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Autore: AudreyMitzgerald    04/07/2016    0 recensioni
[Scream - The TV Series]
Ho capito che non è mai tardi per rimediare ai propri errori. Ed io voglio farlo, voglio rimediare.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Così... Messico, mh?
                                                                                                                                                                   
Trovai la sua mano e la strinsi forte alla mia. Un sorriso si allargò sulle labbra di Jake Fitzgerald. Sorrideva come se ne sapesse una in più del diavolo. Lo detestavo quando faceva così.                                                                                                                                                                   
- E' uno strano modo per dirmi che ti mancherò, mentre mi godrò le mie vacanze assolutamente non meritate a Città del Messico.                                                                                                              
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai appena, poi incrociai le braccia al petto ed abbassai lo sguardo, alla ricerca della cosa giusta da dire. Saremmo stati separati per tutta l'estate. Trovavo il pensiero insopportabile. Stare senza Jake sarebbe stato tremendo, specie mentre Emma era in clinica.  Non avrei avuto nessuno con cui parlare. Will era morto, Riley era morta. Erano stati uccisi entrambi da Piper Shaw. Audrey era sempre sfuggente negli ultimi tempi. Chi altro restava? Noah? Nah, proprio non riuscivo ad immaginarmi in una conversazione nerd. Tuttavia, ero ancora troppo sconvolta per rimanere da sola. Non potevo rimanere da sola. Dopo aver quasi rischiato di morire congelata, dopo i casini in cui era stato coinvolto mio padre e la storia clandestina col mio ex insegnante Seth Brenson (o dovrei dire Seth Palmer?) stare da sola era l'ultima cosa di cui avevo bisogno. Ero stanca di pensare, avevo bisogno di una distrazione, o sarei impazzita. Jake era stato l'unico a rimanermi accanto ed il solo pensiero di saperlo in Messico, lontano da me, mi intristiva.  Mi costava tanto ammetterlo ad alta voce, ma senza di lui mi sentivo persa, pronta a crollare da un momento all'altro, e la verità è che non avrei voluto nessuno accanto in quel momento, tranne lui.                            

                                                                                                                     

- Ti odio, sai? Non puoi sperare di andartene così e lasciarmi qui da sola.                                                           
          
Vidi la sua espressione mutare, farsi improvvisamente seria. Venne a sedersi al mio fianco, sul bordo del letto. Socchiuse gli occhi, poi allungò con cautela la mano destra, a sfiorarmi la guancia. Mi morsi piano il labbro inferiore, sentendo i miei occhi gonfiarsi di lacrime. Non volevo piangere, non davanti a lui. Non mi piaceva farmi vedere debole, anche se lo ero. Senza neanche accorgermene, una lacrima mi colò sulla guancia, andando a bagnare le sue dita lunghe ed affusolate. I nostri corpi erano vicini, sentii i suoi muscoli irrigidirsi, prima che mi stringesse con forza a sè. Le sue braccia forti mi facevano sentire al suo sicuro. C'erano così tante parole in quei gesti silenziosi, che ne venni sopraffatta. Ti proteggo io, Brooke. Sei al sicuro ora. Continuai a singhiozzare, il viso affondato nell'incavo del suo collo. Sentivo il suo profumo entrarmi nelle narici. Strofinai il naso contro la sua pelle e mi obbligai a ritrovare un contegno mentre tiravo su col naso un'ultima volta. Senza sciogliere la stretta, alzai il viso e cercai i suoi occhi. Jake mi osservava con espressione indecifrabile. Dimmi cosa pensi, ti prego. Non aprì bocca, continuava ad accarezzarmi con delicatezza i capelli, come se avesse qualcosa di incredibilmente fragile tra le mani. Appoggiai la fronte contro il suo mento e dopo qualche istante sentii il suo bacio umido scostarmi la frangetta. Chiusi gli occhi ed inspirai, dovevo cercare di recuperare la calma.

- Scusami... E' solo che... Il pensiero di rimanere quì senza di te mi distrugge. Ho paura, Jake. Ho tanta paura. Già, Brooke Maddox è una frignona. Faccio tanto la spavalda, l'egoista, ma in verità ho solo paura di soffrire ancora. Sento... Sento di essermi persa. Sento che l'unica cosa che mi resta, l'unico a cui posso aggrapparmi, sei tu.                                                                                                                                         

Le sue labbra erano ancora pressate sulla mia pelle, ne sentii gli angoli sollevarsi piano. Sorrideva. Lo strinsi più forte.                                                                                                    
- So che non posso chiederti di rimanere. Ne hai passate tante anche tu, hai bisogno di staccare la spina. Vorrei solo... poter venire con te, poter lasciare questo posto. Non vorrei altro. L'idea di rimanere quì da sola mi terrorizza. 

La mia voce si spezzò, mentre un altro singhiozzo minacciava di farmi esplodere in un'altra crisi di pianto. In quel momento, lo sentii scostarsi appena da me. La sua mano cercò il mio mento e mi costrinse a sollevarlo. Sorrideva ancora, un sorriso puro, sincero. Sbattei piano le palpebre. Perchè sorrideva tanto? Mi stava prendendo in giro?

- Non vado da nessuna parte, Brooke. 

Le sue parole mi fecero spalancare gli occhi per la sorpresa. Come? Non partiva più per il Messico? Perchè?

- Perchè? Io.... credevo fosse tutto pronto per la partenza. 

Jake fece spallucce, poi affondò una mano tra i miei capelli ed avvicinò il viso al mio. Sentii il suo alito mescolarsi al mio, mi morsi piano il labbro inferiore. Era una sensazione nuova, totalmente inaspettata. Mi piaceva.

- Non parto più. Ho detto ai miei che non posso semplicemente fare i bagagli e dimenticare. Non funziona così. E poi... io non voglio dimenticare. E' vero, abbiamo vissuto un incubo. Siamo solo degli adolescenti, la nostra vita non dovrebbe assomigliare ad un film dell'orrore. Però... quest'esperienza mi ha cambiato, mi ha fatto capire che testa di cazzo sono stato. Ho capito che non è mai tardi per rimediare ai propri errori. Ed io voglio farlo, voglio rimediare. 

I suoi occhi grandi erano fissi nei miei mentre quel fiume di parole usciva dalla sua bocca. Ero attonita.  Le sue labbra erano vicine alle mie. Ebbi un impulso, l'impulso di baciarlo. Accennai un mezzo sorriso, pensando a tutte le volte che lo avevo rifiutato. Era il mio migliore amico da una vita, ma non aveva mai mancato di farmi sentire voluta... desiderata. Jake aveva una cotta per me da quando? Dalla prima, dalla seconda elementare? Alzai gli occhi, alla ricerca del suo sguardo.

- Resti davvero? - sussurrai, stringendo le labbra. Se fosse stata una balla, lo avrei preso a schiaffi. Non era il momento di scherzare. Ma Jake non era affatto ironico.                               

- Resto. - mormorò in risposta. 

Senza pensarci due volte, cercai le sue labbra e le sfiorai piano con le mie. Quando mi resi conto di cosa stava succedendo, era ormai tardi per tornare indietro. 
   
 
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