I'll be a good girl, I'll do as you want

Yukihira, io... Io... Io ti chiedo scusa. Non so dove tu sia ora, da quando mio padre ti ha fatto espellere dall'accademia, assieme a tutti quanti i ragazzi del “polar star dorm”... Ma spero davvero che un giorno questa mia riesca a raggiungerti, in un modo o nell'altro.

Ti scrivo questa lettera perché so bene che non riuscirò mai a dirti ciò che devo guardandoti bene negli occhi. Sai, non sono affatto la “forte”, la “dura” Nakiri Erina... Non sono altro che una debole, incapace di disobbedire... Incapace di liberarsi dalle catene. Fanno male, stringono ai polsi, ma, in fondo, dopo una vita abituata ad averle al collo e ai piedi, camminare liberi, volare alti nel cielo... Sono cose che fanno più paura ancora. La frenesia, il senso di libertà non durano che pochi passi, poi subentra inesorabilmente il timore di sbagliare, il timore di atterrare malamente, di cadere. E, soprattutto, che non ci sia nessuno lì, con te, ad aiutarti a rialzarti. Il bello della prigione è che si è in un certo qual modo al sicuro dal mondo, rinchiusa in quelle quattro mura...

Ho visto te e ti ho amato. Sì, forse ti sembrerà assurdo, visto il modo in cui ti ho sempre trattato, ma è questo quello che provo per te. Forse ti domanderai il motivo. Beh, è molto semplice: mi hai mostrato il fascino di un mondo lontano dalla gabbia in cui sono stata posta, mi hai mostrato la bellezza di un cielo senza confini e senza limitazioni, mi hai fatto scoprire il potere dell'immaginazione e della fantasia... E' stato come bere un nettare inebriante. Mi sono ubriacata di questa felicità, anche se, testone come sei, probabilmente non te ne sarai mai accorto... No, che dico. Ho sempre fatto molta attenzione a nascondere quanto forte mi batteva il cuore all'idea di una nuova sfida, al pensiero di una nuova avventura, al sogno di poter osare, sfidando ogni convenzione...

Ma quando mi sono risvegliata, il dolore è stato peggiore, molto peggiore di quello che dicono si provi dopo una sbornia. Quanto fa male, rimanere con un pugno di mosche in mano, dopo aver creduto di poter afferrare la luna...

Ho pensato per un istante di poter cambiare le cose, di poter fare la differenza... TU me lo hai fatto credere, dannazione!

E invece, eccomi qui. Dopo tutta la lotta, dopo tutti gli sforzi, non sono riuscita a fare nulla di diverso da quello che era stato preordinato per me sin dalla nascita...

Ma questa volta è mille volte peggio di prima. Perché ora non sono più in grado di resistere. Sono sola. Sono disperatamente sola. Ho bisogno di voi, di tutti voi. Di Alice, di Megumi, di Isshiki sempai... Di te. Soprattutto di te. E non riesco a sopportare il tuo sguardo che mi giudica, nei miei incubi... Uno sguardo freddo e crudele, che mi perseguita ad ogni respiro...

Lo sguardo che mi hai rivolto l'ultima volta che ho visto il tuo viso volgersi verso di me, prima di prendere la via di casa, senza più voltarti indietro. Vorrei averti urlato che non ti ho ingannato, che non è stata colpa mia, che è tutto merito di Azami... Ma, alla fine, sono stata io quella che vi ha tradito, che vi ha dato informazioni inesatte, che vi hanno portato a fallire l'esame.

E quando mio padre mi ha detto, davanti a tutti voi che cercavate di rincuorarmi, “Brava, mi hai servito bene come sempre, figlia mia.” Il mio cuore ha fatto un balzo fuori dal petto...

E il vostro sguardo accusatore l'ha distrutto definitivamente in mille pezzi. Non so perché in quel momento non ho gridato, non ho pianto, non ho cercato di spiegarvi che non l'avevo fatto apposta, che ero in buona fede, che... Che vi volevo bene. Dannata me ed il mio silenzio. Ero troppo paralizzata dal terrore di quella rivelazione, troppo spaventata da quel tuo sguardo così freddo, così distante...

Ti prego, ti prego, ti prego e ti riprego ancora: tornate da me. Anzi, no, torna da me. So che il ruolo della principessa rinchiusa nella torre, che aspetta il cavaliere che la salvi, mi si attaglia poco... Ma non ce la faccio a salvarmi da sola. Ti scongiuro Yukihira, non è una trappola orchestrata da mio padre per rovinarti definitivamente la vita. So che probabilmente lo pensi. Sono debole e sola.

E non voglio, non voglio che l'ultimo ricordo di chi mi ha fatto credere di possedere delle ali sia uno sguardo di odio...

Kyonnyuchan space

Tadaaa! E dopo un vecchio classico come Trigun, mi cimento in un una nuova voga, Shokugeki no Soma! Francamente è un manga che si attaglia pochissimo ai miei soliti scenari di mainagioismo spinto, dato che non riesco a fare meno di trovarlo divertentemente idiota (scusate, ma tutte le volte che vedo una scena di orgasmo da cibo rido malissimo...) anche nei suoi momenti più seri.

Eppure, scava e scava, pensa e ripensa, ecco che mi è venuta la trovatona. E se in occasione degli esami in Hokkaido, l'eroe venisse sbattuto fuori per colpa (involontaria) delle indicazioni di Erina? E se Azami, per isolare definitivamente la figlia, riuscisse in qualche modo a far credere a Yukihira e compagnia che Erina è complice e non vittima di tutto il suo malvagerrimo piano? Ok, ok, non sta in piedi e lo so... Però la mia vena crudele non poteva evitare di esplorare questa idea, una volta saltata in mente...

Che dite, la sfida malata con me stessa di tirare fuori qualcosa di Angst PERFINO da Shokugeki no Soma è riuscito? Fatemi sapere and, as always, c'ya guys!