Anime & Manga > Suisei no Gargantia
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Autore: edwardina twalentina    05/07/2016    0 recensioni
Raccolta di drabble/one-shotes incentrate sul rapporto dei due personaggi principali,Amy e Ledo.
[Ambientazione post Meguru Kouro Haruka]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutti! Dunque qualcuno mi conoscerà per il brano "Danzerai per me ancora una volta?" ispiratosi sempre a questa serie... In caso contrario benvenuti! Dunque, ho notato che oltre al testo citato da me sopra, non c'è altro che riguardi questo anime, perciò ho deciso di movimentare un po' la sezione con questa raccolta. Le drabble/one-shot che pubblicherò riguarderanno come già anticipato principalmente il rapporto tra i due protagonisti Amy e Ledo. Ciascun brano potrà eventualmente ricollegarsi all'altro, ma ovviamente tutto dipenderà dall'ispirazione del momento 😁😅 Detto ciò, auguro a tutti voi una buona lettura! Ho solo una cortesia da chiedervi: fatemi sapere con una recensione cosa ne pensate,oppure se sono presenti eventuali errori,cosicché possa correggerli 😊😉 A presto
-Vale-




Era una calda giornata d'estate,e tutti gli abitanti della grande flotta Gargantia erano intenti nei propri compiti. Tra di essi, Ledo non faceva di certo eccezione: a breve ci sarebbe stata una nuova esplorazione sottomarina,e Bellows era stata chiara riguardo  il fatto che ciascun pilota dovesse essere preparato al meglio, e ciò comportava ovviamente assicurarsi che ogni yunboro funzionasse alla perfezione; per questo il ragazzo aveva deciso di dedicare l'intera giornata alla manutenzione del proprio veicolo. Pinion gli aveva gentilmente (se così può essere definito l'atteggiamento dell'uomo) prestato la sua cassetta degli attrezzi,raccomandandosi di restituirgliela così come gliela aveva consegnata,perchè "con il ragazzo-spaziale non si può mai sapere".
Ledo perciò si era rimboccato le maniche e si era messo all'opera,nonostante l'alta temperatura rendesse tutto molto più faticoso. Anche se era giunto sulla Terra da quasi due anni,ancora faticava ad abituarsi a certi climi,tuttavia preferiva molto più il caldo sole che con il tempo aveva leggermente dato alla sua pelle un colore più acceso,piuttosto che la fredda atmosfera dello spazio. Pensandoci bene, non provava nostalgia della suo luogo d'origine. Tranne Chamber,naturalmente...
Il peso dell'assenza del robot,che considerava come un amico, si faceva sentire ogni giorno: tante erano le domande che avrebbe voluto porgli ed a cui si era sforzato di trovare una risposta da solo, fallendo quasi sempre. 
Fortunatamente Ledo non era solo: col tempo era riuscito a trovarsi dei buoni amici e compagni d'avventura,che gli avevano insegnato quanto contasse più in questo mondo, e ciò era per lui motivo di gioia. Adesso il suo destino aveva assunto una piega ben diversa e del tutto inaspettata,perciò si impegnava duramente per contribuire al benessere di tutte quelle persone che gli avevano offerto rifugio,quando si era trovato perso in una situazione più grande di lui.
C'era una persona in particolare a cui Ledo doveva dire grazie per tutto ciò... Una ragazza dai capelli corvini e dallo sguardo esuberante quanto le onde dell'oceano, che ora gli stava correndo incontro con un grande sorriso su quel viso che,puntualmente, aveva il dono di quietare e smuovere allo stesso tempo il cuore dell'ex-soldato.
-Ledo!-.
-Amy- le rispose il ragazzo, felice di vederla.
-Cosa stai facendo? Ti ho forse disturbato?- chiese la ragazza, osservando con curiosità i vari attrezzi sparsi qua e là.
Ledo scosse la testa:- Nessun disturbo. Sto preparando il yunboro per la prossima spedizione-. Ora parlare non gli risultava più così difficile come durante i primi tempi, tuttavia era ancora titubante nel dialogo. 
-Oh capisco... Farai attenzione, vero?- gli domandò Amy, stringendo nervosa,ente la tracolla della sua borsa. Era sempre agitata quando il ragazzo doveva partire per una missione di esplorazione,sopratutto dopo quanto accaduto poco tempo fa durante il tentativo di recupero di una nave... Aveva ancora gli incubi la notte. La paura di perderlo in quell'occasione era stata insostenibile per lei.
-Certo-la rassicurò Ledo. 
La giovane messaggera gli sorrise in risposta. 
-Ero passata per chiederti se stasera avevi voglia di fermarti a cena da me...si,insomma...da me e Bebel intendo. Ho paura che a furia di mangiare pane alle alghe, ti rovinerai l'appetito-.
Il ragazzo si alzò in piedi e per posare una grossa chiave inglese nella cassetta.
-Verrò dopo il lavoro,se tu sei d'accordo- le rispose gentilmente, mostrandole un sorriso che spesso e volentieri era riservato solo a lei.
Amy sentì il petto gonfiarsi di felicità, e le sue guance si tinsero di una lieve sfumatura rossa:-Certo,va benissimo. Allora avverto Bebel che stasera sarai dei nostri. Sarà sicuramente felicissimo di poter par-...
-Amy,attenta!-.
Parlando,la ragazza aveva lentamente indietreggiato, rischiando di urtare con i piedi un attrezzo,perciò Ledo si era sporto di scatto in avanti verso Amy,nel tentativo di evitare che si facesse male,finendo per urtare lui stesso la cassetta con dentro gli arnesi di Pinion. Per evitare di cadere,aveva allungato le mani davanti,appoggiandosi contro la parete arrugginita. Solo che in questo modo,aveva messo la ragazza con le spalle al muro,bloccandola tra le sue braccia. Il vero problema che conferì in entrambi un nuovo e del tutto sconosciuto imbarazzo,fu che accidentalmente,a causa della strana dinamica e della posizione in cui erano finiti, il volto di Ledo era finito a pochi centimetri dal collo di Amy,le cui mani erano appoggiate sul petto del ragazzo,per cercare di arrestare la caduta. 
Nessuno dei due osò muoversi: il respiro smorzato di lui si infrangeva sulla pelle di lei, che si andava mano a mano a ricoprire di piccoli brividi fino ad allora mai provati prima. Ledo poteva sentire il dolce profumo della ragazza più intensamente delle altre volte, e si sorprese di come questo avesse il potere di inondargli la mente di una leggera patina che offuscava i suoi pensieri. Ogni cosa parve confondersi,e l'unica certezza che gli rimase fu che un desiderio quasi necessario di avvicinare il proprio volto a quella candida pelle si stava impossessando di lui. 
Rimasero in quella posizione per quella che sembrò un eternità,ma che in realtà furono solamente pochi istanti. Quando Ledo sentì le mani di Amy tremare sul proprio petto, finalmente ebbe il coraggio di riscuotersi e si allontanò repentinamente.
S-scusami!-.
N-no...tranquillo- gli rispose la ragazza con un sussurro,il volto in fiamme e lo sguardo basso-Allora...uhm...a stasera...?- Chissà perché alle orecchie dell'ex-soldato quelle parole gli se,bearono pronunciate come una domanda. 
Si...a più tardi- non ebbe il coraggio di guardarla in faccia mentre le rispondeva. 
Così dopo un ultimo saluto, Amy se ne andò per poter ritornare alle proprie mansioni e Ledo fece altrettanto. Tuttavia nei cuori e nei corpi di entrambi la strana sensazione di poco prima non aveva accennato a sparire,anzi... 
Per tutto il giorno Amy non fece che sfiorare con le dita il punto in cui aveva sentito il respiro fresco del ragazzo... 
Ledo,d'altro canto, non riusciva a togliersi dalla testa il profumo intenso di lei... Si chiese cosa mai gli stesse accadendo.



 
  
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