Sorry, but
I'm human.
''In fin dei conti si tradisce solo ciò che si ama.''
- Günter Grass
- Avevi detto che ci avresti pensato, se darmi un'altra possibilità...- urla disperate nella sera inoltrata, una frase buttata fuori con tutta la disperazione che quel corpicino teneva dentro di sé - Infatti ci ho pensato – la risposta fredda, vuota di una voce maschile interrompe il silenzio che si era creato – E? - una vocale, carica di disperazione e paura – E no, non voglio tornare con te, ne ho già un'altra, ora vattene. - i singhiozzi nascono da soli nella fresca sera di Luglio, la ragazza tuttavia non abbandona il corpo di colui che ha davanti – E chi è? È per caso Natalie? - la voce rotta dai singhiozzi, - Potrebbe essere chiunque, ora fammi andare. - con un gesto brusco del braccio allontana la ragazza dal suo corpo e si libera dall'abbraccio.
- Mi manchi, mi manchi tantissimo, non sai quanto ti amo. Scusa per tutto quello che ho fatto, ma ho fatto un errore, sono umana, questo è il mio stupido errore, non ragionavo se no, non avrei mai fatto una cosa del genere, non a te. Ti amo, ti prego dammi un'altra possibilità, pensaci per favore, io non c'è la faccio senza di te. - la giovane gli circonda di nuovo il collo con le braccia e si stringe con tutta la disperazione e l'amore che prova; scioglie l'abbraccio solo quando nota lo sguardo carico di disprezzo che le rivolge, sale in macchina per osservarlo mentre si allontana dallo specchietto.
ANGOLO AUTRICE:
Buongiorno, piccolo flash che mi è venuto in mente; mi sono sempre chiesta come una persona può affrontare un tradimento, nei film alla fine è quasi sempre rose e fiori e volevo provare a creare una reazione normale di persone normali, che si arrabbiano e si pentono di ciò che hanno fatto.
Piccolo sfogo insomma, tornerò con qualcosa di più corposo.
Grazie e buona giornata.
_Saphirblau_