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Autore: thembra    30/06/2016    4 recensioni
Che dire, adoro gli x-men e adoro Rogue e Wolwerine assieme e questa sarà una sana Rogan con tanta storia dentro però.... mah, speriamo di far bene ^w^ Ciao!!!
metto spoiler perchè prenderò qualcosa da wolwerine origins U.U
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Raven/Rogue, Logan/Wolverine
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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E i tuoi stivali chiari logori e scoloriti affonderanno nella terra fatta di nuvole, le tue gambe lunghe e sottili parranno gracili stecchini agli angeli che le crederanno incapaci di sostenere il tuo busto titanico.
E sulle spalle larghe che per anni hanno falciato l’acqua portandoti sull’olimpo dei nuotatori  si vedrà il tuo immancabile giaccone in vello.
E gli occhi sottili chiusi dal cloro e dal sale, protetti dall’ombra della tua bombetta, non saranno accecati dall’invincibile luce e guarderanno calmi e seri l’immenso di dove sarai.
Nuove avventure Bud.
Nuove praterie da esplorare, mitici e possenti cavalli da domare, vecchi amici partiti troppo presto da ritrovare, nell’attesa di rivedere quelli rimasti indietro.
Mangerai fagioli anche lassù, menerai le mani giocando, parlerai di cose dotte e farai sorridere i piccoli angeli che se fossero rimasti a terra avrebbero riso e passato serate fantastiche nelle cucine o nei salotti delle loro case guardandoti alla TV.
E poi verrà anche Lui, si hai capito bene vecchio caro Bud, verrà e ti batterà la mano sulla spalla, e ti dirà che sei stato bravo, che hai vissuto una bella vita dando ottimo esempio, che hai unito generazioni e ispirato milioni di persone;  e si Bud, pure Lui ti chiederà l’autografo.
Sarà triste quaggiù, ma ci hai lasciato tanti regali e buoni insegnamenti.
Non ti dimenticherò mai.
MAI!
 
 
 
Con profondo rispetto e tanta tristezza.
Marie
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Posò la penna a lato del foglio con delicatezza prima di tornare a guardare l’immagine sorridente di quello che era stato il suo idolo di bambina, occupare l’intera grandezza dello schermo dell’aula comune.
 
“Morto l’attore Bud Spencer al secolo Carlo Petersoli nato a Napoli il 31 ottobre 1929 […] eravamo tutti attorno a lui, tutti vicini […]
Non ha sofferto e l’ultima parola che ci ha detto prima di chiudere gli occhi è stato, grazie …”
 
Dire che c’era rimasta male neanche rendeva l’idea, da venti minuti s’era estraniata dal mondo.
Intorno a lei i ragazzi passavano facendosi i fatti loro, un paio incuriositi dalla foto le avevano chiesto chi fosse il tizio ma lei non aveva dato loro risposta.
Jubilee ad una certa se n’era andata seccata.
 
“Mi chiami per darti ripetizioni in matematica e poi neanche presti attenzione … ‘Ro?”
“…”
“Fatti sentire quando hai la testa giusta per studiare, cià”
 
E se n’era andata lasciandola così, davanti alla notifica su Facebook della pagina di cinema italiano alla quale era iscritta da anni recante la nefasta notizia.
Cavoli.
C’era rimasta di merda.
 
Ricordava la prima volta che aveva visto in tv un suo film mandato in onda su di un canale della parabola all’interno della rassegna del genere spaghetti western; stava per uscire con delle amiche quando aveva sentito suo nonno ridersela ed incuriosita aveva imboccato la porta del salotto trovandolo seduto sul divano concentrato sullo schermo.
 
“Vieni a guardare Marie, è uno spasso sto duo!”
 
Nonno Marlin era di gusti piuttosto difficili e faceva strano vederlo ridere così di gusto per un western oltretutto. Aveva sbirciato l’orologio e visto che era in anticipo di una ventina di minuti s’era messa vicino a lui a sentire che avevano i tre pistoleri da ridire con lo sceriffo nascosto dietro al giornale.
E quella scena, quei dialoghi semplici ma buffi e spiritosi l’avevano talmente divertita che decise di annullare l’uscita rimanendo col nonno per tutta la durata del film a ridere come una scema.
S’era poi documentata sui due attori ed era riuscita a trovare la loro intera filmografia che aveva guardato e riguardato in compagnia dell’anziano mattacchione di suo nonno ogni volta che questi veniva a farle visita.
C’erano ricordi di sere umide e afose accompagnate da suoni di violino e fischi acuti. Echi di padellate cazzotti e pareti di legno sfondate da sgabelli, e così tante risate da rischiare di pisciarsi addosso.
 
E adesso così dal niente, mentre cercava di farsi entrare nella zucca asintoti e non asintoti leggeva da una notifica su facebook che una della sue leggende se n’era andata silenziosamente con un grazie.
Era allibita.
 
Si grattò la testa nonostante non avesse alcun prurito e quest’azione improvvisa sembrò scuoterla un po’.
Staccò gli occhi dallo schermo guardandosi intorno notando che se n’erano andati tutti, l’angolo in basso a destra del monitor diceva che mancava poco all’ora di cena, probabilmente erano andati tutti a prepararsi.
Ricordava d’aver avuto un paio di brontolii di stomaco poche decine di minuti addietro ma adesso neanche aveva fame, solo un po’ di sete semmai.
Deglutendo si alzò dirigendosi all’angolo degli snack dov’era sicura avrebbe trovato almeno una bottiglietta d’acqua.
 
Fu sorpresa di trovare Logan chinato verso il foglietto nel tornare.
 
“Logan”
“Ciao ragazzina”
 
In silenzio gli passò davanti rimettendosi a sedere dopo aver dato un paio di sorsi alla bevanda mentre Logan allungando la mano prese il bigliettino strappato dal block notes per leggerlo.
Per nulla infastidita lei aspettò ticchettando le dita sulla scrivania; ogni volta che levava lo sguardo sul video l’espressione dell’uomo le regalava un sorriso furbo.
Sentì una tirata di cuore.
Che robe!
 
“È una dedica molto bella, il vecchio ne sarà onorato ma non hai menzionato birra e salsicce, se andrà avanti solo a fagioli sai che tuoni poi…”
 
E fu così che lei scoppiò a ridere.
Felice per le belle parole e la battuta, ancora di più nel sapere Logan fan di Bud.
 
Si lasciò coccolare rimanendo seduta mentre lui le massaggiava le spalle, accettò i suoi baci sulla guancia e si beò nel suo forte abbraccio.
 
Groooowl
 
 
Le era tornata la fame.
 
“Andiamo a mangiare Marie, ti porto fuori vuoi?”
“Ok”
 
 
………………………………
 
 
 
 
E l’aveva portata, il fetente, nel quartiere Italiano di New York dove stavano tutti rendendo omaggio al grande attore, dove nei ristoranti per tutta la settimana il menù sarebbe stato birra e salsicce o fagioli alla Bud, dove nelle tv se non passavano la cassetta o, i più tecnologici i DVD, di porgi l’altra guancia era quello di Altrimenti ci arrabbiamo, o chi trova un amico trova un tesoro.
Scelsero un ristorante solamente perché stava incominciando il film preferito di Marie, lo chiamavano Trinità e lei, sentendo il fischio della colonna sonora d’apertura l’aveva trascinato in direzione del Mario’s grill prendendo posto proprio vicino alla tv chiedendo se era possibile, visto che si trattava di un DVD, cambiare l’audio in inglese visto che l’italiano non lo capiva per niente. Il vecchio proprietario e suo figlio ridendo dissero che per i fan d’oltreoceano di Bambino e Trinità potevano anche fare  lo sforzo di sentire l’orrendo doppiaggio, tanto conoscevano i dialoghi a memoria loro.
 
E si era divertita come una matta, aveva conosciuto un sacco di persone amanti dell’attore, aveva sentito tanti aneddoti e curiosità, di quelle che non si trovano su wikipedia scoprendo tante cose nuove e belle su di lui.
Aveva abbracciato e ringraziato il vecchio Tom promettendo che sarebbe ritornata , che le loro ottime birre e salcicce gli erano valse due nuovi e fedeli clienti.
 
………………………
 
“Accosta.”
 
Voltando il capo e levando l’immancabile sopracciglio Logan non accennò a rallentare né a mettere la freccia, erano praticamente arrivati.
 
“Nh? Mancano meno di dieci minuti Marie.”
 
Dovevano solo oltrepassare il boschetto che risaliva la collina verso la villa, perché ferm-
La mano che lei gli posò sulla coscia, tremendamente vicina all’inguine fu spiegazione più che sufficiente.
 
Era tempo di ricompense.
E lui che lo aveva fatto senza scopi personali.
Le dita strinsero appena la pelle.
 
“Accosta”
 
Accostò.
 
 
E adesso stava godendo da morire mentre le labbra e la lingua di Marie facevano meraviglie, mentre lo graffiava appena coi denti per succhiarlo e leccarlo con pesanti movimenti di gola e lingua.
La testa già inclinata scricchiolò all’altezza del collo all’ennesima ondata di piacere, uno spasmo al bacino e alle braccia per avvicinarla e tenerla ferma, un grido represso, lo schiocco del suo rilasciarlo per poi ringoiarlo.
 
“Ma-Marie!”
“Mhnm”
 
E i mugugni di risposta di lei generarono vibrazioni che espandendosi si propagarono dalla gola alla lingua al suo membro già duro e stimolato e …
Una carezza ben fatta gli causò il capitombolo e venne con un grido roco inarcandosi in avanti mentre i polpastrelli si perdevano fra i capelli di lei che ingoiava tutto lentamente. Gli spasmi delle sue dita contro le gambe erano ulteriore estasi.
 
Impiegò alcuni attimi a riprendere coscienza di sé respirando pesanti boccate dal naso, Marie si rimise al suo posto lisciandosi i capelli arruffati; aveva in volto un’espressione tranquilla e spontanea impossibile da attribuire ad una capace di fare certi lavoretti.
La guardò sorridendole; forse era proprio per questo che la amava così tanto, per le sue mille espressioni, le sue capacità, la bella voce capace di incantarlo, lo sguardo in grado di ammaliarlo ma più di tutto era il suo spirito, così fresco e libero e puro e vivace, così forte da essere sostegno delle sue fragilità, così bianco da sbiadire il nero della sua di anima, così dolce e buono da smussare persino le lame di Wolverine.
 
“Vieni qui!”
 
L’attirò a sé portandola con non poca fatica a cavalcioni; capendo le sue intenzioni lei si alzò sulle ginocchia permettendogli di sfilarle leggings e slip fin oltre i polpacci in modo che avesse libertà di movimento e …
 
“Ah”
 
Quando la prese smise di pensare coerentemente e rispose solo alle richieste del suo corpo muovendosi d’istinto, stringendolo a sé, cercandogli le labbra e le guance e il collo.
Era felice come non mai.
Sicura che questo stato fosse durato per sempre.
 
 
Avrebbe imparato presto che due giorni di sole non fanno l’estate.
 
 
 
 
 
 
 
TH
 
 
 
 
Allora, scusate lo scherzo fatto ieri, semmai qualcuno fosse rimasto deluso;
Il fatto è che ci tenevo tanto a postare la dedica a Bud, che è il mio idolo.
Giustamente mi è stato fatto notare che scritto e messo così il capitolo sembra più una dedica personale, beh, non posso negare che non lo sia, ma trova il suo spazio all’interno del capitolo comunque, quindi una volta modificato non dovrebbe violare alcuna regola del sito.
Non l’ho postato tutto ieri solamente perché il finale mi sembrava troppo sconcio per essere inserito all’interno di un capitolo dove ho messo una dedica e quindi l'ho cancellato e riscritto più volte. Risulta anche più corto, ma è uno special =).
 
Detto ciò spero vi piaccia, fatemi sapere che ne pensate e alla prossima.
Anche perché è ora che avvenga l’incontro adesso, no?
Saluti!!
 
=)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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