Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: daila97    29/06/2016    3 recensioni
Dopo l' apparizione su tutti i teleschermi della città di Jim , niente sarà più come prima , e questo Sherlock lo sa bene .
Una nuova minaccia incombe non solo sulla vita dei nostri amati protagonisti , ma su tutta la città . Tutti sono in pericolo.
Shelock, l ' unico consulente investigativo al mondo l' unico che è stato in grado di battere Jim al suo stesso gioco ( o almeno così sembra ) , sarà in grado di salvarli ? Ma sopratutto sarà in grado di salvare se stesso da ciò che lo perseguita a lo affligge ?
Una mia visione della futura quarta stagione , che vede Sherlock scendere di nuovo in campo e affrontare il personaggio misterioso che si cela dietro al video , ovviamente sempre affiancato dal suo fedele compagno di avventure , John, e dai suoi amici.
Lasciatevi guidare dal nostro sociopatico iperattivo attraverso questa nuova avventura e ...beh cosa dire , il gioco è iniziato !
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Mary Morstan, Mycroft Holmes, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Con il nastro rosa 


⁃ Beh allora che novità mi porti ? I fiori che abbiamo gentilmente spedito sono stati di gradimento al caro detective? - chiese , seduto su una poltrona, rivolto verso la grande vetrata , che dava sul panorama mozzafiato della zona del Tamigi .
Si vedeva il maestoso Big Bag, il fiume, il London eye scintillante di rosso e blu ,tutte le luci della strada e persino vari turisti che, nonostante la tarda ora, si intrattenevano li intorno .
Londra è sempre stata una bellissima città, ma di notte ha un altro fascino. Di notte cambia tutto , e la città di illumina di mille sfumature che la rendono ancora più meravigliosa, ma nello stesso tempo enigmatica. Come una donna pericolosa , vestita in abito da sera, bella e fatale . Si perché Londra è così , Londra nonostante il freddo gelido che ti penetra nelle ossa , nonostante il cielo che sembri non voglia mai mostrare il suo azzurro acceso nascondendolo dietro le nuvole, nonostante il sole lasci sempre docilmente il posto alla pioggia , nonostante le tante diversità ... Ti entra nel cuore . E dopo esserci stato una volta , anche per poco, anche dopo averla vista di sfuggita , non puoi più levartela dalla mente , rimane lì impressa come una foto di cui non puoi più farne a meno. Perché Londra è Londra , e ti senti pervaso de sensazioni nuove che non conosci , e ti senti felice di girare per quelle strade , e ti senti un bambino correndo in mezzo al verde dei parchi, e ti senti minuscolo sotto all' imponenza del Big Bag, e ti senti meravigliato dai tanti negozi e dai mille colori che trovi a Piccadilly ,e ti senti eccitato all' idea di salire sul Lonfon eye , e ti senti stupefatto dalla vista meravigliosa della città sottostante che hai da lassù ... E ti senti nostalgico prima ancora che tutto finisca . Perché vorresti che non finisse mai.
⁃ Di sicuro è rimasto stupito - disse l' altro ridendo sadicamente e accomodandosi al di qua della scrivania, di fronte la poltrona del ' altro .
⁃ Perfetto allora - ribattè , con un sorriso beffardo. - ma avremo modo di stupirlo ancora di più - concluse . 
⁃ Guarda la , ancora gente che cammina li sotto - continuo - Ancora non sono stanchi di visitare . Guardali , tutti con le faccine felici , meravigliate , eccitiate ...non sono così amabili le persone comuni?! - poi scoppiò in una risata perversa .
⁃ Direi proprio di sì , così amabili ma così stupidi - rispose l altro.
⁃ Sono d'accordo . Semplici pedine che si lasciano muovere senza porre alcuna resistenza Facilmente rimpiazzati li - esclamo l' uomo guardando ancora fuori , - basta un niente, un soffio di vento , un qualcosa che gli porti via le loro certezze e subito crollano , vanno a tappeto , senza più rialzarsi ... Oh ma Sherlock non è così , Sherlock è diverso. A Sherlock piace giocare , ama il pericolo, il brivido della caccia , l'adrenalina che circola nel sangue , i casi sfavorevoli così che si possa gustare poi ancora più a fondo la vittoria . Sherlock è come me , crede che nessuno mai lo faccia crollare , che nessuno mai sia capace di batterlo , di anticipare le sue mosse , di insidiarlo nelle sue certezze . Ma lui ha commesso un errore , un grave errore, si è lasciato coinvolgere . È sempre stato così stupito e così emotivo , nonostante voglia a tutti i costi farsi passare per un sociopatico senza cuore . E invece ? Guardalo , così legato ai suoi amici, a Lestrade , a Mycroft e sopratutto così legato a quel dottore, John Watson ... Arrivando addirittura a mettere in scena una finta morte pur di proteggerli . Myc c'è lo ripeteva sempre , "Sherlock non farti coinvolgere , i sentimenti non sono un vantaggio" così diceva con quel suo odioso da chi sa sempre tutto e da chi fa sempre la cosa giusta . - fece una smorfia - ma Sherlock nonostante non lo ammetti si è lasciato coinvolgere e anche troppo , legandosi così tanto a persone comuni ! ... È questo sara il motivo per cui fallirà miseramente , per cui anche lui come tutti loro andranno a tappeto. E io sarò la causa della sua sconfitta ,della dura disfatta , del suo fallimento ad un gioco che è più grande di lui - concluse con un sorriso sinistro sulle labbra .
⁃ Scusa , ma ti ho interrotto , mi stavi aggiornando sulle novità . Vai procedi pure - disse poi agitando la mano.
⁃ Beh, penso proprio che avremo una nuova comparsa in scena , o come dici tu una nuova pedina in tavola. La piccola Watson sta per nascere , è solo questione di attimi - riferì l' altro . - Mery già sta in ospedale - .
⁃ Oh ma davvero ? Che splendida notizia ! Beh dobbiamo porgere le nostre felicitazioni alla famiglia del dottorino . Prepariamo un qualcosa di particolare, speciale , apposta per questa bella occasione - concluse ridendo istericamente , facendo girare la sedia e ritrovandosi faccia a faccia con il complice .
Sherlock stava suonando il violino, affacciato alla finestra , aveva bisogno di riflettere ma nello stesso tempo di rilassarsi un po . Erano ormai 3 giorni che non usciva dal suo appartamento né tanto meno aveva avuto notizie di John, il che era strano . Né una chiamata né un messaggio . Sparse per terra, come a tappezzare il pavimento, vi erano fascicoli e carte incentrate sulla rete criminalità di Moriarty e sul' ultimo omicidio compiuto . Sherlock non riusciva a togliersi da mente la scena del crimine è quella scritta insanguinata ... I O U. Smise di suonare di colpo , aveva bisogno di qualcosa di più forte , qualcosa che lo accompagnasse tra i corridoi del suo palazzo mentale ... Qualcosa che si trovava sotto il doppio fondo del primo cassetto della scrivania. Non era colpa sua ... Lui non volava , ma era il suo corpo che ne aveva bisogno. Era il suo corpo a chiedere , a volere che quella sostanza circolasse nelle sue vene . Ma lui la usava solo per i casi, solo perché lo aiutava a pensare , vero? Non era dipendente ! Non era dipendete ! ... Non era dipendente ... Giusto..? Lui non voleva deludere John ... Non voleva deludere l ' unico amico che aveva nella sua vita , l' unico che era sempre lí, a soccorrerlo ... Non voleva farlo soffrire ancora .. Ma ormai aveva già la boccetta con le pillole di cocaina concentrata al 7% . 
" lo stai abbandonando Sherlock ... " 
Il detective sgranò gli occhi , perché? Perché sentiva la voce di Moriarty nella sua testa? Perché ancora lo tormentava ?! Perché non riusciva a liberarsi da quell' ossessione ?! 
⁃ Stai zitto ! - urlò furioso, stringendo nel pugno la bottiglia di vetro . Poi la apri e si verso tre pillole in una mano. Ma il cellulare squillò ,interrompendolo , prima che potesse portarsele alla bocca . Si innervosì . Face cadere bruscamente il tutto sul tavolo e recupero il cellulare . Erano le tre di notte... Lestrade ?! 
⁃ Gavin?! Ma che discolo vuoi ?! Ma hai visto che ore sono?! - urlò fuorioso
⁃ Ciao anche a te , Sherlock , e si , anche per me è un piacere sentirti ! So perfettamente che ore sono , le tre di notte , non dirmi che stavo dormendo, ti prego , non ti crederei neanche se ti vedessi. - disse l'ispettore - vestiti e scendi , devi venire con me in ospedale . Sto sotto casa tua e cerca anche di darti una mossa - concluse poi.
⁃ In ospedale ?! .. È successo qualcosa a ...- chiese confuso ma Lestrade lo interruppe : 
⁃ No no , assolutamente , non è successo niente a nessuno , per fortuna. Mery ha rotto le acque , la piccola Watson sta per nascere . Sono già tutti in ospedale manchi solo tu! << Cosa ... La figlia di John sta per nascere?! >> 
Sherlock rimase molto confuso da tutte quella parole , e anche fortemente turbato . Ecco il motivo per cui non aveva avuto notizie di John , ecco perché non era passato neanche a salutarlo, né una chiamate né un messaggio ... Perché Mery stava per partorire . Stava per diventare padre . 
Rimase immobile con il telefono in mano , non sapeva cosa dire ...
⁃ Sherlock , sei ancora lì?! Tutto bene ?! - chiese Greg con voce preoccupata .
⁃ Si sì sto bene ...- rispose Sherlock come scosso da quelle parole . - Ma non posso venire , mi dispiace . -
⁃ Cosa significa che non puoi venire?! Stai scherzando , vero ?! - 
⁃ No ... Non sto scherzando . Non posso venire . È un momento speciale per John , che deve passare insieme alla sua famiglia ... Io sarei solo d' intralcio .- disse poi con voce tremante .
⁃ Razza di un idiota ! Ma ti senti?! Tu d' intralcio a John?! Certo che sei proprio un perfetto idiota, te l' ho ripeto ! John in questo memento sta vivendo uno dei momenti più belli delle due vita, e lo vuole vivere insieme alle persone più importanti per lui . Sei il suo migliore amico Sherlock ! Come puoi pensare che ci puoi essere d'intralcio ?! Come puoi pensare che non gradisca la tua presenza ?! Non puoi lasciarlo solo in questo momento così speciale! Tu sei una delle persone a cui tiene di più al mondo ! Perciò poche storie e scendi , ti aspetto in macchina . Idiota ! - concluse il detective , chiudendo la chiamata. 
Come poteva mai essere che una persona tanto brillante come Sherlock , fosse tanto incapace e stupido in certe occasioni. Aveva affrontato nemici pericolosi, era riuscito a cavarsela anche quando sembrava che non c 'erano più speranze , aveva scampato la morte più di una volta, aveva salvato persone , aveva sopportato torture terribili e violenze sia fisiche che psicologiche ... E poi di fronte alle cose più semplici diventava improvvisamente spaesato e non sapeva cosa fare , come comportarsi . Come quella volta che John gli chiese di fare da testimone . La cosa lo prese alla sprovvista , e una cosa tanto facile divenne uno degli ostacoli più difficile da superare . Si ricordava ancora quando gli mando il messaggio quel giorno : " Baker Street , subito " . Pensava chissà cosa era successo ! Rinuncio alla cattura di quei due bastardi criminali , smobilito l' intera squadra di polizia , persino gli aerei ! È una volta arrivato lì che trovo ? Sherlock seduto vicino alla scrivania , con un espressione seria in volto e un libro tra le mani ... Tutta quell' emergenza perché non sapeva come fare il testimone ! Era davvero disperso , per arrivare persino a comprarsi un manuale ! 
Lestrade si ritrovò a sorridere nella sua macchina , riportando alla mente quella scena.
⁃ Ah Sherlock Sherlock , quando imparerai che la vita non è fatta solo di crimini e di pericoli ? ... - disse fra se . 
Sherlock rimase come pietrificato col telefono in mano, nonostante Lestrade aveva chiuso la telefonata da un po' . Era turbato ! E non riusciva a nasconderlo .
Non voleva andare in ospedale , non voleva stare in mezzo a tutta quella gente , in mezzo a tanta felicita , non voleva interrompere il suo lavoro ... E sopratutto non doveva lasciarsi coinvolgere !
Ma non poteva restare lì , non poteva mancare in quel giorno speciale e lasciare John solo , doveva stargli accanto e condividere la sua gioia ... O almeno tentarci ... O fingere . Era il suo migliore amico ! È questo che fanno gli amici , stanno insieme nei momenti brutti ma anche nei momenti belli , era la regola no? O forse era al contrario ... C' è nei momenti belli ma anche nei momenti brutti ...? Vabbe non importava .
Lui era il suo migliore amico e doveva andare ! Se voleva o meno !
Poi per John , Sherlock avrebbe fatto questo e altro . Aveva inscenato la sua finta morte per proteggerlo ! ... e ora non andava da lui ?! Inoltre il dottore era sempre stato presente per lui , nonostante non abitassero più nella stessa casa , nonostante il matrimonio , nonostante Mery . Ogni volta , ogni santissima volta che lui ne aveva bisogno , John c' era , e c' era anche quando non c' era urgenza , solo per fargli compagnia ! Gli è sempre stato accanto , nonostante i mille pericoli da affrontare , nonostante i nemici che progettavano la loro morte , nonostante le sue mille promesse infrante , nonostante le delusioni che ci aveva procurato ... Lui non l' aveva mai abbandonato . E di certo , Sherlock , non l' avrebbe mai abbandonato neanche lui ! 
Quindi si doveva cambiare e andare in ospedale , per restare accanto all' amico , per fargli capire che anche lui c'era e ci sarebbe sempre stato al affianco al dottore , anche se quella nuova situazione lo agitava parecchio , perché non sapeva proprio come comportarsi . Odiava i bambini ! Esseri così piccoli ma anche così seccanti ! Avevano isogono di mille cure di mille attenzioni , portavano via un sacco di tempo ! Chissà se John avesse avuto più alcuni momenti da dedicare a lui , da dedicare ai crimini che risolvevano insieme ... In fin dei conti , anche Sherlock era un bambino , nel corpo di un adulto , che aveva bisogno di attenzioni , e non se ne rendeva conto.
⁃ Alla guerra Di nuovo - pronunciò s se stesso guardandosi alla specchio .
Poi prese cappotto e sciarpa e si diresse verso l' auto di Lestrade.
Arrivati al Barts , trovarono John seduto in sala d'attesa , che si agitava nervosamente affiancato da Molly. Appena vide Sherlock da lontano , si alzò e gli andò incontro sorridendo.
⁃ Sherlock ! Finalmente , pensavo non arrivassi più !- disse abbracciandolo . Il detective sorrise leggermente. - Mery e dentro . Hanno proceduto con il parto cesareo, l'hanno ritenuta la scelta migliore, in quanto la bambina non era posizionata in una buona posizione . Ma penso che ormai è questioni di minuti - concluse il dottore. Aveva gli occhi che gli brillavano e il sorriso emana felicità e gioia allo stato puro .
⁃ Va benissimo , allora aspettiamo - riuscì a dire Sherlock , poi si diresse verso le sedie che circondavano il perimetro della stanza . 
⁃ Ciao Sherlock .. - lo salutò la patologa.
⁃ Molly - ricambio il detective .
Dopo circa un ora , John era decisamente irrequieto , camminava aventi e indietro per la stanza , agitando nervosamente le mani . Sherlock non sapeva cosa dire per tranquillizzarlo , così andò al distributore e gli prese un tè.
⁃ grazie Sherlock non dovevi - disse John bevendo - e grazie anche di essere qui, So quant'è difficile per te. Apprezzo molto il tuo sforzo - continuo poi.
⁃ Non devi ringraziarmi e questo che fanno gli amici , no? Si soccorrono a vicenda. Non si abbandonano mai. Io sarò sempre qui per te. - rispose Sherlock e i due si scambiarono un sorriso.
In quel momento uscì dalla sala operatoria un medico e John corse da lui, imitato da Lestrade e da Molly. Sherlock invece si tenne a distanza , osservando da lontano.
⁃ Caro dottor Watson le porgo i miei più sentiti auguri! È diventato padre di una splendida bambina . È in perfetta forma ! Anche la mamma sta benissimo , il parto non ha avuto complicanze . Penso che tra un po' di tempo si svegli , e poi la riporteremo in camera appena possibile - concluse il medico con un sorriso 
Sarebbe impossibile descrivere con una sola parola le emozioni che in quel momento attraversavano John . Felicità , sollievo, gioia , amore ... I suoi occhi brillavano di una luce nuova , intensa, che ti travolgeva . 
⁃ Grazie dottore ! ..- riuscì a dire tanto era confuso dalla felicità . Aveva le lacrime agli occhi.
⁃ La vuole vedere ? È già bella e pulita , nella sua culla. La può portare lei poi dalla madre - ridere il medico con un sorriso.
⁃ Certo ! - risponde il dottore .
⁃ Allora mi segua - 
John pero esitò un attimo . Non volava andare da solo , voleva qualcuno al suo fianco, qualcuno di speciale che ci era stato sempre . Si voltò verso Sherlock e lo guardò. 
Sherlock dal canto suo aveva già intuito le intenzioni dell' amico e si sentì invaso dalla paura.
<< Non chiedermelo , non chiedermelo , non chiedermelo!>> ripeteva in mente come una supplica mentre distoglieva lo sguardo e si dirigeva verso i distributori. Aveva bisogno di un caffè assolutamente. 
⁃ Sherlock ! - lo chiamo John bloccandolo . 
⁃ << Dannazione ! >> era già così difficile restare lì , in mezzo a tutta quella gioia . Era uno sforzo enorme , e non c 'era neanche nulla di eccitante in tutto quello , come in un omicidio o in una situazione pericolosa ! 
" Hai paura ?! " la voce ironica di .Moriarty gli rimbombo nella testa .
<< Ho detto di uscire dalla mia vita ! >> Sherlock chiuse gli occhi e scosse leggermente la testa per cercare di libersrsi , almeno momentaneamente , da quella dannata ossessione .
Poi si girò verso l' amico , sfoderando uno dei migliori sorrisi che sapesse fare , senza sentimento . 
⁃ Non è che ... Sì insomma ... vuoi venire con me..? Mi vorresti fare compagnia ..?- chiese il medico con un mezzo sorriso .
No , ovvio che non lo voleva ! Non voleva essere neanche lì per la verità , voleva restare a casa , lontano da tutto quello , lontano da una situazione che lo metteva in difficoltà ! Perché odiava non sapere come comportarsi , si sentiva vulnerabile .
⁃ Certo John - menti , senza far trasparire neanche un briciolo della lotta interna che stava conducendo.
⁃ Grazie - disse , annuendo felice di scuola risposta , felice che il suo migliore amico era lì per lui. E apprezzava , e come se apprezzava , il suo grande sforzo . Perché lui sapeva che per Sherlock era una sfida da affrontare , una situazione insolita . 
⁃ Poi si avvio insieme al medico , seguito dal' amico.
Era davvero piccola , e anche un po bruttina , doveva ammetterlo ... Strana ! Era un po arrossata , e dormiva beatamente nella sua culla , con il braccialetto che la identificava . Si distingueva dagli altri neonati grazie al velo di capelli biondi che le ricorreva la testa , come quelli di John e Mery . 
John alla vista della sua bambina non si trattene più e pianse. Lacrime di gioia gli rigavano il volto , mentre sorrideva e la guardava .
⁃ Guarda Sherlock , lo avresti mai immaginato ? Io padre?! ... Che dono meraviglioso ! - disse , con voce rotta . Poi si asciugò gli occhi e si avvicinò ancor di più alla culla . Appena John la prese fra le braccia , si mosse aprendo gli occhi , svelando il loro blu intenso . Aveva gli occhi di John , osservò il detective.
Guardando l 'amico con in braccio la figlia, anche lui fu pervaso da un senso di felicità . Era una bella immagine , strana ma bella .
⁃ Sherlock , volevo che tu fossi il primo a conoscere il nome di mia figlia ..- disse poi John - ti presento la piccola Sherly Will Watson - annunciò il medico con un sorriso sgargiante . - abbiamo deciso di chiamarla così in tuo onore -
Cosa ? Aveva sentito bene ?! ... Sherly Will Watson ... L' avevano chiamata così ... in suo onore ?! ... Era uno scherzo, vero ?!
Sherlock era paralizzato , completamente incapace di parlare o di muoversi . Osservava solo l' amico con occhi sgranati . Già non si aspettava di essere il migliore amico di nessuno .. Ma questa poi ? Chiamare una bambina con suo nome , al femminile ovviamente, in suo onore ... Era così , così ... Fantastico . Sorprendente . Non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere . In fondo , in fondo , era felice , anche se non si vedeva minimamente.
⁃ Sherlock mi stai preoccupando ... Devo chiamare un' infermiera ?! - disse John vedendo che l' amico non muoveva neanche un singolo muscolo . Ma respirava almeno?! 
⁃ Sherlock ?! Per l ' amor del cielo ! - esclamo in tono leggermente più alto . Non poteva urlare , sopratutto se circondato da neonati e con sua figlia in braccio .
⁃ S- sherly Will Watson ... In mio onore? ..- riuscì a farfugliare , confuso.
⁃ Si , è così . Mi sono informato e Sherlock non è un nome femminile - disse divertito il dottore - ma Sherly si avvicina parecchio - concluse poi con un gran sorriso.
⁃ G-grazie ..- Sherlock non sapeva cosa dire , troppo sorpreso da tutte quelle novità. Così fu il dottore a prendere parola .
⁃ La vuoi tenere in braccio ? - chiese timidamente . 
Non lo stava chiedendo per davvero ?! Era impazzito ?! Sherlock lo guardò in modo strano .
⁃ Io penso ... Non ne sono capace - disse poi il detective . Non riusciva ad articolare bene le parole.
⁃ Ma smarrita ! Giuro che è più semplice temere lei fra le braccia che inseguire un criminsle per le vie di Londra - scherzo John - ti faccio vedere io - disse poi avvicinandosi all' amico.
Sherlock istintivamente indietreggiò di quel che passo , ma John non si scoraggiò.
Gli sistemo la bambina tra le braccia , posizionandola bene in modo da non farla cadere , poi si allontanò e ammiro divertito la scena .
⁃ Ecco a voi il grande Sherlock Holmes impacciato con una piccola neonata tra le braccia ! Ci vorrebbe una macchina fotografica ! Che scena memorabile ! - disse ridendo .
Ma perché doveva sottostare a tutto sullo ?! Perché John non faceva silenzio ?! Butto gli occhi al cielo scopriranno pesantemente . Però era divertito . 
Sherlock si meravigliò di quanto la bambina fosse morbida al contatto , sembrava fatta di ovatta ! Inoltre emanava un profumo che lui non aveva mai sentito prima , eppure ne conosceva una vasta gamma ... Era davvero delizioso .
Sherly aprì nuovamente gli occhi , e fisso quelli cristallini del detective, facendo una smorfia con la bocca.
⁃ Hai visto Sherlock ?! Le piaci! Ha sorriso - esclamo John .
⁃ È pazza di me - scherzo il detective .
Non doveva lasciarsi coinvolgere , non doveva lasciarsi coinvolgere , non doveva ... Ma ormai era inutile ... Quell' essere deforme aveva già fatto breccia nel suo cuore con un solo sguardo , e sentiva già di doverla proteggere .
Quando Mery aprì gli occhi , la mattina successiva, la prima immagine che vide, fu il marito con la sua figlioletta in mano. 
⁃ John ... Sherly! - esclamo , scoppiando s piangere per la commozione. 
La stanza era già piena di regali e fiori . La sorella di John aveva inviato un paio di completini con un bel mazzo di fiori e persino Mycroft aveva inviato un messaggio di auguri , meravigliando tutti. 
Sherlock era ancora lì . Aveva passato tutta la notte al fianco dell' amico e della piccola Sherly . Quando Mery si risveglio , decise che era il momento di lasciare un po John solo con la sua famiglia , nonostante le proteste del dottore.
A un certo punto però furono interrotti dall' entrata di Lestrade , che aveva in mano una pacchetto nera con un nastro rosa .
⁃ Scusatemi ragazzi , cole o solo sapere come stava Mery e riferirvi di avere trovato questo qui fuori la porta ... - disse indicandolo .
Sherlock si agito solo alla vista di quello strano regalo , possibile che era lui ?! Il nero era il suo riconoscimento ... No si stava sbagliando , sicuramente. 
⁃ Ma figurati Greg , vieni entra non restare lì ! Mery sta bene , per fortuna . Ah grazie mille - disse avvicinandosi all' uomo e prendendo il pacchetto .
Mery osservava la scena seduta sul letto sorridente con la figlia in braccio .
John aprì il regalo e impallidì di colpo , bloccandosi .
⁃ Caro? ... Ti senti bene ?- chiese Mery preoccupata ma John non rispondeva .
Sherlock allora si avvicinó all'amico e gli prese la busta da mano , mostrandone il contenuto. Poi ci fu il silenzio ... 
Un peluche a forma di orsacchiotto , vestito da pirata , con tanto di capello , benda e spada ... Sgozzato e completamente ricoperto dal sangue . Accompagnato dal solito bigliettino .
" Tantissimi auguri alla famiglia Watson per la nuova nascita . Spero che vivrà una felice esistenza " 
Mery strinse ancora di più a se la piccola Sherly , Lestrade sgranò gli occhi , John si andò a sedere poggiandosi la testa fra le mani , iniziando a sudare freddo mentre Sherlock accartocciò il foglietto in un pugno e lo gettò lontano , mentre fissava come ipnotizzato l' orsacchiotto - pirata. 


ANGOLO DELL'AUTRICE:
Salve a tutti voi ! Buona sera . Sembrava proprio che questo capitolo non volesse finire più ! Avevo così tante cose da scrivere ... A un certo punto mi dovevo fermare però aha spero che comunque sia stato di vostro gradimento ! È stato un capitolo molto descrittivo , che ha messo in risalto il rapporto speciale fra i due amici . Sherlock farebbe di tutto per John anche di controvoglia , anche contro la sua stessa natura. Alla fine ci tiene molto a lui , e ci tiene anche alla piccola .watson ! Sherly l' ha già conquistato iL suo cuore con un solo guardò ! 
Bhe per la parte iniziale mi sono ispirata alla mia esperienza personale. Ho descritto tutto quello che ho provato quando sono stata a Londra. Davvero, ne sono rimasta meravigliata , è una città bellissima , sia incantevole che ipnotica . Scusatemi se mi sono dilungata ma ho espresso tutto quello che avevo dentro, tutte le emozioni che mi hanno travolta , cercando di comunicarvele e farle provare anche a voi attraverso le mie parole . 
Ho voluto dare un nome alla bambina che si legasse a quello si Sherlock , per io ho scelto Sherly Will Watson , che mostrasse appunto il bene immenso che John prova nei confronti del suo migliore amico .
Ovviamente il nostro personaggio misterioso poteva mai perdere l' occasione di spedire un pensierino alla piccola Sherly? Ma certo che no! 
Anche lei ora è in pericolo , come tutti loro , e Sherlock e il solo che li può salvare .
Grazie sempre a chi mi segue , grazie a chi legge la mia storia e grazie a chi lascia un commento, sono sempre felice di leggere che ne pensate ! Sono grata a tutti voi !
Alla prossima , un bacio ! 😄
DS

• Un piccolo anticipo : è giunto il momento , le carte si scoprono , niente più segreti , si scende in campo. Sherlock sarà all' altezza di questo gioco ora che c' è anche la piccola Sherly da proteggere ?
   
 
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