Scrivo questa fanfiction per il KasaKi Day, anche se era il 4 luglio.
Buona lettura!
 

Stupid, lovely kouhai
 

Era uno degli ultimi allenamenti di Kasamatsu Yukio, capitano della Kaijo. Lui, Moriyama e Kobori si sarebbero ritirati di lì a breve. Non sapeva perché, ma era frustrato all’idea di lasciare quell’idiota del suo kouhai, nonché Asso della squadra. Kise Ryouta, il Mimo della Generazione dei Miracoli, nonché modello per riviste… e anche decisamente stupido.
Non passava giorno che non si ritrovasse circondato da ragazze. Lo aveva rimesso in riga, visto che almeno nel basket, quello sciocco ragazzino sapeva essere serio, mortalmente serio. Ma non voleva certo dire che meritasse meno calci.  Non sapeva come, ma lo guardava in modo decisamente diverso.
Era irritato nel lasciare quel ragazzo ad altri che lo avrebbero guidato. Ma era il guaio di avere due anni di più…si ritrovò a pensare che non conosceva il motivo per il quale pensava una cosa simile.  Lui con i sentimenti non ci sapeva fare…
Kise, intanto, era alle prese con un problema. Era stata la partita contro la Seirin a fargli capire di essersi innamorato del suo senpai. Se il suo capitano lo avesse saputo, sarebbe stata la fine, e non voleva certo morire giovane. Così si limitava a sfogare la sua frustrazione da solo. Gli spogliatoi, dopo la partita, erano il suo luogo segreto. Era quello che lo legava al senpai, il loro sport.
Aveva imparato ad amare ogni lato di lui, quello burbero, quello impacciato con le ragazze, quello ubriaco.
Aveva paura di perdere tutto.
Così, si sfogava da solo, negli spogliatoi.
Fin quando un giorno, Kasamatsu non lo colse in flagrante.
Kise tentò di ricomporsi, per non essere pestato a sangue. Il capitano sembrava irritato.
Kasamatsu si era avvicinato, sentendo dei versi strani… e qualcuno che lo chiamava per nome. Mai si sarebbe aspettato di vedere uno spettacolo simile.
Capì subito. Quell’idiota gli piaceva, e forse la cosa era reciproca.
Fissandolo serio, mentre l’altro quasi tremava dalla paura, gli si avvicinò e tirandolo per la nuca lo baciò.
Kise rimase sorpreso, ma decise di dichiarare i propri sentimenti al suo capitano. Quello che qualunque cosa sarebbe rimasto tale per lui.
Kasamatsu rimase sorpreso, ma sorrise. Dicendogli che lo ricambiava e che era un idiota, lo baciò nuovamente.
Il resto fu solo amore e passione.
Ma da quel giorno, né Kise né Kasamatsu ebbero più la necessità di soddisfarsi da soli.
La loro storia a distanza sarebbe durata, lo sapevano. Intanto, ne approfittavano per stare insieme. E Kise riceveva più calci del solito.