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Autore: Vanel    30/06/2016    3 recensioni
"Ero all'ottavo mese di gravidanza, avvertivo delle forti contrazioni così andai dal ginecologo.
Mi disse che c'erano dei problemi e che erano molto seri: di due gemelle ne potevo salvare solo una, e io avevo già preparato la cameretta di voi due, avevate già un nome, Carmela e Anastasia.
Carmela, nome che proveniva dall'ebraico e significava Giardino di Dio, e Anastasia che significava Resurrezione.
Il dottore mi disse che dovevo fare un parto d'urgenza, e mi chiese di scegliere quale delle due salvare.
Fu terribile, perché la scelta dipendeva da me.
Tra le due era Carmela quella più sana e in forma, e scelsi lei.
Ma il dottore sbagliò, non salvò Carmela, bensì te, una bambina piena di problemi, troppo piccola e magra, rifiutavi il latte, avevi sempre qualche problema, e non smettevi mai di piangere.
Ti odiai per questo, perché se tu non ci fossi stata, sarebbe stata Carmela quella a nascere, una bambina sana e in forma, non una malaticcia lagnosa.
Anastasia, tu sei nata per sbaglio."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nata per sbaglio'
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EPILOGO


 
"Verrà premiato, credetemi, il coraggio di amare.
Prima o poi a tutti il finale che ci spetta"


A scuola tutti iniziarono a cantarmi "tanti auguri", mi regalarono persino un palloncino con dei "18" stampati.
Non ebbi tempo per pensare bene a come la mia vita era cambiata.
Senza neanche accorgermene, iniziai a piangere, era stata una giornata da sè davvero piena di emozioni.
Quando tornai a casa ricevetti altri auguri, e Michele mi cantava a modo suo "Happy Birthday".
Oggi ho diciotto anni, dovrei sentirmi magari più responsabile, più saggia, più...
Più proprio nulla.
La vita mi ha insegnato che non sono gli anni a far crescere una persona, ma le esperienze che vive.
Io sono cresciuta senza dover attendere i 18, a modo loro le esperienze mi hanno cambiata e fatta crescere.
Sapevo che dovevo farmi carico di tutte loro, essere forte, non pensare al dolore ma neanche dimenticarlo perché avrebbe fatto parte della mia vita così come la felicità.
Perché se l'amore ti fa essere felice, il dolore ti fa crescere.
Feci un respiro profondo e mi buttai praticamente nella doccia.
Ambra era agitata, sicuramente era per la mia festa.
Che ore erano?
Non sapevo dirlo con precisione, dentro la doccia persi la concezione del tempo, ma non dovevo fare tardi.
Mi asciugai i capelli e guardai l'orologio: 15:26
-Ehi tesoro!-mi chiamò Giada.
-Si?
-Ma... dobbiamo andare dalla parrucchiera! Perchè ti sei lavata i capelli da sola?
-Parucchiera? Davvero?
-Oh si! Dai vestiti così andiamo subito...
-Ma...
-Niente ma, ordini di Ambra, e tu lo sai... 
Feci un sorriso complice pensando ai modi della mia sorella.
-Oh si!
Mi andai a vestire freneticamente.


Quattro ore più tardi avevo un aspetto incredibile.
Stavolta però era diverso.
La ragazza nello specchio ero io, mi sentivo me stessa, a differenza della festa di Michele dove quel trucco sembrava farmi diventare un'altra persona.
Ero bella,  bella davvero, ma ero io.
I capelli color cioccolato erano tanti boccoli raccolti in uno splendido fermaglio color smeraldo (il mio preferito!), Giada mi avrebbe portato il vestito ideato da Ambra stessa a momenti.
Intanto diedi una sbirciata su Facebook, per poco non mi venne un colpo: Un messaggio da parte di Luca.
Mi sentii un po' in colpa (anzi forse molto), con il ritorno di Michele io e Luca non ci eravamo più parlati come una volta, diciamo che dopo la sua dichiarazione le cose sono andate piuttosto male tra di noi.
Sono sempre stata una persona sincera, non sarei mai stata in grado di condurre un sentimento che non sentivo mio. Anche se Michele non fosse tornato, in ogni caso avrei preso questa scelta.
Mi sentivo triste ogni volta che ci pensavo, avrei voluto dirgli tante cose, ribadire quanto lo apprezzassi e come volessi che lui trovasse una ragazza degna di lui. Ma queste parole sono sempre vuoto.
Non mi sono mai trovata nella condizione di dire "No" a qualcuno, è una sensazione orrenda, perché dopo anni e anni di amori non corrisposti ti rendi conto che stai facendolo del male così come ti è stato fatto.
Ma non si può amare sotto costrizione. Non possiamo pretendere dal nostro cuore questo.
Ogni qualvolta che pensavo a ciò che provavo per Luca sentivo il cuore quasi intrappolato, incapace di esprimersi per intero.
Non ho sentito quella scintilla che di solito si associa a quei bellissimi amori, e anche se in passato mi sono innamorata di persone sbagliate sentendola quella scintilla, ho capito che un qualcosa funziona solo quando quella scintilla si sente per entrambi.
E credetemi, prima o poi arriva.
Mi feci coraggio e lessi il suo messaggio:

"Ciao Stasia... buon compleanno! Mi dispiace non poterci esserci stasera... passa una buona serata."


Avevo saputo un po' da tutti che Ambra e Luca mi stavano organizzando la festa, perciò anche se adesso la nostra amicizia era stata compromessa non trovavo giusto che dopo tanto lavoro lui non ci fosse.
Volevo che sapesse che per me la sua presenza era importante, che ciò che provavo per lui era comunque bello, ma non come voleva lui.

"Avrei voluto che ci fossi Luca, grazie davvero per tutto, significa molto per me."

Inviai quel messaggio senza attendere una risposta, conoscendo Luca sapevo che avrebbe consumato il risentimento non facendosi più sentire, gli volevo un bene dell'anima e in quell'attimo mi chiesi se in un mondo parallelo in questo momento noi due eravamo due ragazzi felici insieme.
-Posso entrare?
Giada entrò sorridente e posò l'abito sul letto.
-Sarai bellissima, lo sei già!
Sorrisi e l'abbracciai.
Era una donna fantastica, sarebbe stata di sicuro un esempio da seguire.
L'abito era color smeraldo (naturalmente) simile a quello dei red carpet (diamine... quanto avevano pagato!?) con dei brillantini e con uno scollo ad U sexy ma non volgare.
Baciai l'abito come se fosse dotato di anima propria e mi vestii.
Ambra per poco non urlava appena uscii dalla porta.
-Oh! Mio Dio! Sei... no... sei stupenda!
-Grazie a te!
-Macché, allora sei pronta sorellina?
C'era soltanto lei nel salotto, gli altri (compreso Michele che non vedevo dalla mattina) erano già usciti.
-Non dirmi che...
-Oh si!
Quando Ambra aprì la porta di ingresso trovai nel parcheggio una limousine bianca ad aspettarci.
-Cosa!? Ambra tu sei una pazza! Tutti questi soldi... mamma mia che pazza!
-Un grazie era sufficiente!
-Grazie! Ma... diamine! Tutto questo lusso... davvero... merito tutto questo?
Mi fece una faccia del tipo "devo prenderti a pugni?" io sorrisi ed entrai, l'autista ci sorrise cordiale e il modo in cui mi chiese:-Dove la porto, signorina? - mi ricordò vagamente il Titanic e dedussi che era stata di sicuro Ambra a pianificare quell'ennesima stupenda atmosfera.

Il locale era decorato davvero bene all'esterno, c'erano palloncini verdi nell'entrata, in ognuno di essi c'era scritto qualche messaggio con un pennarello nero: "Auguri stasia, da Sara e Simona", "Ti vogliamo bene! Da Giada e Carlo" etc.
Quando entrai notai che c'erano tutti, ma davvero tutti.
Fabiola, Ilaria, i miei compagni di classe e altre amicizie fatte durante l'anno.
E naturalmente c'era Michele che sorrideva raggiante.
Mi applaudirono come se avessi fatto chissà cosa, arrossii guardandomi i piedi in pieno imbarazzo.
Ambra ululava di gioia e soddisfazione, mi voltai e notai il suo abbigliamento:  indossava un abito viola aderente al busto che poi diventava man mano più ampio fino ad arrivarle alle ginocchia. R
Ricordava un fiore. 
I capelli biondi erano decorati da violette piccole e delicate, era bellissima!
Michele indossava un abito elegante ed aveva un portamento così di classe... quella sera l'avrei visto bene a fare il gentleman nei palazzi super chic della zona.
-Che la festa abbia inizio!-gridò Ambra.
Il Dee-Jay partì subito con la mia canzone preferita del momento:"Love me like you do" di Ellie Goulding, andai d'istinto verso Michele.
E fu una scelta davvero idiota.
Le persone volevano darmi gli auguri e quindi venne spinto di lato.
La scena mi ricordò quella del suo compleanno dove era successa la medesima cosa.
Anche lui sembrò pensare allo stesso episodio poiché gridò:"C'è sempre qualcuno di mezzo quando ci vogliamo fare gli auguri".
Poi dopo un bel po' di minuti partì la canzone "The Nights" di Avicii e finalmente Michele mi raggiunse.
Inciampai e mi prese per la vita:-Presa!-disse.
La stanza si illuminò di luci colorate stile discoteca ed iniziammo a ballare.
-Facciamo gli auguri ad Anastasia!-Esclamò il dee-jay.
Tutti esultarono e Michele mi guardò allegro.
-E questo è solo l'antipasto! Anzi... tra poco arriva davvero, dopo questa iniziate a prendere posto alla tavolata lì a sinistr...oh no Enrico quella è la destra!- e dopo questa uscita di scena il Dee-Jay mixò al massimo delle sue capacità.
Io e Michele ballammo, mi ritrovai sorpresa ad osservare come fossimo "giusti", non so spiegarmelo bene, ma giusti nel senso che solo con lui sentivo di potermi trovare bene.
Eravamo come due pezzi che si incastravano perfettamente.
L'amore è proprio proprio così.
Ognuno di noi è un pezzetto di questo enorme puzzle, cerchiamo di andare bene con qualcuno ma notiamo subito che non funziona, poi quando pensiamo che il nostro pezzo sia perduto chissà dove, lo troviamo.
L'amore è completezza, ma finché non senti quella scintilla devi continuare a cercare.
Ero a capotavola con Michele a sinistra e Ambra a destra, poi tutti gli altri che parlavano eccitati.
Il fotografo iniziò a scattare a raffica, dopo alcune foto non ci vedevo più per colpa del flash.
-E la serata è solo iniziata!-commentò Ambra ridendo.
-Ambra grazie... sei la miglior organizz...-feci per dire, ma lei mi bloccò subito:
-Aspetta la fine serata e poi potrai dirmelo, comunque l'abito che indossi e quello che indosso io è stato fatto da me, ovviamente solo il modello, poi le sarte hanno fatto il loro lavoro...
-Sei un genio, Ambra è bellissimo! Hai talento diamine! Da quanto tempo ci lavori?
Lei sorrise compiaciuta e poi si alzò per dire qualcosa al fotografo.
-Giovanni?-chiesi sottovoce a Michele.
-Secondo te?
-Oh... 
-Spero tanto che noi non finiremo così!
-Dopo tutto quello che abbiamo passato, anche questo?-chiesi ironica.
-Tranquilla piccola foglia, non sarà così.
Fece una faccia buffa che mi fece scoppiare a ridere.
-Quella sera è stata una specie di sogno. Tutta la notte, finché giorno non ci separi.-gli risposi un po' triste.
Mi fece un sorriso malinconico.
-Non volevo, davvero. Pensavo fosse al cosa più giusta da fare per non farti soffrire. Sono stato un grandissimo idiota, testa di rapa, stupido... ho sbagliato davvero. Ero convinto che allontanandomi ti avrei fatto un favore, che tu forse mi avresti persino odiato, pensavo che scriverti subito per spiegarti le mie motivazioni sarebbe stato solo peggio. Poi però non ti toglievo dalla testa, pensavo e ripensavo al mio errore. A come ti avessi persa. Avevo paura di scriverti. Sentivo che mi odiavi, e non avresti sbagliato. Fu il mio istruttore a farmelo capire, sai? Mi parlò del suo più grande rimpianto, non aveva sposato la donna che amava perché lei era solo figlia di un povero operaio e suo padre non voleva deviazioni sociali. Mi ha fatto capire che quando si ama non bisogna reprimere nulla. Specialmente se si sente una specie di...
-...scintilla?-lo aiutai.
Il suo sguardo era infervorato.
-Si! Di scintilla. Mi disse che quando senti questa scintilla con qualcuno, e quel qualcuno la sente con te... devi fare l'azzardo. Compresi che io quella sera avevo davvero sentito quella scintilla, e penso che anche tu. Ci ho messo tempo, ma l'ho capito. Mi sento un incredibile idiota.
-Ti confiderò... mi sono sentita anche un po' presa in giro. Quando ti dissi che ero abituata alle cose che mi andavano male... tu che mi assicuravi di no, e poi invece sei stata l'ennesima ferita. Non ho mai smesso di amarti lo stesso però.
Mi guardò disarmato.
-Mi sento un vero idiota.
-No, sei tornato. Non sei un idiota, lo sei stato- sorrisi - ma adesso sei qui, prova più che vera del fatto che lo hai capito. Se tu resti, io resto. Lo capisci questo, vero Michele Grandi?
-Lo capisco, e... ti amo.
Mi baciò e quel bacio attirò l'attenzione di tutti i presenti.
Non m'importava, potevo sentire le ali uscire, stavo volando.

A quel punto quando ci separammo tutti ci fecero un applauso, Michele si alzò e andò verso il palco.
-Buonasera a tutti!-esordì.
-Mick Bigs! Mick Bigs!-urlarono in risposta tutti.
-Devo fare un discorso, lo devo a quella bellissima ragazza lì... la vedete? Quella che sembra brillare di luce propria.-indicò me.
-Woooo.-risposero tutti.
-Prima che arrivasse qui, mi sentivo perso, l'unica via di fuga era la musica, passavo giornate intere a scrivere testi. Allora non facevo molto successo, mi mancava qualcosa.
Non vivevo le vere emozioni, capite? Mi affidavo sopratutto a quelle degli altri, cantavo d'amore ma non avevo la minima idea di cosa fosse.
Poi un giorno è arrivata una ragazza timida e introversa. Aveva i capelli un po' in disordine, un sorriso stanco e timoroso, ma i suoi occhi brillavano davvero.
La vidi e non vidi più nulla se non lei.
Più passava il tempo più desideravo conoscerla, capirla.
Era come se fossi attratto da una calamita.
Ogni volta che ci incontravamo ero tentato dal dirle "Ma dove sei stata per tutto questo tempo?", non ho mai pensato a nessuna come pensavo a lei.
Ho iniziato a scrivere nuove canzoni che notavo piacevano di più, realizzai che era tutto merito suo, di quella ragazza. Provavo le vere emozioni, ciò prima di lei era semplicemente futile apparenza. Poi durante la notte di Natale, mentre l'albero era acceso e lei era lì per i suoi pensieri, mi feci avanti.
L'atmosfera era surreale, pensavo di sognare, e mi dissi "Ora o mai più".
La baciai, e lei ricambiò. Fu la cosa più bella di tutto il mondo. Le nostre fiamme si erano unite, eravamo perfettamente in sintonia. Vedete, io credo che la sintonia con qualcuno l'avverti subito, avete presente quella strana sensazione che sentite anche quando vedete uno sconosciuto? Quello strano pensiero "Con quella persona mi troverei bene"? Ci sono alcune scintille che si accendono solo con determinate persone, e le senti immediatamente, queste scintille.
Non sempre vengono ricambiate, ma quello è naturale. Però, credetemi, quando succede sembra di toccare il paradiso. Auguro a tutti voi di sentire questa scintilla, di amare con trasporto, di non reprimere i vostri sentimenti, specie se vengono ricambiati. Di acquisire da ogni delusione una lezione, di continuare ad amare e a cercare qualcuno per cui quella scintilla è valida. L'amore è bellissimo, l'assenza di esso fa male. Perciò amate, amate come io amo lei. Che per chi non l'avesse ancora capito... è la mia musa ispiratrice, e si chiama Anastasia.
Salgo sopra il palco e ci lasciamo andare ad un bellissimo bacio. 
Lo amo, Dio quanto lo amo.

E la notte è ancora lunga, fuori ci sono le stelle e le ammiro in mezzo all'allegria in mio onore, Michele al mio fianco che mi stringe a sé donandomi il sentimento più puro e prezioso che esista al mondo, mi sento nascere di nuovo posando il mio sguardo su quel ciondolo che aveva una promessa.
L'ho fatto papà, ho mantenuto la promessa.
Sono felice.









 
EMOZIONI A MILLE! LEGGETE VI PREGO :) #VanelTag 
Sono emozionatissima ragazze! Ho iniziato a scrivere questa storia il 18 novembre 2013 (tre anni fa a momenti), come ripeto spesso sono cresciuta con questa storia, maturata con Anastasia, ho messo tra le righe alcune emozioni che mi ha fatto provare la vita, sono sicura che in alcuni momenti vi sarete ritrovate anche voi proprio perché nonostante la differenza delle storie in ognuna di noi le sensazioni e le emozioni restano le stesse.
Mi piace pensare che questa storia possa dare coraggio a tutte voi, mai arrendersi, si possono superare i momenti bui e la felicità prima o poi busserà anche alla nostra porta.
Ho tantissime cose da dire ma non trovo le parole, ma una cosa devo assolutamente farla presente: LA STORIA NON E' FINITA! Mi spiego meglio, è un po' come se terminasse un libro di una saga, ho in mente una trama per completare una volta per tutte questa mia amata storia, arriverà presto e spero possa emozionarvi come questa.
INOLTRE: ho intenzione di pubblicare uno spin-off su Ambra, riguarda le preparazioni della festa per Anastasia e inoltre c'è un amore inaspettato...
Visto che non è un addio questo, niente lacrime! (magari solo un po') Ci sentiamo presto, vi voglio un gran bene!
PS: E' molto probabile che in questi giorni pubblicherò una sorta di riassunto di tutta la storia, visto che considera tempi molto lunghi (due anni e mezzo) penso sia giusto rinfrescarci la memoria!)
Voglio ringraziare loro:
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GRAZIE PER IL SOSTEGNO LETTORI E LETTRICI! SIETE STATI I MIEI COMPAGNI LUNGO QUESTO VIAGGIO.


PS: Hai appena finito di leggere questa storia in qualche data lontanissima da questa? Tipo un 2019? Non esitare a commentare, la me futura è molto curiosa di sapere!



Vanel, semper.


  
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