del re, come gloria di Konoha, ma aveva anche fallito come incubo.Non era più niente.L'unica consolazione ora, era il silenzio e il buio che lo avvolgevano.Sasuke aveva sempre amato l'oscurità a cui si sentiva particolarmente affine, quasi fosse il suo stesso figlio.Lui, per cui essere un figlio, era stata una condanna sin dalla nascita.Inquieto, si addormentò sognando una terribile vendetta.



 

Perciò striscio sulla mia pancia finchè il sole non tramonta
Non indosserò mai la tua corono spezzata
Ho intrapreso questo viaggio ed ho imprecato fino alla fine
Ora in questo crepuscolo, come osi parlare di grazia

 

 
 
 
 
                                                 ¤                                                  





«Non permetterò che lo lascino marcire in carcere»
Sakura stringeva un lembo del lungo vestito di seta.Lo sguardo preoccupato di Naruto era rivolto ai tetti di Konoha, il paese che amava e che suo fratello aveva cercato di devastare.«Naruto…» Sakura si avvicinò posando le dita sul suo braccio coperto dalla tunica porpora «Noi dobbiamo salvarlo…» 
«Lo so» rispose amorevole e si voltò verso di lei, accarezzandole una guancia liscia. 
Il Sole di Konoha era sempre stato un po' geloso delle premure che la sua sorellina riservava all’altro fratello, quello che con loro non aveva niente in comune, dai colori, al carattere.
Ma Sakura, da quando era al mondo, vedeva le cose sotto una luce diversa.I suoi occhi erano in grado di penetrare l'anima, scovandone le paure, le angoscie e i desideri più remoti e segreti.Lei,aveva intuito qualcosa di particolare in Sasuke.Lui, Naruto, non era stato così acuto.I silenzi di suo fratello, i suoi sbalzi di umore, la sua costante ricerca di approvazione da parte di Minato, non erano stati rilevanti,o almeno non abbastanza da capire. Eppure il rapporto che lo legava a Sasuke era sì conflittuale, ma sopratutto di vero e sincero amore.Aveva fatto di tutto per proteggerlo e avrebbe continuato a farlo. L'Ombra di Konoha aveva cercato di impossessarsi del potere, aveva tentanto di ucciderlo, di assassinare suo padre e sua sorella Sakura, aveva raso al suolo la capitale e l'intero regno, aveva seminato il panico e l'orrore tra la sua gente.Ma lui continuava a volergli bene, continuava ad avvertire quel pesante dolore al cuore quando la mente danzava tra i ricordi della loro infanzia.
«Nostra madre non lo avrebbe mai permesso» disse Sakura interrompendo il suo flusso di memoria.
«Il Re non può muoversi contro il Consiglio.Ancora mi domando come siamo riusciti a evitare la pena di morte» La gola della principessa si strinse al solo pensiero di vedere Sasuke inginocchiato difronte la ghigliottina. 
«Ho sempre rispettato le decisioni del Consiglio, Naruto.Ma ora i loro occhi sono offuscati dall'orgoglio e dalla paura.Nostro padre crede di aver perso Sasuke per sempre, 
ma io non ho intenzione di arrendermi.Dubito fortemente che nostro fratello abbia perso la ragione, anzi sono sono sicura che sia fin troppo lucido.Negargli di parlare con la famiglia potrebbe solo peggiorare le cose» 
«Hai sentito quello che ci ha detto prima? Avrebbe preferito morire, piuttosto che essere salvato da noi due, dalla sua famiglia» 
Sakura incastrò gli occhi verdi in quelli azzurri di Naruto. 
«Non sono ancora pronta a perderlo.E tu?»




 
Angolo autrice :

Innanzitutto grazie infinitamente! Perché se state leggendo queste parole, avete concluso  il primo capitolo. L'idea della fan fiction trae in parte ispirazione dalla canzone dei Mumford and sons "Broken Crown " soffermandomi distrattamente sulle parole, ho avuto l'illuminazione xD (l'intero testo tradotto è citato in questo primo capitolo) ora magari la citazione risulterà poco chiara, ma andando avanti con la storia tutto sarà rilevato.
 La storia avrà una forte componente drammatica,ma non mancherà qualche pizzico di erotismo,mistero e azione.L'ultima cosa,i nostri protagonisti sono degli adulti,ho immaginato Sasuke e Naruto più o meno sui 28 anni,Sakura qualcosina di meno.
L'immagine è presa da una splendida fanart[http://zephyrhant.deviantart.com/art/Commission-Justyne-403603719] che ho ricolorato (aggiungendo anche il  piccolo e amato rombo)

Dopo avervi ampiamente tediato con una serie di notizie che probabilmente poco vi importano, concludo sperando che  il capitolo vi sia piaciuto e  aspetto impaziente vostre considerazioni.
Un bacione forte.A presto!

22M.
  
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