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Autore: EchelonDeathbat    02/07/2016    1 recensioni
Questo per me è il finale di questo meraviglioso manga. In attesa di leggere quello vero di Ai Yazawa.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altro Personaggio, Nana Komatsui, Nana Osaki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: La disperazione di Hachi

 

Mi svegliai per colpa della pioggia che batteva contro i vetri. Guardai sul cellulare che ore fossero: le 9.00.

Mi voltai dalla parte di Nana mormorando con la voce impastata: -Nana, è meglio alzarci-.

Ma di fianco a me non c’era nessuno.

-Nana!- esclamai.

In un primo momento pensai fosse andata in bagno, così non gli detti peso. Sbadigliai sonoramente e mi alzai lentamente, il pancione cominciava ad essere un po' ingombrante.

-Andiamo a fare colazione, che ne dici? Di cos’hai voglia? Mmm...sì, una bella cioccolata calda è quello che ci vuole-. Parlai con il bambino dentro di me.

Così andai in cucina per prepararmi la colazione.

Poco dopo arrivò Shin sbadigliando con i capelli tutti spettinati e i segni del cuscino sulla faccia.

-Buongiorno mammina!- esclamò contento di vedermi.

-Buongiorno! Cosa vuoi che ti prepari la mamma per colazione?- gli chiesi dandogli un affettuoso bacio sulla guancia.

-Un caffè corretto non sarebbe male-.

-Facciamo un caffè classico, eh-.

Mentre preparavo la colazione pian piano arrivarono tutti, anche Yuri che mi fulminò con lo sguardo, ma di Nana non c’era traccia.

-Ragazzi, avete visto Nana?- domandai dopo che tutti avevamo finito di mangiare.

-Credevo stesse ancora dormendo-. Rispose Yasu.

-No, quando mi sono svegliata lei non c’era. Credevo fosse in bagno-.

Anche la mattina prima Nana era uscita di casa senza dire niente a nessuno, magari era andata a trovare ancora Ren…

Provai a chiamarla lo stesso al cellulare per assicurarmi che stesse bene. Ma ci accorgemmo che il telefonino era rimasto in camera sua, ma mi calmai un attimo vedendo che le sue cose erano ancora dove le aveva lasciare, quindi pensai che almeno in ogni caso non se ne fosse andata.

Ero comunque arrabbiata, sapeva che non volevo che stesse da sola, che avevo paura che potesse commettere qualcosa di stupido, ma lei non mi ascoltava mai. Scommisi che avesse lasciato il cellulare apposta in casa.

Ad un certo punto Nobu notò un foglietto accanto alla foto di Ren.

Lo lesse ad alta voce: -’’Perdonatemi, ma è meglio così per tutti’’. È la calligrafia di Nana-.

Rimasi pietrificata nel sentire quelle parole.

-Ch-che cosa vuol dire?- squittii con una vocina acuta. Le lacrime iniziarono a pizzicarmi gli occhi.

-Che se n’è andata, no?- borbottò Yuri non molto preoccupata. Certo, a lei importava solo tenersi Nobu legato a sé, degli altri non le fregava nulla.

-N-Nobu, dimmi che non è vero!- gridai.

Il ragazzo era rimasto con lo sguardo fisso a terra, anche lui sconvolto. Nel sentire le mie parole mormorò: -Leggi tu stessa-.

Presi tra le dita tremanti il biglietto e lessi. Era vero, Nana era andata via.

-N-no…- bisbigliai.

-No! No! No!- cominciai poi a gridare correndo verso la porta d’ingresso. La spalancai e cominciai a correre in mezzo alla pioggia che stava portando via la neve. Intanto continuavo a gridare il suo nome a squarciagola sperando che lei fosse ancora lì da qualche parte e che potesse sentirmi, sperando che fosse tutto uno stupido scherzo. Le lacrime cominciarono a rigarmi il viso e mi annebbiavano la vista, la pioggia mi aveva inzuppata tutta da capo a piedi, ma io continuavo a correre.

Ad un certo punto qualcuno mi prese un braccio e mi fermò: era Nobu, anche lui stava piangendo.

-Hachiko ascoltami, non serve a niente correre senza una meta. Torniamo in casa, non ti fa bene stare in mezzo alla pioggia-.

Annuii piangendo come una bambina. Nobu aveva ragione, era inutile correre in mezzo alla pioggia, tanto Nana non era più lì, e chissà dov’era ormai.

Nobu aprì l’ombrello che aveva nell’altra mano e poi mi abbracciò, ed insieme camminammo verso casa.

-N-Nobu...che facciamo adesso?-

-La cerchiamo, Nana. Vedrai che la troveremo-. Rispose, ma sapevo che anche lui non credeva molto alle proprie parole, ma gli fui grata per essere stato gentile con me. Mi accoccolai di più a lui. Era inutile, sempre tra le sue braccia mi sono sentita protetta. In quel piccolo momento con Nobu, ripresi coraggio.

Appena rientrati dentro ci accolse Yuri, che ci osservava mentre Nobu mi stringeva e cercava di asciugarmi e di farmi prendere caldo. Quando lui la notò, smise subito e abbassò lo sguardo con aria colpevole.

-Tu!- esclamò verso di me arrabbiata. -La vuoi smettere di metterti tra me e il mio ragazzo?- e strillando così mi diede un ceffone in piena faccia. La guancia mi bruciava e sentii un gran male. “Se Nana fosse qui, tu ora saresti in fin di vita” pensai.

-Ma se impazzita? Come ti sei permessa?! Non stavamo facendo niente di male!- gridò Nobu ora arrabbiato a sua volta. Davvero non mi sarei aspettata che prendesse le mie parti contro la sua ragazza.

-Vi stavate abbracciando!- squittì lei.

-Questo è un momento delicato! La nostra amica è sparita e non sappiamo dov’è, Nana sta aspettando un bambino e tutto questo non aiuta. Invece di starle vicina, tu l’aggredisci senza motivo, sei proprio una superficiale ragazzina menefreghista!-

Non avevo mai visto Nobu più arrabbiato e frustrato di così, era nero in volto.

Yuri cominciò a piangere come una fontana. -E’...questo che pensi di me?-

Nobu si calmò un attimo e sembrava cercare le parole giuste. -Sì. Abbiamo passato dei bei momenti, è vero. Ma ora io devo pensare a ritrovare la mia migliore amica, se tu non riesci a comprendere appieno la situazione, allora è meglio se te ne vai. Queste tue scenate di gelosia non mi aiutano per niente, mi fanno solo incazzare da morire-.

Yuri abbassò lo sguardo e per un po' rimase così, immobile. Poi lo rialzò e mi fissò come mai aveva fatto prima, il suo sguardo da accusatore era diventato triste e rassegnato. -Hai vinto-. Mi disse, poi si voltò verso Nobu. -Se è questa la tua decisione, l’accetto. Ma se mai avessi bisogno di me, sappi che non mi troverai-. E dicendo così se ne andò. Io non la vidi mai più.

Mi sentivo uno schifo, tutta quella situazione mi ricordava la notte in cui scoprii che Shoji mi aveva tradita, ora capivo di più come si fosse sentita la sua nuova compagna. Anche se in quel momento io e Nobu non avevamo fatto niente, tra di noi c’era sempre qualcosa, era inutile nasconderlo. Comprendevo i sentimenti di Yuri pienamente, perché io ero proprio come lei.

Quanto volevo che Nana fosse ancora lì, insieme a me.

-M-mi dispiace-. Mugugnai.

Nobu sospirò e mi rispose: -Non preoccuparti, non è colpa tua. Era da un po' di tempo che continuava a fare così, oggi ha proprio toccato il limite. Ora dobbiamo occuparci di ritrovare Nana, Yuri non mi aiuterebbe in questa situazione-.

Mi sorrise debolmente e così feci io a mia volta. -Mi dispiace per la sberla, spero non faccia più molto male-.

-No, figurati, ormai è passato. Non sono poi così debole-.

-Lo so-.

E così entrammo in salotto dove c’erano tutti gli altri, anche Miu, alla quale avevano già spiegato la situazione.

-La polizia sta arrivando-. Ci comunicò Yasu, il suo tono di voce tradiva la sua preoccupazione.

E infatti pochi minuti gli agenti arrivarono e ci fecero delle domande. Portarono ognuno di noi nella camera accanto da solo e ci interrogavano.

Quando arrivò il mio turno, mi alzai tenendo la mano sul pancione e seguii il poliziotto.

Quando mi fui sistemata nella camera, un altro agente iniziò a domandarmi: -Quando hai visto la tua amica l’ultima volta?-

-Ieri sera, prima di dormire. Dormivamo nella stessa camera. Stamattina, quando mi sono svegliata, lei non c’era più-. Mi costrinsi a non ricominciare a piangere, dovevo essere forte.

-Pensi che la tua amica sia scappata per un motivo particolare?-

-Il suo ragazzo è morto da poco e ieri aveva rivisto dopo molti anni sua madre, che odiava. È scappata perché non ce la faceva più a reggere questa situazione, io la conosco bene-.

-Se la conosci così bene, allora forse saprai quali sono i posti in cui va di solito-.

-Ultimamente va in riva al mare, perché le ceneri di Ren sono state gettate lì, ma sono più che sicura che non è andata lì adesso-.

-Come fai ad esserne così sicura?-

-Perché stamattina non ho notato niente di strano, perché tutte le cose che ama sono ancora qui. La sua chitarra è ancora accanto al letto, le sue sigarette sono sul comodino insieme ai suoi anelli. Li ha lasciati qui perché vuole andarsene davvero-.

Mi fece ancora qualche domanda, poi mi lasciò andare.

-La troverete, non è vero?- domandai.

-Faremo il possibile, signorina-.

Ma non gli credetti più di tanto.

In tarda mattinata, arrivò Mai disperata più che mai.

-H-ho saputo cos’è successo! È la verità?- domandò piangendo.

Gli altri cercarono di calmarla e le portarono una tazza di tè.

Io non avevo la forza per consolarla, me ne stavo accanto alla finestra del salotto con la mano appoggiata la vetro, sperando di intravedere una figura esile e con i capelli corti tornare verso casa.

Ma l’unica persona che arrivò fu Takumi. Con tutto quello che successe, mi dimenticai che lui quella mattina sarebbe venuto a prendermi.

Appena entrò in casa, Yasu e gli altri gli spiegarono brevemente cos’era successo.

Sentivo i suoi occhi severi sopra di me, ma io non mi voltai a guardarlo, tenevo lo sguardo fisso fuori dalla finestra.

Dopo che ebbero finito di parlare, Takumi arrivò piamo di fianco a me e mi mormorò: -Nana, dobbiamo andare. Se ci saranno novità, Yasu ci chiamerà immediatamente-.

Mi voltai verso di lui e per la prima volta in vita mia vidi Takumi osservarmi con uno sguardo dolce e comprensivo.

-D’accordo-. Acconsentii mentre mi alzavo dalla sedia e con calma andai di sopra per preparare le poche cose che avevo preso su con me.

Appena entrai in camera, la chiusi a chiave e iniziai a piangere senza smettere. Preparai tutto con le lacrime agli occhi.

Alla fine osservai le cose che aveva lasciato Nana. Decisi di prendermi su i suoi anelli di Vivienne Westwood, glieli avrei riconsegnati io quando sarebbe tornata da me, perché lei tornerà. Ne sono convinta ancora adesso.

Salutai gli altri abbracciandoli tutti, promettendoci di vederci il prima possibile.

-Yasu, per qualunque cosa…-

-Ti chiamerò, Nana. Stai tranquilla-. Mi rispose cercando di tranquillizzarmi.

Io e Takumi entrammo in macchina e per un bel po' durante il tragitto non parlammo. Fu lui a spezzare il silenzio: -Nana...senti, lo so che tutto questo è difficile, ma vedrai che si sistemerà tutto, ci sono io con te-.

-Da quando in qua sei così sdolcinato?- gli domandai un po' troppo freddamente.

Nel sentire la mia risposta mi osservò per un secondo stupefatto e poi tornò a guardare la strada.

-Sei mia moglie, Nana. Lo so che a volte sono troppo duro con te e non di do le giuste attenzioni, ma come ti ho già detto una volta, io ti amo. Lo so che non lo dimostro come le persone normali, ma è così. Alla sola idea che tu te ne possa andare via da me, io divento matto. Questo è un momento delicato, stiamo per avere un figlio e la tua amica ha deciso proprio ora d’andarsene, perciò dimmi cosa devo fare per farti stare meglio-.

-Trovala-. Bisbigliai.

Lui sorrise e mi accarezzò la mano con la sua.

-La troveremo insieme, Nana. Io te lo giuro-.

Arrivammo a casa nostra e appena entrati io lo abbracciai ricominciando a piangere.

Takumi mi accarezzò la testa come faceva sempre per poi stringermi a sé.

-Andrà tutto bene, Nana. Farò in modo che vada tutto bene-.

Gli credetti e gli credo tutt’oggi, nonostante tutto.

 

NdA: eccomi col secondo capitolo, spero vi sia piaciuto!! Ditemi cosa ne pensate!! Non so se alcuni di voi saranno felici della rottura tra Yuri e Nobu e forse ho sbrigato troppo velocemente la faccenda, ma davvero io non sopporto quella ragazza, credo che sia il personaggio che odio di più di questa storia (colpa del fatto che come molti shippo Nobu e Hachi). Spero che il personaggio di Takumi sia caratterizzato bene, non so, secondo me lui starebbe vicino a Hachi in modo più dolce del solito dopo la sparizione di Nana perché comunque sa quanto queste due si vogliono bene. Comunque ditemi se ci sono degli errori/orrori. Ringrazio Venus Rottenmorgue <3 Ci sentiamo al prossimo capitolo, buon weekend e se siete tifosi di calcio come me, pregate per la vittoria dell'Italia stasera XD

The ring guardian

   
 
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