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Autore: onetrueklaine    01/07/2016    1 recensioni
“Ed il primo posto va ai… Warblers della Dalton Academy”.
Quando sentì questa sentenza , seppe che era tutto finito.
A dire il vero era una bugia.
Seppe che era finita quando era stato annunciato che gli Hipsters erano arrivati al secondo posto; perché non c’era assolutamente nessuna possibilità che le New Directions potessero aver battuto i Warblers...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Finn Hudson, Jeff Sterling, Kurt Hummel, Nick Duval | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Blaine Devon Anderson'
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Blaine era …leggermente scioccato.

Chiuse gli occhi , le parole dei suoi amici risuonarono nella sua mente..

“..se c’era qualcosa che ci stai tenendo segreto.. noi non lo abbiamo detto ad alta voce, ma il tuo nome sulla lista non è Blaine Anderson.

E’ un po’ più lungo, in effetti.. Il tuo nome è Blaine Devon Anderson..

E così ci stavamo chiedendo, a dire il vero io mi stavo chiedendo, se c’era qualcosa che ci stai tenendo segreto..

Era tutto finito ora, giusto?

Lo avevano scoperto.

Non era stato abbastanza attento.

Avrebbero detto che aveva tradito la loro fiducia, che aveva mentito loro.. cosa che aveva fatto.

Non avevano torto.. era una persona orribile.

Li aveva offesi.

Erano stati tutti così gentili con lui e lui aveva preso a calci la loro fiducia e la loro amicizia .

Avevano ragione ad essere arrabbiati.. e cosa sarebbe successo a sua madre?

Quando i media avrebbero scoperto la notizia, avrebbero di sicuro cercato la sua famiglia.

L’avrebbero importunata?

Avrebbero iniziato a raccontare bugie su di lei?

Ne sarebbe stata tanto imbarazzata.

Ed i suoi fans, cosa avrebbero pensato? Lo avrebbero abbandonato?

“Blaine?” disse Kevin con calma, e Blaine alzò lo sguardo brevemente.

Poi abbassò lo sguardo sui suoi piedi ( erano li dopo tutto) aggrottando le sopracciglia.

Aprì la bocca, cercando di dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma nulla venne fuori.

E poi all’improvviso , successe.

“Io… io lo faccio.. ho un.. segreto. E mi dispiace davvero tanto”.

Kevin chiuse le labbra ed annuì rapidamente

“ E quale sarebbe esattamente?”

“.. Io sono Devon.. Cioè lo youtuber..”

Avrebbe voluto dire di più, spiegarsi, solo che non poteva.

Non sapeva come.. cosa dire.. come scusarsi.

“Okay” disse Tobias “ credo che ormai lo abbiamo capito tutti adesso.

Ma quello che voleva in realtà sapere era cosa significa tutto questo?

Cioè nella vita vera sei completamente diverso da come appari nei video.

Ed il tuo look… non avevamo la più pallida idea!

Non parli o ti vesti come lui, è come se foste due persone completamente diverse..

E’.. solo un tuo modo di esprimerti?

O è solo una parte differente di te stesso?

Una personalità diversa?”

Blaine deglutì.

Non aveva nessuna risposta per questo.

Non si era mai permesso di pensarci.

Ogni volta che la domanda veniva fuori, lui chiudeva il discorso.

Si impose di non pensarci troppo.

Perché chi era lui veramente?

Blaine o Devon?

Entrambi?

Nessuno dei due?

“Sinceramente non lo so.

Tutto questo è solo accaduto.

So che questo deve sembrare strano, ma non so come spiegarlo.

Mi dispiace.

Ma non è solo un personaggio che recito o altro.

Non lo so..”

Si sentì stupido. E vulnerabile, cosa che non gli piacque affatto.

“Cosa farete adesso” chiese con calma.

Potevano praticamente distruggere la sua vita, sapendolo.

Ma forse.. forse c’era una piccola possibilità che non lo odiassero?

Forse avrebbero taciuto per un po’?

Non sembravano arrabbiati.

I tre ragazzi si guardarono l’un l’altro.

“Faremo tutto ciò che vuoi” disse Kevin, e Logan e Tobias confermarono con un sorriso, annuendo.

“E’ il tuo segreto e non è compito nostro dirlo agli altri”

Blaine sentì una scarica d’adrenalina percorrergli il corpo.

“Oh Dio, grazie davvero! Ero così spaventato che potevate.. odiarmi o altro! E’ davvero bello che non lo raccontiate in giro ed io prometto mai più segreti. Sono così..”

Blaine farneticava ormai e Logan rise alzando le mani.

Poi fece un passo verso di lui e posò le mani sulle spalle del più giovane.

“Amico, dovresti davvero imparare a fidarti delle persone.

Cioè noi conosciamo Wes e David, il fatto che siano così famosi qui non è un problema.

Voglio dire, si sono ovviamente pieni di talento e io sono un loro grande fans, ma.. non è una gran cosa , sai?

Almeno per noi.

Non ne faremo mai un polverone o altro”

Blaine lo guardò negli occhi ed annuì.

Aveva ragione.

“Mi dispiace. Ma io mi fido di voi, e voi ragazzi siete degli ottimi amici.

Ho dovuto essere sempre attento .
Nella mia vecchia scuola non ho mai avuto qualcuno di cui mi fidassi al punto da dirgli qualcosa di così grosso.

Non mi era proprio passato per la mente che mi avreste solo accettato”

Tobia annuì.

“Capiamo”

Dopo qualche minuto di confortevole silenzio, Logan parlò di nuovo.

“Io ho una domanda per te però. E per favore , solo non perdere la testa, ok?..

Puoi farmi un autografo?”


Giovedì:

“Kurt?” disse il padre dall’altra parte della porta. “Ti sei alzato? La scuola inizia tra un mezz’ora, di solito a quest’ora sei già in macchina”.

“Lo so.” Pensò mentre si sedeva sul letto, lamentandosi .

“Kurt? Sto entrando” la porta si aprì lentamente, e suo padre si affacciò non osando invadere lo spazio privato di suoi figlio.

Avevano instaurato un’atmosfera pacifica nelle ultime settimane, e Burt non voleva tornare indietro.

Guardò Kurt per qualche secondo, che era seduto silenziosamente sul letto guardando le coperte.

“Kurt, che succede?

Come mai non sei ancora vestito?

Persino io ho sentito la tua sveglia, non mi puoi dire che hai dormito troppo.”

Kurt prese un respiro profondo.

“Non l’ho fatto”

“Allora come mai sei ancora a letto?”

“Non mi sento davvero bene, papà”, disse portandosi la mano allo stomaco e sorridendo debolmente a suo padre.

“ Posso restare a casa , oggi? Mi sento come se dovessi vomitare “

Burt alzò le sopracciglia.

Suo figlio normalmente non si ammalava mai, il ragazzo mangiava sempre in maniera sana e l’ultima volta che era stato malato era stato anni fa.

Ma doveva ammettere che suo figlio sembrava davvero stare male.

Il ragazzo si mosse lentamente come se provasse dolore, sembrava debole e un po’ nasale e la sua pelle aveva una sfumatura di giallo che non appariva buona. Del tutto.

“Mhm..” disse, “ Va bene, stenditi allora , si nota che non stai bene. Io chiamerò la scuola e tu chiamerai me se hai bisogno di qualcosa , okay?”

Kurt annuì vacillante e si ristese, sorridendogli.

“Grazie , papino”

Le sopracciglia di Burt si alzarono ancora di più.

Se lo chiamava papino era una cosa seria.

“Non c’è problema Kurt” fece qualche passo verso suo figlio, sentendo la necessità di essergli vicino.

Si ricordava di quando Kurt era malato da piccolo e Burt lo teneva stretto tra le braccia fino a quando non si addormentava con il sottofondo della sua musica da musical preferita.

“Hai bisogno che resti a casa? O che ti cucini una zuppa o altro?”

“No papà, va bene. Puoi andare al lavoro”.

“Non posso lasciarti da solo a casa.

Si vede che stai male.. senza offesa.

O forse potrei fare una corsa al supermercato e prenderti qualcosa?” guardò l’orologio, “ Ti farò una zuppa in pochi minuti , si?”

“Posso stare da solo, lo prometto.

Ti chiamerò se dovessi sentirmi peggio e.. poi, sono sicuro che mangiare la tua zuppa mi farebbe stare peggio”.

Burt rise ed annuì.

Per lo meno , non aveva perso il suo senso dell’umorismo.

“Okay. Ma puoi chiamare quando vuoi, okay?

Porterò il telefono con me”.

“Grazie”.
 

Venerdì:

Venerdì fu.. abbastanza normale.

Blaine aveva cominciato a preoccuparsi di nuovo giovedì, non sapendo come comportarsi di fronte ai suoi amici e non sapendo come si sarebbero comportati loro.

Ma tutto fu piacevolmente ..normale.

Fece una lunga chiacchierata con Wezzy&Dave sulla “ cosa a cielo aperto” , come la chiamava David.

Stavano organizzando un tour in giro per l’America, per due mesi , per fare concerti in giro.

Allo stesso tempo volevano incontrarsi con altri youtubers con cui erano amici per fare qualche video insieme, e chiesero a Blaine se avesse voglia di andare con loro una volta finita la scuola.

Ma lui li ringraziò per l’offerta promettendo di pensarci.

Era steso sul letto, sfogliando alcuni spartiti, quando squillò il telefono.

“Sarà di nuovo David” pensò così rispose senza guardare il numero.

“Pronto?”

“Hey Blaine. Sono Sebastian”.

“Cazzo.. “ , ancora non aveva letto nessuno dei messaggi dell’altro ragazzo, e , francamente, non ne sentiva il bisogno.

Sebastian lo aveva ferito deliberatamente e non voleva ricascarci , non voleva perdonare.

Per una volta voleva essere lui lo stronzo e solo ignorare qualcuno.

Ma ora che sentiva la sua voce..

“Oh, uhm.. Si”

“Perché non hai risposto ai miei messaggi?”

Blaine si alzò dal letto e cominciò a girovagare per la stanza.

“A dire il vero non ne ho letto nemmeno uno”.

Si fermò davanti la sua finestra e guardò un ragazzo ed una ragazza che si abbracciavano e baciavano vicino ad una macchina.

Erano di sicuro una coppia, e Blaine si augurò di poter anche lui avere qualcosa di simile.

“Beh avresti dovuto, perché c’erano almeno tre scuse perfette “ disse Sebastian e Blaine sbuffò.

“Non voglio delle scuse, Sebastian. Cioè è bello che tu sia dispiaciuto perché non è stato per nulla bello..”

“Beh, non è stato bello il fatto che tu te ne sia andato. Sono dovuto tornare dentro per rimorchiare un uomo di mezza età che ha figli, Blaine.

Figli.”

Blaine sentì una piccola fitta al petto.

Come poteva Sebastian essere così disinvolto sul sesso?

E Blaine?

Significava davvero così poco per lui?

Era uscito con Blaine e dopo che avevano litigato aveva dormito con un altro ragazzo che nemmeno conosceva?

“Come può questo essere colpa mia?” Blaine lo voleva sapere, “ Non è che dovevi per forza fare sesso l’altra sera”.

“Oh , dai Blaine. Non essere così femminuccia. Volevo divertirmi e tu sei più un ragazzo da appuntamento. Così sono tornato per cercare qualcun altro. E allora?”

“E allora?” Blaine non poteva crederci.

Come poteva Sebastian essere così privo di tatto?

“Si sono proprio un ragazzo da appuntamento! E sono sicuro che tu lo sapevi, ed hai comunque cercato di ingannarmi per portarmi a letto !

Non lo avevo capito all’inizio ed ho pensato che non sapevi cosa stavi facendo, ma hai cercato di farmi ubriacare quando io ti avevo chiaramente detto che non volessi .

Mi hai mentito dicendomi che il drink non fosse alcolico.. hai almeno pensato che se avessi dormito con me sarebbe stato uno stupro?”

“Oh calmati. Sei proprio una reginetta del dramma, baby”

“B.. Baby? Ma sei fuori di testa?”

“Okay, è chiaro che sei di pessimo umore, B. Che ne dici se ti calmi e poi mi chiami quando..”

“Non chiamarmi B! Chi ti credi di essere?”

“Uh, Blaine. Cerca di calmarti, okay?”

Ormai , Blaine stava urlando al telefono.

“No che non mi calmo! Prima di tutto non sono una femminuccia se mi arrabbio per quello che hai fatto e secondo..”

“Ad essere onesti, sarai anche sexy, ma sei alquanto noioso. Devi scioglierti un po’, Blaine, hai davvero bisogno di imparare cosa significa divertirsi. Ma questo è..”

“NO! Non devo. Mi diverto tantissimo con i miei amici. Sei uno psicopatico , Sebastian. Non chiamarmi mai più”.

Chiuse la telefonata e si gettò sul letto.

Sebastian era incredibile.

Perché aveva telefonato comunque?

Mica aveva pensato che Blaine fosse pronto per il secondo round?

Prese di nuovo il cellulare e chiamò David.

“Pronto? Blaine.. è tutto okay?”

“Si.. uh.. a dire il vero no.” disse portandosi una mano sugli occhi.

“Possiamo parlare? Sebastian mi ha appena telefonato”

“Oh no. Ma certo. Ho almeno venti minuti prima di dover uscire. Ho un appuntamento stasera”

“Grazie amico”.

 
Sabato

“ Entra, papà”.

“Come ti senti oggi?  Perché giuro che se non ti senti meglio ti porto direttamente in ospedale”.

Kurt era steso sul letto ed era triste.

Sfortunatamente stare male riguardava non solo i giorni di scuola ma anche i weekends.

Ma.. non poteva andare in ospedale.

Non poteva.

Si morse il labbro.

“Non devi papà, davvero”

“Io credo di si “ disse il padre triste, incrociando le braccia. “ sono tre giorni e il tuo volto è ancora più pallido di ieri, figliolo. Non è normale”.

La voce del padre era piena di preoccupazione e Kurt dovette distogliere lo sguardo.

Il fatto era che Burt era preoccupato per nulla.

Non era malato.

Era un bravo attore e i suoi esercizi vocali lo avevano aiutato a fingere stanchezza e una brutta tosse.

Con l’aiuto del suo kit di trucchi , aggiungendo un po’ di ombra gialla sulla sue guance, tutto era perfetto.

Ma nonostante le sue ottime doti di attore, non avrebbe mai convinto un vero dottore che era malato.

“A dire il vero mi sento meglio. Non credo che vomiterò ancora” cosa che non aveva fatto prima , almeno non da mercoledì.

“Si. Forse perché non hai mangiato nulla negli ultimi tre giorni?” disse il padre inespressivo.

“Ho mangiato. Tanto a dire il vero” .

Ma suo padre non doveva saperlo.

E doveva convincerlo che sarebbe migliorato, perché non voleva avere problemi se suo padre avesse scoperto che gli aveva mentito.

“ Cosa ne dici se mi porti qualcosa e se non vomito , posso stare a casa? E.. tornare a scuola lunedì?”

Burt sospirò.

“ Se il tuo stomaco regge un toast e più tardi una zuppa, vedremo” e si voltò per andare in cucina.

“Grazie , papà” gli urlò.

Quando la porta si chiuse di nuovo, Kurt si lasciò scappare un sospiro frustrato.

Non gli piaceva mentire al padre.

Avevano appena ricostruito il loro rapporto e non voleva rompere la loro ritrovata fiducia.

Ma doveva farlo.

Non poteva tornare a scuola.. non dopo quello che era successo mercoledì.

Kurt correva per i deprimenti corridoi del McKinley, tenendo stretta la sua giacca rovinata al petto.

Alcune cheerleader avevano “ accidentalmente” rovesciato le loro granite su di lui.

E per rendere la cosa ancora peggio , tutti l’avevano viste.

Aveva fatto del suo meglio per fare credere che tutto fosse come una volta, rimanendo a testa alta e al top della catena alimentare.
Ma qualcosa come questa.. era stato messo in imbarazzo ed umiliato davanti a tutta la scuola e la gente aveva riso di lui.

La sua autorità era ormai inesistente.

“Hey fatina!” una bassa e beffarda voce lo chiamò.

Kurt non si girò, anzi continuò a camminare più velocemente.

Non voleva reagire ai soprannomi che gli atleti gli affibbiavano, ed era troppo mortificato in questo momento per affrontare qualcuno senza piangere.

“Aww.. cosa succede, fatina?”

“Non Karovsky..” pensò Kurt accelerando il passo.. “ Tutti ma non lui..”

“Dai, non scappare!” disse il grosso giocatore di football.

Kurt fece una smorfia e cercò di fare del suo meglio per non iniziare a correre.

“Lasciami in pace” mormorò, ma abbastanza forte perché l’altro potesse sentirlo.

Voltò l’angolo e vide di non essere lontano dalla porta.

Sentì la paura del grosso giocatore di football allentarsi, prese un respiro profondo ed allungò la mano verso la porta quando una mano lo afferrò.

A malapena riuscì a tenere stretta la sua giacca, e si ritrovò faccia a faccia con Karovsky e il suo amico Azimo.

Kurt non era sicuro su cosa fare: stare calmo e aspettare che se ne andassero o fare lo stronzo a sperare di intimorirli?

Un solo sguardo alla faccia da fesso di Azimo scelse per lui.

“Togli le tue mani dalle mie braccia Neanderthal” disse tra i denti.

Il giocatore di football si limitò a guardarlo senza dire o fare nulla, si avvicinò solo di più a Kurt, che non gradì la cosa per nulla.

Tolse la mano dalla sua spalla e fece un passo indietro finendo quasi contro il muro.

“Ti dirò una cosa Hummel. Mi sono stancato di questo giochetto cha fai”.

Kurt sbuffò

“Non sono sicuro di quale gioco tu stia parlando, Karovsky. Ma forse puoi provare ad usare qualche parolone e spiegarmelo?” sorrise al grosso ragazzo per un secondo, prima di realizzare che forse non era proprio una buona idea provocarlo.

Un secondo dopo era pressato al muro, la sua schiena scricchiolò dolorosamente,

Kurt gemette.

“Stai lontano da me!” disse un po’ più forte stavolta.

“Intendo questo! Cosa credi di fare..” Karovsky si sporse ancora di più, il suo volto vicino a quello di Kurt.

Il ragazzo più piccolo sembrava.. nauseato.

Nonostante la sua fama, era vergine.

E molto più di questo.. non aveva nemmeno mai baciato nessuno come si deve.

( si stava conservando per Devon, anche se è una possibilità lontana per ora)

Avere questo grosso e sudaticcio ragazzo pressato contro di lui, lo faceva stare male e semplicemente disgustato.

Lo spinse, ma fu spinto di nuovo contro il muro con molta più forza.

“Sei così dannatamente.. lo sai..” sussurrò Karovsky nel suo orecchio.

“Cosa?”

“Non ho idea di cosa tu stia parlando” si lamentò Kurt.

Non aveva abbastanza aria così, ed era spaventato perché iniziò a pensare a molte strane, orribili e strane idee di cosa il giocatore stesse parlando.

E poi… per un momento le labbra del grosso ragazzo indugiarono sulla sua gola, e Kurt rabbrividì e dovette sforzarsi di non vomitare proprio ora e li.

Azimo sembrava non avesse visto cosa stesse accadendo tra loro, stava controllando il corridoio per essere sicuro che fossero soli.

Quando la grossa, viscida e spiacevole lingua sparì, Kurt sentì altre parole venir mormorate nel suo orecchi, ma non poteva concentrarsi perché .. sbagliato.. e no.. e  questo era così disgustoso!

“Sei così sexy e scommetto che sembreresti ancora più bello sulle tue ginocchia per me, Hummel.

Ed è così che ti avrò, capito?

So che mi vuoi così tanto quanto io ho bisogno di te ed ora che hai perso il posto in cima per Quinn, ti avrò tutto per me”.

“Co..cosa?” balbettò Kurt.

Non poteva credere che qualcuno potesse essere così stupido!

Lui interessato a David Karovsky?

“Cazzo no.. Proprio quando stava per dirgli esattamente questo, Karovsky si sporse in avanti e… pressò le sua labbra su quelle di Kurt, solo per un secondo , prima di allontanarsi e guardarlo con occhi vitrei.

“Oh Dio” sussurrò Kurt scioccato.

“Lo so..” sorrise Karovsky.

Kurt lo spinse via , le lacrime agli occhi per il panico.

“Perché lo hai fatto?”

“Cosa?”

“Baciarmi, stronzo! Non so dove prendi le tue informazioni, ma io non ho assolutamente nessun interesse per te”

Quasi urlava, strofinandosi le labbra nel frattempo.

Azimo si voltò ed iniziò a ridere.

Kurt non era sicuro se stava ridendo di lui o di Karovsky che era stato rifiutato.

“Di cosa parli Hummel? Smettila di negare i tuoi sentimenti”

“Io..” disse indicandosi Kurt, “ non ho nessun sentimento per te eccetto il disgusto”, strinse la giacca ancora più forte e poi si voltò per andarsene.

“Spero di essere stato abbastanza chiaro con te” disse tremante.

Karovsky si lasciò sfuggire qualcosa tra un lamento ed un urlo prima di afferrare di nuovo e tirare tra le sue braccia Kurt.

Kurt era di nuovo, contro la proprio volontà , pressato contro qualcuno e si sentì singhiozzare.

Era ancora scosso per prima ed era certo che il danno emotivo lo avrebbe perseguitato per sempre.

“Sarai mio. Anche se fosse l’ultima cosa avrò, ti avrò” , sussurrò con voce profonda al suo orecchio e Kurt si lasciò sfuggire un altro singhiozzo.

Cos’ha Karovsky che non va?

Cosa sta succedendo?

E dove erano gli altri?

Perché nessuno era venuto a salvarlo?

Non ebbe risposta.

Kurt stava ormai piangendo nella giacca sporca che Karovsky gli aveva pressato sulla bocca per soffocare qualsiasi rumore potesse fare.

Lo spinse a terra e poi se ne andò.

In nessun modo sarebbe tornato in quella scuola. Da lui.
 
“Kurt! “ sentì suo padre chiamarlo dalla cucina, “ Vuoi qualcosa di speciale da mangiare?

“No , grazie” gli urlò di rimando.

Guardò in basso sulle sue mani e si rese conto di quanto rovinate fossero le sue unghie.

Di solito le ha sempre ben curate, ma negli ultimi giorni aveva iniziato a mangiarsi le unghie.

Doveva tornare a scuola.

Lo sapeva..

Per suo padre ed il loro rapporto.

E perché non c’era la possibilità che lui potesse dire a qualcuno quello che era successo.

Era troppo spaventato.



NOTE

Ok ..prima di tutto scusate per ieri.. ma è stata una giornataccia... 3 ore dal dentista..SIGH!!!

Ma come promesso ecco il 10 capitolo..

Allora Kevin , Tobias e Logan hanno scoperto il "segreto" di Blaine.. e Blaine è riuscito finalmente a dirlo a qualcuno della sua nuova scuola.. come saranno adesso le cose tra i Warblers??..

Cambierà qualcosa??

Nel bene o nel male?

E Kurt???...

Troverà il coraggio di tornare a scuola dopo... il "bacio" rubato di Dave?

Per quanto io abbia apprezzato molto la "crescita" di Dave nel TF... ( da bullo ad orsetto... ahahaha )... questo Dave mi mette i brividi....

Alla prossima settimana....
   
 
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