Serie TV > The Walking Dead
Segui la storia  |       
Autore: Ipox_017    05/07/2016    0 recensioni
"Ma si può sapere che problemi hai?"
"Beh almeno io ne ho di problemi! E tu? Oh no giusto, tu non ne hai. Tu ascolti quelli degli altri, dai i tuoi cazzo di consigli e tutto si sistema! La tua vita è rose e fiori! Ma lascia che ti dica una cosa dolcezza, la vita non è una fiaba."
Dopo essere fuggiti dal CCM il gruppo di Gwen si avvia per i boschi alla ricerca di un posto sicuro. Riusciranno a trovarlo? Ci saranno altre persone? E quest'ultime saranno amici o nemici?
Genere: Avventura, Horror, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carl Grimes, Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti e bentornati! Avevo detto tre giorni fa, circa che avrei postato la seconda stagione di LIFE AFTER DEATH, infatti eccomi qui. Se la prima vi è piaciuta allora spero che leggerete pure questa. Se spera, nun se sà! Vabbé a parte tutto buona lettura!



 

 

Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic

CAPITOLO UNO. IL CERVO.

Dopo tutto quello che è successo al CCM il gruppo si sente più scoraggiato.
Ieri Rick ha parlato a tutti noi dicendoci che ha preso la decisione di seguire il consiglio di Shane, cioè quello di andare a Fort Benning.
Io non credo che sia un’idea geniale, ma è l’unica che possiamo seguire in questo momento di sconforto e terrore.
Stamattina tutti hanno sistemato le loro cose. Io mi sono cambiata indossando abiti più pesanti, dato che da una settimana a questa parte fa più freddo. Indosso il mio giubbotto e vado da Rick che si è allontanato dal gruppo per parlare con Morgan. Quando lo raggiungo ha ancora il walkie-talkie in mano.
<< Noi andremo verso Fort Benning sperando che lì ci sia davvero un posto sicuro. A occhio e croce ci vorranno almeno due giorni per arrivare. Incontriamoci lì se non avete problemi dalle vostre parti >> dice con quell’aggeggio praticamente incollato alle labbra.
Una volta finito di trasmettere lo lascia penzolare nella sua mano, lungo il suo fianco.
<< Me lo passi? >> gli chiedo e lui non tentenna nemmeno per un minuto.
<< Ciao Morgan, sono Gwen. Forse non stai ascoltando in questo momento, anche se Rick ti ha appena informato dei nostri piani. Ad ogni modo vorrei salutare te e Duane. Ci vediamo a Fort Benning, okay? >> non aspetto risposta e ripasso il walkie-talkie a Rick.
<< Spero proprio che stiano bene >> dico tristemente.
<< Lo spero anch’io >>
Una volta raggiunti gli altri, già pronti per il viaggio, ci smistiamo nuovamente nei gruppi per affrontarlo. Monto, quindi, in moto con Daryl e partiamo.
Una volta arrivati all’autostrada quello che ci si para davanti è un panorama inquietante. Mille, e forse più, macchine e altri mezzi di trasporto sono abbandonati e ci bloccano il passaggio. Rick, dunque, scende dalla macchina e io smonto dalla moto.
<< Dobbiamo liberare la strada. È l’unica via che porta a Fort Benning >> dice mentre anche Shane e Andrea scendono dalla loro auto.
Dale con il suo camper è rimasto indietro, ma appena ci raggiunge da quel coso provengono rumori strani e ben presto una nuvola di fumo nero esce dal suo cofano.
<< Dannazione! >> dice lui mentre scende.
Si avvicina al radiatore e lo controlla per alcuni minuti. Poi si gira verso di noi con aria dispiaciuta e fa spallucce.
<< È andato del tutto ormai >>
<< Potremmo vedere se qui in giro troviamo un radiatore nuovo e magari del cibo. Insomma è una discarica questo posto >> dice Glenn.
<< Non è una discarica, è un cimitero >> ribatte Lori.
“Sono solo delle macchine abbandonate.”
Rick accoglie l’idea di Glenn e ben presto tutti siamo intenti a cercare qualsiasi cosa ci torni utile. Mentre tutti decidono di rimare in una zona abbastanza vicina ai nostri mezzi di trasporto, io allungo un po’ di più il passo fino ad arrivare a circa cento metri dal mio gruppo. Scruto attentamente tutte le auto trovandone tra loro una che mi attira di più. La portiera del passeggero è aperto, così mi avvicino e, dopo aver controllato che non ci sia nessun vagante, ficco la testa al suo interno.
Poi lo sento.
Quel lamento disumano che sembra provenire da tutte le parti. Alzo il capo ed ecco che inizio a preoccuparmi. Una mandria di vaganti si sta dirigendo verso di me e verso il mio gruppo. Sono, più o meno, a trenta metri di distanza da me. Mi abbasso e velocemente raggiungo Rick.
<< Abbiamo un grosso problema >>
<< E cioè? >>
<< Una mandria di vaganti viene verso di noi. Dobbiamo nasconderci, o scappare >>
<< Non possiamo lasciare qui le nostre cose >> dice.
Si prende tutto il tempo per pensare ad una soluzione, poi il suo sguardo si accende come una lampadina.
<< Tutti sotto le auto! Presto! >> dice spingendoci a terra.
Io finisco con Carol; Sophia e Carl sono nell’auto vicino alla nostra; Rick e Lori in quella davanti. Da qui posso vedere Dale che è sul tetto del camper, ci guarda confusi. Io gli indico la mandria e non appena la vede si sdraia in modo da non farsi vedere. La mandria comincia a passare, quei lamenti mi fanno venire i brividi. Non li ho mai avuti così vicino.
Carol vicino a me singhiozza e non so nemmeno per cosa. Mi avvicino e le metto un braccio sulle spalle e una mano sulla bocca, lasciandole la possibilità di respirare con il naso.
Guardo Carl che sembra pianga, ma invece trattiene le lacrime e tiene la mano di Sophia ben stretta. Gli accenno un sorriso e lui fa altrettanto con me. Aspettiamo per un tempo indeterminato, poi, quando ormai pensiamo che la mandria sia abbastanza lontana, Rick ci fa un segno. Vedo Sophia che lentamente cerca di strisciare fuori, ma qualcuno le afferra un braccio .
Lei lo ritira e uscendo da sotto la macchina con una velocità impressionante scappa verso il bosco. Carol emette un gemito e io stringo di nuovo la sua bocca. Vedo due vaganti che seguono la ragazzina.
“Accidenti!”
Guardo Rick e poi entrambi strisciamo fuori da sotto le auto. Rick va avanti mentre io dal mio borsone prendo il mio arco.
<< Lori, pensa a Carol! >> urlo per poi immergermi nel bosco.
Dopo un po’ che corro inizio a sentire dei passi, così mi avvicino fino a trovare Rick.
<< Hai visto dov’è andata? >> gli chiedo.
<< No >>
Sentiamo un urlo e subito corriamo verso di esso. Raggiungiamo un piccolo canale fangoso in cui vediamo Sophia che è caduta a terra e i due vaganti si stanno avvicinando. La bambina cerca disperatamente di alzarsi mentre altri cinque vaganti spuntano da dietro me e Rick.
<< Io distrarrò quelli, tu pensa a Sophia! >> dico per poi correre incontro a quei cosi.
<< Venite qui! Forza! C’è carne fresca! >> urlo.
Comincio a correre seguita da loro. Una volta che sono abbastanza lontana, tendo il mio arco e ne abbatto due. Uno si avvicina troppo, così prendo il mio coltello e glielo ficco in fronte. L’ultimo mi arriva all’improvviso. Non ho il tempo di colpirlo che mi sposta il braccio e tenta di mordermi la faccia. Cerco di spingerlo, ma è incredibilmente forte. Cadiamo a terra, lui sopra di me. Urlo, non per paura, ma per lo sforzo che sto facendo. Gli do una testata e lui va all’indietro.
<< Che male! >> dico massaggiandomi per un secondo la fronte. Poi mi metto sopra quel coso e cerco di colpirlo con il coltello, ma mi accorgo che non ce l’ho più. Il vagante me lo ha fatto cadere. Mi allungo allora afferrando una freccia dalla mia faretra e gliela conficco con forza nella tempia. Le sue braccia, che prima cercavano di afferrarmi, adesso sono inerti nel terreno fangoso. Sospiro e mi lascio cadere al suo fianco, nonostante puzzi come merda. Una volta calma raccolgo l’arco, la faretra e tutte le frecce scoccate. Trovo anche il mio coltello, a pochi metri da me. “Come diavolo c’è arrivato lì?”  mi chiedo, ma non trovo una risposta. Torno indietro verso il canale, all’inizio credo di essermi persa, ma poi vedo Rick. Sorrido e mi avvicino pensando di trovare anche Sophia, ma non è così.
<< Dov’è Sophia? >>
<< L’avevo lasciata qui. Le avevo detto di non allontanarsi fin quando non sarei tornato e se non lo avessi fatto le ho detto di tornare sull’autostrada >>
<< Allora forse è tornata lì. Andiamo forza >>
Rick annuisce e poi mi segue.
Quando vediamo la luce del tramonto che colpisce le auto arrugginite acceleriamo il passo fino a raggiungere i nostri compagni.
<< L’avete trovata? >> chiede in lacrime Carol.
Io e Rick ci guardiamo straniti.
<< Non è tornata? >> chiedo io.
Guardo Lori che mi fa “no” col capo.
<< Oh santo cielo >> dico passandomi una mano sulla fronte.
<< Niente panico, okay? Non può essere andata lontana >> dice Rick.
<< Andremo a cercarla Carol e sta tranquilla la troveremo >> dico.
<< Il sole sta tramontando, per oggi è meglio che restiamo qui. Domani mattina all’alba andremo a cercarla >> mi frena Rick.
<< Non puoi lasciarla nel bosco da sola per tutta la notte >> dice Carol piangendo.
<< Ha ragione Rick. Sophia è solo una bambina e per di più spaventata >>
Rick non è convinto, ma comunque annuisce.
<< D’accordo. Andiamo >>
<< E a noi ci lasci qui da soli? >> dice Lori.
Marito e moglie si guardano.
<< Andremo io e Daryl. Tu…è meglio se rimani qui. Hanno bisogno di te >> dico mettendogli una mano sulla spalla.
<< C’è Shane con loro, posso aiutarvi >> dice Rick.
<< Shane non è te. Tranquillo ce la caviamo io e Daryl >> dico spostando lo sguardo sul diretto interessato che annuisce.
Rick, a malincuore, acconsente alla spedizione mia e di Daryl. Una volta raggiunto il canale è già buio e siamo costretti a usare delle piccole torce. Daryl mi supera e perlustra attentamente il territorio.
<< È andata di qua, si sono solo le sue impronte. Era sola >>
<< Qui le cose si sono messe male, ci sono varie impronte…però è riuscita a scappare >> continua dopo pochi minuti.
<< Sei molto bravo a seguire le tracce. Eri un cacciatore? >>
<< Una specie >> dice facendo spallucce.
Per le successive cinque ore non abbiamo fatto altro che seguire altre tracce, a controllare ogni nascondiglio, ogni luogo. Ma niente. I piedi mi fanno male, così male che li striscio. Ad un certo punto non vedo una radice e cado a terra.
<< Porca puttana! >> sibilo.
<< Tutto bene? >> mi chiede lui avvicinandosi.
<< Si >> dico io scostandomi i capelli dal viso. Controllo i miei pantaloni e vedo che c’è un foro.
<< Fortunatamente non mi sono fatta niente >> dico.
Daryl mi porge una mano e io l’afferro per alzarmi.
<< Grazie >> dico prendendo poi il mio arco da terra.
Daryl si guarda intorno attentamente.
<< È meglio tornare in dietro. Con questo buio non si riesce a vedere niente e se ci ha sentito, ci avrà scambiato per vaganti e sarà sicuramente scappata. In più è pericoloso stare qui esposti >>
<< Adesso anche tu li chiami vaganti? >> chiedo alzando un sopracciglio.
<< Beh zombie faceva troppo film scadente >>
Rido.
Una volta tornati indietro mi aspetto di trovare tutti che dormono, invece spuntano Carol, Lori e Rick.
Non dico niente, scuoto solo la testa provocando il pianto disperato di una madre. 
………………………………………………………………………………………………
Apro gli occhi e per un secondo non ricordo niente. Poi tutti i pensieri e i ricordi si affollano uno sopra l’altro, mischiandosi in un vortice. Mi metto seduta e mi passo le mani tra i capelli. Sono nel camper di Dale, nel divano a cerchio. Stesa vicino a me c’è Carol con una lacrima ancora umida che le cola sul naso.
“Sophia” penso per poi alzarmi.
Vado nel piccolo bagno del camper e mi sciacquo la faccia. Quando esco incontro Rick che mi fa segno i seguirlo e io obbedisco.
<< Ci dobbiamo dividere in due gruppi se vogliamo trovarla prima. Io, Gwen, Daryl e Shane andremo a est. Lori, Carol, Andrea e Glenn a ovest. Dale, Carl e T-dog rimarranno qui a sorvegliare la strada >>
<< Papà…io voglio dare una mano >> dice Carl tirandogli la camicia del braccio.
<< Meglio di no Carl, non sei abbastanza grande >> dice Lori con un tono molto severo.
<< Sophia è mia amica, io devo aiutarvi >>
Queste parole mi hanno colpito. Carl è solo un bambino, eppure a volte è più adulto di chiunque altro.
Rick e Lori si guardano, poi Rick guarda me.
<< Non penso che sia una cattiva idea. Starà vicino a noi, non gli può succedere niente. E poi secondo me starà più al sicuro in nostra compagnia che qui allo scoperto >> dico.
<< D’accordo. Ma dovrai stare vicino a tua madre, intesi? >> chiede Rick e Carl annuisce sorridente.
<< Ho trovato questo set di coltelli ieri. Posso tenerne uno? >> dice tirando fuori dalla macchina una piccola borsa con tante armi dentro.
Coltelli coi denti, senza…c’è pure un coltellino piccolo.
<< Carl! Dove lo hai preso? >> chiede Lori prendendoglielo dalle mani.
<< In una macchina. Tranquilla il tizio che c’era lì dentro era già morto >>
Lori guarda scioccata il marito.
<< Posso tenerne uno? >>
<< No >> fa Lori.
<< Ma mamma! >>
<< Tesoro…io penso che sia arrivato il momento che nostro figlio sia armato. Deve proteggersi in caso noi non possiamo farlo. Questo è il più piccolo. Mi raccomando fai attenzione >> dice Rick passando il coltello più piccolo al figlio che lo prende e con cautela lo mette nella cintura dei jeans.
Quando è ora di andare vado per cercare Daryl e avvisarlo che dobbiamo andare. Lo vedo poco dopo uscire dal camper. Ha un’aria strana, più triste e seria del normale.
<< Tutto bene? >> gli chiedo.
<< Si >> fa lui freddamente.
<< Rick ci ha diviso in due gruppi per le ricerche di Sophia. Dobbiamo muoverci >>
<< Va bene >> dice imbracciando la sua balestra.
Io mi sistemo l’arco sulla spalla e poi faccio strada.
Una volta arrivati al canale ci dividiamo nei gruppi assegnati da Rick.
<< Se succede una qualunque cosa, state uniti e combattete. Chiaro? >> dice a sua moglie che annuisce.
La bacia e poi si allontana. Noi lo seguiamo a ruota.
Mentre cammino scruto attentamente il territorio intorno a me. Con la coda dell’occhio vedo al mio fianco Shane. È da tanto che non parliamo, non che mi dispiaccia, anzi.
<< Ho visto che stai riparando un auto. Hai intenzione di andare via? >> gli chiedo.
<< Beh…ora che Rick è tornato non c’è più posto per me qui. Non posso continuare a stare vicino a Lori e a Carl, lei stessa non vuole >>
<< Devo essere sincera, tu non mi sei mai piaciuto e tante volte avrei voluto darti un pugno facendoti girare la testa all’incontrario, però abbiamo bisogno di te. Rick sa vedere solo il buono delle cose, tu invece sai vedere il male. Quindi pensaci, provaci. Magari ce la fai >>
Shane non ha il tempo di rispondere che sentiamo delle campane.
<< Sarà sicuramente Sophia! >> urla Rick cominciando a correre verso quel suono.
Comincio anch’io a correre nella stessa direzione. Sono tutti più veloci di me, quindi arrivo per ultima davanti ad una chiesa nel bel mezzo di uno spiazzo d’erba. Dall’altra parte del bosco vediamo arrivare il gruppo di Lori.
<< È Sophia? >> chiede Carol arrivando per prima.
Rick e Daryl entrano nella chiesa mentre io e gli altri uccidiamo qualche vagante che hanno sentito, come noi il suono delle campane che tutt’ora persiste, ma esse non ci sono!
<< Che diavolo…? >> mi domando proprio quando quel rumore cessa.
Abbatto con il coltello un vagante davanti a me e poi guardo Rick e Daryl uscire dalla chiesa.
<< Non è qui. Il suono delle campane era riprodotto da un registratore >> dice Rick alzando quest’ultimo.
“Un registratore? Ma scherziamo?”
<< Perché qualcuno avrebbe messo un registratore con il suono delle campane? >> chiede Lori.
<< Non lo so. Ad ogni modo sarà meglio allontanarci da qui. Il suono avrà sicuramente attirato qualche altro vagante >>  risponde il marito.
<< Rick, io direi che il gruppo di Lori può tornare indietro. Magari trovano Sophia sulla via del ritorno >> propongo.
<< Si…è meglio se voi torniate indietro. Continueremo le ricerche io, Gwen e Shane. Daryl va con loro >>
Daryl annuisce e raggiunge l’altro gruppo. Carl però si allontana e viene verso di noi.
<< Papà io voglio venire con te >> dice. Rick si scambia uno sguardo con Lori, poi annuisce.
<< D’accordo >>
Prima di andare Daryl si avvicina con una mia freccia in mano.
<< Questa è tua. La stavi dimenticando >> dice porgendomela.
<< Grazie >> dico prendendola.
Lo guardo negli occhi per un secondo e poi lui si allontana.
Dopo pochi minuti ricominciamo a camminare sempre più a ovest. Nessuno di noi parla, penso perché nessuno ne ha voglia. All’improvviso sentiamo un rumore. Tutti ci fermiamo di botto a fissare quei cespugli che si muovono. Io tendo l’arco, Shane e Rick escono le pistole e le puntano mentre Carl esce il suo piccolo coltello.
Poi lo vediamo uscire lentamente con la testa bassa. Un cervo. Un cervo dal manto dorato, le corna come rami, gli occhi neri e grandi che ci scrutano. Abbasso l’arco e sorrido nel vedere quella meraviglia. Carl ripone il suo coltello e poi guarda suo padre che gli fa cenno di avvicinarsi all’animale. Carl fa piccoli e lenti passi verso il cervo che è intento a mangiare. Ecco che adesso è a meno di dieci metri da lui. Sorrido ancora di più a quella scena, quando il cervo e Carl si guardano.
Poi quel rumore, quello sparo, e sia il cervo che Carl finiscono a terra.
 
 

Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: Ipox_017