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Autore: Aster Moony    07/07/2016    5 recensioni
Petunia Evans. Che cosa vi viene in mente quando pensate a questo nome? Ve lo dico io: babbana con la "B" maiuscola! Ma se non fosse così? Se anche Petunia si fosse dimostrata una strega come Lily? In questa fanfiction cercherò di costruire un nuovo passato e di dare una seconda possibilità a questo personaggio, che ultimamente mi incuriosisce molto. Nuovi amori potrebbero nascere, il futuro potrà essere diverso perché, come si sa, il futuro dipende dal passato. E sarete proprio voi ad aiutarmi a costruire un nuovo passato. Leggete e scoprite come! ;)
"Il 7 Luglio 1971 si poteva definire la giornata più calda di tutta l'estate a Canterbury. I prati primaverili verde smeraldo degli ordinati quartieri residenziali e dei pittoreschi quartieri periferici avevano assunto un colore giallognolo, il sole picchiava la terra con i suoi raggi incandescenti e tutti gli abitanti si erano rintanati nelle proprie case nel tentativo di sfuggire al caldo che da quasi un mese colpiva la città.
Questa era più o meno la situazione di tutto il sud-est dell'Inghilterra, tutto a parte una piccola collina appena fuori Canterbury, collina in cui sorgeva Casa Evans." - dal primo capitolo.
PUBBLICATO IL QUARTO CAPITOLO!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Petunia Dursley | Coppie: James/Lily
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Premessa
Per fare in modo che la storia funzionasse ho modificato una cosa: nella mia storia Lily e Petunia hanno la stessa età e non un anno di differenza. Spero che ciò non vi dia molto fastidio. Inoltre, il carattere di Petunia è un po' diverso rispetto alla realtà (per questo la storia è OOC) in quanto vuole molto bene alla sorella ed è scontrosa con gli altri. Cercherò di mantenere il più possibile la sua antipatia (non voglio trasformarla completamente!). Buona lettura a tutti!
Polliflox

Capitolo I
Abbiamo due streg
he in famiglia!
Il 7 Luglio 1971 si poteva definire la giornata più calda di tutta l'estate a Canterbury. I prati primaverili verde smeraldo degli ordinati quartieri residenziali e dei pittoreschi quartieri periferici avevano assunto un colore giallognolo, il sole picchiava la terra con i suoi raggi incandescenti e tutti gli abitanti si erano rintanati nelle proprie case nel tentativo di sfuggire al caldo che da quasi un mese colpiva la città. 
Questa era più o meno la situazione di tutto il sud-est dell'Inghilterra, tutto a parte una piccola collina appena fuori Canterbury, collina in cui sorgeva Casa Evans. Non si sapeva come, ma ogni estate da quando gli Evans si erano trasferiti in quella casa, i prati della collina rimanevano di un brillante verde smeraldo invidiabile anche dalla Scozia e il caldo sembrava scappare lasciando il posto a un tiepido venticello rinfrescante. Tutti invidiavano gli Evans per quella strana fortuna che li aveva toccati, soprattutto perché mai una volta era successo un simile fatto prima del loro arrivo.
Gli Evans si erano sempre definiti una famiglia normale: un padre e una madre che si amavano e che amavano alla follia le loro due figlie, entrambe undicenni. Petunia Evans era la sorella minore, nata il 25 Novembre del 1960. Aveva un collo da giraffa, più lungo rispetto al normale e che odiava con tutto il cuore. L'unica cosa che le piaceva del suo corpo erano i capelli lunghi e lisci color castano chiaro, ma invidiava la bellezza della sorella maggiore. Lily Evans, nata il 30 Gennaio 1960, era considerata la ragazza più carina di tutta Canterbury. Incantava tutti con i suoi capelli mossi e color rame, ma soprattutto con i suoi brillanti occhi verde smeraldo e con la sua simpatia. Petunia provava rabbia ogni volta che vedeva la sorella circondata da un grande quantità di ragazzi che tentavano di farsela amica. Anche lei avrebbe voluto avere gli occhi di Lily, ma aveva dovuto accontentarsi di due occhi azzurro ghiaccio che, a suo avviso, le conferivano un'aria molto antipatica. Proprio per questo era sempre stata scontrosa con tutti, tranne che con Lily: nonostante la invidiasse così tanto, provava un grande affetto per lei e questo superava ogni cosa.
***
- Tunia, vieni a vedere! - gridò Lily correndo sul verde prato della collina. - Vieni a vedere cos'ho imparato a fare, sbrigati!
Petunia corse fuori di casa e cercò con lo sguardo la sorella. Era pochi metri lontano da lei e si sbracciava continuando a chiamarla con voce entusiasta.
- Arrivo! - le urlò in risposta mentre spiccava una corsa per raggiungerla. Si mise di fronte a Lily, che teneva una mano aperta.
- Guarda! - le disse avvicinandole il palmo al viso. Petunia guardò e quello che vide la lasciò sconvolta: dalla mano della sorella spuntò una gemma che si aprì diventando un'incantevole margherita e, cosa ancora più sorprendente, la margherita si alzò in aria a pochi centimetri dalla mano di Lily, galleggiando come una piuma spinta dall'aria.
- Come hai fatto? - chiese sbigottita. Fece alcuni passi indietro. - Lily, mi fa paura. Non farlo più! Disse con voce tremante e fece qualche altro passo indietro, sul punto di scappare. Lily la osservò preoccupata. - Non è così spaventoso... Aspetta, non andare via! Guarda! 
Lily allungò la mano in avanti e la margherita galleggiò leggera nell'aria atterrando sulla mano di Petunia, ma appena l'ebbe toccata, si trasformò in una petunia azzurra.
- Ti piace? La petunia è sempre stato il mio fiore preferito, perché mi ricorda te. Una volta mi hai detto che il tuo nome non ti piace. Per me è un nome fantastico e questo fiore lo dimostra. - le disse Lily con un sussurro. - Hai ancora paura? - chiese poi, notando che la sorella non rispondeva.
- Oh, Lily. - sussurrò Petunia con le lacrime agli occhi. - Grazie! Mi dispiace, non so cosa mi ha preso. - disse correndo ad abbracciare la sorella. Le due si strinsero a lungo giurando di non separarsi mai e Petunia promise a Lily che si sarebbe sempre fidata di lei.
- Vorrei poterti donare un regalo altrettanto meraviglioso. - disse aprendo la mano in cui giaceva la petunia. D'un tratto avvertì un grande calore alla mano e vide il fiore scolorirsi fino a diventare bianco e ingrandire i petali. Un attimo dopo, tra le mani di Petunia si trovava un giglio.
- Sei stata tu? - chiese a Lily osservando il nuovo fiore.
- No, io non ho fatto niente ora. - le rispose la sorella. - Riesco a far nascere fiori solo nella mia mano e diventa calda ogni volta che lo faccio. - spiegò.                                                                    
Petunia lanciò uno strillo e lasciò cadere il giglio, che però volò nelle mani di Lily.                            
- Che succede?                                                                                            
- Io ho sentito tanto caldo alla mano e poi... e poi il fiore si è trasformato! Secondo te cosa significa? - chiese Petunia tremando. Già immaginava la risposta che Lily le stava per dare.           
Le due rimasero per un attimo in silenzio, fino a che Lily non cominciò a saltare gridando un centinaio di “Evviva!” prima che Petunia riuscisse a fermarla.                                                             
- Tunia, non capisci? Sei stata tu a trasformare il fiore! Sai fare le mie stesse magie! MAMMA, PAPÁ, IO E TUNIA SIAMO MAG... - Petunia le coprì la bocca con la mano prima che potesse terminare la frase. - Sei matta?! Se scoprono quello che sappiamo fare ci porteranno da qualche scienziato pazzo, oppure da uno strizzacervelli: crederanno che siamo impazziteMa sono i nostri genitori: non farebbero mai una cosa del genere! - ribatté Lily, la quale nel frattempo era riuscita a liberarsi della mano di Petunia sulla bocca.
- Lily, non possiamo andare a raccontar loro che facciamo nascere e volare fiori: non ci crederebbero, ci considererebbero pazze, fuori come un balcone!
- Allora glielo faremo vedere che è la verità, dimostreremo che non siamo matte!                               
- Ma se qualcuno oltre a loro ci vedesse? Se chiamasse la polizia? - chiese Petunia tremando.             - Per raccontare di fiori volanti? Non credo che la polizia lo starebbe a sentire. - rispose Lily.            
Petunia stava per aggiungere qualcos'altro, quando si interruppe cominciando a balbettare. - L-Lily, d-d-dietro di te...                                   Lily si girò. A pochi metri di distanza da loro un ragazzo le stava osservando. Era vestito totalmente di nero e aveva i capelli scuri lunghi fin quasi alle spalle e un po' unticci. Il ragazzo prese tra le mani due fili d'erba e soffiò: essi si misero a sbattere come se fossero ali di uccello e volarono verso Lily, posandosi sulla sua mano.  
- A quanto pare non sono l'unico mago di Canterbury...      
Nota dell'autrice
Salve potteriani!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Ho cercato di immaginarmi un inizio alternativo alla storia di Lily. Leggendo un'altra storia ho trovato l'ispirazione: se Petunia fosse stata una strega, qualcosa sarebbe cambiato? Io spero di sì, ma sarete voi a deciderlo! Vi spiego come funziona l'idea che mi è venuta: per continuare la storia vi farò una domanda a cui potete rispondere nelle recensioni. Quando arriverò a un minimo di 5 recensioni (e spero proprio di riuscirci!), pubblicherò il prossimo.
Ecco la prima domanda: come forse avete immaginato, Lily e Petunia alla fine di questo capitolo incontrano Severus Piton. Secondo voi, diventerà amico di entrambe le sorelle, oppure Petunia lo odierà per il fatto che preferisce Lily?
A presto! (Si spera!)
P.S: scusate per il discorso diretto, ma ho problemi con l'editor di EFP! Polliflox
   
 
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