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Autore: Io_amo_Freezer    11/07/2016    0 recensioni
I quattro fratelli si sono ritrovati, ma un vecchio nemico tornerà per sottrargli la felicità ottenuta con tanta fatica. Riusciranno a fermarlo, o questa volta finirà in tragedia?
Sequel di "Orphan lost" che consiglio di leggere, altrimenti non capirete molto la storia "Alone".
Genere: Avventura, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nelle mie mani
Erano passati quattro mesi da quando Michelangelo si era risvegliato dal coma. Ed ora, tredicenne, seduto sul divano di casa sua giocava ai videogames, mentre i suoi fratelli erano indaffarati; chi a meditare, chi ha studiare, e chi, era uscito fuori, sulla propria moto. 
Mikey, in parte era elettrizzato; essendo arrivato metà Settembre, domani sarebbe ricominciata la scuola, e per lui sarebbe stata la prima volta e non vedeva l'ora. Rise mentre finiva la partita, e, vedendo arrivare suo padre lo salutò con un immenso sorriso; il martedì aveva la mattinata libera.
-Figliolo potresti preparare il pranzo?- domandò gentile, lui fece cenno di sì con la testa, togliendo il gioco e recandosi in cucina. All'inizio, visto che suo padre lavorava molto, imparare l'arte culinaria era stato un pretesto per farlo riposare di più, quando passava le giornate a casa, e, anche perché voleva rendersi utile, ma poi si era reso conto che amava destreggiarsi in tale ambito; provare nuove ricette ed inventarle anche, usando la sua immensa immaginazione, lo rendeva fiero e, così era diventato il cuoco di famiglia. Era diventato un hobby, come disegnare, leggere fumetti, ballare la break dance e cantare. Da quando era in quella casa aveva riscoperto molte sue doti nascoste, anche pattinare. Un giorno, in cui aveva accompagnato Raph dal suo migliore amico, Casey Jones; insieme a Donnie e April O'Neil, al palaghiaccio aveva provato, scoprendo di esserne estremamente bravo, al contrario di suo fratello, Raphael che era proprio negato. Sorrise a quel pensiero, mentre iniziò a preparare gli spaghetti al ragù. 
Raphael tornò a casa, sulla sua moto desmosedici rossa fiammante, nel momento esatto in cui il pranzo fu pronto, puntuale come sempre. E, dopo che ebbero finito di mangiare, mentre Mikey lavava i piatti, Leo e Donnie gli asciugavano e, Raph li metteva apposto nella credenza, intanto che Splinter guardava il telegiornale sul divano, prima di andare a lavoro. Se lavorava così tanto era per riuscire a mantenere quelle quattro pesti, ma non gli dispiaceva; era un padre, quello era uno dei tanti compiti. Dopo un po', il più piccolo, preso da un attacco di noia iniziò a scherzare con i fratelli, schizzandoli l'acqua addosso. Raph non la prese bene, ed iniziò a inseguirlo, ad una sorta di acchiapparello. 
-Tanto non mi prendi!- lo prese in giro, continuando a correre, sotto le risate dei suoi fratelli; che erano rimasti sulla soglia della cucina, e di suo padre, ma, ad un tratto, si bloccò, osservando, ad occhi sbarrati la televisione.
-Cosa stavi dicendo?- domandò Raph ironico, dandogli un pugno in testa, ma il più piccolo si scansò, avvicinandosi al divano, e i quattro seguirono il suo sguardo sulla tv, mentre Splinter si apprestò ad alzare il volume. Erano rimasti un po' interdetti da quel nuovo atteggiamento, ma poi, sentendo la notizia, ne capirono il motivo.

Ed ora passiamo la linea a Elisabeth, cosa puoi dirci sulla libertà condizionata di Saki Oroku?
Si, è giunta proprio ora la notizia del rilascio dal carcere. Eccolo! Signor Saki, cosa può dirci? Cosa farà ora che è finalmente libero? Riaprirà le sue industrie? 
-E', per me un piacere, essere, finalmente uscito da quel posto. E sono certo che le mie industrie, che hanno dato tanto a questa città, riapriranno al più presto. Farò in modo che tutto ciò che era mio, torni nelle mie mani.-

Ecco, come avete sentito, il signor Saki è molto sicuro di tornare alla ribalta...


Michelangelo non volle ascoltare altro, chinando il capo, sconvolto da quelle parole, mentre venne percorso da brividi e alcune lacrime vararono il suo viso. I suoi fratelli, e Splinter lo guardarono shockati da quella notizia, capendo il suo stato d'animo, e si avvicinarono, preoccupati. Raph, che era il più vicino, lo avvolse in un forte abbraccio, per rincuorarlo.
-Mi rivorrà indietro.. Vorrà uccidermi. L-L'ho tradito, infondo. Però, non voglio che.. lui faccia male anche a voi.. per colpa mia..- singhiozzò, stringendosi di più, per ricevere, da quell'abbraccio tutta la protezione possibile.
-Non ti succederà nulla, noi non lo permetteremo. E se vorrà farci del male.. Beh, ha sbagliato persone. Lo sai, no? Siamo forti.- affermò Raph con un ghigno, e Mikey sorrise, più sollevato, mentre, anche Leonardo e Donatello si unirono in quell'abbraccio, per confortarlo.
-L'abbiamo sconfitto una volta e, se ce ne sarà bisogno, lo faremo ancora. Finché resteremo uniti, andrà tutto bene.- affermò Leo, accarezzandogli i capelli, lui gli rivolse un sorriso di gratitudine, poi si sciolse da quell'abbraccio di scatto, tirandoli dei palloncini d'acqua, e cominciando a correre.
-Mikey!- urlarono i tre, in tono di rimprovero; che iniziarono a rincorrerlo scherzosamente, tra le risate del più piccolo, e sotto lo sguardo, più sereno di Splinter che si voltò verso la televisione, osservandola cupamente, mentre ripensava, preoccupato alle ultime parole che Saki avesse pronunciato.

"Farò in modo che tutto ciò che era mio, torni nelle mie mani."
  
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