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Autore: Kary91    10/07/2016    1 recensioni
[Pre-saga | 578 parole | Alec!centric | Accenni Jalec (one-sided)]
Incominciò tutto per colpa di una rivista.
Alec se l’era trovata sotto i piedi in camera di Izzy; era una di quelle riviste per ragazzine Mondane, un collage mal assortito di gossip e consigli di moda.
Alec stava per gettarla sul letto della sorella, quando qualcosa aveva attirato la sua attenzione: la prima pagina era quasi interamente occupata dal faccione allegro di un adolescente. Alec non aveva idea di chi fosse, né gli interessava scoprirlo, eppure c’era qualcosa in quel volto che gli impediva di distogliere lo sguardo. Si sorprese a notare qualcosa di familiare in lui, qualcosa che lo rendeva stranamente piacevole da guardare.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Izzy Lightwood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A thousand times over;'
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Questa flash fiction partecipata alla Corsa delle 48 ore, indetto dal forum “Torre di Carta, con il prompt “Beh, nessuno è perfetto”. La storia è ambientata un paio di anni prima rispetto agli avvenimenti della saga: Alec ha più o meno 15, 16 anni.

 

Chipped Tooth;

 

 

 

 

Incominciò tutto per colpa di una rivista.

Alec se l’era trovata sotto i piedi in camera di Izzy; era una di quelle riviste per ragazzine Mondane, un collage mal assortito di gossip e consigli di moda.

Alec stava per gettarla sul letto della sorella, quando qualcosa aveva attirato la sua attenzione: la prima pagina era quasi interamente occupata dal faccione allegro di un adolescente. Alec non aveva idea di chi fosse, nè gli interessava scoprirlo, eppure c’era qualcosa in quel volto che gli impediva di distogliere lo sguardo.

Una punta di disagio gli stuzzicò lo stomaco mentre studiava i bei lineamenti del giovane, i suoi capelli scuri e la dentatura candida.

Aveva un bel sorriso: le labbra sottili erano increspate con fare allegro, in una maniera che gli ricordava qualcosa. I suoi denti non erano perfetti come aveva creduto a un primo sguardo. Erano allineati in maniera un po’ irregolare e un incisivo era sbeccato.

Eppure, Alec non riusciva a fare a meno di trovare quel sorriso attraente.

Il nervosismo tornò a punzecchiarlo. Inspirò con forza, passandosi una mano fra i capelli spettinati. Si sentiva a disagio, come se avesse fatto qualcosa di sbagliato. Solo perché trovava bello quel giovane, si disse, non significava che ne fosse attratto. In fondo, Izzy trovava belle diverse attrici Mondane, eppure era certo che a lei piacessero i ragazzi.

In quanto a lui…

Il suo sguardo tornò sul giovane in copertina: ancora una volta si sorprese a notare qualcosa di familiare in lui, qualcosa che lo rendeva stranamente piacevole da guardare.

“Ah, sei qui!”

La voce di Isabelle lo colse alla sprovvista, facendolo sobbalzare.

Alec lasciò cadere la rivista sul letto come se scottasse; la vergogna gli strinse il petto in una morsa.

La sorella gli rivolse un’occhiata perplessa.

“Siamo un po’ nervosetti, oggi?” commentò la sorella, rivolgendogli un’occhiata perplessa.

“Ti stavo cercando” ribatté Alec, mentre lei afferrava la rivista.

“E nel mentre io cercavo te” rivelò Isabelle, sfogliando distrattamente qualche pagina. Non convinta, la chiuse per soffermarsi sulla copertina.

“Carino!” osservò, indicando con il mento il ragazzo sorridente che aveva attirato l’attenzione di Alec.

Il fratello distolse lo sguardo: le sue guance erano più calde del maglione che indossava.

“Hai notato? Ha un dente scheggiato come Jace” commentò ancora Izzy, sorridendo divertita.

Il ragazzo si irrigidì; il caldo che Alec aveva provato fino a quel momento svanì, lasciando il posto a un brivido di gelo.

La familiarità di quel volto, le somiglianze che aveva notato…  Tutto aveva a che fare con Jace. Ad attrarlo in quel ragazzo era stata la somiglianza con il suo migliore amico.

Ogni organo che aveva in corpo sembrò contrarsi; il suo stomaco, ormai, sembrava in balia di uno schiacciasassi.

“Io non…”

Alec deglutì, le mani improvvisamente sudate: era nel panico e non aveva idea di come uscire da quella situazione. Non quando a metterlo così in difficoltà erano i suoi stessi pensieri.

“… Non mi ero mai accorto che Jace avesse un dente scheggiato” mentì infine, avvicinandosi alla finestra.

Con la coda dell’occhio intravide il sorriso malizioso di Isabelle.  Il suo nervosismo aumentò: non gli piaceva quello sguardo.

“Beh…” incominciò sua sorella, tornando a seppellire il naso nella rivista. “Nessuno è perfetto.”

Alec si sforzò di annuire, sentendosi ogni secondo più stupido: il sorriso un po’ sbeccato di Jace gli sfiorò la mente, ma lui lo ricacciò indietro.

“Già” farfugliò, mentre il suo stomaco protestava con una seconda capriola.

 Evidentemente, il suo corpo la pensava diversamente.

 

   
 
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