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Autore: FunnyYoungMe    07/07/2016    1 recensioni
[- Brutto str.. Portami subito in camera, altrimenti non aspetto oltre e lo facciamo qui, sul tavolo.- sibilai guardandolo minaccioso.
Lui ghignò. - Fare cosa?-
- Scopare, fottere, sesso.. Come vuoi chiamarlo, piccolo demonietto.-
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Deglutì quando si fermò sopra di me, cominciando a riempirmi di baci il viso e il collo mentre le sue mani si muovevano per rimuovere prima il cardigan, poi la maglia ed infine il pantalone.
La posizione non mi lasciava molto spazio, quanto bastava perché facessi scivolare le mani sul suo petto, la sua pancia, la sua schiena e le sue braccia. Cavolo se lo adoravo! Ogni centimetro del suo corpo doveva essere mio e di nessun altro.]
Entrambi si desiderano e non lo sanno.. O forse sì?
Devo aggiungere altro?
PAIRING: KyuSung/YeKyu
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyuhyun, Ryeowook, Yesung
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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-Per favore~.- lo sentì piagnucolare dall'altra parte del telefono.
-Hyung, sono impegnato ora. Appena ho un buco nell'agenda ti faccio sapere, ok?- gli dissi, cercando di calmarlo.
-Grazie Kyuhyunnie.-
Riattaccai rapidamente perché il direttore mi stava mettendo fretta. Ero nel bel mezzo delle prove per il musical e avevo approfittato della pausa per rispondere ai messaggi che Yesung mi aveva inviato. Certo che per essere impegnato col suo concerto, aveva un sacco di tempo per le mani.
Ripresi con le prove e dopo un'ora avevamo finito. Era tardi ma sapevo che il mio manager mi stava aspettando per riportarmi all'appartamento. Appena lo vidi ed entrammo in macchina, gli esposi le mie intenzioni e, anche se all'inizio era riluttante a lasciarmi fare ciò che gli stavo dicendo, riuscì a convincerlo. Sorrisi durante tutto il tragitto e quando arrivammo a casa, mi fiondai in camera mia. Le ore di sonno, ultimamente, erano più preziose del solito.
 

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-Oggi è venuto Wookie.-
-L'ho letto, hyung.-
-Quand'è che vieni anche tu?-
-Te l'ho detto, quando ho un attimo di tregua.-
Lo sentì trattenere il respiro prima di parlarmi di nuovo. - D'accordo. Allora ci vediamo.-
Stavo per rispondergli ma riattaccò prima che potessi aprir bocca. Oh cavolo, per qualche motivo si era offeso. Lo immaginavo con il broncio che guardava lo schermo del telefono mentre aveva istinti omicidi verso di me.
Va bene, aveva ragione a pensare che ultimamente non ci vedevamo spesso - cosa non vera, visti i Super Camp, ma non li tenevo in considerazione visto che eravamo davanti alle fan -, però non avevo neanche il tempo per riposarmi un attimo, figurarsi uscire con gli hyung. Era per questo che avevo convinto il manager la sera prima a darmi il permesso per fare ciò che avevo in mente, anche se dovevo ancora parlarne con il direttore del musical.
 
 
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Quello stronzo di un maknae. Porca miseria di un ragazzo! Se avessi potuto strangolarlo l'avrei già fatto ma come potevo?! Capivo fosse impegnato con il musical e Radio Star, ma anche io ero occupato con il mio concerto. Inconsciamente misi il broncio mentre fissavo lo schermo del cellulare e Ryeowook se ne accorse.
-Guarda che se anche fai così, Kyuhyun non arriverà correndo a consolarti.- constatò lui, girando le pagine della rivista che stava leggendo seduto sulla sedia davanti alla mia scrivania.
Ryeowook, in uno dei suoi momenti di pausa, era venuto a stare un po' con me. E nonostante avesse assistito alla telefonata, commentava con queste… queste ovvietà. Sì, erano ovvie ma, andiamo, sognare con costa nulla, no?
-Ne sono al corrente, Ryeonggu, ma io…-
-Lo so che ti piace ma, seriamente, non devi fare il cagnolino. Hai una dignità, hyung, ed è lui a doverti cercare e non il contrario.- disse semplicemente chiudendo la rivista e guardandomi negli occhi.
-Ma a lui non frega niente di me.- commentai risentito, buttandomi sul letto e facendo la drama queen.
-Ho un'idea.- annunciò lui, raggiungendomi sul materasso.
E mentre mi metteva al corrente su ciò che intendeva fare, non potei fare a meno di pensare che Kyuhyun me l'avrebbe pagata. Ero il suo hyung, uno dei suoi preferiti, e quindi meritavo più attenzioni da parte sua.
 
 
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-Ripetilo.- ordinò Yesung.
-Oggi non posso venire.-
-…-
-Senti, non ho tempo prima dello spettacolo e..-
-Risparmiati le scuse, cazzo. Mi hai veramente stancato e sei fortunato che non siamo faccia a faccia, altrimenti avrei potuto seriamente picchiarti.- mi interruppe acidamente.
-Si può sapere cos'hai? Non siamo mica una coppia che dobbiamo andare l'uno agli eventi dell'altro!- risposi a tono, non capendo da dove arrivasse tutta la sua amarezza.
-Hai ragione.- fu l'unico suo commento prima di mettere giù.
Rimasi a guardare il telefono. Mi aveva sul serio riattaccato il cellulare in faccia? Provai a mettermi in contatto con lui, ma la linea era sempre occupata. Frustrato, mi passai una mano tra i capelli.
Mi piaceva il fatto che Yesung volesse che io andassi al suo concerto, anche perché non ero andato a supportarlo mentre girava il video musicale per “Here I Am”, e odiavo sapere che Ryeowook lo aveva fatto e lo stava facendo ora con il concerto. Ero io il suo dongsaeng preferito, non l’Eternal Maknae! Mantenevo il tutto su questo piano e anche quando ne parlavo con Siwon, dicevo che Yesung era il mio hyung preferito e io il suo dongsaeng preferito. Ma la verità era un'altra: avevo letteralmente perso la testa per lui. Non ero sicuro se dire che mi piacesse, lo amassi o fosse soltanto un'infatuazione. Ero certo solo del fatto che mi riempiva di gioia vederlo felice, e di più se ero io a renderlo tale. Oh, e ovviamente ero geloso delle attenzioni che riservava a tutti i suoi dongsaeng. Nessuno doveva distoglierlo da me.
Sospirai e presi in mano il telefono, convinto di stare facendo la cosa giusta. Era ora o mai più.
 
 
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Ecco, lo sapevo. Quel deficiente non era veramente venuto. Perché doveva piacermi una persona che non faceva di tutto per vedermi, anche solo per qualche minuto?
Per il bene delle fan, non mi mostrai affatto giù di morale e, come tutte le altre volte, le feci ridere ed emozionare e la cosa mi riempiva di gioia perché quello è il compito degli idol.
Era arrivato il momento di “Your eyes”, che di solito canto, e preferisco cantare, assieme a Kyuhyun. Avrei seriamente potuto piangere, se non fosse stato che davanti a me c'erano le mie fan e io non volevo preoccuparle, per cui mi trattenni. Partirono le prime note e tutte le fan cominciarono a strillare ma non capivo perché, visto che non stavo facendo niente. Vidi una di loro guardare alla mia destra quindi girai la testa e vidi Kyuhyun entrare con il suo sorriso in bella mostra. Mi domandai se stessi allucinando, o perfino sognando ma lui, davanti alla mia espressione sorpresa, annuì e basta, come a rassicurarmi che era tutto vero.
Kyuhyun cominciò a cantare, senza mai distogliere lo sguardo da me e mantenendo il suo sorriso. Non sapevo cosa fare: era troppo bello! Per cui sorrisi anche io, guardandolo ogni tanto e quando lui mi prese la mano.. Giuro, sarei potuto anche morire sul posto!
Cantare insieme a lui era fantastico, anche quando lui mi imitava. Era come se fossimo più vicini del solito. Abbastanza smielato come discorso ma quel ragazzo risveglia in me il mio lato romantico.
 
 
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Vedere l'espressione sorpresa di Yesung non ha eguali. Avevo chiamato il direttore del musical e gli avevo spiegato che sarei arrivato un po' in ritardo alle prove e lui, nonostante non fosse un tipo paziente, aveva detto di non preoccuparmi. Per cui, quando ero salito sul palco, il mio hyung era basito genuinamente ed era anche molto felice e la cosa mi rincuorò.
Quando poi lo trascinai nel backstage, lui mi gettò le braccia al collo, imprigionandomi in un abbraccio dal quale non avrei mai voluto scappare.
-BabyKyu, sono così contento di vederti qui!- esclamò stringendomi a sé.
Ridacchiai e lui mi guardò negli occhi. - Tutto bene?-
-Se è così che mi accogli ogni volta che salto un tuo evento…- cominciai a dire, notando una scintilla nei suoi occhi. Gli strinsi la vita. - Sarei curioso di vedere come reagiresti le altre volte.- dissi con un tono abbastanza basso, appositamente sexy.
Lo sentì deglutire prima di spingermi giù verso il suo viso. Tra noi rimanevano dieci centimetri di spazio che avrei voluto colmare all'istante. Si avvicinò al mio orecchio sinistro e, con il mio stesso tono di voce, riuscì a mandarmi tutto il sangue verso sud.
-Non immagini cosa potrei farti.-
La voglia di baciarlo era infinita ma purtroppo il mio cellulare vibrò, ricordandomi che il manager mi stava aspettando per andare al musical. Mi allontanai da Yesung senza mai interrompere il contatto visivo e, prima di uscire, gli mimai con le labbra “vieni nel mio appartamento stasera”. Non aspettai una sua risposta ed uscì da lì, altrimenti avrei rischiato di non andarmene mai.
 
 
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-Oh cazzo. Oh cazzo.- continuai a ripetere a Ryeowook che era appoggiato alla parete con le braccia incrociate.
-Cosa?-
-Io.. Lui.. ARGH!-
-Sì, discorso interessante hyung. Soprattutto comprensibile.- commentò lui guardandomi come se fossi impazzito.
Beh, tecnicamente ero impazzito. Per Kyuhyun. Cioè, ammettiamolo. Il ragazzo potrà non essere un fuscello, non essere palestrato, essere infantile ma cazzo, era estremamente eccitante. Ogni qualvolta lo vedevo, soprattutto se lui sorrideva, mi scioglievo e non capivo più niente. E, francamente, per lui avrei potuto rinunciare ad essere top. Vedete? Mi faceva impazzire.
-Hyung, ti sei di nuovo perso nei meandri del tuo cervello. Torna da me e raccontami cosa ti ha detto.- e così feci.
Appena terminai di parlare, Ryeowook mi rivolse un sorrisetto malizioso mentre si avvicinava a me, a pochi centimetri dal mio viso.
-Cenerete insieme e, per dessert, vorrà qualcosa che… gli piaccia.- lo guardai confuso e lui ridacchiò prima di aggiungere: - Spero non lo faccia in cucina perché sarebbe proprio squallido. Almeno per la prima volta; per quelle dopo, la cucina va anche bene.-
-Ma di che caspiterina stai parlando?!-
Lui inarcò un sopracciglio mentre il sorrisetto diventava uno vero e proprio e, con le labbra, disse “sesso”.
-Oh no. Nononono, non intendo affrontare questo discorso con te.-
-Oh dai hyung! Entrambi l'abbiamo già fatto, siamo adulti ed è normale. Di cosa ti vergogni?-
-Di niente ma.. L'argomento lo tratti o con i tuoi o con Jungsoo, non con me.-
-Vabbè. Io ho solo detto che questa cena porterà a qualcosa, che ti piaccia o meno. E tu, caro mio, sarai la portata principale.-
Lasciai che le sue parole si depositassero nel mio cervello prima di capirle.
-KIM RYEOWOOK!- esclamai scandalizzato. Lui scoppiò a ridere e basta.
-E c'è di più hyung.- disse prima di guardarmi serio. - Ti piacerà così tanto, che chiederai il bis.- aggiunse ridendo ancor più forte.
Avevamo traviato l'eternal maknae. Maledissi me e gli altri hyung per aver lasciato, e aiutato, che ciò accadesse.
 
 
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Bene, avevo preparato tutto. La tavola era pronta, e per la sua gioia avevo preso cose salutari, e la cucina intonsa e impeccabile. Niente musica perché mi avrebbe potuto distrarre e sinceramente la mia attenzione doveva essere solo su di lui. Avevo deciso che l'avrei fatto e quindi non potevo tirarmi indietro.
Avevo messo in chiaro con il manager che nessuno avrebbe dovuto disturbarmi. E avevo anche mandato un messaggio a Ryeowook dicendogli di stare alla larga dall'appartamento; non ero stato così minaccioso però, meglio essere chiari.
Ero nervoso. Non mi ero preparato psicologicamente per svuotare il sacco perché era stata una decisione improvvisa, per cui ora mi trovavo a dover trattenermi dall’urlare improperi per la stanza per quanto ero stato precipitoso quel giorno dicendogli di venire da me. Sospirai per la millesima volta prima di sentire suonare il campanello. Mi affrettai ad andare alla porta ed aprire, ammutolendo davanti a lui.
Non sapevo se ringraziare o maledire chiunque avesse ideato i vestiti che stava indossando. O anche lui solo per essere così dannatamente sexy. Quei pantaloni neri e stretti gli mettevano in risalto le sue gambe, e la maglia nera a scollo tondo mi faceva solo immaginare cosa ci fosse sotto. E quel cardigan chiaro smanicato non faceva altro che mettere in risalto il suo colore di pelle. Shisus, dovevo trattenermi!
 
 
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Ebbi come l'impressione che mi stesse divorando con gli occhi. Stava guardando scrupolosamente ogni parte del mio corpo e pregai perché il sangue non andasse là giù. Però anche lui non scherzava. Aveva addosso una semplice camicia bianca, che mi sarebbe piaciuto molto strappare, e dei jeans che lo fasciavano e desiderai che si girasse, così da poter vedere il suo magnifico…
-Prego entra hyung.- mi interruppe facendosi da parte e lasciandomi entrare nell'appartamento.
-Sei… solo.- commentai mentre mi sfilavo le scarpe e aspettavo che mi passasse davanti. Andiamo Kyu, solo una sbirciatina!!
Lui mi superò e si diresse in cucina. - Beh, chi altro aspettavi? Wookie è dai suoi e il manager è andato a casa.-
Lo guardai bene e cercai di deglutire. Cavolo, avrei dovuto pregare tutte le divinità nel mondo per aiutarmi a resistere questa tentazione vivente.
-Hyung, mi raggiungi o pensi di stare fermo sulla soglia a guardarmi il sedere?- disse prima di entrare in cucina. Lo seguì rapidamente perché.. Beh, non volevo pensasse lo volessi solo per quel ben di Dio che si ritrovava.
Entrai in cucina e quando vidi il tavolo avrei potuto piangere. L'aveva apparecchiato in uno stile romantico ma non troppo, almeno non eccessivo, e tutta la cucina era immersa in una luce soffusa, dandole un'atmosfera intima. Sentì le mie guance colorirsi e prima di parlare, per non rischiare di sembrare particolarmente colpito dalla scena, mi schiarì la voce.
-Wow BabyKyu, ti sei dato da fare.- commentai indicando la stanza.
Lui scostò la sedia dal tavolo e mi fece segno di avvicinarmi. - Per te hyung, questo e altro.-
-Oh dai, salvale per le ragazze queste frasi.- replicai prendendo posto sulla sedia che lui teneva tra le mani.
-L'unica persona che riceverà queste attenzioni da me…- mi mormorò abbassandosi fino a sfiorare col suo fiato il mio orecchio -... sei tu.- terminò prima di prendere posto davanti a me.
Guardai il cibo posato a tavola. - Salmone e insalata?- domandai guardandolo arrossire.
-No-non ti va b-bene?- balbettò in preda al panico.
Gli sorrisi rassicurante. - Affatto. È un piatto salutare e te ne sono immensamente grato.-
-Oh..- arrossì ancor di più. - Grazie.-
 
 
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Con Yesung mi sentivo sempre a mio agio, anche quando non parlavamo o quando, come adesso, parlavamo di tutto e di più. Mi piaceva vederlo sorridere, soprattutto quando arricciava il naso e socchiudeva gli occhi. Sarei potuto rimanere in eterno da solo con lui, seduto al tavolo, e parlare di qualunque cosa, anche di cose senza senso. E parlando di cose senza senso. Quando prima lo avevo beccato ad osservarmi il sedere… oh, avrei tanto voluto che mi saltasse addosso. Era indubbio che ci desideravamo entrambi ma come sarebbe finita la cosa… non lo sapevamo.
-Allora… hai ascoltato il mio album?- chiese guardandomi con gli occhi che gli brillavano per l'eccitazione.
-Sì certo.-
-E…?-
-Hyung, l'album è fantastico, la tua voce è meravigliosa. Il tutto insieme… è la perfezione.- gli concessi, notando che il suo sorriso si allargava. - Ed è ora del dessert.- riuscì a notare una punta di malizia nei suoi occhi.
-Che tipo di dessert?-
-Vedrai.- gli risposi mentre mi alzavo con i nostri piatti e posate in mano per portarli al lavello.
Yesung seguì ogni mio movimento e io gli diedi quello che voleva: un bello spettacolino. Non pensate male! Parlo di me che muovevo i fianchi per tutto il tragitto dal lavello al frigorifero e in più che mi accucciavo per aprire lo sportello del freezer. Lo sentì trattenere il respiro e un sorrisetto mi spuntò sulle labbra.
Mi alzai da terra e mi avvicinai al tavolo con due coppe di tortino al caffè con cuore di cioccolato fuso, gliene posai una davanti e notai il piccolo broncetto che aveva in viso.
-Non ti piace?- domandai, sapendo già la risposta e il motivo del disappunto.
-Nono, scusa. Pensavo ad altro.-
-Quest'altro cos'era?- mi chinai in avanti sul tavolo e lo guardai con aria cospiratoria.
Lui arrossì leggermente e prese a mangiare il dolce. Al primo boccone, il broncio sparì, sostituito da un sorriso che avrebbe oscurato quello dello Stregatto.
-A chi hai pagato per fare un dolce del genere? È.. E orgasmico!-
Tsk, quando si dice fare l'amore con il sapore. Gli sorrisi, accorgendomi che aveva spalancato gli occhi dopo essersi reso conto di quello che aveva appena detto.
-L'ha fatto Wookie.- gli risposi. Lo vidi rilassarsi. - Di orgasmico c'è altro.- aggiunsi e notai come gli si colorivano le guance.
-Ya-Yah Cho Kyuhyun!- esclamò diventando bordeaux.-Neeee, hyung?-
-Sme-smettila di fare così!-
-Così come?-
-Così…- si fermò.
Lo guardai con un sopracciglio inarcato e lui mi rispose leccandosi le labbra. Ma che ca…?! Quello che fece dopo mi sorprese non poco, visto che l'avevo sempre visto come uno chiuso.
 
 
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Lo lasciai a bocca aperta per quello che feci ma mi aveva spinto oltre il limite.
Dopo aver lasciato la frase inconclusa, mi ero alzato e, tenendo lo sguardo fisso su di lui, mi avvicinai e con molta scioltezza mi sedetti sulle sue gambe e gli misi le mani dietro al collo.
-Hyu-hyung?- balbettò lui, perdendo la sfrontatezza che aveva poco prima.
-Mh?- mormorai mentre giocherellavo coi suoi capelli.
-Cosa.. Cosa stai facendo?-
Ridacchiai alla sua domanda, sorprendendolo ancor di più perché io non ridacchio. - Uhm.. Sto facendo quello che entrambi vogliamo.- gli risposi ad un soffio dal suo orecchio. Lo sentì fremere sotto di me e mi leccai di nuovo le labbra.
Lui mi posò le mani sui fianchi, spingendomi contro di lui e.. Oooh se la nuova posizione non mi faceva sentire tutto di lui. Tutto. Per tutta risposta scesi a sfiorargli il collo con le labbra, ogni tanto passandoci sopra la lingua; a quanto pare, gli piaceva, vista la reazione del suo amichetto.
-Cazzo hyung.- sospirò lui, stringendo la presa sui miei fianchi e cominciando a depositare lievi baci sull’incavo del mio collo.
Fischiai. - Accidenti BabyKyu, sei parecchio… focoso, questa sera.- dissi prima di staccarmi un attimo da lui e indicandogli il suo grembo.
-Questo non è niente, hyung.- replicò il maknae prima di tirarsi su mantenendomi tra le sue braccia. Io gli avvolsi la vita con le gambe e lui posò le mani sul mio sedere, dando una piccola strizzata che mi fece inarcare lievemente la schiena.
-Brutto str.. Portami subito in camera, altrimenti non aspetto oltre e lo facciamo qui, sul tavolo.- sibilai guardandolo minaccioso.
Lui ghignò. - Fare cosa?-
-Scopare, fottere, sesso.. Come vuoi chiamarlo, piccolo demonietto.-
Non se lo fece ripetere due volte, per fortuna, e mi portò in camera sua, posandomi delicatamente sul letto e quello mi colpì perché.. Andiamo, eravamo eccitati oltre ogni limite e lui, pur avendo il suo amichetto che premeva per uscire, era gentile e delicato. Mi sciolsi al pensiero che forse, ma proprio forse, potessi piacere al maknae come lui piaceva a me. Ma bando alle ciance. Prima l'avventura, poi le parole.
Kyuhyun cominciò a spogliarsi lentamente, con movimenti sensuali che mandavano tutto il mio sangue nelle regioni basse, il tutto senza mai smettere di guardarmi. Anche io volevo spogliarmi, ma avrei lasciato a lui il piacere di farlo; nel frattempo, io mi beavo della scena, passandomi la mano tra i capelli per sua gioia, visto che gli piaceva quando facevo così.
Appena finì di svestirsi, rimasi a fissarlo a bocca aperta. Nonostante ci fossimo già visti nudi spesso, il vederlo in quel momento, in quella situazione, mi fece totalmente mandare in blackout il mio cervello. Ai miei occhi, era la persona più perfetta, con tutte le sue imperfezioni, che avessi mai visto. Lentamente si avvicinò al letto, posò un ginocchio sul materasso e cominciò a gattonare verso di me, con uno sguardo famelico e il suo sorrisetto che mandava in visibilio chiunque. Deglutì quando si fermò sopra di me, cominciando a riempirmi di baci il viso e il collo mentre le sue mani si muovevano per rimuovere prima il cardigan, poi la maglia ed infine il pantalone.
La posizione non mi lasciava molto spazio, quanto bastava perché facessi scivolare le mani sul suo petto, la sua pancia, la sua schiena e le sue braccia. Cavolo se lo adoravo! Ogni centimetro del suo corpo doveva essere mio e di nessun altro.
 
 
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Cazzo, il suo corpo sotto il mio mi eccitava così tanto che pensavo sarei potuto esplodere da un momento all'altro. E i suoi sospiri e gemiti trattenuti non facevano altro che entusiasmarmi ancor di più. Mentre mi avventuravo a baciargli ogni singolo centimetro del corpo, sentivo le sue mani scivolare lungo il mio corpo e la cosa mandava continue scariche elettriche laggiù. Oh cielo, avrebbe potuto farmi venire solo così.
-K-Kyu..-
-Dimmi.- gli risposi dopo avergli fatto un succhiotto sulla spalla.
-Ho estrema~aah.. Estremamente bisogno di te.- miagolò spostando le mie mani oltre il suo petto, tra le gambe.
-Sei…- cominciai a dire prima di leccargli dietro il lobo e sentendolo gemere. - … sicuro?- continuai poco dopo.
-Sì!- esclamò deciso, posando le mie mani dove voleva lui.
Gli posai un delicato bacio sulle labbra. Volevo che capisse che ciò che stavamo facendo, per me, non era solo una scopata ma… era fare l'amore, con la persona che più amavo al mondo. E quando sentì che lui rispondeva al mio bacio con altrettanta dolcezza, capì che per lui era la stessa cosa. Quando mi staccai dalle sue labbra, rimasi a guardarlo negli occhi, contemplando l'affetto che lui provava per me, sapendo che i miei riflettevano gli stessi sentimenti. Allora feci ciò che lui mi aveva chiesto, che io volevo e che entrambi aspettavamo da tempo e quella fu la nostra prima volta. Piena di parole dolci e amorevoli sussurrate continuamente alle orecchie, di baci delicati che esprimevano ogni nostro pensiero e sentimento, di carezze che ci facevano sentire a casa.
 
 
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-Quindi l'avete fatto.- constatò, più che domandare, Ryeowook sedendosi di fianco a me sul letto.
La mattina dopo Kyuhyun mi aveva obbligato a restare sdraiato a letto, sennò non sarei riuscito ad andare al concerto del pomeriggio, e dopo aver fatto colazione a letto insieme, era andato a compiere i suoi impegni, lasciandomi a casa con Ryeowook.
-Sì.- risposi evitando di guardarlo negli occhi.
-E com'è andata?- riuscì a percepire una sfumatura curiosa nella voce.
-Benissimo. Lui è stato così… dolce, gentile, affettuoso e…-
-Oh mamma, mi fai venire le carie.- commentò facendomi capire che scherzava. - Ma quindi… è lui il top?- aggiunse malizioso.
-Ieri sera sì, ma posso esserlo anche io!- ribattei deciso e lanciandogli uno sguardo di sfida.
Lui alzò le mani in segno di resa. - Lo so hyung, ti prendevo solo in giro.-
Dopo qualche istante di silenzio, dissi: - Grazie per avermi aiutato a farlo ingelosire. Se non l'avessi fatto, non sarebbe venuto al concerto.-
-Prego. D'altronde, penso anche io come un uomo quindi sapevo dove colpire.-
Quando quella sera Kyuhyun tornò dal musical, mi trovò ad aspettarlo sdraiato sul letto con nient'altro addosso che un paio di boxer neri. La sua gioia fu immensa, ma scemò quando capì che quella notte sarebbe toccato a lui essere bottom. Ciò non gli impedì di godere quanto me, e lo portò anche alla conclusione che avremmo potuto fare a turni.
In più, scoprì che gli piaceva che lo chiamassi “BabyKyu” a letto. Beh, dai, a me piaceva mi chiamasse “hyung”; lo trovavo abbastanza… eccitante. Quindi probabilmente lui aveva la stessa ragione.
Ah, e inoltre ci eravamo dichiarati. Io avevo scoperto che gli piacevo dall'inizio, anche se aveva avuto le sue relazioni. Io gli rivelai che mi piaceva da poco prima di partire per il militare, e per questo non glielo avevo mai detto. Oltre al fatto che avevo appena mollato Wookie, e non volevo sembrare un morto di ca… ne.
 
 
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Qualche sera dopo, mentre eravamo accoccolati sul divano davanti alla televisione, presi la mano di Yesung e intrecciai le nostre dite. Lo guardai negli occhi e poi gli dieci un bacio sulla guancia.
-Hyung, tu mi hai veramente aperto la porta del tuo cuore e ti ringrazio di starmi dando la possibilità di dimostrare quanto tu sia importante per me.- gli confessai, arrossendo leggermente.
Lui posò la testa sul mio petto. - Bravo, prendi spunto dalla mia canzone.- ridacchiai. - Kyu, ti è bastato essere te stesso ed aspettarmi qualche anno per farti strada nel mio cuore. E sappi che non ti lascerò mai andare.- aggiunse posando la mano libera sul mio petto, sopra il mio cuore.
Gli sorrisi. La vita mi aveva dato una seconda possibilità e la volevo vivere pienamente, senza mai dover provare risentimento per qualcosa che avrei potuto fare. Mi aveva dato di vivere di nuovo con Yesung e scoprire ancor di più quanto quell'uomo fosse perfetto.
 
 
   
 
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