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Autore: Sophie Robin Kendrick    10/07/2016    2 recensioni
Parto dal presupposto che non mi è piaciuto per niente il finale di Artemis Fowl. Quindi ho deciso di elaborarne uno alternativo. Sarà composto da molti capitoli ma non so con precisione quando.
Trama:
Artemis Fowl continua a sentire una voce che cerca disperatamente di portarlo a sé. Non ha nessun ricordo delle avventura con la sua migliore amica. E non si ricorda per niente di averla. Sogna ogni notte quella voce, mentre Holly (Spinella) aspetta disperatamente che lui si ricordi di lei.
P.S: non sono molto brava a scrivere le trame. Buona lettura.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Artemis Fowl Senior, Domovoi Leale, Juliet Leale, Spinella Tappo, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Casa Fowl.

– Artemis. Artemis torna da noi. –
Non era la prima volta che sentiva questa voce. Era familiare, ma per quanto si sforzasse non riusciva a darle un volto. Poteva capire che era di una femmina ma non si ricordava il perché lo chiamasse.
– Artemis, ti prego. –
“Perché continui a chiamarmi?” Avrebbe voluto gridare, ma non riusciva a parlare, né lei riusciva a sentire.
Era come in un limbo. Era tutto buio. Non c'erano forme, non c'erano colori, non c'era la luce.
Galleggiava in un mare di incoscienza. Di botto altri rumori interruppero quella voce che disperata continuava a chiamarlo.
E poi come erano arrivati improvvisamente sparivano, portandosi con sé anche la voce che lo chiamava.
Anche se non aveva ricordo a cui aggrapparsi, Artemis Fowl voleva risentire quella voce.
Gli dava un senso di protezione e di conforto, ma non c'era più.
Ormai, neanche il più piccolo rumore. E per prenderlo in giro, la sua voce tornava e chiamava disperatamente quella ragazza, non ottenendo risposta.
Ed è allora che Artemis Fowl si svegliò nel suo letto ansimando e coperto di sudore.


Quartier Generale L.E.P.
Da ormai 40 minuti il consiglio era riunito nella sala conferenze.
Non era la prima volta che durante la notte erano stati buttati giù dai loro letti e non sarebbe stata neanche l'ultima.
L'assenza di Julius Tubero e di Raine Vinyàya si sentiva da tempo. Ma in quel caso il consiglio poté agire indisturbato sul destino che presto sarebbe toccato a un membro del popolo e della LEP.
Aveva già provocato diversi guai, motivo per cui, il consiglio non ebbe problemi a reputarla colpevole anche se il comandante Grana Algonzo non era per niente favorevole.
Cominciarono a distribuire ordini affinché quella feccia sparisse al più presto dal sottosuolo e dalle loro vite.
Nessuno avrebbe più parlato con lei o di lei. Nessuno l'avrebbe più vista.
Quando firmarono gli accordi Spinella Tappo smise di esistere.

Cella L.E.P. 1 mese dopo
Spinella fece l'ennesimo passo solo per ritrovarsi davanti alla parete della cella dove era stata rinchiusa. Era stanca, le facevano male i piedi, la testa. Le faceva male il corpo.
Si lasciò scivolare in un angolo. Stese le gambe. La cella era molto piccola tanto che con tre passi poteva girarla tutta.
Non sapeva quando tempo era passato da quando era stata arrestata. Durante la giornata, l'unico contatto che aveva con il mondo esterno era un elfa di nome Sally.
Le dava il cibo ma non la guardava. Come se fosse diventata invisibile, un fantasma e dentro di sé sapeva che era così.
Non aveva più la forza neanche per alzare le mani. Si lasciò andare e si addormentò.
Sognò prati verdi e qualcuno che la teneva per mano, seduto accanto a lei, che le accarezzava i capelli e le sussurrava che tutto sarebbe andato bene, per il verso giusto.
Ma anche nei suoi sogni comprendeva che il verso che aveva preso la situazione era sbagliato.
Difatti il cielo diventava nero e la persona che era stata accanto a lei scompariva senza dirle altro.
Con la bocca secca si risvegliava, solo per scoprire che la sua Routine era ricominciata.
Provare a distendere i muscoli, tenersi occupata pensando a qualcosa o a qualcuno.
Artemis... non si sarebbe ricordato di lei.
Riviveva il momento in cui l'aveva visto circondato dai petali. Leale le diceva che c'era il battito ma lei non aveva potuto vedere i suoi occhi aprirsi. La LEP era intervenuta per arrestarla e riportare Polledro al laboratorio.

Forse un giorno si sarebbero rivisti ma le sue erano solo speranze vane.
Lei sarebbe morta sola e senza neanche vederlo per l'ultima volta.
Lo scatto della cella la distolse dai suoi pensieri e si costrinse a non guardare la porta.



Spero che vi sia piaciuto.
La cosa che non mi è piaciuta a me è il finale che ha preso la saga. Sembra che si sia seccato a continuare, quindi io, nella mia tristezza ho cominciato a elaborare questa storia. Ho letto un paio di ff incomplete inglese che trattavano questo argomento e ho cominciato a scriverlo.
So che non è del tutto originale e ci sono errori ma spero che vi sia piaciuta.
E' la prima volta che scrivo in questo fandom e vorrei sapere se vi è piaciuta oppure no.
Vi ringrazio in anticipo dei commenti, fatemi sapere se a voi è piaciuto il finale, se mai ci saranno, si intende.
Baci baci. 

   
 
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