"Cazzo, odio quei mocciosi", sbottò il Capitano Levi, passandosi distrattamente una mano tra i capelli e appoggiando la fronte sulle ginocchia, esausto per la dura giornata di allenamenti con la sua nuova squadra.
"Voglio dire, hanno sicuramente buone intenzioni, talento e tutto ma... a volte sembrano veramente desiderosi di morire" continuò a sfogarsi, ricordandosi della sfuriata fatta appena il giorno prima: quei giovani entusiasti erano dei bravi soldati, ma ancora erano immaturi e con scarsa disciplina.
Avevano troppa sfrontatezza, avventatezza e, soprattutto, un inguaribile ottimismo.
Sul volto di pietra del Capitano si formò un ghignetto divertito, mentre ridacchiava stancamente. "Ma tu sei dalla loro parte, non è vero?", domandò, mentre un delicato profumo di fiori gli solleticava le narici, "Hai sempre avuto un debole per i ragazzini... piccola impertinente".
Si ricordava della sua dolcezza e pazienza ogni volta che Eren andava da lei per sfogarsi o per chiederle consiglio, di come quel ragazzino la considerasse ormai una seconda madre.
Era unica, con quel suo immancabile sorriso.
"Deve essere faticoso essere una tale ottimista, vero?", le domandò, fissando la lapide di fronte a lui, "Di sicuro ti sei meritata un po' di riposo... Petra"
Doveva addestrarli a dovere, se voleva aiutarli a sopravvivere.
In un certo senso, gli ricordavano lei.
Era semplicemente l'anima della squadra, la luce in quel posto così buio e crudele.
Forse era proprio quella la cosa che gli mancava di più.
Spazio dell'autrice
Ehi gentah!
Finalmente sono tornata in circolazione, e sono felice di essere finalmente libera.
Prima di tutto di scuso se magari questo mio lavoro non è uno dei migliori, ho finito in appena mezz'ora, ma avevo troppa voglia di scrivere e così ho dato vita ad una fanart davvero carina!
Ditemi ciò che ne pensate, nel frattempo mando un abbraccio a tutti, ci sentiamo presto! :-D
Alla prossima!