Articolazioni vane che fuggono verso la luce, desiderando staccarsi da terra e membra, corrono su un treno che va dritto verso il Sole, tondo come la terra -che è orizzontale- e ha crepe di natura e civiltà.
Nell'aria
sta l'essenza e la consistenza di ogni cosa, il potere è l'aria
che ti solletica i palmi, è la verità che gli occhi non
possono vedere, se non alla luce del buio.
Corro dentro di me e dentro tutto, siamo fratelli di sangue senza ombre e dalle forme diverse; solo il respiro ci distingue, però io lo trattengo cercando la sorpresa, dietro le tende che celano velatamente il tramonto sull'acqua, dove posso correre per abbracciare il Sole all'orizzonte; ma non posso camminare sull'acqua -no!- son sulle nuvole a correre come il vento .
E voglio andare incontro alla luce che è un buco nero, che non riesco ad afferrare neanche come concetto.
Una nonsense che ho scritto in un minuto, un minuto dopo aver fatto meditazione, mentre in sottofondo c'era Sul Danubio Blu di Strauss.
Lascio a voi i commenti, questa nonsense è un commento stesso per una grande esperienza vissuta dell'anima.
Lascio a voi i commenti, questa nonsense è un commento stesso per una grande esperienza vissuta dell'anima.