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Autore: ShannaInLuv    09/07/2016    2 recensioni
One Shot | UchihaFamily| BoruSara| Comic.
Sasuke lo fissò, perplesso e senza proferire parola nè esalare un solo respiro di troppo. Anzi, il suo respiro era nettamente diminuito mentre i suoi occhi , o meglio dire occhio, dato che uno era nascosto dalla lunga frangia corvina, erano fissi su una figura in particolare.
Molto in particolare : Boruto Uzumaki.
(estratto)
Sarada fece per voltare i tacchi quando Sasuke la richiamò, con i palmi delle mani che sudavano a dirotto.
Sarada si voltò verso di lui e quando Sasuke le disse: « Siediti davanti a me, dobbiamo parlare. » s'incupì.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sarada Uchiha, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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La gelosia di Sasuke Uchiha.
 
Sasuke lo fissò, perplesso e senza proferire parola nè esalare un solo respiro di troppo. Anzi, il suo respiro era nettamente diminuito mentre i suoi occhi , o meglio dire occhio, dato che uno era nascosto dalla lunga frangia corvina, erano fissi su una figura in particolare.
Molto in particolare : Boruto Uzumaki.
Se il padre già non gli andava giù di per sè,figurarsi quel ragazzino scalmanato qual'era.
« Sas'ke. » aveva mormorato a voce spezzata quel cretino del suo migliore amico, accanto a lui. Sasuke sbuffò, un pò per fastidio e anche per il ramoscello che gli era salito su per il naso,quasi. Sentì le gambe intorpidirsi, di certo non era una posizione ottimale starsene accovacciato come un ranocchio, dietro un matasso di cespugli e rami secchi.
« Sas'ke. » ripetè Naruto, scansando un ramo secco. La sua veste da Hokage strusciava a terra. « Non dovremo star qui  a spiare Sarada-chan e Boruto. »
Sasuke lanciò un'occhiataccia folgorante a Naruto,il quale stridette i denti, quasi spaventato ,  per poi tornare a guardare stoicamente i due piccoli compagni di team.
L'assenza di Mitsuki doveva pur significare qualcosa. Insomma, per quale altro motivo la sua  Sarada e Boruto potevano starsene a passeggiare nel parco da soli, senza il terzo membro del team Konohamaru, se non per un appuntamento?
« Sta' zitto, Naruto. » replicò Sasuke con un tono di voce austero. La conseguenza fu che Sarada sussultò e si guardò alle spalle, sistemandosi nervosamente gli occhiali. Fu Boruto a salvragli la vita, O meglio, a distrarre Sarada. Boruto circondò le sue spalle e fece voltare di nuovo la ragazzina con un sghignazzo.
« Su, su, Sarada-chan. Non è niente. »
Quella annuì convinta.
Sasuke sibilò. Cosa... cosa stava facendo quel... quel... Tipo con il braccio intorno alle spalle di Sarada?
Poteva sempre castrarlo.
Era il suo maestro dopotutto, poteva far finire un accidentale colpo di chidori sulle parti intime della progenie Uzumaki.
« Questa gelosia non ti gioverà. » proferì con saggezza Naruto. Sasuke, che a dirla tutta stava incominciando a stancarsi di entrambi gli Uzumaki, gli mise una mano intorno alla base del collo e lo buttò ancora più a terra. « Ssh. » lo intimò. « Ci hanno quasi scoperto, a causa tua. »
« Mia ? Sas'ke... » Sasuke lo zittì, anche se stavolta non fu voluto. Aveva emesso quel respiro mozzato, un mistro tra l'incredulità, l'indignazione e infine la rabbia.
Boruto aveva appena dato un bacio sulla guancia a Sarada. E lei non aveva urlato, nè aveva picchiato quel bacato dalla testa bionda fatta di banane.
Anzi, un tenue rossore si formò sotto gli occhi scuri della piccola Uchiha. Esattamente come capitava a Sakura.
Ripensando alla sua mogliettina schizofrenica con altri, ma che solo con lui aveva atteggiamenti tenui... Beh, ecco, rivedeva la stessa scena.
E questo non gli andava giù. No,no,no! Sarada avrebbe dovuto perdere le staffe, come faceva con Mitsuki.
Oh-oh. Anche questo ricordava qualcosa. Mistuki era il Naruto della situazione. Quindi Boruto... accidenti!
Naruto, sotto sotto, sghignazzava. Sasuke lo guardò, roteando seccamente gli occhi : « Non hai roba da Hokage da svolgere? » domandò ironico e lapidario.
« Eh. E' proprio per questo che ti cercavo. Sakura-chan domanda se per caso ti unisci a noi oppure partirai domani. »
Sasuke fece un cenno d'assenso,vago. Doveva pur tenere d'occhio quel Uzumaki.
« Non dire niente a Sakura. » ordinò aggiundendo frettolosamente quella richiesta, o meglio, minaccia .
Naruto ridacchiò ancora. « A cosa servono gli amici, sennò? » canticchiò.Sasuke grugnì e tornò a guardare nuovamente Sarada e Boruto che ora erano spariti chissà dove. A Sasuke venne un colpo al cuore. La sua Sarada! La sua piccolissima bambina!
Ma Uzumaki Boruto doveva stare ben attento, lo osservava, Sasuke , e non avrebbe certo mancato di infliggergli una doverosa punizione da sensei in tal caso avesse osato toccare Sarada.
Si alzò in piedi, sibilando tra i denti, si sistemò la tracolla e il mantello posato sulle spalle, tolse via una fogliolina ingiallita dai suoi capelli corvini e se ne andò, con quanto rispetto potesse avere uno che ha appena spiato la figlia accovacciato dietro un cespuglio.
 
 
 
Sasuke continuava  a pensarci. Non la smetteva, di pensarci. E quando lo faceva, montava una rabbia omicida e vendicativa contro il caro Boruto - kun.
Sasuke si moricchiò il labbro inferiore e, istintiamente strinse le dita, spiegazzando la superficie liscia e fine del giornale di Konoha.
Cos'avrebbe fatto Itachi, al posto suo?
Sicuramente castrare Boruto era un opzione, ma c'era da considerarne anche le consequenze. Quel biondo rimaneva pur sempre il figlio del settimo. Se fosse stato Shikadai, Inojin oppure Mitsuki  - tutte ipotesi preferibili, erano migliori di lui e più intelligenti - li avrebbe semplicemente tolti di mezzo con le buone o con le cattive.
Il tintinnare della tazzina da caffè contro il piattino di porcellana, fece ridestare Sasuke, il quale puntò lo sguardo su sua moglie, Sakura Haruno con il byakuyo stampato in fronte e i capelli che odoravano di ciliegio in fiore.
« Sembri pensieroso, Sask'ke-kun. Qualcosa non va? » domandò accenando un sorriso sommesso.
Sasuke annuì pensoso. Quando era rincasato dalla sua.. escursione, Sakura lo aveva accolto con un « Dove sei stato di bello? » con un sorriso malizioso.
Quando, in realtà, Sakura non chiedeva mai dove fosse stato, anche perchè sapeva che gli dava fastidio.
In conclusione: Sakura sapeva qualcosa.
Afferrò il manico della tazzina, osservando bene la moglie che s'allontanava, e bevendo un sorso di caffè, che poggiò sul piattino di nuovo, immediatamente, poichè non era di suo gusto.
« Sakura. » accennò, sforzandosi di non sembrare un dittatore, altrimenti Sakura non avrebbe mai collaborato. « Hai... Hai visto Sarada, per caso? »
Sakura arrivò dalla cucina, con il grembiule sfilato e in mano dei biscotti che poggiò sul tavolino, accanto alla tazzina di caffè. « No, caro. » cinguettò falsamente Sakura. « Starà in bella compagnia di Boruto-kun e Mitsuki-kun, no? »
Sasuke storse il naso, e il giornale s'accartocciò ancora di più a una palletta informe. « No. » gli sfuggì, poi inarcò un sopracciglio, vago.«Mi sembra che aveva detto che non sarebbe stata col team, oggi. » aggiunse, imbonciato
Sakura sollevò le spalle indifferente e incrociò le braccia sotto il seno. Ed evidentemente Sakura aveva scambiato quel broncio per il motivo che voleva la sua figlioletta con sè.
« Comunque è normale che Sarada passi tanto tempo con Boruto e Mitsuki. » lo avvisò. Notando lo sguardo ambiguo del marito disse : « Io passavo parecchio tempo con Naruto e Sai. » buttò lì.
« Ah, sì ? » Sasuke prese la nota mentale di picchiare a sangue Sai e farsi dire da Naruto cosa aveva fatto con sua moglie, in passato. Sperò per loro che non l'avessero vista neanche in costume da bagno.
« Non devi essere geloso di Sarada. Sicuramente le compagnie se le sceglie bene, e poi , anche se avesse una cotta per uno dei due non importa. Ha solo dodici anni. »
Già. Sasuke conosceva una certa persona che a dodici anni aveva preso una cotta, che poi si era tramutato nel suo attuale matrimonio.
Però non poteva controbattere nulla, o avrebbe lasciato intravedere la sua debolezza. E sicuramente se continuava  Sakura si sarebbe arrabbiata e di certo Sasuke non  voleva finire pestato a sangue come Naruto, non che possa succedere ma non si sa mai come la ruota giri. Sakura Haruno era schizofrenica. Lo sapevano tutti.
Ciononostante, ripensava  a quello che gli aveva detto Sakura. Assolutamente non voleva che sua figlia frequentasse un individuo del genere e, sopratutto, non voleva che in un futuro prossimo dei bambini disgustosamente biondi lo chiamassero "nonno".
Sasuke represse un moto di repulsione e cercò di spiegazzare il giornale davanti ai suoi occhi per nascodere il volto verde alla moglie.
Sarebbe staga una guerra in piena regola, tra lui e il biondino-junior Uzumaki.
 
Quando Sarada rincasò, erano ormai le otto, quasi l'ora della cena. Sasuke, non appena sentì lo stipide della porta aprirsi, si alzò in piedi dal divanetto sul quale era rimasto seduto tutto il pomeriggio e osservò la figlia entrare con disinvoltura in casa. Si era slacciata le scarpe, aveva tolto il coprifronte ninja e lo aveva poggiato sul mobile all'ingresso e aveva poggiato un fiore accanto ad esso, tutto canticchiando una canzone della fiera di Konoha.
Sasuke strinse i denti e quando la figlia lo vide, gli fece un cenno e un sorriso. Lo stesso sorriso dolcissimo che aveva riservato anche a Boruto, quella mattina.
« Ciao papà. » cinguettò. Sasuke fece per aprire bocca, per rimproverarla dell'ora tarda, quando irruppe Sakura gioiosa, strapazzando i capelli corvini della ragazza e dandole un bacio sulla guancia.
Sarada fece per voltare i tacchi quando Sasuke la richiamò, con i palmi delle mani che sudavano a dirotto.
Sarada si voltò verso di lui e quando Sasuke le disse: « Siediti davanti a me, dobbiamo parlare. » s'incupì.
Una volta che Sarada si era seduta davanti al padre, con le gambe unite compostamente e le mani chiuse a pugno appoggiatevi sopra, il padre si schiarì la voce. « Come va? » domandò, burbero. Sasuke non sapeva bene che intenzioni avesse, ma doveva pur far capire alla figlia che quell'Uzumaki non era nient'altro che il suo noioso compagno di team.
Sarada spalancò gli occhi e la bocca, poi s'aggiustò nervosamente gli occhiali. « Uhm, bene, suppongo. »
Sasuke schiarì nuovamente la voce e questa volta rischiò di strozzarsi con la sua stessa lingua, in quanto quello che stava per dire non era da lui. Ma ne valeva del futuro degli Uchiha. « Ti... ti piace qualche ragazzo? »
La faccia di Sarada divenne inequivocabilmente rossa. Sfiatò e balbettò: « Papà... ti... senti bene? »
« Inojin è un ragazzo carino. » sbottò acido e con un tono troppo accellerato. Lo avrebbe preferito, in fondo, a Boruto. « Ho saputo che ti fa la corte. »  buttò lì. Non sapeva era effettivamente la verità, ma in fondo tutti sapevano che metà Konoha giovanile andava dietro a sua figlia.
« Papà... stiamo davvero parlando di ragazzi? » squittì lei, ancora rossa in viso ma con un tono che somigliava troppo pericolosamente a Sakura. Alla Sakura isterica, precisamente.
Sasuke raggelò, non voleva che la sua adorata bimba ruggisse con lui in quel modo... doveva rabbonirla. « Lo.. lo dico per te. Perchè passi sempre del tuo tempo con Boruto. »
« E Mitsuki.  » precisò Sarada. Sasuke la liquidò con la mano.
«  E' dannoso. »
Sarada rise istericamente e minacicosa. « Davvero, papà? e come sarebbe minacciosa la compagnia di Boruto? »
A Sasuke non sfuggì l'omissione del terzo compagno e questo lo infastidì. Alzò la voce, di un tono troppo alto perchè Sarada Uchiha, figlia di due grandi terstardi, restasse abbonita. « Potresti iniziare a scalmenare come Boruto!  »
Sarada ruggì e colpì il tavolino sotto un pugno ponderoso, il tavolino, ovviamente, si ruppe e Sasuke la fissò. « Non sono affari tuoi! » balbettò. « Boruto è il mio compangno di team. E se non voi che io non ti rivolga mai più la parola, lasciami  in pace! »  strepitò, alzandosi dal divano e battendo i piedi rumorosamente, dirigendosi in camera.
Sasuke raggelò per la seconda volta, non voleva perdere il saluto della sua bimba, la sua unica ragione di vita, no?
Guardò il punto in cui Sarada se n'era andata e, ora, al posto suo trovò l'espressione arrabbiata di Sakura che lo fissava. Sasuke la guardò seccamente, ammonendola di non iniziare a prendersela con lui.
Ma lo fece. «  Sei andata a spiarla al parco, vero? »  ruggì indignata. Oh, no, una seconda strillata contro di lui, no.
Sasuke restò zitto, ma la moglie sapeva la risposta. « Non avresti dovuto farlo. »
« C'era anche Naruto. » rivelò placidamente Sasuke, senza aggiungere,però, che l'amico non c'entrava nulla con quella storia. Sakura, inspierò forte dalle narici e uscì di casa, ringhiando. Probabilmente stava andando a casa Uzumaki.
Sasuke ghignò.
E il campanello suonò.
Che sarà Sakura? Ha cambiato idea? Pensò Sasuke.
Però, quando aprì la porta e non vide la chioma rosata della moglie, bensì la tanto famigerata chioma a banana di un certo tipo, assottigliò gli occhi e quando Boruto gli sorrise allegro, Sasuke gli sbattè la porta in faccia, ringhiando.
Boruto non avrebbe messo piede in casa sua, quella sera no.
« E daai! Sensei! Mi apra, Sasuke-sensei! » blaterò Boruto oltre la porta, con la sua noiosissima e disgustosa vivacità.
« Sensei? Pensa, io mi sono accorto che ci spiava oggi e... » Sasuke aprì immediatamente la porta e guardò male la progenie Uzumaki, il quale aveva fatto passare le braccia dietro la nuca e aveva, in volto, stampato un sorriso pessimo. « E, » continuò Boruto. « Lo dirò a Sarada. »
Sasuke grugnì e afferrò per la collottola quello svanvolato d'un biondino, tirandolo su, fino a toccarsi naso a naso. « Tu non dirai nulla a Sarada, okay? » perchè, se lo sapesse, sarei un padre finito, completò in mente, ma quello non c'era bisogno di dirlo al moccioso.
Boruto rise saccente.
« Dirmi cosa? » fece Sarada, scocciata, dietro alle sue spalle. Sasuke scattò, lascio andare la maglietta di Boruto e si voltò verso la figlia, con il cuore in agitazione simile a un attacco cardiaco. Sarada lo scrutava con un cipiglio arrabbiato, però non era più furiosa come cinque minuti prima, il che era un bene.
Il che, aggiunse, era un tratto ereditario della schizofrenia di Sakura.
Boruto rise ancora e tirò una gomitata nelle costole a Sasuke, il quale grugnì e si scostò come scottato. « Vabbè, sensei, ormai Sarada-chan ci ha scoperti! » miagolò disgustosamente.
« Cosa? » calcò Sarada, sempre più scocciata.
Sasuke avvertì la schizofrenia in ritorno, così lanciò una delle sue migliori occhiate torve a Boruto, della serie "tirami fuori dai guai" e quello sorrise, in risposta, affabile.
« Sarada-chan... » cantilenò Boruto. « Ti ricordi quel costume da panda che ti piaceva tanto? »
Sarada arrossì, poi annuì.
« Ecco, Mitsuki  lo aveva comprato ma... ecco, Sas'ke-sensei aveva proposto di vestirsi a quel modo, domani, per farci fare una foto insieme a quel panda. »
Sarada spalancò la bocca e guardò incredula il padre, improvvisamente contenta. Evidentemente ci teneva tanto a quel costume da panda.
Un momento. Lui vestito da panda?
Avrebbe dovuto decisamente uccidere Boruto.
Sarada le saltò al collo e lo abbracciò forte. « Non ci posso credere che tu faccia una cosa del genere, per me! Papà! »
Sasuke ringhiò silenziosamente con gli occhi all'indirizzo di Boruto. « Già non ci credo neanche io. »
Boruto rise. « Allora Sarada-chan ci vediamo domani alla festa. Io vado a chiamare Mitsuki. »
Un momento, la festa? Il giorno dopo? Sasuke poteva sempre farsi affibiare qualche missione ma...
accidenti! Non voleva andare in giro vestito da panda.
Sarada chiuse la porta e espirò profondamente. Guardò contenta il padre e lo salutò con una mano. « Buonanotte, papà. Grazie,allora. » salì velocemente su per le scale ma, dopo un secondo le riscese e guardò teneramente Sasuke,
L'uomo si fece avvolgere da quella tenerezza, da quegli occhi neri così belli e profondi e quel visino... sua figlia era un fiorellino!
« Papà, sono contenta che, alla fine, non ce l'hai davvero con me perchè sono fidanzata con Boruto. » gli inviò un bacio volante e se ne andò.
Sasuke ci inpiegò qualche secondo a elaborare ciò che sua figlia aveva detto. Quindi, effettivamente, quei due stavano insieme?
Come... come...
Perchè una disgrazia simile a lui?
Perchè non Mitsuki,Inojin o Shikadai?
PERCHE'?
Itachi aiutami.

AngolinoAutrice(?)
Non so neanche come mi sia uscita, nè quando. Era lì nella cartella delle One4shots e mi sono chiesta: Perchè non pubblicarla?
Così ecco il mio delirio postato. Però devo ammettere che mi sono divertita a scrivere sul papino Sas'ke-kun, anche se ancora non voglio ammettere che sia finito tutto.e neanche che Neji sia morto)....
quindi... recensite! almeno per insultarmi :D
Shanna <3

 
   
 
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