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Autore: Fe_    06/07/2016    1 recensioni
Quanti momenti vengono persi, soffocati da qualcosa di più grandioso o semplicemente non raccontati, perché considerati troppo comuni?
Ogni piccola gioia, conquista, vittoria, affetto... sono momenti solitari che si consumano in fretta ma mai scordati da chi li ha vissuti.
Perché la felicità, per uno stato, molto spesso è un lusso.
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{Nyo, 2p, OC}
{AU, Missing e historical moments}

Informazioni più dettagliate all'interno.
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1- Gakuen!Hetalia- Sud Italia, Belgio
2- Storica- Romania
3- Slice of life- 2p!Nord Italia, 2p!Sud Italia
4- Storica- Ungheria, Erzsébet Bathory, Liechtenstein
5- Le leggende di Europa- Nyo!Austria, Nyo!Prussia
6- Gakuen!Hetalia- Liechtenstein x Seychelles, Svizzera
7- Halloween!Hetalia- Ètat Francais, Francia
Genere: Comico, Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: 2p!Hetalia, Altri, Nuovo personaggio, Nyotalia
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Histoire- momenti di ordinario
Titolo del capitolo: Ricordi
Personaggi: Ungheria {Elizaveta Héderváry}, Erzsébet Báthory, Liechtenstein {Elisewin “Lili” Vogel}
Rating: Arancione
Note: Lo storico mi alza il rating, sorry not sorry.
Che poi non è davvero una storica, diciamo metà e metà.
Vediamo quindi una nazione e un suo personaggio storico! Non ho molto da dire, i miei cleri stanno sotto.



Elizaveta osservò, affascinata, la gocciolina di sangue che lenta ed implacabile scavava la propria via sulla sua pelle chiara.
Era incredibile come quel minuscolo rivolo la portasse indietro, nel corso dei suoi secoli di storia, durante le battaglie vinte e quelle perse, sempre giovane e bella nell'orrore.
Ma non era l'unico orrore al quale aveva assistito, ben meno decantato. Ben peggiore, nella sua follia.
Bastava pensare al sangue, vederlo sulla sua pelle chiara, per riportarla ad un momento tremendo in cui aveva compiuto quell'errore che avrebbe costato la vita a tante giovani donne come lei.

Non ricordava cosa avesse fatto.
Non lo ricordava, e quel fatto non era sopravvissuto alla storia, ma la vicenda ad esso collegata era ancora viva e la si poteva leggere facilmente, se sapevi dove cercarlo.
Innanzitutto lei non era una serva, era stata mandata dalla contessa Báthory per imparare le buone maniere dalla nobildonna. Elizaveta era sempre stata un tantino selvatica, speravano che una donna di polso potesse raffinarla.
Era una donna dura, estremamente protettiva nei confronti dei figli ma spietata con gli altri.
E per chissà quale mancanza l'aveva svegliata nel cuore della notte, appena tornata da un'incontro con Dorka.
L'aveva schiaffeggiata, senza nemmeno spiegarle il motivo, talmente forte da farle uscire il sangue dal naso. Le era perfino schizzato sulle mani, alla contessa, il suo sangue di giovane.
Si era pulita la mano e aveva osservato la pelle, perdendo immediatamente interesse per lei.
Quasi spaventata, l'ungherese si era ritirata mentre la contessa ancora osservava la propria mano.

Quando finalmente le denunce di sparizione raggiunsero la chiesa cattolica, finalmente Erzsébet venne fermata.
Ma Elizaveta lo sapeva, avrebbe sempre convissuto con colpa di aver iniziato quella sua follia.
Era talmente disgustata da lei, da sé, da aver rifiutato persino quel nome della sua terra, adottandone una forma più slava.
Anche se una parte di lei, pensò osservando il sangue scivolare indisturbato lungo il suo polso, una parte di lei credeva che potesse esserci del vero nella mente malata di Erzsébet. E questo le faceva odiare ancora di più quella donna.
Dopotutto, lei era una nazione. Per sempre giovane e bella, poso diversa da quando l'aveva incontrata. E del sangue di quanti innocenti si era bagnata?
Magari, se ne avesse assaggiato abbastanza di corrotto, anche lei avrebbe potuto invecchiare.
Pensò alle nazioni e al dolore che provavano quando i loro capi, personaggi, cari... i loro umani morivano.
E quella era la loro punizione, forse?
-Eliza! Eliza, stai bene?- chiese Liechtenstein, allarmata.
Era andata fuori a cogliere qualche mela, per la marmellata che stavano facendo. L'ungherese tagliava le fragole, e mentre faceva quello la lama era scivolata e le aveva lasciato un taglietto sulla pelle.
Si era persa ancora nei ricordi, come sempre. Scosse la testa.
-Sì, scusa Lili. Mi sono solo persa nei...-
-... ricordi- continuò la piccola. Era una nazione, anche lei.
Per quanto apparentemente giovane, anche lei subiva la stessa pressione psicologica.
-Ricordi, sì. Come sempre.-



Angolo Autrice
Mi sono sempre chiesta perché Ungheria non avesse un nome ungherese, allora ho fatto ricerche ed è saltata fuori la Báthory.
E mi sono detta “Eh, nemmeno io vorrei il nome di una delle mie serial killer”
Questa richiesta di Sayoran capita proprio a fagiolo!
Anche se di Erzsébet ha poco ed è più introspettiva che altro. Spero di non aver mandato Ooc quella gran donna di Eliza.
In caso, scusate.
Eh... no, in realtà erano solo questi i miei scleri.
Il prossimo capitolo sarà parte de Le leggende di Europa, una serie nella serie che tratta le varie leggende europee come fossero reali, in una terra non troppo immaginaria (Europa, appunto)
Se vi interessa, consigliatemi pure di quelle. Altrimenti solo idee random per le shot, vorrei inserire degli Oc ma non solo i miei eh---
Basta, su, vi lascio a questa immagine di Ungheria che la conoscete tutti ma è bella.

testo

Elizaveta Héderváry, Ungheria
  
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