Guardo
la pioggia cadere. So che non dovrei farlo ma sono ormai giorni che
è così. Esco e la sento fredda sulla testa, sul
viso, sulle mani tese in alto, invocanti. Alone. Chino il capo. Le mani
lentamente si abbassano lungo i fianchi. Sento la mancanza di Lei
accanto a me, di qualcosa che non ho più da troppo tempo.
Senso la mancanza dell’unica cosa che mi fa sentire vivo.
Questo spettro che non si lascia vedere, questa presenza che non si
lascia trovare Mi sento spento. Alone. Immagini, suoni, parole
mi scivolano contro lentamente, spettatore fantasma di questa mia
stessa vita. Non riesco a muovermi, ad afferrare queste immagini, a far
nascere emozioni da loro. Alone. Tutto sembra triste,
spento senza Lei con cui parlare, aprirmi, sorridere, piangere. I suoni
si affievoliscono, le immagini si allontanano. Tutto lievemente
diventa opaco, grigio. Alone. E’ buio
intorno a me, non percepisco più niente. L’aria
è immobile, non un filo di vento, un profumo, un suono. Non
sento più nemmeno il contatto col suolo. Mi sembra di essere
sospeso nel buio eppure so che sono fermo, immobile. Alone. Chiudo gli occhi e
capisco. Non è fuori ad essere buio, è da dentro
di me che fuoriesce questa oscurità che cancella tutto. Da
solo non riesco a trovare quella scintilla, quella voglia di fare,
creare, vivere. Da solo una giornata di sole è una giornata
qualunque. Un arcobaleno non è che un effetto ottico. Un
prato fiorito non è che un ciclo della natura. Amore, Questa piccola
luce che porta ogni cosa con se, è spenta. Circondato da questo
buio che è in me sento i miei contorni svanire lentamente. Un
pensiero, un battito di cuore. Mi dissolvo.