~~Gli andaii ad accarezzare la schiena fino a che non trovai un ostacolo che tolsi senza pensarci due volte, gli slacciai il reggiseno lasciandolo cadere inerme sul pavimento ancora umido dato che pochi secondi prima di spingerla sul tappeto avevi sbattuto la coscia sul comodino dove posava una bottiglia d’acqua.

Non ti importava del dolore eri troppo intenta a stringere le tue braccia verso il mio collo per far aderire sempre di più le nostre labbra.
I nostri cuori  battevano all’unisono.
Ed ecco un’altra goccia ricadere sul tuo minuto corpo.
La bottiglia d’acqua talvolta perdeva qualche goccia, ricadendo sui nostri corpi oramai inseparabili.

-Niente amore, solo sesso-.

Ecco cosa mi avevi raccomandato prima di iniziare questa nottata.
Ti avevo aspettata così tanto che non mi importava di soffrire,  non mi importava se poi avrei avuto il rimpianto, tu potevi usarmi.
Tu potevi…
Le mie mani caddero leggiadre sui tuoi seni, la goccia era cascata proprio su uno di essi, con la lingua andaii a colpire il liquido, prolungandolo verso i tuoi capezzolini,  bagnandoteli completamente.
Sussulti.
Vengo completamente estasiato dalla tua reazione.
Sento un fremito colpirmi tutta la spina dorsale.
Ti volevo tutta, non volevo trascurare neanche un pezzo di pelle.
Ti prendo per i fianchi,  stendendoti completamente, inizio a fare un percorso immaginario di morsi, baci e languide leccate.
*Ti amo*.
Un ti amo appena sussurrato per paura che tu possa sentirmi e di conseguenza ritirati da quello che stiamo facendo.
Poco prima di farti mia ti guardo.
Osservo ogni parte del tuo corpo imperlato di sudore con gli occhi socchiusi dal piacere.

Ti amo Petra.
Scusa se ti amo.

Ecco cosa pensai, ecco l’ultima cosa che mi venne in mente prima di morire, il tuo volto.
Quel volto di quella oramai remota volta.
Ecco cosa mi ritornò in mente prima di morire.