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Autore: RosaNera_Rinnegata_30613    09/07/2016    0 recensioni
E ora più che mai sei consapevole che alla tua morte, la stessa ira funesta che si impadronì di Achille alla morte di Patroclo, si impossesserà di Alessandro
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alessandro il Grande, Efestione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senti la vita che scivola via dal tuo corpo, nonostante tu stia combattendo con tutto te stesso per impedirglielo, per non cedere al sussurro di quella voce calda e dolce che si sta facendo strada nella tua testa, che sai non essere quella del tuo Alessandro, ma quella di Thanatos, il dio della Morte, venuto per te. Ma tu non sei ancora pronto ad andartene, a non posare mai più gli occhi sulla figura del tuo Sole, per posarli sul vecchio barbuto dagli occhi di brace che ti aspetta per traghettarti all’altra riva del fiume Stige.
Cerchi con tutto te stesso un appiglio a cui aggrapparti per non farti trascinare in quell’abisso scuro che sono gli Inferi e lo trovi in quegli occhi altrettanto scuri, ma che tu ami più di qualsiasi altra cosa, come tutto di lui e che hanno la capacità di strapparti un sorriso anche ora che fai fatica a tenere gli occhi aperti. Sorriso che, però, non è del tutto spontaneo, ma serve più che altro a tranquillizzarlo, perché sul suo viso ci sono troppo dolore e preoccupazione. Non devi comunque essere riuscito nell’intento, perché la sua espressione non cambia e non riesci a dargli torto, sai come ci si sente, hai provato la stessa cosa quando l’hai visto ad un passo dalla morte in India. Ma sai che quella rabbia, quel dolore, quella preoccupazione, provati da lui sono pericolosi e potrebbero provocare danni più grandi di quelli delle peggiori tempeste provocate da suo padre Zeus.
E ora più che mai sei consapevole che alla tua morte, la stessa ira funesta che si impadronì di Achille alla morte di Patroclo, si impossesserà di Alessandro e non ci sarà nessuno in grado di fermarlo e hai paura per lui, perché sai che non distruggerà solo gli altri, ma anche se stesso. Trovi la forza di parlare e glielo dici e quando lui ti risponde: “ Io sono niente senza te ” ti senti morire dentro e il tuo cuore si fa più pesante, perché più passa il tempo, più diventi consapevole che per quanto tu stia lottando, quella battaglia non la vincerai, nessuno può vincere contro un Dio.
Probabilmente hai fatto trapelare qualcosa dei tuoi pensieri, perché Alessandro si alza dal letto, andando verso la finestra dicendoti che non morirai. Lo dice con tanta sicurezza, che per un attimo ci credi anche tu, ma lui non è un Dio  e quasi per ripicca nei suoi confronti il respiro diventa più irregolare e l’aria comincia a mancarti. Ma forse quel repentino peggioramento non è opera degli Dei, è solo una conseguenza dell’allontanamento del tuo Sole dal tuo fianco. L’unica cosa positiva, è che la sua voce è riuscita a coprire quella di Thanatos, che non si è mai interrotta in tutto quel tempo .
Senti che ti sta parlando dei suoi progetti, della conquista di nuove terre, dei vostri figli che giocheranno insieme come avete fatto voi e riesci quasi a immaginarti la scena, solo che la tua mente, quei bambini te li fa vedere come eravate da piccoli, quando giocavate nel cortile del palazzo a Pella e a quando lottavate rotolandovi nella polvere e ogni volta eri tu a vincere e i sogni di conquista dell’Asia erano solo questo, sogni. Sogni che sono diventati realtà, che hanno fatto di Alessandro un eroe degno dell’Olimpo, forse più di Achille, ma che lo hanno fatto allontanare da te e anche ora, mentre tu sei sul letto di morte, la sua attenzione è rivolta a quella parte di mondo che ancora non ha conquistato. Eppure tu hai continuato e continui ad amarlo, pur essendo geloso, offrendogli il tuo appoggio e il tuo amore ogni volta che ne ha avuto bisogno.
Persino quando ha deciso di sposarsi gli sei rimasto accanto, regalandogli quell’anello che porta sempre, il simbolo del vostro amore, così che quell’arpia che aveva sposato si ricordasse che Alessandro non sarebbe stato mai veramente suo ogni volta che posava lo sguardo su di esso.
Lo guardi e non puoi non trovarlo bello come il Sole, nonostante tutti gli anni che sono passati, con i capelli dorati che sembrano brillare di luce propria e lo sguardo perso chissà dove fuori dalla finestra e mentre sei lì ad osservarlo, i primi spasmi cominciano a percorrerti il corpo e di nuovo la voce nella tua testa diventa più forte di quella di Alessandro e capisci che devi andare, lo devi lasciare solo, anche se lo ami da morire e non lo vuoi far soffrire. E mentre esali l’ultimo respiro hai un solo rimpianto: non aver potuto lasciare quel mondo guardando quegli occhi neri, lasciandoti avvolgere da quelle calde tenebre.
Non sai quanto tempo è passato da quando la tua anima è stata ammessa, senza sapere cosa tu abbia fatto per meritarlo, nell’Elisio e mentre vaghi senza meta, cominciando a sentire la mancanza di Alessandro, scorgi due figure che riconosci subito, forse perché in loro rivedi te ed Alessandro. Ti avvicini e loro si girano verso di te e tu per un secondo pensi di essere indegno di parlare con loro, ma poi ti fai coraggio, hai bisogno di sapere. Così ti rivolgi al più piccolo dei due. “ Come hai fatto a sopportare di non averlo più al tuo fianco? ”
Patroclo guarda Achille e poi ti sorride. “ Sapevo che era solo questione di tempo, prima che tornasse da me per sempre ”
E allora ripensi agli ultimi istanti della tua vita e ti rendi conto che anche tu sai che il tuo Sole ti raggiungerà presto e non puoi fare a meno di sorridere. “ Hai ragione. Sto già meglio ”   

NDA:
Ciao a tutti, grazie per aver letto questa piccola OS. 
P.S:So che non ci sono prove certe che Alessandro fosse figlio di Zeus, ma spero che la cosa non vi disturbi.
A presto, RosaNera_Rinnegata_30613 

   
 
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