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Autore: My Pride    06/07/2016    8 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Ordinary night at Gotham Titolo: Ordinary night at Gotham
Autore: My Pride
Fandom: Batman & Robin: Reborn
Tipologia: One-shot [ 1187 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Richard John Grayson, Wally West, Damian Bruce Wayne

Rating: Giallo/Arancione
Genere: Generale, Slice of life, Commedia

Avvertimenti: What if?, Accenni slash
The season challenge: Estate › Scelta libera: the freddo
Cocktail di storie: Angelo azzurro › 03. Massaggio alla schiena


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Era da ormai una mezz'oretta buona che avevano abbandonato il the freddo che Alfred aveva portato loro, ignorando bellamente il ghiaccio che si scioglieva pian piano nel bicchiere e la quenelle di sorbetto al lampone che era ormai divenuta una poltiglia rosata accanto alla fetta di devil's food.
    In quel momento, strano a dirsi, Wally Fatemimangiaretuttoquellochetrovo West aveva trovato ben altro bocconcino da gustare, visto il modo in cui si era appropriato delle labbra di quello che, almeno ufficialmente agli occhi di molti, era sempre stato il suo miglior amico. Gli sembrava ancora di avvertire sulla pelle il buon gusto e profumo del bagnoschiuma che usava di solito, per quanto la doccia se la fosse fatta ore prima del suo arrivo, e non poté proprio fare a meno di sentire una scossa lungo la schiena, come se quello bastasse a far scattare la molla che era in lui. Ma, e per lui significava davvero tantissimo, avere ancora i vestiti addosso era un vero e proprio attacco alla sua sanità mentale. Che poi, a ben vedere, lui con i preliminari proprio non ci sapeva fare o, per meglio dire, proprio non riusciva a sopportarli. Era un tipo pratico, uno che voleva arrivare subito al sodo e spesso non lo faceva nemmeno apposta, nonostante Dick continuasse a ripetergli che quel Flash nel suo nome da supereroe non voleva di certo dire venire più veloce della luce. E certe volte, quando lo diceva, avrebbe proprio voluto strozzarlo con quello stupido mantello in kevlar.
    Fu proprio per quel suo modo di fare e quel suo cercare di contenersi che Dick se la rise, con quel suo solito sorrisetto che non lo abbandonava mai, nemmeno quando indossava la cappa di Batman e lasciava sconcertati gran parte dei criminali presenti a Gotham; un po' aveva lasciato sconcertato anche lui, ma più per il suo aver preso così vivamente l'iniziativa e aver cercato di sfilargli i pantaloni che per altro. Dov'era finito il suo «Voglio godermela, non darmi l'impressione di star facendo sesso col vibratore più veloce del mondo»? Okay, non l'aveva detta proprio così, però l'aveva fatta capire fin troppo bene. Non nascose ugualmente che quel tocco lo rese voglioso, forse perché faticava a credere che stesse davvero accadendo, soprattutto tenendo conto che si trovavano nel bel mezzo del salotto, dove chiunque avrebbe potuto vederli, era troppo persino per i suoi sogni più rosei. Ma non se ne restò comunque con le mani in mano e, mentre continuava a baciarlo, cercò a tentoni gli agganci del panciotto, così da liberarlo una volta per tutte di quegli abiti così ingombranti. Cos'è che aveva? Una serata di beneficenza o roba del genere? Beh, avrebbe dovuto bellamente aspettare.
    Gli fece dunque scorrere le mani lungo i fianchi e gli carezzò i glutei al di sopra dei pantaloni, sentendo distintamente un piccolo sospiro voluttuoso scappare dalle sue labbra; ma fu a quel punto che Dick si scostò, lasciandolo anche frustrato, prima di sollevare un angolo della bocca in un sorriso che la diceva decisamente lunga e sdraiarsi di schiena sul divano, gettando via il panciotto. «Tutto qui quello che sa fare l'uomo più veloce del mondo?» lo schernì, liberando i primi bottoni dalle asole per abbassare un po' la camicia lungo la spalla, facendolo deglutire. Lo odiava davvero tantissimo, quando faceva così. «Ho la schiena a pezzi. Avresti qualche problema a farmi un massaggio... Flash?» continuò con ironia, fissandolo attento negli occhi mentre allungava una mano verso il bicchiere sul tavolino, bevendo un sorso di the molto lentamente, forse anche troppo, lasciando che qualche goccia fresca gli cadesse lungo il collo, con il ghiaccio che tintinnava contro il vetro come un monito. E Wally non ci pensò nemmeno due volte a levarglielo da mano per posarlo nuovamente, gettandosi del tutto su di lui e ignorando anche l'esclamazione sorpresa che Dick si lasciò scappare, nonostante si sentisse fin troppo bene in essa anche una punta ben marcata di divertimento. Gli mostrò la schiena e le natiche sode ancora nascoste dall'intimo, ma l'espressione che aveva in viso, così complice e decisamente vogliosa, lo ripagò del tempo che aveva perduto fino a quel momento.
    Leccò via quelle goccioline di the e acqua con foga nell'affondare il viso fra l'incavo del collo e della spalla, sentendo Dick mugolare, ricercando poi la sua bocca per baciargli quel sorriso mentre una mano carezzava una coscia; risalì veloce, avendo aspettato fin troppo, e si afferrò la cintura, sbarazzandosi in un vero e proprio lampo dei pantaloni e gettando via anche la camicia, già che c'era. Lui aveva ancora la maglietta, ma era un dettaglio del tutto irrilevante, dato che aveva Dick quasi completamente nudo sotto di sé e aveva tutte le intenzioni di sfruttare la situazione. Disseminò tanti piccoli baci su ogni lembo di pelle che riusciva a sfiorare con le labbra, partendo dalla spalla, seguendo ogni muscolo della schiena e persino la linea della spina dorsale fino ad arrivare alle natiche, dove gli diede un morsetto senza resistere dal farlo prima di lappare quello stesso punto; lo baciò ancora qualche secondo dopo, mentre la mano cominciò a carezzarlo sempre più vogliosamente fra le gambe, forse approfittando anche del fatto che l'amico si stesse sorreggendo con entrambe le mani sul bracciolo del divano.
    «Ehi, ti ho chiesto un massaggio, non di essere mangiato. Il mio culo non è il tuo snack», si fece sentire ironicamente Dick, nonostante la voce un po' soffocata dall'eccitazione, e lui rise senza poterne fare a meno.
    «Lo so, ma era così invitante». Stavolta fu il suo turno di schernirlo, e riprese a baciarlo non appena poté, quasi a voler imprimere su di lui il segno del suo passaggio, senza dimenticare nemmeno un pezzettino. Braccia, gambe, fianchi... nulla si salvava dalle sue labbra fameliche e dalla sua voglia, e fu sul punto di levargli anche le mutande quando un piccolo colpo di tosse alle loro spalle per poco non fece sobbalzare entrambi; si voltò lui per primo, credendo che il vecchio maggiordomo li  avesse beccati in una situazione piuttosto... inspiegabile, per usare un leggero eufemismo. Ma si ritrovò invece a fissare intensamente gli occhi di Damian, l'attuale Robin, che guardava entrambi con un certo disappunto e un'aria a dir poco scettica.
    «Per quanto sia consapevole del tuo comportamento solitamente promiscuo, Grayson... vorrei essere io, stavolta, a ricordarti che abbiamo alquanto da fare», gli rese noto con un sopracciglio inarcato, le braccia incrociate al petto e un'espressione che, a dirla tutta, sarebbe stata proprio degna di Wayne senior, se solo fosse lì in quello stesso momento.
    Per un attimo nessuno osò fiatare o muoversi, limitandosi semplicemente a guardarsi come se quella fosse stata l'unica cosa da fare. Ma fu a quel punto che Dick acquistò poco a poco la consapevolezza e, mentre lui berciava contro il marmocchio dopo essersi scansato fin troppo in fretta da quella situazione imbarazzante, Wally si sentì arrossire quasi quanto i suoi capelli e si concentrò fintamente sulla fetta di torta che ancora aspettava bellamente nel piatto, giocherellando col bicchiere di the ormai senza più ghiaccio. Un'ordinaria serata d'estate da passare a Gotham aveva detto, eh?






_Note inconcludenti dell'autrice
Finalmente sono tornata con il secondo capitolo di questa piccola raccolta e come dire... non potevano di certo mancare questi due zucconi, che gira e rigira stanno sempre assieme e bla bla bla
Ovviamente in questo punto della storia Wally ha sostituito suo zio Barry come Flash e Dick è il momentaneo Batman, visto che Bruce è impegnato con il suo giro intorno al mondo per la Batman Incorporated, e così ho anche spiegato il perché dei riferimenti a Batman e Flash e si comprende più o meno quando è ambientato il tutto. Non volevo andare troppo oltre e volevo fare una cosetta spiritosa, quindi alla fine ecco che cos'è uscito. Spero vi sia piaciuto almeno un pochino
Direi di chiuderla qui, adesso. Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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