Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |      
Autore: Alemortalsweet    02/07/2016    1 recensioni
Fin dove può spingersi una donna per salvare ciò che ama? Una storia precedente alla saga, una nuova coppia ideata da me: Magnus + Jocelyn = Malyn.
Perchè li ho sempre visti bene assieme.
Dalla storia:
La figura posò gli occhi a mandorla, bui come una notte senza luna, sulla piccola addormentata, poi il suo sguardo si spostò di nuovo sul viso chiaro e lentigginoso della donna, le sorrise, mostrando i denti bianchissimi e affilati ''Sono Magnus Bane, il Sommo stregone di Brooklyn, so cosa accade nella mia città, e la bambina ha bisogno di me''.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Clarissa, Jocelyn Fray, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
  PREMESSE
 
Premetto che devo ancora finire di leggere la saga ‘’The mortal Instruments’’ quindi molte cose ancora non le conosco, ma voglio provare ugualmente a scrivere questa storia, sperando vi incuriosisca sempre più.
E naturalmente correggetemi se faccio errori sulle caratteristiche dei personaggi.
 
 1. Una visita inaspettata
 
 
Il caldo sole di mezzogiorno entrava abbondantemente attraverso le ampie finestre del piccolo negozio sulla Wall Street, e con il suo bagliore illuminava ogni quadro esposto sia all’interno che all’esterno, facendoli risplendere.

La proprietaria,  Jocelyn Fairchild, era seduta alla sua solita scrivania di legno decorata con un vasetto colmo di rose al centro e una montagna di pennelli di varie forme e dimensioni sparsi qua e là.

Tempo prima lavorava ogni pomeriggio dalle due alle sette tutti i giorni della settimana, finchè non era nata sua figlia: Clarissa, Clarissa Morgenstern.

 Da quel momento le sue ore di lavoro erano diminuite per badare alla piccola di appena otto mesi, che ora stava dormendo beatamente tra le braccia amorevoli di sua madre.

Quel giorno non si vedevano clienti, anche se ogni tanto qualche passante si fermava per qualche istante ad ammirare un paio di suoi quadri fuori la porta, soltanto una breve occhiata e poi si dileguava, senza dedicarci molte attenzioni.

Nei suoi quadri erano racchiusi mille ricordi, i ricordi di quando lei viveva ad Alicante: tutti quei prati verdi e boschi incantati, le montagne innevate, i suoi vecchi amici di infanzia mai più riabbracciati, la pace e la tranquillità che regnava sembrava essere senza fine…

Ma poi è dovuta trasferirsi, cambiare città, cambiare vita, imparare a vivere tra i mondani, cancellare le rune dalla sua pelle per sempre… e tutto ciò che aveva fatto era per sua figlia,  Jocelyn voleva proteggerla, nasconderla dal mondo degli Shadowhunters, cacciatori metà umani e metà angeli che combattevano contro i demoni, allontanarla da quel mondo fatto di sangue e pericoli.

Ma quando Clarissa sarebbe cresciuta? Che cosa sarebbe successo? Ci doveva essere un modo per tenerla all’oscuro di ogni cosa…

Immersa nei suoi pensieri, la donna si alzò dalla sedia sulla quale era seduta e raccolse i pennelli dalla scrivania, tenendo sua figlia in braccio , rimettendoli negli appositi contenitori appesi al muro.

Finito di riordinarli, stava per tornare a sedere, quando qualcosa attirò la sua attenzione: c’era qualcuno fuori al negozio, era una sagoma scura, completamente avvolta in un mantello nero con un cappuccio che nascondeva il volto.

Dalla statura si poteva capire che fosse un uomo, anche molto alto e capì subito che non era un mondano perché la gente che camminava sul marciapiede continuava a passargli attraverso, come se fosse un fantasma incorporeo, invisibile ai loro occhi, ma visibile agli occhi di Jocelyn: capì subito che voleva qualcosa da lei, continuava a fissarla e rimaneva immobile come una statua di marmo nero.

La donna strinse la figlia tra le braccia e uscì dal negozio, avvicinandosi a quella losca figura senza volto.

Il tono di voce era sicuro ''Signore, che cosa vuole da me?'' L’uomo non rispose, abbassò il cappuccio scoprendo la chioma di capelli neri irti come aghi, i tratti del viso erano spigolosi e la sua voce calda e suadente ''Come posso aiutarla?''.

Jocelyn corrugò le sopracciglia ''Che cosa intende dire?'' La figura posò gli occhi a mandorla, bui come una notte senza luna, sulla piccola addormentata, poi il suo sguardo si spostò di nuovo sul viso chiaro e lentigginoso della donna, le sorrise, mostrando i denti bianchissimi e affilati ''Sono Magnus Bane, il Sommo stregone di Brooklyn, so cosa accade nella mia città, e la bambina ha bisogno di me''.

Con un movimento appena percepibile, la mano del nascosto sfiorò la leggera peluria color pesca sulla testolina di Clary, la madre indietreggiò all’istante, urlandogli contro '' Non osare toccarla neanche con un dito, io te lo proibisco!'' Proprio in quel momento un uomo anziano si fermò a guardare, era perplesso e la fissava come se fosse pazza ''Signora, con chi sta parlando? Tutto bene?'' Jocelyn lo ignorò.

  Lo stregone sbuffò, senza smettere di sorridere ''Non vedo come puoi impedirmelo, signora Jocelyn Fairchild''.

La donna lo guardò con occhi da sfida, non reagì alla provocazione, allungò una mano nella tasca inferiore dei jeans e afferrò qualcosa: era un oggetto allungato, molto simile ad una bacchetta, ma di vetro con alcune decorazioni: il suo stilo.

Senza smettere di stare attenta alla figlia neanche per un secondo, impugnò lo stilo e tracciò velocemente una runa angelica sul suo polso sinistro, poi lo alzò mostrandolo a Magnus ''Sono una cacciatrice, uccido i demoni…ma anche i semi-demoni, puoi dire con tutto il cuore da parte mia al tuo padrone che ti manda, che dovrà passare sul mio cadavere per avere mia figlia''.

Il nascosto sembrò perplesso ''Odio dipendere da qualcuno…e comunque sono qui per aiutarti non per maledirti'' Il tono era calmo ''So che può sembrare difficile fidarsi ma, ho paura che sia la tua unica possibilità'' Fece una pausa ''Non succederà di nuovo'' Le sue dita scintillarono e una polverina azzurra si sollevò in aria, facendo starnutire la cacciatrice rimasta immobile con una mano che copriva il viso della piccola, come se avesse paura che quel fumo potesse avvelenarla.

Stava per ribattere ma lui era scomparso e per terra c’era un biglietto coperto di brillantini, lo prese in mano cercando di non rabbrividire, e lo lesse: in un’elegante calligrafia c’era scritto un indirizzo e una via che non aveva mai sentito prima, ma le parole che più rimasero impresse alla donna erano scritte sul retro del bigliettino:
 
Clarissa sarà al sicuro.
PENSACI.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Alemortalsweet