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Autore: Rebecca_Daniels    03/07/2016    0 recensioni
*DISCLAIMER: i nomi sono cambiati, ma i personaggi sono chiaramente appartenenti ai One Direction"
E' il 20 Agosto 2013 quando Lexi Golder, ventiduenne londinese per adozione, quasi dottoressa in Storia e fan sfegatata dei The Rush, vede la sua vita cambiare radicalmente. Che cosa potrebbe accadere se una pazza decidesse di sparare al suo grande amore risalente alle scuole medie, nonché cantante della band di cui è innamorata, durante il red carpet per il loro docu-film? Che cosa potrebbe riservarle il destino se per una volta decidesse di fare davvero qualcosa della sua vita? - Un viaggio ironico e introspettivo nella vita di una ragazza più o meno normale che forse capirà come non basta respirare per vivere. Buona lettura & Grazie xx
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21th August 2013




“Chi ha spento la luce?? Sul serio: io ho sempre odiato il buio... Non mi è mai piaciuto... Forse perché quel cretino di mio fratello David si divertiva a chiudermi nello sgabuzzino, dicendomi che le scope avrebbero preso vita e mi avrebbero tramortito e poi trasformata in un orribile mocio per i pavimenti... Non sto scherzando: qualcuno accenda una maledettissima luce!! Chiunque abbia potere sull'interruttore io vi avverto solo che quando mi viene un attacco di panico divento intrattabile, piagnucolo, mi lamento, parlo a vanvera e non ho più alcun controllo sui miei condotti lacrimali... Poi non dite che non vi avevo avvertito!! Avanti... Fate un po' di luce qui dentro... Oh...  Grazie!! Ora va molto meglio... Però è un pochino lontana quella lucetta lì, eh?! Dico: vi costava tanto non usare quelle stupide lampadine a risparmio energetico, che ci mettono venti anni ad accendersi e che non fanno più luce di un fiammifero? Adesso ho capito!! Mia: ci sei tu dietro a tutto questo!! Tu sei l'unica che utilizza quelle inutili lampadine e soprattutto sei l'unica persona che conosco che crede ancora nel surriscaldamento globale.... Dai Mia... Rispondi... Oh, guarda... Sembra di stare in un tunnel... Non è stata una grande scelta Mia, lo sai che non mi piacciono nemmeno i tunnel... Insomma: tutta quella terra o quell'acqua sopra e attorno a te, metti che crolli tutto come si fa?? Ma dimmi tu se posso essere così intelligente da pensare a come dev'essere morire sotto quintali di terra, quando sono infilata in un tunnel chissà dove, con una luce decisamente fioca e troppo lontana per i miei gusti... Complimenti Lexi: hai appena scoperto la via più veloce ed efficace per farti venire un attacco di panico. Va bene Mia... Ho capito che vuoi farmela pagare per averti trascinata alla premiere dei ragazzi, ma ora basta... Davvero, non mi piace stare qui... E poi oggi dovevamo andare a fare shopping per comprare quel bikini che avevi visto da H&M con le frange... Mia?? Dai, che sarà mai stata un po' di folla, qualche ragazzina urlante, una litigata con una montagna di donna, le minacce di Cal?? Abbiamo visto Zach e Page, Lewis e Ellie, per non parlare di Hugh!! E poi sono riuscita a vedere lui!! Ho visto il mio Lucas! Mamma mia, sembrava risplendere sotto le luci di quei riflettori... Era tutto così favoloso, così giusto, come se ogni cosa avesse dei bagliori magici a renderla perfetta... Fermi tutti: bagliori? Perché mi dice qualcosa questa parola? Allora... Fai mente locale Lexi, pensa a che cosa potrebbe ricordarti... Avanti... Bagliori... Bagliori... Poi un bagliore attirò l'attenzione di Lexi ... La pistola!!! Ora ricordo!! Quella pazza invasata voleva sparare a Sophia ma Lucas si era messo in mezzo... Nessuno si accorgeva di nulla... Pablo non interveniva... I miei piedi sono scattati da soli e la pallottola mi ha colpito in pieno... Gli occhi terrorizzati di Lucas nei miei... L'asfalto duro e freddo... Pablo che urla, Mia che piange... E poi Nate con quella sua giacca oscena e i suoi occhi celesti e... E... Oddio sono morta!! No, io non posso essere morta! Sono troppo giovane per morire!! Voglio dire ho ancora un sacco di impegni in agenda, non ho nemmeno stilato una lista delle 100 cose che dovrò assolutamente fare prima di finire sotto terra!!! Non posso essere morta... Sul serio, io...”.
-Dottore perché quella macchina sembra impazzita?! Che sta succedendo alla mia bambina?!
-Stia tranquilla signora Golder... E' tutto normale. Gliel'ho detto: sua figlia è in uno stato di coma vigile e questo vuol dire che il suo cervello è perfettamente funzionante, ma che il suo corpo non risponde agli stimoli che riceve...
“Ehi, ehi, ehi!! Quella è la voce di mamma!!! Mamma mi senti?! Sono io: Lexi!!! Sto bene... Almeno credo, dato che se sento la tua voce non dovrei essere morta... Mamma perché non mi ascolti??!! Ma che ci fai te qui? Non dovresti essere dispersa con la nonna in qualche lago della Cornovaglia a ricercare voi stesse?? Mamma, ma mi vuoi stare a sentire??!!... E questa voce di chi è? Ha detto dottore? Quindi sono in ospedale? Ma per quale diamine di motivazione mia mamma sta piangendo?... Magari se sto un attimo zitta e mi concentro su di loro lo capisco...”.
-Vede... E' già tornato tutto apposto... Signora Golder...
-Mi chiami Karen...
-Vede Karen, sua figlia Lexi può sentire e percepire tutto quello che le accade attorno, ma il trauma alla corteccia cranica che ha riportato a causa del violento impatto con il suolo, fa si che il suo corpo non riesca ad eseguire i comandi che il suo cervello gli invia... Sarò sincero con lei: potrebbe volerci parecchio tempo e non è detto che questo basti... Bisogna aspettare innanzitutto che l'ematoma si riassorba e vedere se questo sarà sufficiente a farla risvegliare... Solo in seguito potremmo valutare i danni definitivi... Su, non faccia così... Sono sicuro che ce la farà...
“Col cazzo: certo che ce la faccio tragico di un dottore!! Ecco perché non ho mai sopportato i medici: hanno l'innata capacità di far sembrare anche una banale vescica un inizio di morte sicura... Neanche fossimo nel Medioevo, dove le disinfettavano con la pipì!!... Dai mamma, non piangere... Adesso mi metto un attimo d'impegno e torno a fare la figlia stramba che sono sempre stata.... Ma smettila di piangere...”.
-Ma dico: le sembrano cose da fare?? Le sembra opportuno parlare della situazione di Lexi davanti a lei?! E poi non poteva usare delle perifrasi con la madre della paziente?! Ma dove l'ha presa lei la laurea, Dottor Lawson?!
“Sempre sia lodato il cielo: ecco che arriva Wonder Mia in mio soccorso! Digliene quattro amica, siamo tutti con te!! Anche perché non ho la più pallida idea di quanti siamo effettivamente qui dentro... Magari mi hanno dato il tunnel personale... Dovrei informarmi...”.
-Signorina la prego di calmarsi... Le vorrei ricordare che siamo in un ospedale e non al mercato dove è concesso urlare e dare spettacolo.
“Attento caro il mio dottorino che sei estremamente vicino a firmare la tua condanna a morte... Ma è mai possibile che in una situazione come la mia continui a fare riferimenti all'aldilà?? Devo ancora appurare io stessa se sono più in qua che di là...”.
-Come ha detto, scusi?! Non so se lei abbia mai avuto a che fare con qualche libro di psicologia clinica, ma di certo parlare delle condizioni del paziente ai familiari, con il malato presente, è tra le prime cose da non fare mai!
“Come non detto... Modalità distruggo-chiunque-mi-venga-contro attivata: si prepari per la resa finale dei conti caro il mio dottorino saccente...”.
-Quindi la prego, d'ora in poi, di venire a riferire le condizioni di salute della mia amica direttamente a me... Mi occuperò io di comunicarle alla famiglia... Credo sia meglio così per tutti...
Lexi si immaginò una Mia con le guance leggermente tinte di rosso per il nervoso che sicuramente le stava salendo dalle punte dei minuscoli piedi, con i capelli svolazzanti per i frequenti scatti che faceva con la testa quando era arrabbiata e, probabilmente, con un dito puntato contro il petto del povero Dottor Lawson.
-Scusi se mi permetto, ma lei che titoli ha per vantare queste competenze e queste pretese?
-Sono la figlia di un veterinario e, a quanto pare, sono più preparata io ad avere a che fare con i pazienti, benché per la maggior parte dei casi siano state cavie da laboratorio e uccellini in fin di vita, che lei...
“Bene Mia: hai appena rovinato un discorso epocale con una semplice frase... Un giorno alle Olimpiadi ci sarà anche la specialità Come-Rovinarsi-Con-Le-Proprie-Mani e tu vincerai la medaglia d'oro... Almeno qualcuno riconoscerà i tuoi meriti...”.
-Signorina, sinceramente non mi sembra che lei possa permettersi...
“No!! Verbo sbagliato!! Allarme rosso!! Il dottorino vuole buttarsi giù senza paracadute!!”.
-Io non posso permettermi?! Io non posso permettermi di fare cosa?! Sentiamo!! La avverto che lei...
-Mamma!!
“Ditemi che non è vero... Vi prego: ditemi che questa voce non è di...”
-David!! Sei qui finalmente!
“Come non detto... Peccato non poter aprire gli occhi. Mi sarebbe piaciuto proprio tanto vedere la sua entrata trionfale da Paladino Delle Sorelle In Fin Di Vita, con cotanto di tappeto rosso ai suoi piedi...”.
-Si, sono arrivato con il primo volo che c'era di ritorno da Dublino...
“Oh che carino...Mi commuove proprio... Neanche fosse tornato a piedi dall'Alaska...”.
-E sai come ho fatto a capire quale fosse la stanza? Ho seguito le urla...
-Ciao anche a te David... Non ti stavamo aspettando...
“Benvenuti nella nuova sit-com della BBC, dal titolo In Una Stanza D'Ospedale... Protagonisti principali sono: Mia, l'amica tutto pepe che difende con forza qualsiasi causa le capiti a portata d'orecchio, non ha importanza se sia vera o no, se sia sensata o meno, lei sostiene tutto; David, il fratello perfetto, cocco di mamma, che prova un'inspiegabile antipatia (peraltro ricambiata) nei confronti dell'amica del cuore della sorella; Karen, la madre single che ha cresciuto egregiamente due figli tutto fuorché semplici e che non è mai stata abbastanza fortunata da trovare il vero principe azzurro; il Dottor Lawson, medico che ancora non ha capito bene con chi ha a che fare, ma non credo ci metterà ancora molto... E non dimentichiamoci del motore dell'intera storia: Lexi, ovvero me medesima, la ventiduenne di Southempton bloccata su un letto d'ospedale, senza sapere bene ancora se sia viva o se debba mettersela via ed arrendersi al fatto che non toccherà mai con mano i capelli di Lucas Palmer... Non male, potrei fare la sceneggiatrice da grande...”.
-Ed io non mi aspettavo di trovarti già qui, a litigare con qualcuno, come fai sempre...
-Sono la migliore amica di tua sorella, David! E' il minimo che sia già qui... Ma giusto, tu dovevi concludere i tuoi importantissimi e schifosissimi affari, prima di trovare il tempo anche solo di sapere se Lexi era viva o meno!!
-I miei “importantissimi e schifosissimi affari” sono quelli che aiutano mia madre a mantenersi e che permettono alla mia amata sorellina di continuare a studiare in quel suo inutile corso di studi!
-Primo: il corso di studi di tua sorella è tutto fuorché inutile!! Secondo: Lexi si mantiene da sola, con il suo lavoro part-time in libreria e non ha bisogno dei tuoi soldi per farcela!!
-Ah sì? E allora perché ha chiamato me per chiedere un prestito per il regalo di compleanno di mamma?!
“Non per dire, ma questo è un colpo basso: lo sapeva benissimo che si trattava solo di un prestito!! E poi qualcuno vorrebbe essere così gentile da far loro presente che io sono qui, giusto sotto di loro e che sento tutto??”.
-Ragazzi ora basta!! Lexi è qui e sente tutto... Penso che sia stufa pure lei di sentirvi litigare...
“Grazie mamma... Sei la donna più saggia sulla faccia della terra...”.
-Anche perché, secondo me, sarebbe tutto molto più semplice se voi ammetteste i vostri sentimenti... Insomma, quello che provate l'uno per l'altra...
“Come se non avessi detto nulla... Ma dico: da dove le vengono certe idee?! Secondo me con la nonna in Cornovaglia si facevano di quelle feste a base di funghi allucinogeni che nemmeno Matt potrebbe sopportare...”.
-Mamma!! Ma che cosa dici?!
I can't take my eyes off you... I know you feel the same way too...
-Mi scusi Karen, ma non credo che lei abbia ragione...
I can't take my eyes off you... All it took was one look...
-Mia madre è completamente fuori strada!! Ma dico: io e te non ci sopporteremmo nemmeno se fossimo l'ultimo uomo e l'ultima donna rimasti sulla faccia della terra!
Can't take my eyes off you... Oh, oh, oh, yeah...
-Vorrai dire l'ultima donna e l'ultimo energumeno privo di cervello, con un ego grande tanto quanto l'Everest e una supponenza da fare invidia a Paris Hilton...
So let the music play... Can't take my eyes off you...
-Senti chi parla: Miss Io-salverò-il-mondo-solo-perché-non-uso-detersivi-industriali... Ridicola!!
“Diamine mamma!! Rispondi a quel maledettissimo cellulare!! Ma chi me l'ha fatto fare di lasciarle il cd di High School Musical in macchina... Sono dieci anni che ha sempre la stessa suoneria!”
-Sentite: questo è un ospedale, ci sono delle regole di comportamento da rispettare e voi le state infrangendo tutte! E rispondete a questo cavolo di cellulare!
“Oh oh... Il dottorino carino si sta arrabbiando... Benvenuto nella mia vita Dottor Lawson: pazzia assicurata in un mese e problemi allo stomaco in una settimana... La cucina di mia madre è terribile...”.
-Mi scusi... Rispondo subito... Sì, sì... Ma certo che ti ho dato il numero corretto di stanza! Io non sono te! Come?! No, che non può venire anche lei! Ma deve sempre starti attaccata come una cozza?! Lasciamo perdere... Vieni con chi vuoi... Va bene...
-Chi era mamma?
“E poi dicono che i primogeniti sono i più intelligenti... Se trovassi il genio che ha detto questa cosa gli farei volentieri conoscere mio fratello... Cambierebbe immediatamente idea...Chi vuoi che sia fratellone se non il nostro amatissimo e giovanile padre, che sicuramente si sarà voluto portare dietro la sua fidanzata ventenne che potrebbe essere nostra sorella... Ecco, parli del diavolo e...”
-Eccovi! Vi ho trovati finalmente!
-Oh mio Dio!! Ma com'è ridotta male!!
“Perfetto: ora siamo al completo?? Manca qualcun altro ad affollare la stanza? Perché io, sinceramente, stavo proprio bene nel mio tunnel personale... Ma perché diamine quella luce non si avvicina un pochino?!”.
-Ciao Morgan... Kitty...
La voce di Karen suonò incredibilmente stanca e nervosa quando salutò i nuovi arrivati.
-Ciao Karen... Come sta la piccolina??
“Senti ciccia, parliamone... Hai due anni più di me: che cavolo mi tratti come se fossi una bambina di otto anni?!... No, sta pure masticando la gomma con quel suo modo irritante... Mannaggia, portatela via da qui prima che mi svegli e le ristrutturi la faccia con tutta la malta che avrà addosso!”
-Mi sembra evidente come stia... E' distesa su un letto d'ospedale, con una spalla bloccata per una ferita d'arma da fuoco, un'infinità di tubi e aghi che le entrano ed escono dappertutto e il cervello acceso ma che non comanda più il suo corpo... Secondo te come sta?!
“No ti prego... No,Mia... Non lo fare...”.
Lexi poté sentire i singhiozzi della sua migliore amica infrangersi sulle pareti della stanza decisamente troppo affollata, per poi diventare sempre più lievi e concludersi con lo sbattere di una porta.
-Tranquilli... Vado io...
David aveva parlato con un tono così dolce che per poco Lexi non riuscì nemmeno a riconoscerlo. La porta si richiuse di nuovo, questa volta con più delicatezza.
“Forse la mamma non è proprio così fumata..”.
-Immagino che lei sia il padre... Io sono il dottor Lawson... Ho già spiegato la situazione a sua...
“Fermo!! Non lo dire!!”.
-Ex moglie...
Ed eccola lì: sempre la stessa, imbarazzante situazione carica di significati. Karen che guarda il suo ex marito, come a dirgli che se fosse per lei le cose non sarebbero mai andate così, e Morgan che osserva la sua ex moglie con quello sguardo colpevole per la consapevolezza di aver gettato all'aria l'amore di una vita. Lexi poteva anche immaginarsi quella bambola gonfiabile di Kitty che si rimirava le unghie laccate di fucsia.
-Oh... Bene... Cioè... Io ora devo andare... Tornerò più tardi per controllare la situazione... Arrivederci...
-Come sta, Karen?
Il tono di suo padre era estremamente teso e le fece tornare in mente quella volta in cui, a sette anni, si era rotta un braccio e Morgan si era presentato a casa loro tre giorni dopo l'incidente: aveva detto di aver fatto il prima possibile, ma sapevano entrambi che non era stato così.
-Dobbiamo parlarne di fronte a lei?
Lexi sapeva che il riferimento non era sicuramente indirizzato a lei, ma a Kitty, nonostante Mia non sarebbe stata contenta di sentire che qualcuno parlasse della sua situazione clinica di fronte al suo letto.
-Kitty, amore... Potresti aspettarmi in macchina?
-Va bene... Ma fai presto...
“Fortuna che se ne è andata, altrimenti sentivo già le mie mani prudere per la voglia matta di tirarle un pugno... Povera mamma...”.
Quando la porta si fu richiusa alle spalle di Barbie California, Karen riportò la sua attenzione sull'uomo che aveva di fronte, chiedendosi per l'ennesima volta che cosa avessero sbagliato per lasciare che la situazione finisse in quel modo.
-Allora? Quanto è grave?
-Abbastanza, Morgan... Ha un ematoma in testa che impedisce al cervello di comandare il suo corpo... Finché quello non sarà guarito, lei non potrà svegliarsi e forse, anche in quel caso, non sarà più la stessa... Perché, Morgan? Perché?!
Lexi udì i singhiozzi sommessi di sua madre, fino a quando furono attutiti da un corpo che sicuramente li stava raccogliendo su di sé: era quello di suo padre.
-Perché abbiamo cresciuto una ragazza d'oro che è disposta ad aiutare anche chi non conosce come se fosse la persona più importante della sua vita...
-Siamo stati bravi...
-Sei stata brava... Andrà tutto bene, vedrai...
“Oddio... Non mi avevano mai detto una cosa del genere...Sono orgogliosi di me... Io... Io voglio avere un amore come il loro... E' questo quello che sto cercando da una vita... Non importa cosa la vita ti porti a fare, gli errori che tu possa commettere, le strade sbagliate che tu possa intraprendere... Loro si ameranno sempre... Anche io voglio un'amore così...”.
Lexi sentì qualcosa di freddo bagnarle una guancia: una piccola lacrima stava solcando il suo volto. Non poteva ne bloccarla ne nasconderla, ma a dire il vero non l'avrebbe fatto comunque: aveva finalmente capito che quello che aveva sempre sognato, un amore vero e sincero era possibile, doveva solo avere pazienza
.


Hi sweethearts,
ecco il secondo capitolo dove finalmente si cominciano a capire le varie parentele e relazioni tra i personaggi. Ma vi assciuro che ne arriveranno molti altri e le cose si complicheranno decisamente di più ** Spero di poter leggere qualche vostro parere perché ne ho davvero bisogno...
Lots of love xx
  
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