Il cielo era leggermente sfumato, dipinto di un viola che tende a cadere nella notte. Sen era nel bosco, affacciata ad un ruscello. Guardava il suo riflesso nell'acqua e si chiedeva come fosse possibile, che sia finito tutto. Le mancavano le urla di Rin, il rumore delle caldaie di Kamaji, Senzavolto, la nonnina, ed Haku. Ogni tanto, mentre era seduta in giardino a guardare i tramonti, o di sera a guardare il cielo stellato, sentiva un sospiro, quasi un sussurro sfiorarla. Facendola sentire meno sola. Succedeva spesso, e sempre nei momenti più belli. Succedeva quando correva per le strade di campagna, quando cantava e quando, guardando il cielo, esprimeva un desiderio mentre una stella cadente precipitava da qualche parte nel mondo.
Forse, chi poteva dirlo, sarebbe caduta poco lontana da Haku.
E lui, ridendo, l'avrebbe raccolta.
Perchè lui sapeva.
E avrebbe sorriso, chiedendosi come fosse possibile che cose del genere possano accadere.
Coincidenze, fato, destino.

Iniziò a piovere terribilmente, in quel boschetto. Ma lei non si mosse, rimase immobile. Sentiva ogni signolo ticchettio di pioggia pungere il suo corpo. Ma non voleva alzarsi. Per un attimo intravide un momento di poeticità, nella pioggia che cade.
Poi, lo sentì.
Il soffio, il sussurro, una voce leggera che le sfiorava il collo. 
Lei sorrise, come da molto non faceva.
"Mi manchi tanto" disse lei. Aveva un groppo in gola, ma non volle interrompersi. Perchè sapeva che se l'avesse fatto, non avrebbe più avuto il coraggio di dire quelle cose.
Adesso un'aria fresca le cingeva i fianchi, e sentì un bruciore partire dallo stomaco, e salire.
"So di non appartenere al tuo mondo. Ed è terribile. E' come se fossi lontana da casa, perchè per la prima volta, grazie a voi, grazie a te, ho capito cosa significa essere a casa. Appartenere ad un luogo." iniziò a piangere, disperata.
Il vento si stava alzando e lei gridò "HAKU NON MI LASCIARE"
La tempesta aumentò, il vento ululava imperterrito tra i tronchi degli alberi, smuovendo le loro chiome in modo teneboroso.
Poi successe.
Si ritrovò in aria, volteggiando. Haku le teneva saldamente la mano e la fissava. Sorridendo.
E Sen piangeva, perchè aveva davvero creduto di non aver mai più visto un sorriso come quello.
Si abbracciarono, lei lo strinse forte, temendo di perderlo di nuovo. Piangevano e ridevano.
"Sapevo che non mi avresti dimenticata!"
"Ti porterò sempre con me, ovunque vada. Una volta che si incontra qualcuno, non lo dimentichi mai davvero. Diventa una parte di te. "
Fluttuavano nell'aria, ormai era notte fonda, la tempesta si era placata e le stelle erano migliaia. 
Ne videro una cadere.
"Devo andare." disse Haku.
Lei lo strinse più forte, e fece finta di non sentire.
Sen si sentì lasciare la presa, per poi piombare nel vuoto. Era sola nelle tenebre e quando atterrò, lo percepì: il nulla.

Sen era nel bosco. Aprì gli occhi, spaesata. Appoggiò le mani a terra per alzarsi e sentì qualcosa. 
Girò lo sguardo.
Un pezzo di una meteora.
Sorrise.