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Autore: vanessie    01/07/2016    5 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 12

“Il tipo ideale”

 

 

POV Nicole

Era trascorso del tempo, stavo ancora con Andrew, ma il suo comportamento mi irritava sempre più. Come al solito anche quel venerdì sera mi aveva lasciata sola per uscire con i suoi amici. Avevo raccontato a Kevin i miei dubbi, le mie preoccupazioni e il mio gemello non faceva che spronarmi a far sì che parlassi chiaramente con Andrew, spiegandogli che non ero una bambolina da utilizzare solo quando ne aveva voglia, bensì ero la sua ragazza e meritavo più attenzione e rispetto. Come dar torto a Kevin? Me lo aveva detto fin dall’inizio che non sarebbe stato il ragazzo giusto per me e ci aveva visto bene.

“Andiamo Nicole! È una festa tra amici, ti divertirai!” esclamò Cat per l’ennesima volta uscendo dalla sua camera tutta rivestita. “Amici che non conosco…tranne te e il tuo ragazzo, praticamente gli altri non so neppure che faccia abbiano” “Ed è per questo che ho chiesto a Luke di portare con sé un amico da presentarti, anche lui non conosce gli altri, per cui potrai parlare con qualcuno che come te è estraneo al gruppo” affermò. Alzai un sopracciglio “E questo dovrebbe convincermi a venire?!” “Ascolta…Luke dice che questo suo amico è completamente il tuo tipo, abbi un po’ di fiducia, sii positiva” “Vengo solo per non crearti dispiacere…vorrò proprio vedere questo ragazzo…il mio tipo…” dissi pensando che in realtà c’era soltanto una persona con la quale volevo trascorrere la serata…e non mi riferivo ad Andrew, bensì a Jonathan. Mi alzai dal letto scocciata e mi vestii carina. Mi arricciai i capelli e misi il trucco. Insieme a Cat raggiunsi la festa nella confraternita dell’ala scientifica dell’ateneo. Luke, infatti, frequentava il corso di laurea in farmacia. Appena entrammo Luke ci venne incontro, salutò la sua ragazza con un bacio “Ciao Nicole, ti ha convinta a venire eh?!” “Ciao Luke…sì…sai quanto è insistente” risposi “Ti voglio presentare un mio amico, studia qui anche lui, segue il corso di laurea in chimica e fisica applicata” “Ok” “Vedrai ti piacerà, è simpatico ed è un bravo ragazzo, aspetta che vado a chiamarlo” disse. Si allontanò in fretta e così restai con Cat. Andammo al tavolo degli stuzzichini e cominciammo a servirci in due piattini di plastica patatine, noccioline, salatini e altre schifezze. “Cerca di essere aperta e disponibile con questo ragazzo, Nikki” mi disse d’improvviso Cat “Perché dovrei?” “Perché Luke dice che è davvero molto in gamba. Oltretutto è un gran bel figo e quindi penso che possa piacerti alla grande” “Cat…tu come fai a sapere che è un gran bel figo?! Comunque sai che sto con Andrew” “Beh me lo ha detto Luke che lui è parecchio bello. Quanto a Andrew…sembra che se lo ricordi solo quando gli fa comodo che sta insieme a te…e poi sappiamo entrambe che tra voi le cose non sono tanto perfette. Ti meriti di meglio e lo sai, devi solo ammetterlo” “So che non è una di quelle relazioni che ti fanno perdere la testa, ma…insomma voglio bene ad Andrew” “Nicole…alla nostra età tu non dovresti accontentarti di uno a cui vuoi bene, di uno che non ti fa perdere la testa. Dovresti essere al settimo cielo quando lo vedi, dovresti pensare che lo ami, che non puoi fare a meno di lui, che hai bisogno di farci l’amore almeno tre volte al giorno…” concluse e sorrise a qualcuno dietro di me, troncando lì la discussione. Mi voltai e rimasi di stucco alla vista del ragazzo che volevano farmi conoscere…sì esatto, era proprio il mio tipo ideale, ma purtroppo non potevamo andare oltre l’amicizia…e non per Andrew.

 

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“Ciao…mia tipa ideale” mi disse sorridendo, probabilmente anche a lui avevano detto che io potevo essere il suo ideale di ragazza “Ciao, come stai?” domandai avvicinandomi per dargli un abbraccio “Bene e tu? Com’è andato l’esame ieri?” “Sto bene e l’esame…beh 30 e lode” risposi “C’era da immaginarselo, secchiona!” esclamò. “E il tuo esame invece Jonathan?” gli domandai “Bene, anche per me un bel 30 e lode” rispose. “Quindi voi vi conoscete già…” disse sconsolato Luke, entrambi annuimmo “Da un’infinità di tempo…praticamente da quando è nata. Sono il miglior amico del suo fratello gemello” spiegò John. “Hai visto che hai fatto bene a venire con me alla festa?” mi domandò Cat sottovoce con un’espressione furba “Ohhhh sapevi che il ragazzo era Jonathan?” risposi con ovvietà “Sì” “Potevi anche dirmelo” affermai “Infatti ti avevo detto che era il tuo tipo ideale. Avevo ragione no?” “Cat non farti sentire, ti prego chiudi il becco” sentenziai. I miei amici mi lasciarono sola con John. Non ci eravamo mai visti nelle ultime due settimane, a causa dello studio. Quello infatti era il mese della sessione d’esame e quindi entrambi eravamo alle prese con folli giornate di studio.

“Prendiamo da bere?” mi propose ed io accettai. Mi versò un cocktail nel bicchiere e me lo porse. Lo prese anche lui e poi andammo a sederci sulle scale a sorseggiarlo e a parlare. “Andrew non c’è?” “No…è andato con i suoi amici” “Fantastico” disse ironicamente. Sapevo che a lui non piaceva, in realtà era solo una delle tante persone che mi diceva che non eravamo una coppia affiatata. “Il venerdì sera lascia sola la sua ragazza? Cioè è fuori” “Johnny ti prego, non parliamo di questo” “Come vuoi” “Ascolta vorrei fare una video-intervista per il mio blog e pensavo…ti va di aiutarmi?” gli proposi “Che dovrei fare?” “Vorrei parlare dell’eclissi di sole di martedì e…beh tu studi tutte queste discipline scientifiche e pensavo che saresti la persona adatta” “Sai che la risposta è sì, ma scusa…Andrew non studia astrofisica? Non dovrebbe saperne più di me?!” “A lui non piace partecipare. A dire la verità crede che il mio blog sia una perdita di tempo” spiegai. “Direi che per una ragazza che studia giornalismo il blog è praticamente l’abc per fare pratica” “Infatti è così” “Comunque va bene. Per l’intervista dico” “Grazie” “Sai che lo faccio volentieri” “E tu sai che lo apprezzo tanto” risposi. Mi fiondai tra le sue braccia, con John era perfetto, lui mi capiva, comprendeva le mie esigenze di studio, mi aiutava e mi dava sempre il suo massimo supporto. “Balliamo?” mi domandò quando la musica si fece più lenta e l’atmosfera si riscaldò. Accettai, presi la mano che mi aveva offerto per aiutarmi ad alzarmi in piedi dalle scale e lo seguii. Mise le mani sulla mia vita ed io le poggiai sulle sue spalle. Iniziammo ad ondeggiare, era così bello il contatto con lui…mi sobbalzava il cuore ogni volta che mi sfiorava, mi veniva la pelle d’oca quando i polpastrelli delle sue dita toccavano la mia pelle. Appoggiai la testa sulla sua spalla sinistra e inspirai quel profumo che lui emanava. Sapeva di muschio, di foglie verdi di felce, di sole e mare mescolati insieme. Sapeva di La Push, di casa, di famiglia. Nessuno dei due volle interrompere il lento per parecchio tempo, restammo incollati anche quando la musica cambiò, diventando assordante e ritmata. Era stato imbarazzante ma favoloso fingere che fosse il mio ragazzo. “Mi accompagni nel mio settore?” chiesi riferendomi all’ala dell’ateneo nel quale si trovava la mia stanza “Certo” disse. Nel tragitto continuammo a parlare, a ridere, a scambiarci idee e opinioni su questioni stupide e anche serie.

 

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“Entri un attimo?” gli proposi una volta giunti davanti alla porta della mia stanza “Ok” “Accomodati, scusa per il disordine!” esclamai indicandogli il divano della zona giorno.

“Vuoi che ti offra qualcosa?” “Vieni qui” disse prendendomi per un braccio e facendomi sedere accanto a lui con delicatezza. “Nicole senti…io voglio essere sincero con te. Mi dispiace vederti sempre sola, insomma stai con un ragazzo e trascorri la gran parte dei fine settimana senza di lui” “Ci tiene ad uscire anche con i suoi amici” “Lasciandoti sola” “Beh noi ci vediamo il martedì, il giovedì e la domenica pomeriggio” mi affrettai a precisare. “Wow…no dico wow…cioè se tu fossi la mia ragazza io non vorrei trascorrere neppure un giorno senza vederti” disse. Cavolo, se voleva colpirmi ci era appena riuscito. Anch’io la pensavo così “Andrew è un tipo diverso” “Non è adatto a te” “Perché credi che non lo sia?” “Perché tu sei una passionale…non ci credo che ti basta vederlo 3 giorni a settimana” “Capisco le sue esigenze…tutto qua” “Ma non hai voglia di andare da lui? Di piombare a qualsiasi ora nella sua stanza e fargli una sorpresa, di fare qualcosa che spezzi la fastidiosa routine alla quale ti ha abituata?” “Beh io…” “Avete i giorni stabiliti anche per fare l’amore?!” chiese ridendo. Lo colpii sul braccio e risi “Pensi che te lo verrei a dire deficiente?” “Andiamo siamo amici…dimmelo” “Non ci sono giornate stabilite per quello, anche se di solito…lo facciamo il martedì e la domenica” ammisi sentendomi avvampare. Jonathan scoppiò in una grossa risata “Oh mio Dio Nikki…quindi avete i giorni stabiliti!!! Cioè questo sta male, te lo dico con affetto, ma credimi…sta parecchio male” affermò. Rimasi in silenzio e abbassai gli occhi. “Hey che ti prende? Ti sei offesa?” “No tranquillo, è che…” “State insieme da quanto? Cinque mesi? In teoria dovreste farlo come minimo…5 volte a settimana. All’inizio dev’esserci passione” “Lo so ma…comunque i mesi sono sei” “Ok, sei mesi…il discorso non cambia. Cioè voglio dire: lo fate 2 volte a settimana, il martedì e la domenica e scusa ma…mi sembra follia. Diciamo che…a 40 anni cosa farete?” mi chiese mettendosi ancora una volta a ridere. “Forse siamo così…spenti…perché…non mi trova abbastanza sexy o non riesco a farmi desiderare” ammisi.

 

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Quel pensiero ce l’avevo sempre avuto. Ok con Andrew non c’era la perfetta intesa sessuale, ma effettivamente mi chiedevo se non fosse colpa mia. Lui era carino, non uno di quei tipi belli e maledetti che piacevano a me, ma lo trovavo carino.

“Aspetta Nik, hai la febbre? Stai vaneggiando!” esclamò mettendomi una mano sulla fronte, come per misurarmi la febbre. “Come puoi pensare che sia colpa tua? Come puoi credere di non essere abbastanza…sexy?” “Non lo so” “Tu sei la ragazza più bella che conosco e non sto esagerando per sollevarti il morale. Sei stupenda, ecco vedi…questo tuo modo di spostarti i capelli è talmente…talmente sensuale che…” “Dove vai?” gli chiesi quando si alzò e prese il giubbotto di jeans appoggiato sulla sedia “Sarà meglio che vada…non posso sentire queste cazzate” “Grazie per avermi fatto compagnia stasera, ma non voglio che tu vada” “Grazie a te…ragazza ideale” disse ripensando al fatto che i nostri amici non sapevano che in realtà noi due ci conoscevamo già e ritenevano che fossimo perfetti l’uno per l’altra. Lo accompagnai alla porta per salutarlo “Ci vediamo domani per l’intervista da pubblicare sul mio blog allora?” “Sì, buonanotte Nikki” “Buonanotte, fammi uno squillo quando arrivi nella tua stanza” “Va bene…e se dalle tue labbra sento dire di nuovo che non sei bella abbastanza mi arrabbio” disse, facendomi ridere. Lo salutai ancora e chiusi la porta. Andai a struccarmi. Non smettevo di sorridere davanti allo specchio mentre ripensavo alla bella serata trascorsa con il mio migliore amico. Mentre riflettevo sul fatto che lui mi riteneva bella. Mi sdraiai a letto e feci scorrere nella mia mente alcune immagini di noi vissute quando eravamo più piccoli a La Push, quando andavamo al liceo, ma soprattutto ricordi vissuti a Seattle, ricordi carini di momenti in cui ci eravamo divertiti, in cui eravamo usciti insieme a Cat, al suo ragazzo Luke e a Robbie…da quando ero al college avevo un casino di esperienze meravigliose da associare all’amicizia con John e un miliardo in più di ragioni per sognare che tra noi potesse sbocciare qualcosa di più profondo.

 

NOTE:

Eccomi qua! Cat ha organizzato una serata per la sua amica Nicole, visto che odia l'atteggiamento di Andrew e vorrebbe invece che Nicole trascorresse le sue serate con gli amici, in particolar modo con Jonathan. Come previsto Nicole è molto felice di aver accettato l'invito di Cat, poichè ha la possibilità di starsene con John. Lui le ha detto apertamente cosa pensa di Andrew e per qualche strano motivo lei sembra non voler addossare tutte le colpe di quella relazione fallimentare su Andrew...insomma...che ti passa per la testa Nicole? So che ve lo state chiedendo in molte...

Concludo con questo video in cui possiamo vedere i ricordi di fine capitolo di Nicole https://www.youtube.com/watch?v=RYY0eYRQDhE

A venerdì!!!

Vanessie

   
 
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