Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |      
Autore: Delver of Dreams    19/04/2009    4 recensioni
"Chissà se Kurosaki e gli altri verranno a prendermi... mi mancano, ma venire qui è stato il mio volere: a costo di proteggerli ho gettato al vento la mia libertà. Mi chiedo se apprezzeranno questo mio gesto... o vorranno restituirmi ciò che mi è stato tolto. Ho rinunciato io stessa alla libertà ed in cambio ho ottenuto la grazia per le persone a me care... vi prego non cercate di salvarmi."
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Jaggerjack Grimmjow
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Las Noches - Hueco Mundo
- Grimmjow!
- Cosa cazzo vuoi Szayel?
- Oh io niente, piuttosto TU cosa vuoi?
- Dove vuoi arrivare scienziato da strapazzo?
- E' così che tratti un amico?
- Difficile sapere come trattare un amico non avendone uno... e comunque per un cagnolino come te è più che appropriato questo trattamento.
- Peccato che il cagnolino stringa tra i suoi denti l'osso della pantera.
- Ascolta attentamente riufiuto che non sei altro. Se soltanto osi avvicinarti alla cella Aizen dovrà ingegnarsi per rimpiere il posto di ottavo espada.
- Purtroppo per te sono io a reggere il coltello dalla parte del manico, non sei nella posizione giusta per minacciarmi.
- Ma in quella giusta per sbranarti si!
- Ah non lo faresti mai. Lo shinigami potrebbe portarti via la preda... che disonore per un gattino troppo cresciuto!
- Un'altra parola e sarai tra le feci di un verme prima che tu possa rendertene conto.
- Vuoi davvero privare Las Noches dei suoi 6 ed 8?
- Ti avevo avvertito...


Prigione di Las Noches - Hueco Mundo
"Chissà se Kurosaki e gli altri verranno a prendermi... mi mancano, ma venire qui è stato il mio volere: a costo di proteggerli ho gettato al vento la mia libertà. Mi chiedo se apprezzeranno questo mio gesto... o vorranno restituirmi ciò che mi è stato tolto. Ho rinunciato io stessa alla libertà ed in cambio ho ottenuto la grazia per le persone a me care... vi prego non cercate di salvarmi."
Inoue se ne stava in ginocchio sulla fredda pietra della sua cella mentre appoggiata con le braccia all'unica finestra, o meglio apertura, scavata nel muro volgeva lo sguardo all'infinito cielo dello Hueco Mundo, ammesso che si potesse ancora parlare di cielo in un luogo simile.
La sua espressione non trasmetteva emozioni, così come il suo sguardo, un tempo dolce e sereno e adesso spento, vuoto. Il volto pallido era poggiato delicatamente sugli avambracci e nessun muscolo del suo corpo accennava il minimo movimento, sembrava una statua di cera, immersa nel candore del suo vestiario in perfetto contrasto con l'arancio vivo dei suoi capelli che, almeno loro, conservavano il loro aspetto originale.
Cosa c'è di peggio del vedere la propria libertà svanire lentamente all'orizzonte? Neppure la morte, colei che su tutti i viventi sparge il terrore, può essere comparata a tale disgrazia... specialmente se voluta e non lasciata al fato.
E ancor non si muoveva, persino il suo respiro era impercettibile quasi a far intuire che avrebbe voluto bloccarlo di proposito per lasciarsi sprofondare negli inferi cullata dalle anime in una ninna nanna malinconica.
"Sono sola... niente è più importante per me."


Las Noches - Hueco Mundo
- E così Grimmjow l'ha fatto...
- Si, Aizen-sama...
- Devo dire che me lo sarei aspettato da uno come lui.
- Con tutto il rispetto Aizen-sama credo che Grimmjow abbia avuto i suoi buoni motivi.
- Non ne dubito, è una testa calda ma non agisce con leggerezza.
- Ora crede che si debba procedere a selezionare i prossimi Sexta e Octava Espada?
- Possiamo aspettare, anche perchè il posto di Grimmjow è ancora occupato. Stark, sai cosa devi fare.
- Certo Aizen-sama, ma voglio che sia ben chiara una cosa.
- Quale?
- Non lo faccio per vendicare Szayel.
- E nemmeno per fedeltà verso di me. Tu lo fai perchè avresti voluto ucciderlo con le tue mani.
- Con permesso, mi congedo per il momento.
- Va'. Fai il tuo dovere e non deludermi.


Prigione di Las Noches - Hueco Mundo
Ormai Inoue si era rassegnata, nessuno sarebbe venuto a prenderla come nel profondo del suo cuore sperava: le tenebre si erano impossessate di lei e stavano banchettando con la sua anima. Seduta poco lontano dall finestra con le spalle rivolte al muro e le braccia a tenere le gambe al petto, poggiava la fronte sulle ginocchia e guardava nel vuoto nonostante i suoi occhi fossero rivolti alla bianca veste. Non una lacrima usciva dai suoi occhi, non una goccia d'acqua cadeva dal suo viso per infrangersi sull'abito.
E come vuoto era il suo sguardo allo stesso modo lo era la mente che aveva rimosso ogni singola speranza o pensiero felice e sereno, dentro di lei c'era il nulla e come una bambina in procinto di nascere si preparava ad entrare in un ambiente nuovo e sconosciuto: passato e futuro non le appartenevano più.
Il rumore sommesso di una chiave che gira lentamente nella serratura la riportò per un attimo alla realtà e, timida ed impaurita, alzò la testa volgendo poi lo sguardo all'entrata della sua cella. E fu in quel momento che, nel silenzio del suo mondo, potè sentire chiaramente i passi di un individuo che si avvicinavano: Grimmjow fece il suo ingresso nella stanza.
A prima vista Inoue parve rimanere incantata come lo era stata sino a quel momento, poi sembrò accorgersi della sua presenza e, successivamente della vistosa ferita che l'Espada sfoggiava su tutto il suo petto. Ella non avrebbe saputo dire se fosse stato un riflesso involontario oppure la sua volontà a muoverle le mani fino a tapparsi da sola la bocca per non emettere alcun suono. Per un attimo gli occhi sembrarono diventarle gonfi.
L'Arrancar si guardò il petto ed allargò le braccia quasi a volerle mostrar meglio la propria cicatrice e disse:
- Beh? Ti fa schifo questo corpo tremendamente squarciato? Ti fa paura? Guardalo bene perchè dovrai farci l'abitudine stupida umana. Immagino che non sei al corrente della tua sorte, lascia che ti dica soltanto che sarai obbligata a risanare i corpi di noi Espada finchè non avremo schiacciato ogni nostro antagonista. E sai cosa significa questo? Significa che ogni giorno vedrai un corpo come questo se non peggiore e non dovrai esitare a prestargli soccorso. La tua mente regredita ha capito la situazione?
Inoue tacque... continuava a fissare il corpo dell'Arrancar mordendosi le dita che ostacolavano l'uscita di un qualsiasi suono. Grimmjow sputò sulla sua sinistra e con passo sostenuto raggiunse la finestra, appoggiò un braccio ad essa e osservò lo Hueco mundo con un sadico sorriso sulle labbra.
- Nessuno.
cominciò.
- Nessuno si azzarderà a venire a prenderti proprio in territorio nemico, nemmeno il più folle degli shinigami entrerebbe nel nostro mondo... per fare cosa poi? Salvare una misera vita umana? Quanto sarebbero idioti se solo pensassero di provarci.
Inoue pareva essersi calmata e fu mentre Grimmjow parlava che gli si avvicinò e poggiò le proprie mani sul suo petto sfregiato. L'Espada si voltò verso di lei e senza che potesse aggiungere qualcosa si ritrovò il corpo perfettamente risanato. Ci fu un istante di puro silenzio, rotto poi dal suono del violento schiaffo che l'Arrancar diede alla ragazza la quale cadde a terra poco più avanti.
- E come nessuno oserà salvarti... NESSUNO TI HA DETTO DI CURARMI.
Le urlò contro.
- Ascolta attentamente ragazzina! Non ho bisogno della tua pietà. Sappi che hai appena sprecato energie preziose che ti avrebbero permesso di vivere un po' più a lungo. Che senso ha curare un condannato a morte? Prova a spiegarlo se ci riesci stupida!
"Un condannato a morte? Perchè? Cosa ha fatto per meritarsi una simile punizione?"
Nella mente di Inoue si materializzò quel pensiero mentre con sguardo stupito osservava il volto dell'Espada. Non si preoccupava per lo schiaffo, sembrava che fosse scivolato su di lei come un foglio di carta velina, in quel momento il suo interlocutore aveva la precedenza.
"Capisco... si comporta così perchè ha paura di morire, lui non vuole andarsene..."
- Donna inutile... spero per te che la fine arrivi presto, ti risparmieresti tutte le sofferenze del tuo compito.
Le si avvicinò inginocchiandosi parzialmente davanti a lei.
- Potrei ucciderti adesso. Non avresti più niente di cui preoccuparti... ma non sono un povero imbecille che fa opere di carità, dovrai capire cos'è la sofferenza.
"...non vuole, non vuole andarsene... oppure..."
In quel momento di silenzio Grimmjow prese con forza il volto della ragazza con una sola mano e lo strinse portandolo vicino al suo. La baciò, godendosi il momento in attesa di una reazione contraria che, stranamente, non si manifestò. Interruppe dunque il contatto con le morbide labbra di Inoue e ricomparve sulle sue labbra l'immancabile sorrisetto sadico si sempre. La guardò negli occhi e senza mollare la presa della mano.
- Non farti strane idee. Ho voluto eccitarmi per l'ultima volta prima di morire, senza dubbio preferisco Halibel ad un'umana ma temo che mi avrebbe fatto decisamente più schifo baciare lei. E poi...
Disse prima di riprendere a baciarla nuovamente, ella non opponeva resistenza... ma non perchè non sarebbe riuscita a ribellarsi... dentro di sè aveva sentito battere nuovamente il suo cuore dopo che esso sembrava essersi assopito per sempre.
- ...Fare violenza sulla donna del proprio nemico è un peccato di cui non mi ero ancora macchiato.
Fu a quel punto che Grimmjow lasciò il viso della giovane e con espressione soddisfatta si diresse verso l'uscita della stanza senza rivolgere il più piccolo e veloce sguardo a ciò che si stava lasciando alle spalle. Sbattè violentemente la porta e non appena fu fuori dalla portata degli occhi di Inoue il suo volto assunse un'espressione triste e profondamente infelice, per la prima volta nella sua vita da Arrancar, Grimmjow aveva provato il dolore che deriva dal perdere qualcosa... o meglio qualcuno, al quale si tiene più della propria vita.
"Spero... che il tuo paladino venga a liberarti stupida umana, se c'è qualcuno che voglio che mi uccida, quel qualcuno è proprio lui... ma prima di ogni altra cosa desidero che tu riacquisti il sorriso" E correndo, l'Espada scappò da Las Noches in cerca del suo "boia". E adesso? Adesso chi era il vero prigioniero? La giovane umana rinchiusa nella cella o l'orgoglioso Espada rinchiuso nel suo cuore?



Eccoci alla fine del primo capitolo di questa minific. Beh che dire prima di tutto spero di non aver fatto una cosa illeggibile xD, sapete non sono un simpatizzante della coppia Inoue/Grimmjow quindi non so quanto possa esser riuscito bene questo capitolo. Comunque, nel prossimo (che sarà anche l'ultimo) vedrò di rifarmi.

p.s. ci tengo a precisare che sto scrivendo questa minific per un'amica che mi ha chiesto di trattare del suo adorato Grimmy xD. Spero ti sia piaciuto il capitolo Laura ^^.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Delver of Dreams