Fumetti/Cartoni europei > Martin Mystère
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Autore: EvelynJaneWolfman    10/07/2016    3 recensioni
Sette prompt, sette giorni dedicati alla coppia MartinxDiana.
* * *
1stDay: Friendship (amicizia);
2ndDay: Embarassment (imbarazzo);
3rdDay: Engage (impegno);
4thDay: Love (amore -questa era ovvia, che genio sono-);
5thDay: Indestructible (indistruttibile);
6thDay: Naked (nudo o spoglio -dipende da chi vuole scrivere cosa-);
7thDay: Glory (gloria);
BonusDay: Feelings (Sentimenti).
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diana Lombard, Martin Mystère, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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           **Embarassment**

Imbarazzo… si poteva morire di imbarazzo? Sì, e Diana lo stava sperimentando a proprie spese. Tutto per colpa di quell'idiota di Martin!
Ancora non riusciva a credere di trovarsi in quella situazione così bizzarra e completamente fuori dal suo ordinario, infatti lei non si sarebbe mai nascosta nello spogliatoio maschile di propria volontà. No, ovvio che no! Ma era proprio quello che stava facendo in quel momento, nascondersi dietro uno degli armadietti dello spogliatoio maschile con la paura di essere beccata ed etichettata da tutti come “pervertita”. Il perché del suo gesto sconsiderato era facile da indovinare e c'entrava il biondo, ovviamente.

Quella mattina si era svegliata di buon umore, come non succedeva da mesi, e con la voglia di impegnarsi al massimo nello studio e di portarsi avanti con i compiti di qualche giorno, in modo da potersi divertire con i propri amici durante la settimana. Ma quel buonumore non era durato al lungo, erano bastati dei colpi alla porta e la voce stranamente smielata ed irritante di Martin che la pregava di aprire. E lei lo aveva fatto, aveva fatto entrare in camera il demonio biondo.

<< Diana, devi aiutarmi!>> L'aveva subito pregata lui, inginocchiandosi in modo teatrale sul pavimento.

<< Aiutarti in cosa, precisamente?>> Era stata la sua risposta, sentendo già la puzza orrida dei guai nell'aria.

<< Oggi il professor Marshall ritirerà il riassunto dell'intero programma studiato durante l'anno, e quello scritto, come tu sicuramente saprai, deciderà il nostro voto finale. Purtroppo però io sono stato troppo impegnato e non sono riuscito a scrivere nulla, potresti darmi il tuo compito? Tanto puoi farne un altro in mezz'ora.>> Martin aveva messo su la faccia da povero disperato che da piccola l'aveva sempre fregata, ma non quel giorno e non per un compito di tale importanza.

<< Te lo puoi scordare.>> Era stata la sua secca risposta. Aveva raccattato tutti i libri che le sarebbero serviti per quella giornata e si era diretta verso la porta, per poter iniziare la sua mattinata di studio. Il biondino però, si era subito posto tra lei e la sua unica via d'uscita.

<< Andiamo Diana! Cosa ti costa farmi questo favore? Sai anche tu che se non passo questo compito sono spacciato. Fallo per me, siamo amici da tanto tempo ed io lo farei per te.>> Come al solito, aveva tirato in ballo la storia dell'essere amici e tutto ciò che esso comportava, cosa che l'aveva solo fatta irritare di più.

<< Ho detto di no, Martin! Questa volta dovrai cavartela da solo, impara a prenderti delle responsabilità. Ed ora lasciami uscire.>> E così dicendo, aveva provato a spingerlo via o a farlo spostare quel tanto che bastava per aprire la porta e svignarsela, ma il ragazzo era più robusto e forzuto di quanto sembrasse e non era riuscita a spostarlo di un centimetro.

<< Non ti lascerò andare fino a quando non mi avrai aiutato.>> L'aveva minacciata lui.

<< Quindi mai?!>> Aveva risposto sprezzante e sempre più arrabbiata.

I due si erano guardati con aria di sfida per un po', fino a quando lo sguardo di Martin non venne catturato dal pupazzetto di gomma rosa che portava su una delle matite che usava per scrivere. Un suo portafortuna per superare i compiti più decisivi del semestre o dell'anno.
Veloce come il vento, il ragazzo aveva sfilato la gommina portafortuna dalla matita e gliel'aveva agitata davanti al viso con un'espressione di vittoria sul volto.

<< Ridammela!>> Aveva gridato sconvolta, tentando di riprendersi uno degli oggetti più cari ed importanti che avesse.

<< Tu aiutami con il compito ed io ti ridarò il tuo amato portafortuna.>>

<< Mai! Non mi farò ricattare di certo da te!>> Aveva rifiutato per l'ennesima volta, più per orgoglio che integrità morale.

<< Bene, come vuoi tu.>> Lento come un gelido fiocco di ghiaccio che cade al suolo, Martin aveva aperto la porta ed era sparito velocemente dalla sua vista, lasciandola spiazzata per qualche secondo sulla soglia della propria camera da letto.

Ci aveva messo un po' per realizzare la scena, ed appena il suo cervello si era ripreso dallo shock era subito corsa dietro quell'idiota, ma sembrava essere già scomparso nel nulla. Non si era nemmeno presentato alle prime due lezioni della giornata e Diana aveva quasi perso le speranze di riavere il suo amato portafortuna, poi si era ricordata della partita di basket che si sarebbe tenuta proprio l'ora seguente. Grazie all'infortunio di uno dei giocatori, toccava a Martin scendere in campo e sostituirlo, così le era venuta la malsana idea di nascondersi nello spogliatoio mentre tutti i componenti della squadra erano intenti a giocare, trovare l'armadietto del biondo e riprendersi ciò che le aveva rubato.
Nulla era andato come speravamo però, era riuscita ad infiltrarsi negli spogliatoi solo a metà partita e tutto era sembrato andare liscio, fino a quando Martin non si era infortunato e spedito dall'allenatore negli spogliatoi.
Si era nascosta appena aveva riconosciuto la chioma bionda che faceva capolino dalla porta, ed anche fin qui tutto bene… peccato che Martin avesse deciso di spogliarsi per farsi una doccia ed ora lei rimaneva lì, nascosta nell'ombra, a guardare il biondino che si sbarazzava dei calzoncini della divisa e metteva in mostra i suoi eccentrici boxer rossi con le solite fiamme gialle stampate sopra.

“Calmati, Diana”, si disse. “Se non produci il minimo rumore, non si accorgerà di te.” Si sporse in avanti per dare un'ultima controllata e si ritrovò davanti il sedere sodo ed immacolato dell'amico. Si coprì la bocca per reprimere il gridolino di sorpresa che l'avrebbe sicuramente fatta beccare e tornò a nascondersi.

<< Maledetto bastardo.>> Sentì imprecare Martin e, facendosi di nuovo coraggio, lanciò l'ennesima occhiata verso la figura che stava zoppicando verso le docce, stando ben attenta a non abbassare lo sguardo verso le grazie del ragazzo. Appena lui fu sparito dietro il muro piastrellato, si fiondò verso l'unico armadietto rimasto aperto e vi ci frugò lentamente, trovando fortunatamente ciò che cercava in poco tempo. Strinse il gommino rosa nel palmo e se la svignò alla svelta dallo spogliatoio, senza controllare se ci fosse qualcuno nei paraggi che avrebbe potuto vederla scappare da lì. Al momento non le importava, aveva ancora impresso nella mente l'immagine del sedere di Martin e non capiva come mai provasse tanto imbarazzo, da piccoli facevano sempre il bagno insieme! E sì, certo, il suo fisico era cambiato e diventato quello di un uomo, ma… ah! Non ci capiva più nulla, sapeva solo che aveva il cuore che batteva a mille per via di una strana emozione, ma in quel momento non volle pensarci; aveva recuperato il suo portafortuna e questo era ciò che contava!


-ANGOLINO DI EVELYN-


Eccomi, ce l'ho fatta!

Chiedo perdono per il ritardo, ma gli impegni non mi hanno permesso di concentrarmi come avrei voluto sulla Week (che sta diventato più “year”). Mi scuso anche per la shot che avete appena letto, non mi soddisfa per nulla – a parte il momento in cui Diana si ritrova davanti il sedere di Martin – ( :"3). Spero però di essere riuscita a strapparvi un sorriso nonostante la qualità pessima della ff, perdonatemi!

Io farò in modo di finire le altre nel minor tempo possibile, ringrazio chi sta aspettando gli aggiornamenti e chiunque abbia letto, ci leggiamo presto.

Evelyn!

  
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