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Autore: Scarlet Jaeger    09/07/2016    4 recensioni
"Sapevi chi era, perché l'hai salvata dal tridente prendendolo dritto nel petto al posto suo. Eppure serrasti comunque la mascella in una smorfia, perché tra tutte le persone che ti saresti potuto immaginare di incontrare, la Dea Athena era l'ultima a cui avresti pensato."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gemini Kanon
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Monster

 

 

Ever since I could remember,
Everything inside of me,
Just wanted to fit in (oh oh oh oh)
I was never one for pretenders,
Everything I tried to be,
Just wouldn’t settle in (oh oh oh oh)
If I told you what I was,
Would you turn your back on me?
Even if I seem dangerous,
Would you be scared?

Imagine Dragons - Monster

 

 

Il tuo sguardo catturava il tuo riflesso sul pelo dell'acqua sotto la scogliera di Capo Sounion, dove da giorni ti piaceva rintanarti nei tuoi pensieri. Ascoltavi l'acqua infrangersi sulla parete rocciosa, e l'ascoltavi mentre riempiva prorompente la prigione che un tempo eri stato costretto ad occupare.
La sua visione, nonostante fosse tutto oramai un ricordo, ancora ti procurava in certo dolore, tanto da costringerti a serrare la mascella in un'espressione colpevole.
Sì, perché sapevi che il responsabile eri solamente tu. La colpa non era da implicare a nessun altro uomo, nemmeno al Dio che avevi cercato di comandare.
E ti sentivi un mostro, marchiato da quella cicatrice sul tuo petto che continuavi a sfiorare con le dita di entrambe le mani, sperando un giorno di svegliarti e non doverla vedere mai più. Ma tu sapevi nel profondo che non sarebbe stato possibile; è stata la tua punizione dopotutto e gli uomini come te lo sanno bene.
Sospirasti rimanendo immobile ed in silenzio a contemplare i lineamenti del tuo viso, ricercando nel tuo corpo tutto ciò che ti rendeva così simile a Saga. Ricordi ancora il suo sorriso sprezzante, mentre ti voltava le spalle dopo averti richiuso proprio in quella prigione che ti rende così inquieto. Le scalinate che avevi percorso tu per arrivare ad osservare il mare, sono le stesse che aveva usato tuo fratello per abbandonarti al tuo destino.
Un destino che, continuavi a ripeterti, non sarebbe dovuto finire in quel modo. Saresti dovuto morire, sarebbe stata la tua liberazione dai fantasmi di un passato che continuava ad assillarti.
Eppure ancora qualcosa ti legava a quel mondo. Ma cosa?
La risposta arrivò dalle scalinate, vestita del suo abito candido e del suo sorriso migliore.
Sapevi chi era, perché l'hai salvata dal tridente prendendolo dritto nel petto al posto suo. Eppure serrasti comunque la mascella in una smorfia, perché tra tutte le persone che ti saresti potuto immaginare di incontrare, la Dea Athena era l'ultima a cui avresti pensato.
La osservi scendere lentamente fino a ritrovartela a pochi passi di distanza, dove non aveva accennato ad avvicinarsi oltre. Ti guardava con apprensione che a te dava sui nervi. Non volevi la commiserazione di nessuno, tanto meno la sua. Se in quel momento fosti stato sicuro di morire, ti saresti lasciato affogare dalle acque gelide dell'oceano sotto di te.
Eppure una parte del tuo ego ti costrinse a rimanere lì, in piedi, nonostante lo sguardo ostile.
« Kanon. » Ti chiamò con la sua voce leggera, nonostante il suo tono non fosse di ammonizione.
Continuasti a guardarla cercando di capire le sue intenzioni, ma di nuovo la ragazza cercò di riprendere parola. Fu un attimo prima che la bloccasti con le tue.
« Non dovrebbe stare qua in compagnia di un mostro. » Le tue parole erano dure ma non sortirono l'effetto desiderato, perché il suo cordiale sorriso non si spense nemmeno per un secondo.
« Tu non sei un mostro. » Insistette e tu non potesti fare altro che sorridere sarcasticamente, allontanando il tuo campo visivo dal suo volto. Ma prima che tu potesti fare o dire qualcos'altro, lei continuò.
« Il destino a volte è strano cavaliere. Non ti sei chiesto perché sei ancora vivo? Ma sopratutto, sai dire a te stesso per quale motivo sei ancora di fronte a questa prigione? Vuoi redimere il tuo passato? Passa dalla parte giusta. Prendi la decisione che avresti dovuto fare tempo addietro ed aiutaci a sconfiggere questo imminente nemico. » Disse lei avvicinandosi di qualche passo verso di te, che rimanesti immobile ed a testa bassa. Eri notevolmente colpito da quelle parole, perché sapevi che avevano un fondo di verità. Forse avresti dovuto accettare, e morire finalmente da eroe. Era una proposta allettante, ed un motivo in più per non perdere tempo ad odiare te stesso.
Alzasti la testa di scatto, dopo averci riflettuto tutto il tempo che ti era servito, e guardasti la tua nuova Dea con gli occhi verdi pieni di commozione.
« Chi è il nemico che ci apprestiamo a combattere? » Dicesti tornando ad essere serio; te stesso.
Lei voltò la testa verso un punto indefinito lontano da voi. Il suo volto si macchiò di una malcelata malinconia che non passò inosservata al tuo sguardo.
Con un sospiro voltò di nuovo il capo verso di te, che eri rimasto in attesa di una sua risposta.
« Il suo cosmo è ancora distante, ma non così anonimo. Forse è destino che tu prenda il suo posto. » Finì con un sospiro che ti costrinse ad ingoiare un groppo amaro di saliva e scoprire finalmente quello che avevi celato perfino a te stesso, perché sapevi che il cosmo che stavi avvertendo da qualche ora apparteneva a lui.
« Oh fratello... »
Fu il sospiro più difficile che riuscisti a fare, puntando infine i tuoi occhi in quelli della Pallade, che scorse in te ogni sfumatura differente di ciò che stavi realmente provando in quel momento.
In ogni caso, le stavi giurando fedeltà.

Fine

 

 

Angolo autrice:

Salve a tutti! Sono tornata in questo fandom con una piccola flash fic, nonostante in questo periodo sono occupata in altri. Come penso tutti voi abbiate notato, il protagonista è Kanon (ma vah? ) e, come di nuovo avete notato (oggi sottolineo l'ovvio, scusate xD), ho scritto in seconda persona. Mi sto cimentando in questa “novità” per me ed ho scoperto che mi piace un sacco *-* quindi mi sono ripromessa di scriverci più spesso.

Spero di non aver fatto troppi danni – o troppi errori-, la stanchezza ahimè fa brutti scherzi. D: Mi è venuta l'ispirazione mentre lavoravo, ed appena ho trovato un attimo l'ho scritta di getto!

Ringrazio tutti i lettori che sono giunti fino a qua, anche quelli che mi vorranno tirare pomodori, e spero che qualcuno si faccia avanti a lasciarmi due paroline su come gli è sembrata <3 Ci tengo tanto e mi aiuta a migliorarmi!

Ancora un bacione,

chissà di rivederci presto con le long in sospeso! 

  
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