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Autore: Akeryana    30/06/2016    4 recensioni
Quanto sappiamo di Leon Vergas?
Perché non ci hanno mai detto nulla su di lui? Perché all'inizio della serie lui sta con Ludmilla, ma poi con Violetta cambia?
Perché lui prima è cattivo e poi diventa buono?
Perché prima odia Fran, Maxi e Camilla e poi diventano suoi amici?
Ve lo siete mai chiesti? E se le risposte fossero nel suo passato?
Avrete risposte a queste domande.
Vi do il benvenuto nel passato di Leon Vergas.
Non fatevi ingannare dalle apparenze. Lui che sembra felice è in verità colui che soffre di più. Non perdetevi nella strada, potreste non trovare più la via di casa, per quanto difficile è il sentiero che il nostro protagonista ha dovuto percorrere.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Federico, Francesca, Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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La vita perfetta, o quasi

 
(Piccola nota: le parti scritte in grassetto "Leon, Violetta" sono le parti cantate, cioè i protagonisti cantano.)
 
Leon e Violetta stavano tornando al villaggio dopo il solito giro di controllo, assicurandosi che tutto fosse tranquillo, ma per loro due non lo era.
"Andiamo Leon diglielo! Cosa c'è di difficile? Devi solo dire -Violetta, mi piaci.- Semplice, no?" pensò il ragazzo, stando accanto alla sua amica, mentre si tormentava le dita, spellandosele per il nervosismo. Perché non ci riusciva? Di solito non era tanto timido. Ah! Tutta colpa di suo padre! Si, suo padre che in quel momento li stava spiando da sopra un albero.
<<  Vilu tu va avanti, mi è parso di sentire qualcosa. Ti raggiungo tra poco.  >>  le sorrise rassicurante, per non farla preoccupare.
<<  Va bene, ma sta attento.  >>  ricambiò il sorriso ma con molta più dolcezza per poi andare avanti, superandolo di molto.
A quel punto Leon alzò lo sguardo  <<  Su, scendi. Se ne è andata  >> 
Alvaro, con un balzo incredibile, scese dall'albero e prese immediatamente il figlio per le spalle  <<  Leon perché non ti fai avanti?  >>  chiese con sguardo accesso, Leon a volte si chiedeva se importasse di più al padre o a lui.
<<  Papà se tu mi fissi non ci riesco! Perché ci hai seguiti?  >>  chiese il ragazzo mentre levava le foglie dalla testa del padre.
<<  Perché Violetta ti piace da quando avevi undici anni e ora stai per diventare un uomo, se non riesci a dire alla ragazza che ti piace quello che provi alla hai bisogno del mio aiuto  >>  spiegò l'uomo alzando il braccio, mostrando una posa trionfante.
<<  Se... Tu quando diventerai un uomo invece?  >> 
L'autostima dell'uomo cadde a terra...  <<  Ti preferivo da bambino  >> 
I due si guardarono per qualche secondo per poi ridere insieme e abbracciarsi stringendosi.
<<  Va bene va bene, ti lascio fare da solo. Ma me la paghi per avermi dato dell'immaturo.  >>   rise l'uomo per poi andarsene attraverso i rami, come suo figlio gli aveva insegnato, usando la scusa che se si fosse trovato nei guai sarebbe corso da Leon ad aiutarlo, ma era evidente che lo usa solo per divertirsi.
<<  Aspetta! Cosa...  >>  di solito le "vendette" del padre, erano poche, ma che colpivano nel segno.
<<  Leon! Leon! Insegnaci a combattere!  >>   gridò un bambino del villaggio, seguito da tutti i suoi amici dietro di lui, mentre Violetta li guardava ridacchiando, dato che li aveva accompagnati lei.
<<  Scusa Leon, me l'ha chiesto tuo padre.  >>   ridacchiò ancora la ragazza e lui non poté fare a meno di sorridere teneramente, poi davanti ai sorrisi dei bambini lui non poteva resistere.
<<  Certo che ve lo insegno bambini!  >>  il ragazzo prese da terra un bastone, un vecchio ramo caduto, e cominciò a far vedere ai bambini delle mosse utili <<  Energia! Non basta mai. Sincronia! Non puoi star fermo! Veloci! In assetto! L'effetto... E' perfetto!  >>  una seria di ganci destri, calci rotanti, tutti fatti col bastone, i bambini ne rimasero estasiati.
Infatti poi tutti in coro lo imitarono, sia dalle parole che dalle azioni, mentre lui pian piano aggiustava dove sbagliavano  <<  Energia! Non basta mai. Sincronia! Non puoi star fermo! Veloci! In assetto! L'effetto... E' perfetto!  >> 
Uno dei bambini andò davanti a Leon, con una posa da vero "uomo"  <<  Leon sono pronto!  >> 
Ma appena il ragazzo lo toccò con un dito, il bambino cadde a terra e lui ridacchiò  <<  Molto bene, ma ti manca l'equilibrio. Sei solo a metà strada.  >>  allora lui si sedette a terra e i bambini attorno a lui lo imitarono. Lui chiuse gli occhi e intreccio le mani  <<  l'aria io copierò, e i rami che non si spezzano mai.  >>  mentre indicava i rami sopra di loro, che si agitavano per via del vento  <<  Ora so che io non mi fermerò  >>  quando vede una bambina spaventata da un grillo che le era salito sulla gambe si alza e le va davanti prendendo il grillo e lei lo accarezza, all'inizio un po' spaventata per poi sorridere  <<  e paura non avrò.  >> 
Di nuovo i bambini lo imitarono in coro   <<  l'aria io copierò, e i rami che non si spezzano mai. Ora so che io non mi fermerò e paura non avrò.  >>  
<< Grazie mille Leon!  >>  gridarono i bambini per poi andarsene insieme sorridendo felici, per poi mostrare cosa avessero appreso ai genitori.
<<  Sei un ottimo insegnante.  >>  lo elogiò Violetta andando al suo fianco.
<<  Se vuoi, posso insegnare anche a te.  >>  sorrise Leon avvicinandosi a lei.
<<  Con molto piacere.  >> 
I due si avvicinarono, intenti a volersi baciare, quando Francesca si mise tra di loro, facendosi odiare da Leon. Prese Violetta per un braccio e la trascinò via sorridendo, lasciandolo solo, o almeno lui sperava.
<<  Oh Leon! Sei il miglior insegnante che esista!  >>  Federico si strusciò su di lui, imitando la voce di Violetta, anche nei gesti...
Seguito da Maxi, che cercava di imitare Leon, infatti rese la voce più profonda e ingrossò i muscoli, mettendosi accanto all'amico, dalla parte opposta di Federico <<  Grazie Violetta, se vuoi... Potrò dare lezioni anche a te, ma per altro...  >>  fece l'occhiolino e lui, assieme a Federico, scoppiarono a ridere.
<<  Vi. Odio.  >>  sillabò Leon, rimanendo irremovibile, ma alla fine scoppiò a ridere pure lui assieme ai suoi amici.
Eh si, era davvero una vita bellissima, piena di gioia e felicità... Ma tutti sanno, che nulla è per sempre.
 
Leon e Violetta, qualche giorno dopo,  erano a fare il solito giro di controllo, ma questa volta c'erano anche i loro amici. Però, appena vicini al villaggio, non videro nulla di buono.
<<  Ragazzi ma quello è... Fumo.  >>  fece notare Federico, indicando il fumo in direzione del villaggio.
<<  Cosa sarà successo?  >>  chiese Francesca, preoccupata.
<<  Un altro attacco?  >>  continuò Maxi, guardando i suoi amici preoccupato come mai...
Ma Vilu si accorse che Leon era stranamente silenzioso  <<  Leon...  >> 
Il ragazzo teneva fisso lo sguardo nella direzione del villaggio e mormorò, quasi in un sussurro <<  Papà...  >> 
I ragazzi corsero al villaggio e i loro dubbi erano giusti... Avevano subito un altro attacco, come quello prima dell'arrivo di Leon, ma questa volta... Non volevano lasciare superstiti. Tutte le case erano a fuoco, gli abitanti scappavano, le madri cercavano i loro figli disperate.
Alvaro invece cercava di aiutare più persone possibili, vedendolo anche loro cominciarono ad aiutare. Presero i bambini portandoli in salvo, salvarono le persone dalle case che stavano per crollare fino a che tutti furono salvi e corse verso la foresta… Ma non c’erano tutti.
<<  Papà! Andiamo!  >>gridò Leon, notando che suo padre stava tornando al  villaggio.
<<   Non senti? C’è ancora qualcuno! Guidali nella foresta, io tornerò presto!  >>  gridò anche l’uomo, mentre correva in direzione di una casa in fiamme, dentro si sentiva qualcuno gridare disperatamente, ma lui aveva una brutta sensazione, non poteva farlo capire al figlio però doveva salutarlo… Si fermò un secondo e lo guardò da lontano <<  Ti voglio bene figlio mio!Ti vorrò sempre bene!  >>  e senza attendere oltre corse in direzione della casa, ma appena entrato… Non ci fu più via di fuga.
Leon guardava la casa preoccupato e impaziente, pregava con tutto se stesso di vedere tra poco uscire suo padre, però quelle speranze se ne andarono quando la casa venne dilaniata dalle fiamme. E nel cuore di Leon qualcosa si spezzò, qualcosa che poteva essere ricucito. Il suo cuore si divise in mille pezzi e tutto accadde in un secondo… Le fiamme cominciavano a espandersi ma fortunatamente cominciò a piovere, però Leon era lì, immobile, ad attendere suo padre, quando Maxi e Fede lo trascinarono via di peso mentre di suo padre non rimaneva che cenere.
 La mattina seguente, fu il momento più doloroso di tutti, i ragazzi e gli abitanti tornarono al villaggio, distrutto, era solo polvere.
Tutti piangevano i loro cari, quelli che i ragazzi non erano riusciti a salvare assieme ad Alvaro, tutti piangevano… Ma Leon no. Non ci riusciva. Guardava tutta la tristezza e il dolore attorno a se, ma nessuna lacrima gli scendeva, sapeva che suo padre non avrebbe voluto, fino a quando…
<<  Leon…  >>  Alejandro, l’uomo che aveva imparato a chiamare “nonno” gli andò accanto, mettendogli una mano sulla spalla, mentre con l’altra mano reggeva la spada di Alvaro, quella che usava per addestrare Leon in caso di combattimenti e tutti gli abitanti li guardarono  <<  Alvaro, mio figlio, era un uomo forte e buono. Noi tutti lo ricorderemo come il miglior capo che abbiamo mai avuto, un buon figlio e…  >>  diede nelle mani del nipote la spada lucente del figlio con le lacrime gli occhi  <<  Il miglior padre.   >> 
A quel punto una lacrima rigò il viso del ragazzo, cosa che non sfuggì ai suoi amici che gli si avvicinarono per confortarlo, ma lui corse via.
Alejandro fermò i ragazzi  <<  Deve stare da solo. Ha bisogno di pensare…  >> 
Ma a Leon serviva molto più di un po’ di tempo… Aveva troppi dubbi nella testa.
Lui camminava per la foresta, stringendo tra le mani la spada di suo padre  <<  e’ freddo il sole, la terra è spoglia. Van via gli uccelli, si vuota il ciel, e l’orso va, lui dormirà lontano da quel gelo…  >>  mentre lui camminava e si guardava attorno tutto gli sembrava così maledettamente diverso  <<  Ma loro conoscono la vita cos’è, se credessi in me potrei capire… I miei perché…   >>   senza nemmeno accorgersene arrivò alla cascata dove lui e Alvaro, assieme ai suoi amici, giocavano sempre, e il vento lo avvolgeva  <<  Ma dove io potrei andare? Tra mille voci chi dovrò ascoltare? Senza un aiuto… E’ facile sbagliare  >>  nell’acqua cristallina si materializzò la figura di Alvaro, che sorrideva mentre gli dava un piccolo ciondolo a forma di lupo che gli aveva fatto lui stesso. Leon chiude gli occhi e con aria infinitamente triste, strinse in una mano il suo ciondolo e nell’altra la spada  <<  Come farò? Dove potrò… andare?  >> 
Aprì gli occhi e guardò nuovamente a il riflesso del padre, avvicinando una mano all’acqua  <<  Qui tutto cambia, lo faccio anch’io. So scegliere ed ora riesco a dire addio  >>  ma appena toccò il liquido cristallino il riflesso svanì e al suo posto comparvero i volti di Fede, Fran, Maxi e Violetta  <<  Il mio futuro non so qual è, ma so che in fondo il mio domani, dipenderà da me…  >>  si allontanò da lì e il vento fu come se lo spingesse in una direzione, mentre i ricordi della sua infanzia riaffioravano nel suo cammino   <<  Qualche cosa cambia in me ma cosa… Non so. E’ una vita nuova che da solo… Proverò!   >>  il vento si fermò appena arrivò nel luogo dove lui e Alvaro si incontrarono per la prima volta, e il vento lo travolse nuovamente  <<   Ma dove io potrei andare? Tra mille voci chi dovrò ascoltare? Se un aiuto è facile sbagliare…   >>   si inginocchiò al suolo e poggiò a terra la spada del padre, per poi coprirla con la sua giacca, come se stesse seppellendo il padre  <<  Come farò.. Dove potrò… Andare?   >>  abbassò il capo, annegando nel suo dolore, ma tutto questo… Era solo l’inizio.
<<  Leon! Aiuto! Ci stanno attaccando!  >> 
 
Nota autore: Salve a tutti! Chiedo scusa per l’enorme ritardo ma spero che almeno il capitolo vi piaccia. Povero Leon ha perso suo padre… A quanti di voi mancherà quel simpaticone di Alvaro? A me mancherà tanto, ma Leon deve andare avanti, infatti una nuova minaccia incombe sul villaggio, cosa succederà ai nostri amici? Leon supererà il trauma e si dichiarerà a Violetta? Chi è questo nemico che cerca in ogni modo di distruggerli? A chi indovina il nemico darò dei super spoiler della storia. Recensite.
  
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