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Autore: Albusseverus1996    08/07/2016    2 recensioni
La guerra è finita portandosi molte, troppe, vite con se. Harry era riuscito a sconfiggere Lord Voldemort e adesso la sua vita sarebbe stata tranquilla e, finalmente, normale o almeno così credeva lui. Inizia a lavorare come Auror presso il Ministero della Magia e, proprio la sua professione, lo condurrà verso un altra pericolosa avventura, ma questa volta, in terre a lui sconosciute insieme al suo fedele amico Ronald. Grazie a chiunque legga la mia storia e che Godric mi assista
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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UNA FAMIGLIA AMOREVOLE




E’ l’ora di cena del 31 luglio alla tana. E’ un giorno importante, il giorno del 18esimo compleanno di Harry. Per i maghi, ovviamente, è un compleanno come gli altri, ma lui, essendo cresciuto tra i babbani, prima di ricevere la visita del suo gigantesco o, a dirla tutta, mezzo-gigantesco amico Hagrid, aveva sognato tanto il giorno dei suoi 18 anni per poter andare via di casa. Aveva anche degli annunci da fare. Perciò nel mezzo della cena si alzò in piedi, la sua azione fece calare  un silenzio pieno di curiosità da parte dei Weasley, tutti al completo per l’occasione insieme ad un altro paio di amici.
“Vorrei darvi alcune notizie per me molto importanti, ormai siete la mia famiglia, in realtà lo siete già da molto tempo” ne segui una risatina da parte di tutta la famiglia Weasley poi continuò.
"Beh, come sapete, ho fatto richiesta al Quartier Generale degli Auror per poter prendere parte ai vari test per diventare uno di loro. Tuttavia mi hanno risposto che avendo sconfitto Voldemort i test sembravano superflui” tumulto generale. Grida e congratulazioni si propagarono da tutti gli ospiti in cucina. Sì sentì un singhiozzare talmente forte da coprire tutto il rumore creato dalla folla in festa, seppe immediatemente da chi provenisse quel pianto così potente. Guardò in direzione di Hagrid, e lo vide nascondersi il viso nel suo fazzoletto dalle dimensioni di un lenzuolo.
“A parte questo” e un sorriso a trentadue denti sbocciò dal viso di Ginny che era seduta accanto a lui.
“Ho deciso, per quanto adori stare qui con voi, di ritornare a Godric’s Hollow e cercare una casa lì e ho una richiesta da fare a voi Molly e Arthur”.
Ancora silenzio, questa volta non solo carico di curiosità ma anche di sorpresa.
“Quando ho detto a Ginny di voler prendere una casa, mi ha chiesto se intendevo chiederle di venire a viverci insieme a me” abbassò lo sguardo rivolgendo a Ginny uno sguardo pieno fino all’orlo di un amore incondizionato.
“Però, prima di darle una risposta, ho preferito parlarne con voi. Perciò………. Cosa ne pensate?”.
Ci fu un attimo nella quale nessuno parlò e Harry parve indeciso se scappare via correndo attraverso il giardino o sull’usare un incantesimo di protezione per proteggersi dalle varie maledizioni che i 7 Weasley avrebbero potuto scagliargli. Dopo qualche minuto di tensione il signor Weasley si alzò e disse
“E’ un passo importante vivere insieme. Ci avete pensato bene?”. Harry lo guardò e disse
“Beh è da ormai sono 8 anni che vedo capelli rossi ovunque vada e non credo che mi sentirei a mio agio senza”.
George, Ron, Charlie e Bill risero fragorosamente però il signor e la signora Weasley e Percy rimasero seri. La ragione di questa serietà da parte dei signori Weasley poteva capirla, era sempre la loro bambina, ma Percy? Beh Percy è Percy non cambierà mai, la serietà per lui, andava utilizzata per qualsiasi discorso e in qualsiasi momento pensò Harry. Con lo stomaco in subbuglio e la tensione del momento si affrettò a dire
“Amo vostra figlia. La proteggerò sempre e voglio passare più tempo possibile con lei e si voglio vivere con lei . Ci ho riflettuto molto e non credo che ci sia cosa che mi renderebbe più felice di questa”. Concluse arrossendo visibilmente. Non era da lui parlare di sentimenti ma, il momento e il contesto lo richiedevano.
“Beh in questo caso……. Avrai la nostra benedizione a patto di non farci diventare nonni troppo presto. Sono ancora giovane e bello io”. Harry era al settimo cielo e, a parte le risate e Ginny che era diventata del colore delle radigorde dei Lovegood, andava tutto bene. Sarebbe andato a vivere nel luogo in cui aveva vissuto, anche se per troppo poco, con i suoi genitori. Il primo luogo in cui era stato veramente felice e sarebbe tornato per poter vivere una vita tranquilla con la ragazza dei suoi sogni. La cena terminò mezz'ora dopo e, mentre la signora Weasley sistemava con un colpo di bacchetta i vari piatti e bicchieri sporchi, Harry e Ginny si avviarono verso la stanza che avrebbero condiviso ancora per un po’ di tempo. Si addormentarono abbracciati e sorridenti pensando al loro roseo futuro.
   
 
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