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Autore: __checcapocchia__    01/07/2016    0 recensioni
Salve a tutti, io e una mia amica abbiamo deciso di creare una raccolta di flashfics, su i vari personaggi della saga di Harry Poter, creata dalla meravigliosa J.K. Rowling.
Un Hogwarts come non l'avete mai vista.
Dal testo:
"Capitolo 1...
Gi alunni si voltarono tutti verso Draco Malfoy, aspettavano la fatidica frase, ma la risposta che lui diede fu: "Ve lo sognate! Mio padre, questo, non lo verrà a sapere..."
"Capitolo 2...
Si accarezzò le gambe, a causa di un taglietto che si era fatto nella fretta, quando ricevette un'occhiataccia dal tavolo dei professori."
"Cap 3...
Camminava svelto e scendeva le scale per raggiungere i sotterranei, come una ragazzina alle prese con la prima cotta, quando lo vide li davanti ai suoi occhi, il suo adorabile amore, nel suo abito nero e i suoi occhi scuri"
"Cap 4...
La McGranitt si alzò, fece due passi e si voltò, [...] , poi con un cenno di bacchetta, il gessetto raggiunse la sua mano e iniziò la lezione, come se nulla fosse."
Spero che questa raccolta di Flashfics, uscita dalla mente malata della mia amica vi piaccia, e spero in una qualche recensione, bella o brutta che sia.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Un amore speciale
 
Pansy Parkinson, nota Serpeverde, si era presa una cotta spropositata per Hermione Granger.
Non appena la guardava, quasi soffocava nelle sue stesse parole, o sveniva direttamente.
Più e più volte Draco, Blaise, o qualsiasi altra serpe si era ritrovata costretta a portarla in infermeria di peso.
Uno sfortunato giorno, Hermione, si stava dirigendo verso il dormitorio delle serpi, intenta a finire una ricerca con la Greengrass, assegnata loro da Piton, ma quando aprì la porta della stanza invece di trovarvi Daphne, vi trovò una Pansy avvinghiata in maniera morbosa, ad un fantoccio di grandezza naturale con le sue fattezze: -Ti amo vita mia! Sposami! – Gridava felice mentre strapazzava il fantoccio.
Inutile pensare alla faccia che poteva avere la Granger in quel preciso istante, che si limitò a richiudere la porta e allontanarsi da lì cautamente, anche se per sua disgrazia, Daphne, avendola riconosciuta, la chiamò a gran voce, e passato nemmeno mezzo secondo, la povera Hermione si ritrovò a terra immobilizzata dalla stretta salda della Parkinson, che sembrava volesse frantumarle qualche costola, da quanto la stringeva.
Con il poco fiato che le era rimasto, la Grifondoro tentò di chiedere aiuto, ma ormai era troppo tardi.
  
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