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Autore: animedoro    03/07/2016    3 recensioni
Solo sono stato e sarò, ma io posseggo una parte di me che può generare vita e vendetta continua, che grazie al delizioso ma amaro cuore di quella grande e futile donna Angroboða ho potuto creare ciò che bramavo: forza.
Farò vedere ai miei cari padri, alle mie care madri, ai miei cari fratelli e a quell’impura gente come si amano davvero dei figli.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Járnviðr
"Foresta di Ferro”
 



 
 
Un figlio non voluto e non apprezzato, un essere indesiderato con  una vita interamente basata sul fallimento e sulla nullità: ecco ciò che sono.
Si dice che sia stato il fato a voler che io nascessi così, per rappresentare il male dei nove regni e per far splendere il colore bianco sul nero foglio.
Il mio destino ormai è scritto e si compirà  prima o poi ed io ho rinunciato a combattervi… già io solo… solo.
Ciò non significa che le mie voci non risuoneranno ancora!
Solo sono stato e sarò, ma io posseggo una parte di me che può generare vita e vendetta continua, che grazie al delizioso ma amaro cuore di quella grande e futile donna Angroboða ho potuto creare ciò che bramavo: forza.
Farò vedere ai miei cari padri, alle mie care madri,  ai miei cari fratelli e a quell’impura gente come si amano davvero dei figli.
 
Il primo essere che concepii fu la cara e giusta Hel, magnifica donna che governa il regno dei caldi inferi e giudica chi sarà adatto ad esso.
Mi ricorda quella madre che non mi allattò al seno, ma che mi allevò quel tanto che bastò per essere qui, ma questa mia dolce creatura non sarà così frivola, sarà potente e tutti la temeranno e vorranno la sua approvazione tanto da inginocchiarsi davanti ad essa.
Sogno tanto desiderato da me, ma che non ho potuto realizzare, lo cederò a lei, alla musa del demonio.
 
Il secondo essere possente che generai fu Fenrir, un’indomabile bestia nera, un lupo affamato del sangue del popolo che ne desidera la distruzione solo per desiderio personale.
Animale con altezza di gigante, occhi vivi e pieni di intelligenza di mia mente.
Lui regnerà tra i suoi simili e diffonderà il mio volere come messaggero di sventure e liete novelle.
Questo  mio finto padre mi rammenda, uomo di infame gloria e bontà, di carattere egocentrico che tratta la sua gente solo come mezzo per innalzarsi contro tutto, pensando solo al suo di posto mostrando a loro solo ciò che vogliono, ma non ciò che è adatto.
Oh mio mostro di buio pelo, io gli concedo la mia intelligenza che mi ha guidato in questa mia storia.
 
Miðgarðsormr è questo il nome del mio ultimo figlio di velenose parole e di lungo essere, tanto da circondare nelle sue immense acque il mondo intero, imprigionandolo, strozzandolo, nella sua grande potenza.
Dannato a navigare in acque straniere, può comunque dimostrare la vera forza, la forza di non piegarsi al nemico e allo sbagliato, forza che può reggere vite e deciderne la sorte.
Thor figlio di Odino gli combacia, valoroso guerriero con burbera forza presente in lui e riconosciuto per esso.
Buono di cuore che pensa al bene di gente a caso, ma no della sua nemesi che di lui sa tutto… crudele mente inconscia.
Segue ordini e apparenze, senza che il suo pensiero abbia parola, povero bambolotto, ma inconsciamente egli si avvolge alle persone perse e ne inietta la infantile felicità, cambiandolo… misero me.
Serpe di notevole splendore tu contieni la mia forza e debolezza nascosta, sii fiero per questo mio umile dono.
 
Queste splendide stelle le ho fatte nascere con impressa una parte della mia immortalità e divinità in modo tale che essi regneranno in modi distinti su questo mondo ingiusto e sporco di peccati ignorati.
Li adoro come la mia magia e li crescerò come farei con me stesso.  Questo si intende con la parola padre, vero padre.
Si, ho concepito con Sigyn Dea della Fedeltà due figli umani e privi di originalità, Narfi e Vàli, ma la cui vita cesserà a breve ciechi dell’amore impartitogli dalla donna di rosa cuore.
Si dice che siano usciti così per l’amore fra me e lei, ma io non  ho provato questo sentimento , ma pena, per ciò quelle meteore periranno, perché io non li ho desiderati, mai.
Voglio solo far continuare quel qualcosa per cui sono nato, ovvero donare bugie, peccato, distruzione e infinita grande morte.
 
 
 







 
 
 
Angolo autrice!
Eccomi qui con un’altra storia tutta incentrata su Loki, questa volta su come vede e affronta il concetto del generare vita dato che lui ne toglie.
Cosa ne pensate? Fatemelo sapere!
A presto!
By animedoro

 

 
 
  
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