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Autore: Talking to the Moon    04/07/2016    1 recensioni
Laura è una fan degli R5,ma sopratutto di un ragazzo biondo,Ross Lynch,ha un sacco di poster su di loro in camera sua solo che a nessuno è permesso di entrarci.
I Lynch hanno un concerto a New York e vorrebbero trascorrerci delle vacanze,lì abita Laura e la sua famiglia.Dato che i padri di Ross e Laura sono grandi amici la famiglia Marano ospita a casa loro i Lynch.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Laura Marano, Ross Lynch
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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After two years

Laura uscì dall'aereoporto di Los Angele accompagnata dalla sua migliore amica Rydel Lynch e dal fidanzato di quest'ultima che portava con sè i bagagli della Marano, erano due in totale.

-Laur, sapessi quante cose sono cambiate e quanto io sia felice che tu oggi ci sia per il matrimonio di mio fratello! Da quanto non vi vedete? Due anni? Ci sei mancata così tanto che per poco io ed Ell non venivamo a New York per portarti a peso qui!- disse nostalgica la ragazza alla bruna affianco a lei che sorrise cingendole le spalle con il braccio sinistro e stringendola forte camminando per il marciapiede fino a giungere ad una Mercedes-Benz decappottabile.

-Eccoci qui ragazze, ora Rydel tu non guidi perché prima per poco non andavamo a finire contro un palo della luce, mi chiedo come abbia potuto Riker lasciarmi andare in auto con te, io non guido perché non ho la patente, quindi Lau manchi solo tu, ce l'hai la patente? Non sei un pericolo pubblico, vero? Dimmi di no Lau, ti supplico.- fece con tono supplichevole il ragazzo davanti a Laura che ridacchiò scuotendo la testa in segno di negazione. Ellington sorrise sollevato, ma esso scomparì dal viso del ragazzo non appena vide Rydel fulminarlo con lo sguardo, disse chiaramente "Quando torniamo a casa, io e te, faremo i conti.", il ragazzo inghiottì la saliva spaventato e prese le due valigie della ragazza mettendoli nel cofano fischiettando una canzone della sua band, gli R5.
Ormai i ragazzi erano famosi in tutto il mondo, avevano fatto vari tour durante quei due anni e i fan erano sempre in aumento e li sostenevano sempre di più.
Fu grazie ad un tour in Australia che il suo migliore amico, il biondino della casa Lynch, ebbe trovato la sua futura moglia.
Ellington chiuse il cofano e raggiunse l'auto posizionandosi sui sedili posteriori e chiudendo la portiera.
Laura fece un respiro profondo prima di mettere in moto l'auto, chiuse le palpebre per dieci secondi e si disse mentalmente: "Sto arrivando, Ross Lynch."

***

Stormie correva da una parte all'altra nella chiesa per sistemare ogni minimo dettaglio prima dell'arrivo della sposa, alcuni invitati cominciarono già a riempire le sedie presenti nell'edificio mentre l'ansia a lungo andare si impossessava sempre più del corpo della signora Lynch.
Presto una ragazza che conosceva da appena due anni sarebbe entrata a far parte della sua famiglia e non negava affatto che, anche se quello sarebbe dovuto essere un giorno felice, al contempo era triste.
Suo figlio da quel giorno avrebbe avuto una moglie, una nuova casa e avrebbe messo su famiglia.
Non avrebbe più visto quel biondino che scendeva le scale di casa con indosso solo i boxer, mezzo assonato e che andava sempre a sbattere contro qualcosa di primo mattino.

"Figlio mio -disse mentalmente la donna- la porta di casa mia è sempre aperta per te, ogni qualvolta tu ci voglia tornare."

La donna non negava affatto che avrebbe preferito un'altra donna al fianco di suo figlio, ma se lui era convinto che fosse lei la donna della sua vita, beh, allora non era semplicemente destino.
Quella giovane Marano le ispirava così tanta fiducia e avrebbe voluto lei al fianco del suo piccolo biondino, non che non apprezzasse quella ragazza che stava per sposarsi con il figlio, ma preferiva decisamente la giovane ragazza di New York.
Ma come avrebbe potuto presentarsi?
Ma nonostante quella storia che, anche se la toccasse molto e la rendeva triste, non era esattamente quello il motivo della sua angoscia, ma bensì il pensiero del figlio andarsene da casa.
La stanza di lui era vuota, nessun indumento, nessuno strumento o poster che ornavano quella camera da quando venne al mondo.
Una lacrima fugace attraversò la guancia della donna di mezz'età e lei si affrettò ad asciugarla sperando che nessuno l'avesse vista in quello stato.


"Devo essere felice per mio figlio, per te, piccolo Lynch."

 

E con ciò, la donna con l'energia di prima, tornò ad occuparsi del matrimonio sperando che nulla potesse andare storto.
 

***

Laura parcheggiò davanti alla chiesa di Los Angeles e non ebbe neanche il tempo di spegnere l'auto che Rydel la prese per un braccio portandola all'interno della chiesa mentre la Marano le pregava di fare piano e silenzio, ma la bionda aveva fretta, il matrimonio poteva iniziare da un momento all'altro dato che ormai tutti gli invitati erano seduti. Lo sposo dava le spalle a questi ultimi dato che parlava con il padre; il giovane uomo indossava come da copione lo smoking, ma il ragazzo alle sue vecchie ed usurate Convers All Stars nere, non avrebbe rinunciato per niente al mondo.
Le ragazze presero posto in prima fila mentre Ellington le raggiungeva a passo svelto timoroso anche lui di poter intralciare in qualche modo il matrimonio.
Appena si sedette anche lui affianco alle due giovani la musica partì, segno che la sposa era arrivata e mentre la ragazza percorreva la navata, il biondo ripensava a lei.

 

"Chissà come sarebbero andate le cose se non fosse successa quella disgrazia."

E intanto la ragazza, che camminava affiancata dal padre, guardava dolcemente il suo futuro marito aspettarla ansioso e lei sorrise a quella vista.

"Se ci fossimo comportati in modo diverso, tu saresti ancora qui con me, piccola? Saresti stata tu a percorrere la navata affiancata da Damiano?"

Ormai la ragazza era a pochi metri di distanza dall'uomo che amava, dall'uomo che avrebbe passato la sua intera vita insieme a lei con il quale avrebbe condiviso tutto. 
Sarebbe divenuta dapprima moglie e poi madre.
Lui marito ed infine padre.

"Sono veramente pronto a fare questo passo insieme a questa ragazza che ha riposto la sua intera fiducia su di me? E se invece al posto suo ci fossi stata tu, mia cara Marano? Avrei avuto questi ripensamenti?"

La ragazza lo raggiunse e si posizionò di fronte al giovane Lynch che la guardava con occhi incerti e rassegnati, era ormai troppo tardi per cambiare il corso degli eventi e quel che era fatto era fatto.
Ma era certo che mai avrebbe smesso di amare quella ragazza, il suo primo vero amore.

"Io non ti dimenticherò mai, amore mio, ma promettimi che neanche tu ti dimenticherai mai di me."

Il biondo sospirò tristemente guardando la porta della chiesa, avrebbe desiderato scappare da lì e lasciare tutto.
Tornare da quella ragazza che lo aveva fatto sentire vivo per davvero, i suoi occhi si posarono sul pubblico, ma come pensava, lei non era lì per fermare quel illegittimo matrimonio.
Ma dopotutto, come avrebbe potuto farlo lei?
Sorrise tristemente.
Tornò a posare lo sguardo sulla giovane davanti a lui che con occhi che brillavano dalla felicità, gli sussurrò un tenero -Ti amo.-
E per un momento immaginò che al posto di quella ragazza ci fosse la donna che amava e ama tutt'ora.
Chiuse le palpebre e sorrise nuovamente.

"Ti amo anche io, Vanessa Marano." sussurrò Riker Lynch e sapeva che quel ti amo, sarebbe stato l'ultimo che avrebbe potuto dedicare alla sua dolce metà.

***

Il matrimonio finì e Laura raggiunse Riker per congratularsi con lui, ma non appena raggiunse il tavolo degli sposi qualcuno la trascinò via lasciando il neo sposo perplesso.
Rydel, come suo solito, le prese il polso trascinandola di peso e portandola davanti al balcone.
Un leggero venticello fece rabbrividire Laura per l'improvviso cambiamento di temperatura la quale si chiese cosa diamine ci facesse lì e per quale motivo la Lynch l'avrebbe dovuta portare sul balcone.

 

-Rydel mi fai male! Si può sapere che succede?- chiese Laura massaggiandosi la zona dolorante appena la bionda, mortificata e imbarazzata, le lasciò il braccio sussurrando delle scuse.

-Laur, ascolta. C'è una persona che ti vuole parlare quindi aspettala qui, intesi?- avvisò Rydel la Marano, la quale in risposta annui incerta.
La bionda la salutò e una figura alta e magra fece capolino dalla piccola porta che collegava la sala dei ricevimenti con il balcone.
E Laura scioccata si chiedeva perché Rydel le fece questo, lei non voleva incontrarlo, era venuta solo per il matrimonio del fratello non per lui.
Non negava che voleva vederlo, anzi lei stessa in aeroporto lo pensò, ma era ormai convinta che se ne sarebbe potuta andare indisturbata.

-Ross...?- fece incredula la giovane Marano. Il ragazzo in tutta risposta si grattò il braccio imbarazzato e nervoso.

-Hey Laura, da quanto non ci si vede! Due anni, giusto?- disse il ragazzo per alleggerire la tensione che si era creata, ma non funzionò molto, la Marano era rigida come il marmo, annuì solo per educazione. 
Si voltò dall'altra parte non potendo più sostenere lo sguardo del ragazzo di fronte a lei e iniziò ad ammirare il panorama che si prostrava dinnanzi a lei.
Il biondo si mise di fianco a lei poggiando le due braccia sulla ringhiera e ammirando anche lui il panorama, solo che quello vero, per lui, era la ragazza che aveva affianco.
Osservò Laura, era ancora bassa come ricordava, solo che i tacchi la facevano sembrare leggeremente più alta, il corpo era gracile ma con le curve al punto giusto e abbondanti come sarebbero dovute essere, ma notava una cosa che gli dava veramente fastidio.
Portava al dito medio un anello di fidanzamento.
Ciò poteva significare una sola cosa, Laura si sarebbe sposata e questo lo rese l'uomo più infelice in quel momento.

-Così ti sposerai, eh?- chiese Ross con una punta di gelosia che era palese nel tono della sua voce, egli allungò la mano nella tasca e ne estrasse un pacchetto di sigarette ed un accendino, ripose esso portando alla bocca la sigaretta e accendendo quest'ultima mettendo nella tasca l'accendino utilizzato sotto lo sguardo scioccato di Laura.

-Da quando fumi?- chiese lei non nascondendo lo stupore.

-Non è educazione rispondere ad una domanda con un'altra, Marano.- la riprese lui togliendo la sigaretta dalla bocca e espirando il fumo non guardando una sola volta la donna affianco a lui.

  -Si, mi sposo l'anno prossimo, perché? Ti reca qualche problema, Lynch?- chiese lei velenosa avvicinandosi al viso del ragazzo che amava.

-Non immagini neanche quanti fastidi, Marano.- rispose lui con lo stesso tono di voce avvicinandosi anche lui. Ormai erano a pochi centimetri di distanza e Ross aveva scordato la bellezza di quegli occhi color caffè.
Chiuse gli occhi e si avvicinò pericolosamente a Laura, la quale si ritrasse al primo movimento del biondo.

-Mi dispiace non essere stato presente il giorno del funerale di tua sorella, scusa.- sussurrò lentamente il biondo all'orecchio della bruna la quale lo guardò furiosa.

-A distanza di un anno e mezzo mi fai le condoglianze, Ross? Seriamente?- sibillò lei arrabbiata con il biondo.
Lui scosse la testa ridacchiando e tornò a fumare guardando la Luna piena che si mostrava luminosa quella notte d'Agosto.
E quell'atteggiamento menefreghista non fece che alterare sempre di più la bruna che stava per scoppiare.

-Che hai da ridere? Sai da quanto aspettavo il tuo ritorno Ross? Aspettavo davanti alla bara di mia sorella sperando che ti potessi presentare, tutti c'erano, tutti. Tranne la persona più importante per me, ovvero te signor "Non me ne frega un cazzo di nessuno"! E tu dov'eri? A sostenere l'esame di guida per caso? In tour? Da tua nonna malata? Ah no aspetta, ti stavi scopando le tue troiette in un fottuto club notturno, mentre io ti aspettavo sotto la pioggia! Razza di deficiente, perché non hai mai compreso a fondo i miei sentimenti, eh? Sei così idiota? Ti avevo perdonato il fatto che due anni fa mi chiamasti "puttana" perché eri in preda alla gelosia, ti perdonai il tuo primo tradimento, il secondo ed il terzo. Infine decisi di andare a New York per pensare un po' alla nostra relazione, ma mia sorella per colpa di una delle tue troie è morta in un incidente mentre l'accompagnava in aeroporto per prendere il volo dopo il mio. Ci fu il funerale dopo una settimana e non ti eri presentato, pensavo avessi un impegno importante e poi, cosa scopro? Che te la davi alla pazza gioia con delle ragazze che non conoscevi neanche mentre io piangevo per la perdita di mia sorella! Ecco perché è finita Ross, non per colpa mia, ma per colpa tua.- finì Laura in lacrime mentre camminava per tornare nella sala, ma prima che potesse aprire la porta sentì la presa ferrea di Ross attorno al polso portandola violentemente verso la sua direzione e facendola scontrare contro il petto del ragazzo.

-Mi dispiace così tanto.- disse mortificato il biondo guardando negli occhi Laura la quale piangeva ininterrottamente. Le prese il mento con la mano e portò le sue labbra sulle sue dandole un bacio.

-Suppongo che questo sia stato l'ultimo bacio, vero piccola?- chiese Ross sorridendo consapevole che ormai un futuro per lui e Laura non potrà più esserci, neanche lo volesse lei stessa.
La ragazza annuì guardando il ragazzo che ha amato per tre lunghi anni, gli sorrise dolcemente e Ross ricambiò.

Calò il silenzio sui due, non era uno di quelli imbarazzanti, no, era uno di quelli tranquilli che ti lasciavano uno strano senso di pace interiore.

Laura era ancora avvinghiata a Ross e non pensava minimamente a sciogliere quell'abbraccio, era come se si sentisse a casa, ma dopotutto lei non era più una bambina, era già stata promessa ad un altro uomo e così sarebbero andate le vicende, che lei lo volesse di sua spontanea volontà o meno.

-Mi ami ancora?- chiese Laura al biondo che rimase scioccato dalla domanda, ma alla fine scosse la testa ridacchiando e sussurrando parole incomprensibili. Laura lo guardò pazientando una risposta ed inclinando leggermente la testa.

-Sei così ingenua Lau, mi sembra abbastanza ovvio, non credi? Ma ti conosco e so per certo che non molleresti la tua vita, il tuo futuro, per me.- rispose Ross poggiando il mento sulla testa della ragazza ed emettendo un sospiro rassegnato

-Ti amo.- sussurrò Laura a Ross chiudendo gli occhi e stringendolo forte, sapeva benissimo che quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe visto. Le lacrime scendevano mentre lei silenziosamente piangeva.

Il destino non era stato favorevole alla loro relazione, e se esso desiderava che i due non potessero stare insieme, i due, controvoglia, si sarebbero piegati al suo volere.

-Anche io Laur. Anche io.- rispose Ross sospirando rassegnato, accarezzò la testa alla bruna per rassicurarla, ma la tristezza ormai aveva posseduto anche il suo corpo tanto che avrebbe pianto, ma non lo farebbe mai davanti a Laura, non voleva peggiorare ulteriormente la situazione.

Ma una cosa era certa, si sarebbero amati fino alla fine dei loro giorni.

 

Spazio autrice ritardataria di un anno:

Ehm, non tiratemi addosso uova o altro cibo che ho fame e non posso mangiare, al massimo tiratemi addosso della vernice.

Sia per il ritardo, che per il finale.

Scusate se non ho aggiornato per quasi un anno, sono veramente mortificata, ma la scuola mi mangiava viva e inoltre avendo purtroppo perso interesse per gli R5 mi riusciva difficile scrivere fanfiction sui Raura, mi sentivo obbligata e scusate.

Ho aggiornato solo perché odio lasciare le storie a metà e anche per voi, non mi piace sentirmi in colpa, sooo eccomi qua.

Anyway, una ragazza di nome Francesca (ti detesto MyGirl) mi voleva tirare contro un meteorite dopo che le rivelai chi ero, sto ancora ridendo.

Mi ha praticamente obbligato a finire di scrivere la storia e l'ho fatto, le ho mandato il finale e voleva tirarmi contro altri meteoriti, SENTITE, MI PIACCIONO I FINALI TRISTI NELLE MIE FF, OKAY?

Comunque, voglio avvisarvi già che smetterò di scrivere fanfiction sui Raura e Auslly, chi volesse le mie storie mi mandi un messaggio privato e sarò felice di cederla, se invece fosse il contrario scriverò come finirà in ogni avviso per ogni storia e sinceramente credo farò la seconda.

Comunque, sayounara e ci si rivede ^^

Chi mai volesse seguirmi su wattpad sono: brokevnhome.

Lì ho continuato a scrivere qualche storia e pubblicato qualche capitolo come Love Exists, but credo che cancellerò anche quella storia, se mai voleste leggerla e poi sapere il finale ve lo dirò sempre con un avviso in un capitolo.

Vi lascio il link qua sotto:

https://www.wattpad.com/user/brokevnhome

E' stata una bella esperienza scrivere storie sui Raura e Auslly su EFP, ma come si suol dire, tutto ha una fine, no?

Resterò comunque attiva su EFP, ma credo in fandom diversi, magari qualche volta vi troverete una mia recensione nelle vostre storie, ma non spesso leggo ff Rauslly dato il interesse perso.

But auguro ai miei cari ragazzi una vita meravigliosa e li seguirò, ma non come prima.

AAAAND, BYE BYE!

  
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