Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: The_Rolewriters    07/07/2016    0 recensioni
"Numenera, Attenti a Quei Tre" è una raccolta delle avventure (spesso autoconclusive) dei nostri tre personaggi di una campagna di Numenera, geniale gioco di ruolo (ahimè, sconosciuto!) ambientato nel Nono Mondo, un universo "ipertecno-fantasy" in cui la gente vive in una società fantasy-medievale che però usa residui di tecnologie avanzatissime di ere precedenti -talmente avanzate da essere considerate, appunto, magia.
Abbiamo Vik, un tech (mago/scienziato) con assolutamente strambo ma geniale, nato con delle malformazioni cerebrali che lo hanno reso completamente incapace di comprendere il senso morale e le altrui emozioni ma allo stesso tempo emotivamente dipendente dai suoi amici (Ovviamente ha il pallino per le esplosioni); Sheomi, una tech nata uomo che cerca disperatamente di cambiare sesso che è assolutamente in grado di comprendere emozioni e morale ma se ne frega altamente e infine Skall, una Glaive (=una che MENA) tanto materna quanto tarda e vergognosamente OP che fa da balia/guardia del corpo/amica ai "Suoi due strambi
Genere: Avventura, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Numenera: Attenti a Quei Tre!
Le mirabolanti avventure di Vik, Skal e Sheomi nel Nono Mondo
di Corvo, Drago e Fagiano



"Ciao, Vik."
Nota dell' Autrice: Questo è in assoluto il primo brano che ho scritto per delineare i nostri personaggi. Nelle prime avventure vedremo soltanto Skall e Vik alle prese con la vita di tutti giorni... o meglio: Skall, alle prese della vita con Vik! 


La porta si spalancò bruscamente sbattendo contro la parete, dove la pesante maniglia d’ottone scavò ancora un po’ di più la sua personale fossa nell’intonaco.
La voce strafottente di Skall risuonò nell’ingresso disordinato, mettendo in fuga un ragnetto che fino a un attimo prima stava pacatamente filando la sua tela in un agolo: “Hey, Vik! Sei riuscito a non far saltare in aria nulla anche oggi, vecchio capoccione?”
Attutito dalla porta semiaperta, arrivò la distratta risposta dello scienziato: “Chiudi piano la porta”
Skall la sbattè di malagrazia facendo tremare la cornice, dalla quale cadde un po’ di polvere, qualche insettino distratto e un sottile cavo inguainato alla bell’e meglio.
La ragazza si chinò a raccoglierlo, sbuffando. Ma guarda te questo strambo dove molla le cose…
Entrò nel soggiorno adibito a laboratorio (come qualsiasi altra stanza della grande casa, d’altronde) scostando con la punta dello stivale bulloni e viti abbandonate sul pavimento.
“Vik! Quante volte ti ho detto di non lasciare shint in giro? Come accidenti hai fatto a farlo arrivare in cima alla porta questo?” chiese brusca, agitando il cavetto davanti al naso del tech… che non diede segno di aver sentito nulla.
Spazientita, Skall gli afferrò il mento con le sue dita forti, costringendolo a voltarsi e guardarla in faccia.
Gli occhi assurdamente ingranditi dalle lenti si strinsero di colpo, disturbati dalla luce della finestra alle spalle della donna.
“Allora” continuò lei “Hai capito?” gli disse, agitando nuovamente il cavo colorato davanti agli occhi del suo strambo amico.
Lui afferrò casualmente uno straccio dal tavolo e lo passò ripetutamente sulle lenti emisferiche dell' assurdo visore caleidoscopico che indossava per pulirle dalle molte ditate di grasso e chissà che altra schifezza, mettendo a fuoco con un po’ di difficoltà l’oggetto che sventolava davanti a lui.
“mmhm. Si. Shint. Non sopra la porta. Ricevuto” rispose distratto, cercando di voltare di nuovo il capo per tornare al suo lavoro.
“Non ho finito con te!” ribattè lei, trattenendolo con forza.
Vik sbuffò. Che altro voleva quella donna?
“Hai mangiato?” 
L’uomo scosse la testa “Boh… si, forse… no… non so” borbottò, con la bocca impastata dall’evidente disidratazione mentre lottava per sfuggire alla presa d’acciaio.
Skall lo lasciò finalmente andare, ponendo le mani sui fianchi e scuotendo la testa con disappunto.
“Sempre il solito! Se non ci fossi io finiresti ammazzato o inglobato dalle tue diavolerie”
Si fece largo verso la cucina, dove su un vassoio radunò una brocca d’acqua (non sarebbe mai riuscita a convincere lo strambo scienziato ad usare dei bicchieri, ormai se ne era fatta una ragione), un piatto con qualche rimasuglio del pranzo, qualche fetta di pane e un po’ di formaggio.
Osservò bene il contenuto del vassoio per assicurarsi che non ci fosse finito in mezzo qualche Crypto casuale lasciato in giro dall’amico, poi annuì soddisfatta e tornò in soggiorno, dove il compagno era tornato a lavorare chino sul tavolo, come se lei non fosse mai entrata.
Senza troppe cerimonie, Skall liberò il tavolo spostando con un braccio qualsiasi accidente a cui stava lavorando l’uomo.
Vik alzò subito la testa, infastidito.
“Hey! No, no, piano! Diamine donna, che accidenti fai!” cominciò a strepitare mentre cercava di impedire che il suo lavoro cadesse a terra.
Lei non gli badò, finì di sgomberare il tavolo e finalmente vi posò il vassoio.
Quello strambo di Vik però era parecchio indispettito e stava continuando a borbottare maledizioni contro di lei, irritato.
Skall scosse la testa… c’era un solo modo per farlo mangiare.
Afferrò la sedia e la ruotò bruscamente finché non si trovò a fronteggiare il compagno seduto che ancora non la degnava di uno sguardo. Senza lasciar spazio ai convenevoli si sedette a cavalcioni sulle sue ginocchia, assicurandosi di avvicinarsi il più possibile al cavallo dei suoi pantaloni (perennemente slacciati).
A quel punto Vik alzò gli occhi per lo meno fino all’abbondante petto di Skall che adesso sballonzolava pochi centimetri sotto il suo mento.
La donna si tolse i guanti, li posò insieme sul tavolo e poi afferrò un pezzo di pane e formaggio. Tornò a voltarsi verso il compagno “Adesso apri la bocca…” gli disse, infilandogli il boccone fra i denti con le sue dita.
Senza spostare lo sguardo dal suo petto, Vik cominciò a masticare.
“Bravo il mio strambo” lo premiò lei, slacciando con dita abili la cinghia degli occhialoni da laboratorio e liberandogli il viso da quell’igombro.
Lo scienziato emise un borbottio di protesta, che Skall bloccò prontamente con un altro boccone.
Attorno agli occhi di Vik c’era ben impresso il segno rosso degli occhialoni, attorno ai quali qualcosa di scuro, forse fuliggine, aveva lasciato lo stampo.
Skall prese una pezzetta, la bagnò e cominciò a strofinare per pulirlo alla bell’e meglio, interrompendosi ogni tanto per ficcare un altro pezzo di cibo in bocca a Vik.
Come al solito, dopo aver lavorato tutto il giorno, il suo amico regrediva a quello stato semi-infantile che persisteva per un po’ dopo anche dopo che lei lo interrompeva bruscamente. A volte restava così ipnotizzato dal suo lavoro che lei doveva picchiarlo… altre volte ancora si trovava “costretta” a ricorrere a metodi ben diversi.
Un po’ alla volta il volto di Vik tornò ad essere umano, lei gli riavviò i capelli spostandoli dalla fronte e subito apparvero i suoi grandi occhi da rettile, chiari e disorientati.
Adesso aveva addirittura cominciato a mangiare da solo.
Skall si alzò da lui, guardandolo soddisfatta. L’uomo alzò la testa.
“Oh, ciao Skall. Bentornata!”
Lei gli sorrise, dandogli un buffetto sulla guancia.
“Ciao Vik”.




FAQ: cosa sono i "Numenera"- si tratta di residui tecnologici (ad.es. una bomba, una torcia, cose assurde di vario genere) di un'era precedente e ipertecnologica.
Cosa sono i "Crypto": sono numenera monouso. SE riesci ad attivarli, li usi e poi li butti. Tendono ad entrare in conflitto fra loro, dunque p meglio non portarne MAI più di due/tre per volta o... beh... tendono a succedere brutte cose...
Cosa sono gli "Arcani": Crypto che non si rompono dopo un solo uso.

Shint: pezzi tecnologici di metallo usati come moneta corrente. Possono essere cavi, schermi, chip, quasiasi cosa.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: The_Rolewriters