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Autore: The_Lock    03/07/2016    0 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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4.5 - Two Men Down

 

Void stava annusando il terreno e, sbuffando come un cinghiale, andava avanti e indietro per cercare di trovare una traccia di magia che fosse abbastanza forte da seguire.

“Andiamocene.” sussurrò Tyler.

“Non credi sia troppo vicino?” domandò Lydia a bassa voce.

“Che intendi?”
“Ricordiamoci che Void può teletrasportarsi per brevi distanze, a quanto ne sappiamo, quindi potrebbe arrivare qui prima ancora che tu riesca ad evocare il cuore...” spiegò.

“E cosa suggeriresti di fare?”
“Aspettiamo che se ne vada.”

 

Grazie alla struttura a ferro di cavallo del deposito, i guardiani riuscirono a dividersi equamente in tre gruppi da due, ognuno a guardia del proprio lato. Dylan e Tyler erano nel lato ovest, Lydia e Kyle nel lato sud, mentre Skylar e Vyvyen al lato est.

“Forse se n'è andato...” disse Vyvyen, non riuscendo a vedere Void.

“Sento i suoi passi.” rispose Skylar.

“Che c'hai, il superudito?” domandò Vyvyen ed il bruno annuì in modo presuntuoso.

“Mi annoio.” sbuffò lei, iniziando a giocare con i suoi capelli, per poi concentrare i suoi occhi color topazio sul volto di Skylar. Un volto completamente glabro, il solco della mascella pronunciato e gli occhi grandi e grigi da cucciolo...

“Ti va di divertirci?” domandò Vyvyen, accarezzandogli il petto.

“Che?” domandò Skylar, incredulo.

“Sai che intendo...” sorrise lei, avvicinando il suo volto a quello del ragazzo.

“Aspetta! Siamo nel mentre di una missione da film horror.” ribatté lui, ritraendo il collo.

“E quindi?”
“E quindi visto che praticamente solo tuo fratello ed io siamo d'aiuto, visto che lui vede nel buio ed io ho il superudito, mi spiace, ma forse dovremmo... rimandare.” concluse Skylar, stupendosi del modo in cui aveva concluso quella frase. Rimandare? Ma che aveva in mente? Davvero voleva perdere la sua verginità con Vyvyen? La sua rivale?

“Credevo ti piacesse Banquo...” mormorò Skylar, poco dopo.

“Mi piaci anche tu.” rispose lei. “Ma forse non ti piaccio quanto qualcun'altra...” sussurrò, sorridendo.
“Di chi parli?”

 

“Lydia...”

“Dimmi.”
“Con chi è uscito Sydney?” domandò Kyle, con un filo di voce.

“Kyle...” disse la rossa, sospirando.

“Ti prego...” mormorò, abbassando lo sguardo ed aggrottando la voce.

“Credevo stessi cercando di andare avanti.” disse lei, toccandogli il braccio.

“Ci sto provando!” rispose, con gli occhi lucidi “Ci sto provando con tutte le mie forze, ma...” si interruppe, sentendo un nodo alla gola “...non riesco.”
Lydia sospirò, non sapendo se dire la verità al moro, o una bugia. Ovviamente la verità lo avrebbe ferito, forse anche parecchio, ma sarebbe riuscito, da quel dolore, a trovare la forza per andare avanti e dimenticare il biondo? Lydia lo sperava con tutte le forze.

“Aveva un appuntamento con un ragazzo.” spiegò, incollando gli occhi verdi sul viso apparentemente impossibile del moro. Kyle annuì lentamente, mentre i suoi occhi neri prendevano a lampeggiare di un rosso cremisi intenso. Lydia fece per prendere la mano del moro, ma la pelle del ragazzo era talmente bollente che la rossa la ritrasse subito, per poi essere distratta da un ululato grottesco.

“Oh mio dio...” disse Lydia, mettendo insieme alcuni pezzi del grande mosaico che le si presentava davanti.

“Che?”

“Vai da Skylar e digli di smettere di usare il suo superudito! È pur sempre magia! E tu calmati, per l'amore del cielo, o ci farai scoprire!” spiegò, prendendo una strada diversa.

“E tu dove vai?”
“Da Dylan! Anche lui deve smetterla di usare la sua vista notturna.” spiegò, prendendo a correre.

 

“È qui fuori... continua a fare avanti e indietro.” mormorò Dylan.

“Questo comportamento è strano.” sospirò Tyler, massaggiandosi le tempie. “Quindi... come l'hai presa, quando hai saputo di essere un guardiano?” domandò il rosso.

“Non credo sia il momento per queste chiacchierate.” tagliò corto il moro, serrando la mascella e continuando a osservare oltre le sbarre delle finestre. Tyler volse gli occhi al cielo, irritato, e optò per un silenzio scomodo, così da urtare i sentimenti di Dylan, ma poco dopo, infatti, sentirono dei passi avvicinarsi con gran fretta.

“Lydia!” disse Tyler, aggrottando la fronte.

“Smettila di usare la tua vista!” ansimò la rossa, per la gran corsa. “È pur sempre magia.” spiegò.

“Non è magia. È una specie di effetto collaterale. Io vedo al buio e basta.” ribatté Dylan con voce stanca.

“Ma non è comunque naturale!”
“Allora perché non ci ha ancora attaccato?” domandò il moro.

“Perché...” disse Lydia per poi fermarsi a riflettere. Void non aveva ancora attaccato eppure sapeva, sentiva che c'erano degli esseri magici in quel deposito... ma perché stava fermo? Forse perché il quantitativo di magia presenti nei suddetti effetti collaterali di Kandrakar era troppo poco per essere localizzato con esattezza, però... Void ululò ancora e Lydia impallidì velocemente.

“È sparito!” disse Dylan, aggrottando la fronte.

“Skylar! Kyle!” disse, coprendosi la bocca con la mano. Forse un solo effetto collaterale era difficile da localizzare, ma due vicini? E poi sentirono Vyvyen urlare.

 

Un proiettile di luce colpì Void in pieno volto, rompendogli uno zigomo, ma immediatamente la ferita si rimarginò ed il raggiò di luce fu assorbito dalla luce. Skylar generò una bomba d'aria che sì allontanò Void, ma non procurò al mostro nessun danno fisico.

“Merda, merda, merda...” disse Kyle, cercando un'altra via d'uscita, visto che Void bloccava il corridoio che conduceva alle altre ali del deposito.

“Kyle, ti va di fare una combo?” disse Skylar ed il moro annuì. Il bruno generò una forte brezza, mentre Kyle sfruttava tutto l'ossigeno del vento per aumentare la forza distruttiva della sua fiammata. Void, però, spalancò la bocca ed ingoiò tutto il fuoco e tutto il vento che aveva davanti, lasciando i tre ragazzi in difficoltà. Void si avvicinò a loro perpetuando un ringhio gutturale, ma prima che potesse balzare contro di loro, parte del tetto del deposito gli crollò addosso, alzando una nuvola di polvere che fece tossire tutti.

“Andiamo via!” disse Tyler, facendo segno ai ragazzi di raggiungerli. Superate le macerie, i ragazzi corsero verso l'uscita dello stabilimento, ma si trovarono difronte Void, appena comparso da una nuvola nera come il carbone. Dylan allungò le braccia e tese i muscoli; Void fece per muoversi, ma si rivelò ben presto immobilizzato da una forza invisibile.

“Che stai facendo?” domandò Tyler.

“Gli ho bloccato l'ombra. Ora attaccatelo!” disse, e tutti e cinque i ragazzi generarono un attacco veloce e potente da scagliargli contro; ma qualche centimetro prima che Void potesse esser colpito, egli sparì ancora.

“Via!” disse Tyler, correndo verso l'uscita, ma Void ricomparve, intromettendosi nella fila e comparendo difronte a Dylan, Skylar e Lydia. Con un solo colpo ben assestato, Void colpì tutti e tre, facendoli volare contro la parete.

Vyvyen, Kyle e Tyler attaccarono il mostro all'unisono, ma Void scomparve ancora e ricomparve alle loro spalle. Con altri due colpi, Kyle e Tyler volarono ai lati della corridoio, lasciando Vyvyen da sola contro il mostro. La bionda allungò il braccio ed emise un raggio di luce accecante, ma Void ingoiò anche questo e si preparò ad assorbire tutta la sua energia, ma qualcuno spinse Vyvyen via, prendendone il posto.

“KYLE!” disse Tyler, vedendo l'amico nelle grinfie del mostro. Ma ormai era troppo tardi, Void spalancò la bocca e ingurgitò tutta la magia presente nel corpo di Kyle, che si disintegrò come piccole scintille dal colore rosso vivo. Tyler generò una sfera d'energia e colpì il mostro alla spalla sinistra, facendolo volare per qualche metro. I cinque ragazzi si avvicinarono a Kyle, ormai svenuto, e Tyler creò un portale, giusto in tempo per tornare sani e salvi sulla Terra.

 

Una luce biancastra svegliò Sydney di colpo, e ben presto il biondo si ritrovò Tyler, Lydia, Skylar, Vyvyen, Dylan nella propria camera.

“Che è successo?” domandò Sydney, vedendo Kyle svenuto fra le braccia di Tyler e di Dylan.

“Ha rubato i suoi poteri.” spiegò Tyler, aggrottando la fronte. “Andiamo a Kandrakar. Questa storia non quadra...” spiegò.

“E che facciamo con Kyle?” domandò Lydia.

“Me ne occupo io. Voi andate.” disse il biondo.

 

Il moro si svegliò dopo un incubo assurdo, e se avesse avuto le forze di saltare giù dal letto, a quest'ora l'avrebbe già fatto; ma un'innaturale stanchezza lo colse all'improvviso, costringendolo solo ad un leggero movimento degli arti e dei fianchi. Kyle si rigirò, dunque, in posizione fetale, ed iniziò a tremare.

“Kyle? Stai bene?” domandò Sydney, avvicinandosi al moro.

“Fr-freddo.” spiegò, battendo i denti. Il biondo annuì, si avvicinò ad armadio e lo aprì, tirando fuori un piumone dall'aria parecchio pesante. Sydney stese il piumone con cura sul corpo di Kyle, e gli rimboccò le coperte.

“Vuoi che ti prepari qualcosa di caldo?” domandò il biondo, ma Kyle fece di no con la testa, sebbene non riuscisse a smettere di tremare. Sydney si morse le labbra, cercando un modo per evitare che Kyle andasse in ipotermia, allora tornò vicino all'armadio e tirò fuori i capi più pesanti che aveva a disposizione. Kyle guardò il biondo interdetto, e non capì quali fossero le sue intenzioni fino a che non lo vide avvicinarsi con due maglioni ed altrettanti pantaloni.

“Scordatelo...” disse Kyle.

“Non te lo sto chiedendo.” spiegò Sydney, approfittando della stanchezza del ragazzo per metterlo a sedere sul letto.

“Smettila...” mormorò Kyle, ma il biondo non volle sentire ragioni e spogliò Kyle della sua maglietta, per poi aiutarlo ad indossare prima un maglione e poi l'antro. Sydney notò che Kyle era leggermente arrossito, ma decise di non approfondire quella reazione con ulteriori domande, soprattutto perché voleva mantenere un'atmosfera di professionalità, quasi lui fosse stato il dottore di Kyle. Sydney allora prese ad armeggiare con i pantaloni del ragazzo, ma a questo punto Kyle iniziò davvero ad arrossire.

“Syd... no! Sto bene, davvero.” mormorò.

“Stai tranquillo.” disse, iniziando ad abbassare i pantaloni, per poi bloccarsi, imbarazzato, quando i suoi occhi si soffermarono sui suoi boxer. Sarà stato anche stanco, ma Kyle aveva abbastanza forza da eccitarsi; ed anche parecchio. Lentamente, il biondo aiutò Kyle ad indossare i due pantaloni, e poi coprì i piedi con tre paia di calze di lana.

“Va meglio?”
“Sì.” mormorò, con un filo di voce e ancora rosso in volto.

“Vuoi...- disse il biondo, cercando di non lasciare ad intendere strane intenzioni -...vuoi che mi stenda vicino a te?” domandò, ma Kyle fece di no con il capo, e tornò a riposarsi. Sospirando, ma senza trovare la forza di sorridere, Sydney si sedette alla scrivania e prese a studiare, non trovando di meglio da fare per tenere occupata la testa.

“Grazie, Syd...” mormorò il moro, ormai addormentato.

 

L'Oracolo osservava sommessamente la vasca delle stille. Anche la stilla rossa del Fuoco era scomparsa, ed ora rimanevano solo altre cinque, quella argentea dell'Aria, quella gialla della Luce, quella verde della Terra, quella viola dell'Ombra e quella arancione dell'Energia.

“Oracolo... credo ci manchino delle informazioni.” disse Tyler, grattandosi la testa. La donna non rispose, rimase a guardare attentamente nella vasca, sapendo che questa missione stava costando davvero tanto a Kandrakar e all'intera congrega.

“Cosa cercate?” domandò la donna.

“Bé... se Void era stato imprigionato anni fa, allora qualcuno deve pur averlo liberato, giusto?” domandò Tyler, facendo spallucce.

“Le tue deduzioni sono giuste, Guardiano.” spiegò l'Oracolo, sospirando “Ma da quello che possiamo ipotizzare, Void ed il suo maestro sono legati da un vincolo. Void avrà giurato fedeltà a colui, o colei, che l'ha liberato.” spiegò l'Oracolo, mentre i fumi dell'incenso creavano forme che volteggiavano per pochi secondi e poi si disperdevano.

“Ma perché Void è ancora ad Acantha?” domandò Vyvyen, mordendosi le labbra “Se non c'è più magia su quel pianeta, allora perché è ancora lì?” aggiunse la bionda.

“Non è evidente?” domandò Lydia, sbuffando. Tyler, Skylar e Vyvyen si voltarono per guardare la rossa, ma prima che Lydia potesse fornire loro delle spiegazioni, intervenne Dylan.

“Perché vuole noi.”

“In... in che senso? Non capisco...” mormorò Tyler, grattandosi i capelli.

“Noi Guardiani siamo l'unica via d'accesso per Kandrakar. E siccome l'evocatore di Void sa bene che non rimarremo con le mani in mano a lasciare quella creatura massacrare dei poveri innocenti, la lascia là nella speranza che prima o poi arrivi al Cuore.” spiegò Lydia.

“Quindi tutta la faccenda di Acantha è un'esca?” domandò Skylar, aggrottando la fronte, sentendosi leggermente nauseato.

“Fatto sta che dobbiamo cercare questo signor qualcuno.” sbottò Lydia.

“Forse so a chi chiedere...” pensò fra sé e sé Tyler.

 

  
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