09/07/2016
2 recensioniShakespeare in love
Neal si sdraiò sul letto a pancia in giù posando il libro chiuso sul pavimento della loro stanza.
“Otello … sei tu il mio Otello?” esclamò con voce solenne facendo ridere il suo fidanzato che era seduto sul letto esattamente di fronte. “Così non vale! Va bene, Otello e Romeo e Giulietta!”
“Giusto! Ora tocca a te!” rispose Neil sorridendo!
“Essere o non essere. Questo è il dilemma!”
“Dai Todd, questa era facilissima. Amleto!” rispose allegramente Neil alzandosi in piedi.
“Vediamo se azzecchi questa: Prendi l'aspetto del fiore innocente, ma sii il serpente sotto di esso” declamò il ragazzo con sguardo ammiccante.
Todd balzò in piedi e iniziò misurare la stanza con lunghi passi: “La so. La so. La sapevooooooo … Macbeth!”
Neil gli diede una pacca sulla spalla “Grande! È il tuo turno ora.”
Ma Todd non era della stessa idea e replicò: “Dai, recitami un pezzo di qualcosa. Amo vederti recitare.”
e si sedette sul letto per godersi lo spettacolo.
Allora Neil uscì dalla stanza con passo solenne, facendo ridere ancora una volta il suo ragazzo: “Il grande Neil deve prepararsi alla performance! Qualche minuto e sarà a disposizione del suo pubblico!”
Todd aspettò qualche minuto finché Neil entrò in camera con la faccia talmente seria che il ragazzo ebbe paura che gli fosse successo qualcosa.
Si avvicinò al letto dove era seduto e si inginocchiò con una gamba sola così da essere alla sua altezza e da poterlo guardare negli occhi: “Ma tu chi sei, che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri? Sei tu sicuro, che siamo svegli? Mi sembra, che ancora dormiamo, sogniamo. Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore, se mi odi, sarò sempre nella tua mente. E quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.”
La sua voce si era fatta sottile e molto dolce, talmente che gli occhi di Todd erano umidi per la commozione.
Sapeva che non era un discorso unico, ma un collage di tante opere. Sapeva che non lo diceva per studiare Shakespeare, ma quella volta lo stava dicendo con il cuore in mano. Lo aveva costruito per lui, solo per lui.
Neil interruppe, sottovoce, il flusso dei suoi pensieri: “Allora, amore. Sai dirmi le opere?”
“Romeo e Giulietta e Sogno di una notte di mezza estate. Ma non solo. C’è un altro poeta in tutto questo, che ha messo il suo cuore nell’opera di un altro e ne ha fatto una nuova poesia, proprio qui, proprio per me.” rispose Todd inginocchiandosi a sua volta posando le sua labbra su quelle del ragazzo.