Magnetic

La musica era assordante in quella piccola stanza stracolma di gente. Gente sudata che ballava e si dimenava a ritmo del beat di quei remix che il DJ si stava impegnando a creare non sempre con buoni risultati. C'era caldo, molto caldo, l'unica fonte di aria era una porta aperta sull'esterno, insufficiente a sfamare la voglia di respirare di tutte le persone presenti. Risate colmavano l'aria, sorrisi sui volti di ragazzi sconosciuti che ballavano troppo vicini per dirsi tali. Baci strappati a delle labbra ubriache si potevano scorgere in ogni angolo di quella piccola pista. Nessuno sembrava abbastanza lucido da preoccuparsi di qualcosa e perchè avrebbero dovuto? In fondo era un luogo fatto per ballare e divertirsi. Luci stroboscopiche a intervalli troppo corti illuminavano la sala e gli occhi, così vivi, non lo sembravano più tanto, a causa della confusione che quelle luci causavano nelle persone. Drink sul bancone del bar, mezzi vuoti e mani troppo instabili per tenere tutto il contenuto all'interno del piccolo bicchiere. Chi cercava di sedurre qualcuno con qualche frase banale che l'alcol riusciva a rendere la miglior citazione di un libro. Qualche sguardo di disgusto, rivolto a chi con troppa confidenza si era avvicinato nel tentativo di rimediare compagnia per quella notte, presto dimenticato per la ritrovata felicità che il ballo frenetico in compagnia di amici porta con sé. Amore e odio, risate o semplici sorrisi di circostanza per mascherare la noia di trovarsi in quel luogo tanto caotico, si appropriavano degli sguardi alti e bassi, ubriachi o meno, dei presenti. Chi stanco seduto sui divanetti colmi di gente, chi, con un'esauribile energia, ballava in pista. Proprio qui i loro sguardi si incontrarono. Lui era come stregato dai suoi occhi magnetici, con un trucco troppo pesante per la sua età ma voluto appositamente per apparire come qualcuno che non era. Un vestito che mostrava troppo ma che le si adattava alla perfezione. Si preoccupava per lei ma lei guardava un altro non altrettanto degno della sua attenzione. Quei due corpi sconosciuti però si attraevano come calamite, come se fossero stati lontano per troppo tempo ormai, si allontanavano ma tornavano ad unirsi poco dopo. C'era desiderio nei loro occhi, reso vano dalla realtà imminente. Balli vicini da amore proibito, intesa e sguardi solcati da un mare di parole non dette. Infine il bacio, dato però alle labbra sbagliate e un unico ultimo sguardo contenente due parole proibite che, come frecce scoccate male, avrebbero colpito la persona sbagliata un'altra volta. Lei aveva gli occhi magnetici e lui ne era stregato ma continuavano a guardarsi da lontano sotto l'incantesimo di un destino che non era quello giusto.